Skinny

Nella locanda

Il giovane fissò per qualche istante negli occhi Farkas poi rispose "

Voglio mettermi alla prova, e cosa di meglio di un lavoro veloce. Ma se è difficile sarà pagato bene"

aggiunse sorridendo

Josek Lasczarny

Col Sindaco

"Sì... credo", dico, con un poco di incertezza: "Questa lingua mi è ancora... difficile".

La gente ride sempre quando mi sente parlare inglese, eppure ho imparato meglio di altri. E da solo.

Forse è questa la fame di cui parla il sindaco?

"Mi serve un lavoro: mi hanno detto la Holz. Lei che ne pensa?".

Josek Lasczarny

Col Sindaco

"Sì... credo", dico, con un poco di incertezza: "Questa lingua mi è ancora... difficile".

La gente ride sempre quando mi sente parlare inglese, eppure ho imparato meglio di altri. E da solo.

Forse è questa la fame di cui parla il sindaco?

"Mi serve un lavoro: mi hanno detto la Holz. Lei che ne pensa?".

Bayla e Josek

"La Holz paga bene, e tratta bene i suoi lavoratori. Per ora sono qui solo in piccolo numero, portano via il legname... ma se le cose vanno come devono andare apriranno qui una segheria, e quella sì che farà fiorire la comunità" ne parla quasi con orgoglio, come se fosse cosa già fatta.

Rivka

Il rabbino ti soppesa "Lettura e scrittura sono ottime competenze, qui a Kest c'è ancora gente che non ne è capace oltre ad un livello basilare. Non abbiamo una scuola, se è per questo. Oltre a quella del Talmud. E in questo senso non sono sicuro..." si carezza la barba pensieroso "...insomma, una donna che legge la Torà... ne avete esperienza, per caso?" chiede titubante. Sembra che voglia aggiungere altro, ma il fatto di averti appena conosciuto chiaramente lo frena.

Skinny

"Devi solo andare nella foresta a cercare la casa di Frank Bronfman, spiarlo abbastanza da sapere chi gli procura il liquore di luppolo, e cosa offre lui in cambio. Ci sono bei soldi in ballo, dollari d'argento, se mi riporti le informazioni. La casa di Bronfman è ad un paio d'ore di distanza" spiega pragmatico

Skinny

@ da Farkas

"Perfetto" disse deciso il ragazzo "ci rivediamo terminato il lavoro". Decise di non chiedere quale sarebbe stato il compenso: era meglio dare fiducia per il primo lavoro

Detto questo uscì dalla locanda e si mise a cercare i suoi compagni di viaggio. Aveva bisogno di supporto in questa impresa

Rivka

Con il Rabbino

"Mio padre mi leggeva la Torà prima di andare a dormire la sera al posto delle favole e quando imparai a leggere me la faceva leggere ad alta voce prima di coricarmi"

I miei occhi si oscurano per un attimo ed un velo di lacrime li bagna come se stessi parlando di una persona deceduta.

Josek Lasczarny

Dal sindaco

"Bene, allora", dico, soddisfatto: "Chiedo a loro. Tagliavo la legna per vivere, in Polonia. Con chi di loro devo parlare, per iniziare?".

Bayla Rosenthal

Dal sindaco

"Potrebbe essere una buona cosa" dico, annuendo piano. "Non solo per chi ci lavorerà, ma per tutti." Faccio un mezzo sorriso, come se fosse un pensiero gettato lì per caso. "Anche se… ho sentito dire che non tutti sono contenti. Che qualcuno non vuole lavorare… o qualcosa del genere."

Lascio la frase in sospeso, senza aggiungere altro. So che si capirà che l’ho sentito da qualcuno, e non c'è molta scelta in proposito, ma non mi interessa chiarire da chi.

Bayla e Josek

"Vai pure in quell'edificio" indica in direzione della casa con scritto Holtz all'esterno "Se non trovi nessuno, allora sono tutti su a nord al campo. Non è distante e la strada porta proprio lì" risponde il sindaco, poi però le parole di Bayla cambiano leggermente il clima della conversazione. Sembra imbarazzato "Ehm, si. Ho sentito che c'è qualche discussione. Niente di serio, davvero. Ma comunque non possiamo pensare che tutti vadano sempre d'accordo, giusto? Si risolverà, sono sicuro"

Rivka

"Oh, un uomo molto pio. Un buon padre. Ma ecco, un conto è leggere e un'altra cosa è capire, mi perdonerete se..." imbarazzato si carezza la barba, ti scruta un po', e poi comincia una frase in ebraico, lasciandola a metà.

DM

Decidi tu liberamente se Rivka sa cosa sta dicendo il rabbino e completa la frase. Ti sta mettendo alla prova con alcune citazioni classiche dalla Tanakh, il Pentateuco cristiano. Niente di difficile, però sta cercando di capire quanto sai o ricordi.
Decidi se Rivka conosce davvero la Torà oppure no. Entrambe le opzioni avranno conseguenze.

Skinny

Farkas annuisce e ti fa cenno di andare.
Esci dalla locanda e ti guardi attorno: non distante scorgi Bayla e Josek che stanno parlando con un uomo giovane, sbarbato e ben vestito.

Modificato 13 Agosto13 Ago da Pippomaster92

Josek Lasczarny

Dal sindaco

"Ah, sì. Molto bene. Grazie. Lo faccio subito, signore. Con permesso, a dopo", saluto e mi congedo, smettendo finalmente di pensare a come dover parlare.

Dopo tutti questi viaggi, ho bisogno di un lavoro in fretta.

Bayla Rosenthal

Dal sindaco

Annuisco al sindaco, e per una volta faccio una cosa sensata: mi faccio gli affari miei. Niente commenti piccati, niente risposte di getto, sono appena arrivata e vorrei stabilirmi qui. "Va bene, magari si sistemerà tutto". O magari lo faremo noi, specie perché ci sono dei soldi di mezzo.

E credo che Josek abbia bisogno di me in questo. Lo vedo... un po' rigido. Forse non ci sa fare con l'autorità? Aspetto che ci allontaniamo dal sindaco per parlargli. "Hai davvero intenzione di lavorare con loro? Non è meglio prima capire dove potrebbe essere il problema? C'è sempre un problema coi gentili."

Comunque abbiamo almeno una prima idea di come parlare con quelli della Holz. È qualcosa.

Josek Lasczarny

Con Bayla

"C'è sempre un problema con tutti", rispondo, guardando avanti.

"Non solo coi gentili. Ma io so fare un lavoro e quel lavoro qui serve. Ho bisogno di soldi. I miei non sono tanti e finiscono in fretta, se voglio mangiare e dormire. Sono venuto via dal mio paese non per cercare grande fortuna, ma per non morire.

E non voglio morire di fame, ora che sono arrivato qui".

Skinny

con Bayla e Josek

Il ragazzo raggiunse di corsa i due compagni "Ehi come va? Trovato un lavoro?" chiese con il fare smargiasso che lo contraddistingueva "Quali sono i programmi?"

Modificato 14 Agosto14 Ago da AndreaP

RIVKA

Con il Rabbino

Vorrei correggere il Rabbino dicendo che mio padre è stato, almeno negli ultimi tempi, tutt'altro che un buon genitore, ma mi mordo la lingua e taccio.

Sto per dire qualcosa a proposito della mia preparazione sulla Torà quando lo sento parlare in ebraico, non solo capisco perfettamente quello che sta dicendo ma completo la frase, non capisco che mi sta mettendo la prova, la mia è piuttosto un'azione inconscia che mi porta a completare qualcosa lasciato in sospeso.

Josek Lasczarny

Tutti tranne Rivka

"Non ancora. E tu? Che hai fatto? Qualche guaio?", ribatto a Skinny, impertinente come sempre.

Bayla Rosenthal

Tutti tranne Rivka

Vedo avvicinarsi Skinny. "Non lo so" mi rivolgo a Josek, terminando il discorso di prima "Vorrei di più di quanto ho lasciato in Europa. Ma non ho piani, vediamo dove ci porta questa occasione. Se possiamo aiutare sia Yenkel che la Holz, tanto meglio, no?"

"Skinny! Niente di nuovo. Oltre l'occasione di Yenkel, poco, almeno per me. Però mi continua a piacere la sua idea, e ci sono dei soldi di mezzo. E vorrei capire perché qui si lavora e non si lavora insieme, perché abbiamo visto un sacco di gente con le mani in mano in locanda. Che comunque dicono di lavorare. E non fa molto America questo.

Rivka

Il rabbino annuisce meditabondo. Si carezza la barba lunga e poi ti fa un cenno affermativo con la mano "Di recente due miei assistenti sono partiti per la grande città, affari di famiglia. Nel frattempo potresti sostituirli? Niente di complicato, ma sarebbe utile avere qualcuno che mi assista durante le cerimonie. Sarebbe anche utile qualora volessi restare qui e integrarti nella comunità"

Skinny

Tutti tranne Rivka

"Quindi andare nel bosco per capire perchè la gente sta scomparendo? Se possibile mi aggregherei anche io, anche perchè dovrei andare a fare una commissione nel bosco che mi ha chiesto un tizio, una cosa semplice, ecco uniamo una cosa all'altra. Quando andiamo?" disse tutto di un fiato

RIVKA

Con il Rabbino

Non che io lasci trasparire con chiarezza le mie emozioni ma alle parole del rabbino i miei occhi brillano di speranza.

"Signor Aryeh sarei davvero onorata di adempiere ai servizi che mi propone. Le prometto che farò del mio meglio per non farle rimpiangere la mancanza dei suoi assistenti"

Il mio tono è reverenziale ma non sottomesso, piuttosto deciso e determinato.

"E sarebbe davvero un modo eccellente per integrarmi in questa comunità".

Rivka

"Puoi cominciare domattina, allora. Non ti chiederò nulla di particolare o difficile. Definiamolo un... periodo di prova, si? Vieni qui un po' prima delle sette, per aprire. Hai già un alloggio?"

RIVKA

Con il Rabbino.

Abbasso un po' il capo in segno di ringraziamento.

"Sarò puntuale e pronta ad eseguire ogni compito che mi affiderete"

Rispondo fiduciosa.

"Attualmente io ed altri migranti alloggiamo alla taverna di Ms Ella. Mi sono sistemata lì almeno per il momento".

Mi alzo in piedi ed abbasso di nuovo il capo e mescolando un po' di tradizione alla lingua del nuovo continente saluto il rabbino.

“Shalom, Rabbi. Good day to you.”

Mi congedo e ritorno verso la locanda.

Modificato 17 Agosto17 Ago da shadyfighter07