Lucretia si rialza confusa, ma appena si rende conto di come lei e Ayla si trovino in netta inferiorità numerica una scossa d'adrenalina la riporta subito all'azione. Abbandona le scale ancora sporche del suo sangue e si porta a fianco della sua alleata druida, attaccando uno degli orchi.
Anche l'orco accanto a Dumaas abbandona il mezz'elfo morente per entrare nella mischia. La sua ascia tuttavia viene deviata dallo scudo di Ayla per poi colpire il suolo.
Intanto l'orco ferito da Lucretia si concentra sulla nuova avversaria, che tuttavia blocca il suo colpo con estrema competenza.
Vedendo che lo scontro inizia a ribaltarsi, il leader degli orchi ammonisce i suoi sottoposti.
Occhio- "Efeive! Pip seotdeva paupdka u oddefasa foa suhubbepa onupa?"
Cammina intorno ai combattenti, finché non riesce a vedere chiaramente Ayla.
Occhio- "Tu, troia!"
Sorpresa dall'insulto e dallo scoprire che l'orco parla il comune, la druida da la sua attenzione al malvagio chierico.
Occhio- "Prostrati."
L'ordine non è solo una parola: Ayla sente l'obbligo magico di fare come le è stato detto, ed è necessaria tutta la sua forza di volontà per non piegarsi, metaforicamente e letteralmente.
Mentre si ricompone, Ayla nota un'altra cosa. Dietro il chierico di Gruumsh, Nash rialza la testa. Tenendosi la ferita, lo scrittore guarda come si è evoluta la situazione.