Oggi ti dedico 
Il pensiero di una dedica. 
Unico, assoluto, rammarico 
E' l'essere effimeri come una lirica. 
 
Braccia e mani dal corpo ritornano 
Ad essere acqua per oceani 
Dal quale i bambini si dissetano 
Insieme ai gabbiani e ai pellicani. 
 
Per sopravvivere e diventare 
Romantici o spietati eroi 
Nell'era che possiamo immaginare 
Loro, eroi, come lo siamo stati noi. 
 
Come deserti che diventano città 
Ma poi tornano deserti. 
Tra il passato, tra quello che verrà 
Tra le erbe ed i fiori irti. 
 
Questa nostra era passerà 
Come musica alla fine di un concerto 
Anche per te che sei stata città 
Anche per te che sarai deserto.