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Dragons´ Lair

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comment_1918012

Tra le dolce colline della Valle del Tramonto scorrono languide da tempo immemore le acque del fiume Chiontar. Sulle rive di questo corso d'acqua si trovano varie città e insediamenti, ma di particolare nota è la città mercantile di Berdusk, centro di scambi e attività per tutta la regione.

Anche oggi, come spesso accade, Berdusk risuona del vociare dei commercianti e degli ambulanti, i suoi molti mercati coperti pieni di viaggiatori e curiosi. Tessuti colorati, odore di spezie, profumo di cibi esotici, musiche di ogni tipo tutto a Berdusk sembra voler assalire i sensi dei nuovi arrivati con una cacofonia di sensazioni.

Ma per le persone più informate c'era un'altra cosa per cui questa città era famosa, ovvero la sede degli Arpisti nota come Sala del Tramonto dissimulata nel locale tempio dedicato al dio Deneir, un complesso di vari edifici di pietre dalle forme ricurve appoggiati alla base della collina su cui si erge il castello di Lady Cylyria, reggente di questa cittadina.

All'interno della Sala del Tramonto, in una sala al secondo piano con vista sul fiume Chiontar stava per svolgersi una importante riunione, un gruppo di quattro avventurieri disparati era seduto intorno ad un grande tavolo circolare imbandito di cibo e bevande. Alcuni di loro si erano già incontrati in passato in altre missioni mentre uno era una faccia nuova, un umano di stazza talmente grande da sembrare quasi un mezzo-gigante. Tutti e quattro erano stati condotti qui separatamente da degli attendenti, convocati da Lady Cylyria in persona che, era stato spiegato loro, li avrebbe raggiunti presto.

@Pentolino

Qualche giorno, dopo essere arrivato in città in seguito alla tua ultima avventura sei stato contattato da una delle locali gilde di mercenari, con cui avevi lavorato in passato, con la proposta di un lavoro rischioso ma ben remunerato come guardia del corpo per una importante spedizione organizzata dagli Arpisti.

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Immagini pubblicate

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Zendo Sleid

Descrizione

Il giovane misterioso sotto un cielo tempestoso.png

Vestito in modo sobrio, l'armatura coperta dal mantello e l'aspetto di chi ha vissuto per la strada e si è un po' lasciato andare.

Seduto al tavolo occhieggio il cibo, ma a parte sorseggiare qualcosa da una coppa per ora resto a digiuno. La nostra ospite non si è ancora unita a noi e sarebbe un po' maleducato mangiare in sua assenza.
Ne approfitto per osservare i compagni al desco: alcuni li conosco già, uno è nuovo.
Mi rivolgo a lui "Zendo, piacere di conoscerti" faccio un cenno con il capo come a dire "e le formalità sono risolte".

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Taita Manasuuq

Descrizione

Taita è un tipico rappresentante del suo popolo, cosa che lo rende una strana creatura esotica agli occhi di qualsiasi abitante della superficie (e anche per molti abitanti del Sottosuolo). La sua altezza nella media viene resa più evidente dal suo fisico slanciato, che con la sua pelle color del marmo ha contribuito a far preoccupare ben più di una persona per le sue condizioni di salute. Il suo vestiario, in compenso, stona con questo aspetto esotico: sono normali vesti da avventuriero, prive di decorazioni e con evidenti segni di usura, tra cui bruciature e strappi causati da trappole evitate all'ultimo momento. Le uniche decorazioni che Taita si "concede" sono i suoi anelli di un misto di ferro battuto e uno strano legno color carbone, un modo per ricordarsi la sua casa perduta.

È seguito da un costrutto dall'aspetto abbastanza rozzo, che ricorda alla lontana quello di un umano. È evidente che si tratta di una scelta deliberata, vista la cura investita nel creare i meccanismi di movimento e la precisione con cui è stato modellato il metallo che lo compone.

Gli altri invitati alla riunione mi trovano già seduto al tavolo, intento a fare degli schizzi a carboncino del cibo che ci è stato offerto. Sono facce note, che ho visto di tanto in tanto durante le mie precedenti missioni, tranne quella dell'enorme individuo che smetta in mezzo a tutti noi. Taita, onorato di fare la sua conoscenza. Dico all'uomo, facendo una riverenza elaborata. Posso chiederle se lei abbia del sangue di gigante? La sua stazza è impressionante. Chiedo senza alcuna ombra di scherno, guardandolo sinceramente incuriosito.

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Fezzik

Descrizione

image.png

Fezzik è un vero gigante, alto oltre i due metri la sua altezza è accompagnata da una corporatura enorme, con mani grandi quanto piatti da portata e braccia robuste come tronchi d’albero. Nonostante la sua mole imponente, Fezzik ha un viso gentile, spesso con un'espressione malinconica o ingenua. Questo contrasta con l’immagine minacciosa che ci si aspetterebbe da un uomo della sua taglia. La sua voce è molto profonda, ma il tono è sempre calmo, pacato, e quasi infantile, riflettendo il suo animo gentile e la sua innocenza.

Fezzik era tornato in città da pochi giorni, portandosi dietro le cicatrici e i ricordi dell’ultima avventura che lo aveva visto combattere nelle terre selvagge di Amn. Oltre alla sua forza ed alla sua ferocia in combattimento, Fezzik aveva imparato a usare anche una certa dose di buon senso—merce rara, tra i mercenari.

Fu forse per quel motivo che, appena messo piede tra le mura di Berdusk, era stato subito contattato dalla Gilda del Incudine Riparata, un gruppo con cui aveva già diviso più di un campo di battaglia. Il lavoro proposto era semplice solo in apparenza: fare da guardia del corpo per conto degli Arpisti, in una spedizione tanto delicata quanto ben pagata. Il rischio era alto, ma anche il prestigio e Fezzik non era tipo da rifiutare una sfida.

Ora si trovava all'interno della Sala del Tramonto, un elegante edificio che si affacciava sul tranquillo scorrere del Chiontar.

La luce dorata del tardo pomeriggio filtrava dalle alte finestre della sala al secondo piano, riflettendosi sulle stoviglie d’argento e sul vino versato in calici di cristallo. Davanti a lui, un gruppo di avventurieri sedeva attorno a un grande tavolo circolare, imbandito come per una festa. Ognuno di loro sembrava portare sulle spalle un passato tanto diverso quanto misterioso. Fezzik li osservò in silenzio, appoggiandosi con discrezione alla parete vicino all’ingresso: sapeva che quella riunione avrebbe deciso il futuro della spedizione… e forse anche il suo.

La vista di tutto quel ben di dio fece brontolare il suo stomaco, di colpo l attenzione fu tutta su di lui, gli avventurieri si avvicinaro presentandosi in modo molto amichevole.

"Mi chiamo Fezzik e vengo da Downriver, un piccolo villaggio a nord sulle montagne"

rispose

"Sono orfano, non ho mai conosciuto i miei genitori signor Taita, ma credo che fossero solo dei poveri agricoltori spaventati dall idea di dovermi sfamare."

sorrise bonario ma con velata tristezza nel suo vocione

"Riguardo alla stazza...sono da cosi da quando mi ricordo...la cosa buffa e' che io nemmeno mi alleno"

Modificato da Pentolino

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Caelthar

Le pagine del mio diario bramano nomi, la lista deve allungarsi prima che la mia vita finisca. Il mio peregrinare mi ha portato a Berdusk, dove sono stato contattato da alcuni agenti degli arpisti, per i quali ho già svolto qualche lavoro. Credono che io sia una persona retta, calma, quieta, ma non immaginano nemmeno il vulcano che ho dentro, che mi divora l'anima ad ogni passo, che mi uccide dall'interno. Quanto a lungo dovrò aspettare perché tutto sia compiuto?

Con questi rovelli siedo al tavolo insieme ai miei compagni, nelle Sale del Tramonto. Il mio sguardo saetta su tutti loro, soffermandosi più del dovuto sul gigante che non ho mai visto prima. La sua mole è impressionante, riesce quasi a strapparmi una smorfia di sorpresa, genuina. Faccio un cenno con il capo a quelli che già conosco, quindi mi rivolgo proprio a lui, a quell'uomo fin troppo cresciuto. Caelthar. mi presento con voce lapidaria, lo sguardo fiero, sporcato da un tormento interiore che come sempre mi accompagna. Gli occhi guizzano sul cibo, ma le mie mani non si muovono: attenderò anche io la padrona di casa prima di iniziare il pasto.

descrizione

E' impossibile non rendersi conto del suo retaggio angelico. I capelli che sembrano dorati incorniciano un volto ovale, dalla pelle quasi diafana, su cui campeggiano diverse cicatrici. Nonostante quegli sfregi, i suoi lineamenti rasentano la perfezione estetica, gli zigomi squadrati e sporgenti nemmeno fosse uno dei più affermati modelli del Faerun. A fugare ogni dubbio sulla sua discendenza sono gli occhi, quasi privi di pupilla, dello stesso colore di un lampo, forse, del sole, o dello stesso fuoco che gli arde dentro. Sulla fronte ha una sorta di catena dorata incastonata nella pelle, come se fosse un tutt'uno con la sua scatola cranica. Il suo portamento è nobiliare, con quell'armatura pesante che ne copre i fasci di muscoli. Non è l'agilità il suo punto di forza, e nemmeno si preoccupa di sfuggire al pericolo. Solamente lo affronta, a testa alta, lo sguardo austero, e la voglia di porre fine al marciume che infesta quelle terre.

mythjourneys-dnd-character-aasimar-male-paladin-fighter.jpg

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Venite lasciati a voi stessi ancora per una decina di minuti poi due guardie pesantemente armate aprono la porta della stanza, controllando rapidamente la situazione per poi dare spazio ad una donna dalla pelle chiara e i capelli biondi. I suoi occhi verdi si fissano su di voi mentre entra con passo imperioso nella stanza. Nonostante sia poco più alta di un metro e mezzo e dalla corporatura esile qualcosa in lei vi fa intendere una grande forza. Cammina fino a trovarsi vicino a Fezzik, guardandolo dal basso verso l'alto con l'aria di qualcuno che sta studiando un nuovo animaletto da compagnia.

large.Cylyria.jpg

Potete sedervi dice con tono cordiale mentre a sua volta si siede anche lei, le due guardie che si posizionano dietro la sua sedia. Io sono Cylyria, Alta Signora di questo luogo ma anche, cosa più rilevante per voi, Maestra Arpista di questo territorio. Siete stati tutti convocati qui proprio per conto dell'organizzazione degli Arpisti e io fungerò da tramite per questa situazione. Siete stati scelti anche per via dei legami di alcuni di voi con il Sottosuolo, che sarà la meta di una importante spedizione che stiamo organizzando e alla quale vorrei che partecipaste.

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Taita Manasuuq

Per una volta ho il tatto di non rispondere a Fezzik, evitando di fare altri commenti sulla sua storia. Anche perché l'attesa per la nostra ospite è inferiore a quanto mi aspettassi: faccio un inchino alla donna, prendendo posto dopo aver sentito il suo invito. Quale sarebbe l'obiettivo di questa spedizione, se posso chiedere? Aggiungo quando Cylyria termina di parlare, non mettendo minimamente in dubbio la mia partecipazione all'impresa.

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Zendo Sleid

Faccio un breve inchino alla signora, e poi un cenno cordiale (e più sincero) del capo quando si rivela essere una Maestra degli Arpisti. "In effetti ho un po' di esperienza del Sottosuolo, anche se non pensavo che la cosa fosse risaputa. Bene bene, se posso essere utile ne sono lieto" volto il capo verso Fezzik "Anche lui è un Arpista, dunque?"

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Fezzik

La presentazione ai suoi nuovi compagni venne interrotta dall arrivo della loro ospite, una donna minuta ma che emanava un alone di autorità e rispetto.

La donna si presentò brevemente introducendo subito il motivo della loro chiamata e l obiettivo della missione.

No, mai toccato uno strumento in vita mia…sebbene mi piaccia cantare davanti al fuoco quando sono di buon umore”

Rispose candidamente a Zendo

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Caelthar

Guardo vagamente Fezzik alla sua risposta facendo una smorfia con il volto, prima di voltarmi di nuovo verso la donna. C'è qualcosa in lei che denota una tale forza, nonostante sia così minuta, da rendermi impossibile distoglierle lo sguardo di dosso. Allo stesso tempo, cerco di fissarla con sguardo fiero, deciso, non lasciando trapelare il minimo tentennamento. Dateci i dettagli. commento risoluto. Partiremo quanto prima.

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Essere Arpisti poco a che fare con l'abilità musicale, anche se molti di noi si dilettano in qualche strumento, dice Cylyra rivolta a Fezzik quello che conta è la volontà di aiutare a preservare il delicato equilibrio di questo mondo, a proteggere gli innocenti dai mille pericoli che vagano per queste terre.

Non so se questa notizia è giunta anche alle vostre orecchie ma negli ultimi anni il Sottosuolo ha subito dei grandi sconvolgimenti politici e sociali. Una delle razze meno considerate, gli svirfneblin o gnomi delle profondità, è riuscita in qualche modo a travolgere ed indebolire quelli che erano i grandi poteri del mondo sotterraneo ovvero drow, illithid e orog. Ma loro ascesa è stata tanto improvvisa quanto di breve durata. Dopo aver dato sfoggio di incredibili potere tramite l'impiego di gigantesche macchine meccaniche impervie alla magia e aver soggiogato e rapito molti esponenti delle altre culture gli svirfneblin sono praticamente svaniti nel nulla. Da allora il Sottosuolo è un gran fermento di fazioni guerreggianti e piccole alleanze nascono e muoiono in continuazione. Sono sicura che drow e illithid torneranno alla loro posizione di predominio nel corso di qualche decennio, ma questo non è ciò che ci interessa.

Gli straordinari macchinari degli svirfneblin ecco cosa ci interessa, per una miriade di ragioni, e abbiamo motivo di credere che delle informazioni che ci sono giunte conducano ad uno dei laboratori dove gli gnomi delle profondità hanno costruito almeno parte di questi macchinari. Vorremmo che guidaste una spedizione verso quel luogo per scoprire quanto più possibile in merito.

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Taita Manasuuq

La domanda di Fezzik mi strappa una piccola risata, ma mi zittisco quando Cylyria inizia a parlare e spiegarci la ragione per cui ci ha chiamati qui. Ho sentito qualche voce sulle macchine degli gnomi. Sono curiose, in effetti. Commento mentre mi tornano alla mente le notizie che ho ascoltato in merito, soprattutto nei primi tempi del mio esilio involontario. Cosa sappiamo di questo laboratorio? Sembra essere abbandonato o dobbiamo attenderci delle guardie, magari ostili?

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Zendo Sleid

Ascolto con attenzione le parole della padrona di casa. Qualcosa già sapevo, ma erano solo informazioni sparpagliate e confuse; ora so cosa ha scatenato tutto quanto. Mi carezzo il mento: la spedizione probabilmente sarà lunga e pericolosa ma anche interessante. Eventi di questa portata non capitano tutti i giorni.
"Incontreremo comunque creature ostili. Nel Sottosuolo un luogo ben protetto e abitato diventa in fretta il rifugio di qualche creatura. Se poi ci sono tante fazioni in guerra tra loro... comunque, accetto. Porterò laggiù la mia luce ancora una volta"

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Caelthar

Ascolto attentamente il racconto della donna e faccio mente locale sulle dicerie e su ciò che ho sentito in giro riguardo la situazione nel sottosuolo. Faccio un lungo sospiro: sono richiesti i miei servigi per far ritornare l'equilibrio laddove è il caos a regnare sovrano. Un altro sistema da epurare, altro marciume da estirpare come erbacce che infestano un giardino. Non è ancora giunta la mia fine, sento il fuoco che mi divora l'anima. Guiderò questa spedizione e sistemerò le cose, lasciando dietro di me una scia di ordine e sangue. Andrò con loro. commento risoluto. Quanto agli gnomi...nessuno svanisce nel nulla, figurarsi un popolo intero. Nessuno sa cosa sia successo?

  • Autore
  • Supermoderatore
comment_1919434

Le informazioni che abbiamo avuto sono scarse di base e comunque già datate e lo saranno ancora di più se e quando raggiungerete il luogo in questione. Al momento da che sappiamo il laboratorio era abbandonato, ma vi consiglio di partire dal presupposto che ci troverete delle creature ostili o delle misure di sicurezza. Ma d'altronde sarà probabilmente più rischioso ancora il viaggio fino a lì. Se già il Sottosuolo non è un luogo piacevole lo è ancora di meno negli ultimi mesi.

Per quanto riguarda gli gnomi le voci più insistenti dicono che, dopo aver rapito centinaia di drow, illithid e altri esseri sono discesi con il grosso delle loro forze verso il Sottosuolo Inferiore, in cerca di cosa o per quale scopo non si sa.

comment_1919481

Fezzik

Ascolto' con attenzione le informazioni che la loro committente mise a disposizione, sebbene piuttosto esigue, dipingevano uno scenario caotico e pericoloso.

"Accetto' anch io l incarico. Non sono mai stato nel sottosuolo, sembra piuttosto affolatto stando a quello che dite e la mia curiosita' al momento e' piu' forte del mio buon senso"

comment_1919629

Taita Manasuuq

Capisco, essere prudenti è effettivamente l'approccio migliore. Rispondo alla nostra committente, accontentandomi dell'assenza di informazioni. Per quando è prevista la partenza? Vorrei comprare del materiale arcano per celebrare dei riti divinatori durante il viaggio. Solo uno stolto camminerebbe nel Sottosuolo senza avere l'opportunità di farsi guidare dalle arti mistiche.

Master

In particolare, vorrei prendere le componenti costose per Divinazione.

Modificato da Ian Morgenvelt

comment_1919665

Caelthar

Le informazioni che ci vengono date sono esigue, fumose, e questo in fondo mi preoccupa. Socchiudo di un minimo gli occhi, facendo un profondo respiro, per poi tornare ad osservare la donna. Un cenno d'assenso, prima di voltarmi verso i miei compagni. Io sono pronto a partire, aspetterò loro prima di mettermi in marcia. Prepararsi al meglio, in effetti, non è mai un'idea sbagliata.

comment_1919680

Zendo Sleid

"Se ho bene inteso avremo a che fare con più degli usuali pericoli del Sottosuolo. Bene, un gruppo piccolo ma ben assortito dovrebbe cavarsela. Credo che oltre a me almeno un altro tra noi conosca bene, se non meglio, quella regione" lo sguardo punta ovviamente a Taita.

  • Autore
  • Supermoderatore
comment_1919698

Potete prendervi il tempo che reputate necessario per prepararvi, ci mancherebbe, e noi Arpisti vi forniremo tutto il materiale normale necessario per una tale spedizione e qualche supporto magico. Ma vi chiederei di non attardarvi più di 3 o 4 giorni prima di partire.

Una volta che vi addentrerete nel Sottosuolo potrebbe usare una serie di punti di appoggio preparati da noi Arpisti in passato, inoltre verso circa metà strada vi chiederò di fare tappa ad un rifugio sicuro dove si trova un gruppetto dei nostri esploratori, che vi fornirà informazioni più aggiornate e servirà da controllo del vostro viaggio.

Permettemi comunque di ringraziarvi già da ora per quello che siete disposti a rischiare, non è cosa da dare mai per scontata dice la donna guardandovi tutti con sguardo solenne.

Se avete delle altre domande o richieste sono pronta a rispondere.

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