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Dragons´ Lair

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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte

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Orion Kykero

E' GUERRA!

Guardo Scarlett andare via con un sorriso. Quella ragazza farà strada nella vita, ne sono sicuro. Sa cosa vuole e sa come prenderselo. Non ci sono molte persone che possono dire di avere il mio rispetto a scuola, e Scarlett è una di queste.

Mi incammino fischiettando verso i cancelli della scuola qualche minuto dopo di lei, cercando facce amiche. Annoto mentalmente il brivido che mi risale lungo la schiena al passaggio di Darius. L' ho sempre considerato un ragazzo alquanto insignificante, con compagnie altrettanto insignificanti, eppure...quando sei un sacerdote della Dea smetti di credere presto alle coincidenze. Qui c'è qualcosa di strano. Qualcosa su cui sarà meglio indagare, quando saremo in un luogo più discreto.

Il mio sguardo cade sul mio regno, osservando le facce di tutti coloro che mi circondano. Della maggior parte non so neanche i nomi, non sono importanti. Quando vedo Juno e Tyler però una tempesta di emozioni si scatena al centro del mio petto. Felicità per mia sorella certo, protettività nei suoi confronti, ma anche qualcosa di più amaro, più pesante, qualcosa che non riesco ancora a identificare. Come se l' idea di vederli insieme fosse profondamente sbagliata, due pezzi di puzzle che non possono connettersi bene. Mi inizio a muovermi verso di loro, non sapendo neanche bene il perché, ma una voce mi ferma.

In mezzo alla mia tempesta emotiva è appena arrivato il perfetto parafulmine.

Mi giro verso Jeremy, squadrando lui e la sua cricca. Sono solo adesso, non ho Juno e Diana a darmi una mano. Senza di loro sono più fragile, più vulnerabile, ne sono consapevole. Ma non sono diventato quello che sono adesso piegandomi di fronte a bulletti di bassa lega come loro. E la soffiata di Scarlett mi tornerà utile prima del previsto.

Sei gentile a preoccuparti Jeremy. Mi rivolgo a lui, la mia voce che trasuda velenoso sarcasmo Ma lo sai che uso solo trucco waterproof. Potrei insegnarti come si usa se vuoi. Così magari potresti avere più successo con le ragazze, visto che il tuo volto au naturel non sembra essere molto apprezzato. Dico con gentilezza fintissima.

Modificato da Theraimbownerd

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Darius

Un nuovo giorno

Per mia fortuna, pare che zio Samuel non solo mi creda, ma pare anche aver colto, almeno in parte, il mio suggerimento

Non so se troverà qualcosa o come si muoverà, ma già sapere che qualcuno potrebbe venire a capo di questo casino mi da sollievo; vorrei risolvere il tutto da solo, ma avere una sorta di piano B non farà male

Scendo e cerco Nathan, senza trovarlo; è inutile andare nel panico, e sopratutto oggi credo di dovermi concentrare su cose un pelino più pressanti, almeno per me. Mi dispiace per Nathan, ma credo che risolvere il problema con lo spirito ed il marchio che ho sul petto è più impellente

Individuo Scarlet parlare con un ragazzino a me sconosciuto, e dall’atteggiamento non mi pare che sia della stessa cricca della scorsa volta. Mi avvicino a loro, a distanza di sicurezza; forse Scarlet potrebbe darmi una mano in qualche modo, oppure dovrò parlare con qualcun altro

  • Autore
comment_1922110

@Ghal Maraz

Nathan Clark

Ti fermi appena fuori dai cancelli della Saint Liliane, mentre l’onda del solito brusio mattutino ti arriva addosso più tagliente del solito.

Ti guardi attorno e subito la senti: quella sensazione scomoda di essere osservato. Occhi puntati, teste che si voltano appena abbastanza per sembrare distratte, ma non lo sono affatto. Qualcuno bisbiglia.
Una ragazza ti lancia un’occhiata storta, poi subito distoglie lo sguardo.
Un gruppo di due-tre ragazzi, uno con lo zaino ancora mezzo aperto, commenta qualcosa sottovoce, e anche se non senti tutto, sai bene su cos’è che parlano. La scenata in mensa. Quella non è passata inosservata. E oggi, addosso, ti porti un alone che sa di giudizio, malcelata curiosità, e un pizzico di cattiveria.

Fai un respiro profondo. I cancelli si stanno aprendo. Ti muovi a passo lento, senza fretta, con quello strano miscuglio addosso di chi vorrebbe scomparire e, allo stesso tempo, farsi vedere per com’è davvero.

Cerchi un volto familiare.

Sasha è già oltre il cancello, in mezzo al cortile. Sta battibeccando con un tipo — un ragazzo robusto, dall’aria sportiva — e i due sembrano a un passo dal prendersi a pugni per gioco. Pugni leggeri nell’aria, passi rapidi, risate smorzate e sguardi complici. È chiaro che si conoscono bene. Ed è chiaro che lei oggi non ha il tempo né la testa per te.

Poi vedi Max. Nascosto in un angolo più ombroso, appena defilato dal flusso degli studenti. È in compagnia di due suoi amici — gente che probabilmente non sai nemmeno come si chiama, ma che riconosci bene di vista: uno è alto e smilzo, pelle scura e sorriso sbilenco; l’altro è più basso, con un’aria perennemente spaurita, come se fosse sempre appena dopo una brutta notizia.
Stanno confabulando. Si passano qualcosa con naturalezza malcelata, si lanciano sguardi nervosi e risate fuori tempo. Un misto tra paranoia e entusiasmo. Tu resti lì, al limite tra fuori e dentro.
Il piede oltre il cancello, lo sguardo che si chiede se valga la pena.
Avvicinarsi a Max? Fingere che vada tutto bene? Andare da Sasha, anche se ora ride con qualcun altro? O semplicemente startene per i fatti tuoi?

Nel mentre controlli il tuo telefono. Da Noah ancora nessuna risposta.

Off topic

Sì sì.. segna pure la promessa da Tyler

@SNESferatu

Ana Rivero

Chiacchierando, siete finalmente arrivate nel piccolo piazzale davanti al cancello della scuola. Eliza, accanto a te, lancia una delle sue frecciate a voce mezza bassa, mezza divertita:

«Uh-oh… scontro tra principesse. Una mi sa che perderà la corona.»
Segui la direzione del suo sguardo e noti un folto gruppo di studenti raccolti a cerchio, come falene intorno al fuoco. Al centro del gruppo distingui le figure di Orion e Jeremy. I due si scambiano frecciatine velenose.

«Jeremy uno, Orion zero. Che figuraccia. Mamma mia.» Commenta Eliza. La voce le esce leggera, quasi svogliata. Come se la cosa, in fin dei conti, non le importasse veramente.

Hai seguito lo scambio di battute tra i due… ma solo a metà. Non ti serve ascoltare ogni parola però per capire chi ha vinto. Basta guardare i corpi. Le bocche che ridono. Gli sguardi che si voltano altrove.
Basta guardare Orion, immobile, schiacciato dal silenzio che segue la disfatta.
Come una statua crepata al centro della piazza.

Ma non è lui che ti fa rimanere senza fiato. Lo sguardo ti è scivolato via. Altrove… Lo hai visto con la coda dell’occhio e il tuo cuore ha salta un battito.
Forse due.

Darius.

Sì, è lui. È vivo. È qui. Lo osservi per qualche secondo in più del necessario.
Perché non riesci a farne a meno. Perché ieri nel bosco eri convinta di…
No, meglio non pensarci. Non adesso.

E invece ora è qui… in piedi, vicino al cancello, qualche metro più avanti.
Ti sembra persino in forma. Sta aspettand… Scarlett. Lo capisci dal modo in cui la guarda. Diretto. Attento.

Eliza al tuo fianco borbotta ancora qualcosa ancora su Orion, su quanto si sia “sputtanato” e su come “nessuno abbia pietà per chi si crede regina”. La ascolti a malapena… Il tuo sguardo resta su Darius.

@TheBaddus

Scarlett Bloomblight

Il ragazzetto si fa sempre più piccolo. Te lo immagini proprio così: una figura minuscola che si stringe su se stessa, come se volesse diventare trasparente e scomparire. Quando gli fai notare — con una semplicità quasi crudele — che Ashley gli piace, arrossisce come un peperone. Ma non dice nulla. Non ne ha il coraggio. Troppo schiacciato dalla tua presenza, troppo perso in quell’aura che lo immobilizza. Quando gli dici che Ashley non è interessata a Derek, vedi il sollievo attraversargli il volto come un’onda.
Deglutisce. Tira un sospiro che cerca di non far sentire, ma che è troppo profondo per non essere notato.

Poi arrivate al dunque. Al pagamento. Ed è lì che lo sbrani del tutto.
Parli sicura, con quel tono che non ammette repliche, gli punti addosso la tua sicurezza come un faretto rovente, e lo vedi… crollare. Lentamente, con grazia.
Come tutte le prede che capiscono che non c’è scampo, ma che sperano ancora che essere docili le salverà.

Scava nel borsellino. Fa pena. Letteralmente. Non ha nemmeno la lucidità per mentire o chiedere tempo. Ti guarda, spaesato, poi deglutisce di nuovo — lo senti proprio il suono — e mormora qualcosa tipo:

"Ehm… Trenta… prendo i trenta. Non… non ho altro."

Ti viene quasi da sospirare. Troppo facile. Non c’è nemmeno una sfida, nemmeno un momento in cui devi usare sul serio le armi più sottili del tuo arsenale. La sua non è nemmeno devozione… è paura. Quella vera, quella che confina con l’obbedienza cieca. Quella che — lo capisci adesso — potrebbe portarlo a fare qualunque cosa tu gli chieda. Qualunque.

È in quel momento, mentre stai per concludere e sbrigarti a dargli le “istruzioni”, che senti uno sguardo su di te.
Alzi gli occhi, oltre la spalla del ragazzino. Darius. Ti osserva in silenzio.
Come se stesse cercando un varco. O un momento giusto. Ha quell’espressione di chi vuole parlarti.
Lo hai sempre visto come un oggetto inutile, da spostare o ignorare a seconda delle esigenze. Eppure stamattina c’è qualcosa di diverso.

Forse è il modo in cui la luce filtra alle sue spalle. Forse è quel tatuaggio tribale che gli sale dalla clavicola al collo e che ti fa pensare proprio a tuo padre.
Mai notato prima. Strano. È come se, di colpo, valesse qualcosa in più.

Non ti smuovi di un millimetro. Hai ancora un cliente da liquidare.

Off game

a dire il vero no.. non ho ben capito dove vuoi andare a parare… solo vaghe idee… mi godrò la sorpresa pure io.

Non mi sembra che in game si attivino mosse.. gelare qualcuno é più per sminuirlo in pubblico, voi state parlando da soli.. poi il livello di potere è talmente sbilanciato a tuo favore che, secondo me, ottieni un FILO su di lui solo per l’approccio narrativo.

Ti direi poi di interagire direttamente con Darius.

Ps. La scena di Orion non è molto lontana da te. La percepisci.. noti che sta succedendo qualcosa tra lui e Jeremy ma, per il momento, non ne sei particolarmente coinvolta.

@Theraimbownerd

Orion Kykero

Il gelo cala improvviso intorno a voi. Come un’onda silenziosa che si porta via ogni risata, ogni rumore, ogni sussurro.

Hai risposto a tono. Come fai sempre. Con classe, veleno e un sorriso finto.
Una battuta perfetta, tagliente al punto giusto. Di solito basta a zittire chiunque.

Ma stavolta no. Nessuno dei presenti ride. Nessuno ti spalleggia. Nessuna spalla su cui poggiare anche solo lo sguardo. Nessuna Juno. Nessuna Diana. Nessuna Alice. Solo tu. Tu, di fronte a Jeremy e alla sua cricca.
Tu, sotto gli occhi di decine di studenti che ora ti guardano come si guarda una crepa in una vetrina perfetta.

Vacilli… perdi sicurezza e ti senti in difetto… E Jeremy se ne accorge.

«Aww, guarda che carino…»
Il suo sorriso è la cosa più bastarda che tu abbia visto da settimane.
«Parla di trucco e successo con le ragazze… eppure oggi sembra più la reginetta che ha perso la corona che non un principe.»

La sua voce è forte, spavalda, studiata. Sa dove colpire. E la sua gente — e non solo — ride. Ride davvero. Il colpo arriva basso.
«A proposito, ragazzi… sabato faccio una festa anch’io. Vediamo dove andrà più gente, no?»
Si gira verso la folla come un presentatore sul palco:
«Chi preferite? Un palco con musica vera o un divanetto con la reginetta Orion i suoi tè speziati e i suoi trucchi per sembrare un ometto?»

Un paio di voci ridacchiano. Alcuni sguardi si abbassano. Altri si girano dall’altra parte. Nessuno, nessuno ti lancia un’ancora.

Per un istante non riesci a parlare. Ti senti imbambolato. Come se la lingua si fosse incollata al palato. Tu che sai sempre cosa dire. Tu che hai sempre l’ultima parola. Ora sei lì. Muto. Vuoto.

Jeremy ti passa accanto. Ti sfiora appena con la spalla.
«Ci si vede, reginetta.»
E se ne va. I suoi lo seguono. Vincenti. Trionfanti. Schifosamente sicuri.

Resti lì. Ti guardano. Alcuni con divertimento. Ma i peggiori sono quelli che ti guardano con pietà. Come se avessero appena visto un re farsi umiliare in mutande in mezzo alla piazza.

Quel calore che senti salire dentro non è imbarazzo. Non è vergogna. È rabbia.

Feroce. Bruciante. Qualcosa ti si spezza dentro. O si accende. O entrambe le cose. Non importa.

Qualcuno pagherà. Non sai ancora chi. Ma non puoi permettere che questa ferita resti aperta. Uno di loro. Uno qualunque. Diventerà il bersaglio. E sarà solo l’inizio.

Off game

La tua frase attivava proprio la mossa gelare qualcuno.. purtroppo i dadi sono stati inclementi col povero Orion.. un peso inizio di giornata.

Gelare qualcuno: 2+2 = 4 Fallimento

Si INNESCA IL TUO SE OSCURO!!! Buon divertimento 😁😁

Segna 1 PUNTO ESPERIENZA.

@Voignar

Darius Whitesand

Ti avvicini in silenzio. Passi leggeri, lo sguardo fisso su Scarlett.

Lei è il ragazzetto timido stanno parlando piano, ma riesci a cogliere qualche stralcio. Parole tipo “ti piace”, “30 dollari”, “te lo dico io”.
Il tono è quello che conosci: quello affilato e tagliente che lei usa quando tiene le redini strette, quando gioca col coltello dalla parte del manico.
Il ragazzino… Fa tenerezza. Sembra un cerbiatto finito nella tana di un drago.

Ma oggi non è il giorno in cui ti interessano i cerbiatti. O i giochi di Scarlett.
Hai la testa piena di pensieri che ronzano come mosche dentro una stanza chiusa. Ti bruciano ancora addosso gli strascichi del sogno. L’orrenda sensazione del giorno prima. Quella sensazione che non riesci a scrollarti di dosso. Quel sentore di qualcosa che è cambiato, anche se ancora non sai bene cosa.

La guardi. La fissi, a dire il vero. E lei ti vede. C'è un impercettibile scarto nel suo volto, una lieve distrazione perfettamente calcolata. Ti ha registrato. Sa che sei lì.
E tu sai che ci metterà pochissimo a liquidare la questione con quel povero disgraziato.

Non dici nulla. Non c’è bisogno. Non è questo il momento delle parole. Resti lì. In attesa.

Off game

Direi che poi, puoi interagire direttamente con Scarlett.

Ps. La scena di Orion non è molto lontana da te. La percepisci.. noti che sta succedendo qualcosa tra lui e Jeremy ma, per il momento, non ne sei particolarmente coinvolto.

comment_1922114

Nathan Clark

All'ingresso

Ci penso un po', immobile, evitando le spallate di quelli che attraversano la soglia del cancello, distratti.

Max... che si starà passando del fumo con i suoi?

O Sasha, immersa nel suo mondo da maschiaccio? Ma poi, si può ancora dire maschiaccio? Vabbè.

No, ho cambiato idea: nessuno dei due. Non voglio incasinarli per colpa mia; è meglio se per qualche tempo evito di contagiare gli altri con la mia pessima reputazione attuale.

Chino la testa quel tanto che mi permette di guardare avanti senza inciampare in qualcuno e cerco di infilarmi fin verso il mio armadietto, in fretta. Poi in classe, per la prima ora.

Magari nessuno mi nota: adesso sarebbe un sollievo, tutto sommato.

Modificato da Ghal Maraz

comment_1922118

Darius

Al cancello @TheBaddus

Aspetto con calma che il ragazzino si allontani, finito il suo "acquisto"; non so se è stata l'esperienza con lo spirito di ieri sera, la nottataccia, il marchio che ho addosso o cosa, ma oggi mi sento un completo idiota ad "andarci piano"

Ho intenzione di affrontare di petto il problema con Scarlett, anche se potrebbe finire con me picchiato da qualche parte; per una volta, l'idea di una rissa, oltre a terrorizzarmi, quasi mi intriga, so bene che le prenderei, ma ho voglia di darne tante quante ne riceverei. Non è solo ciò che potrebbe succedere con Nathan, voglio far chiarezza su cosa è successo alla ragazza ieri sera, e che palesemente ha provato a glissare mentre eravamo al telefono

Non ho idea se le cose siano collegate, ma gli occhi che ho visto quando ho provato il rito sono una possibile traccia per risalire allo spirito nel bosco

Appena il ragazzo si allontana, mi avvicino a Scarlet, con un sorriso a trentadue denti falso come una moneta da venti dollari

'Giorno Scarlett, volevo scusarmi per il "casino" di ieri, credo siamo partiti col piede sbagliato in quella storia, ma spero sia finita lì; senti... vorrei "comprare" anch'io qualcosa da te, delle informazioni su una persona, posso?

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Scarlett Bloomblight

La caccia è conclusa

Quindi hai scelto le bugie, eh? La mia bocca si incurva in un mezzo sorriso, quasi mesto però: ho forse sperato per un breve attimo che volesse sapere la verità?

Finirà male se non raccatta altri spiccioli, ma d'altronde non sono affari miei. Potrebbe farmi quasi pena se non fosse un misero tassello, un pezzo sulla grande scacchiera che è la scuola.

Prendo i soldi e lo guardo di nuovo intensamente: non riesco a fare a meno di questa sensazione, di vederli crollare. Piccoli ed insignificanti schiacciati a terra, mentre io torreggio su di loro. "Giovedì pomeriggio c'è lezione di musica nel teatro della scuola, finisce alle quattro. Quando tutti sono andati via intrufolati dietro le quinte e cerca il magazzino dello staff, porta con te almeno venti dollari. Bussa alla porta e Ashley sarà lì, potrai prenderle qualcosa se vorrai, o goderti un bel pomeriggio assieme a lei." Non sono per niente sicura che il ragazzo abbia capito, ingenuo e spaventato com'è; se dovessi scoprire com'è andata a finire sarebbe divertente. Per certi versi potremmo essere uguali io e quella là, ma a lei frega solo dei soldi: farebbe qualsiasi cosa anche per una manciata di dollari; zero moralità, zero obbiettivi.

Noto che il ragazzo non si è ancora levato di torno, forse si aspetta altro? O forse non sa come andare via? Patetico...

Ma Darius? Cosa vorrà stavolta? Spero non mettermi i bastoni tra le ruote di nuovo... Quel... tatuaggio? E quando se l'è fatto scusa? Vedere il tatuaggio mi destabilizza un attimo, così all'improvviso mi viene sempre in mente papà... Non ancora Scarlett, una cosa per volta.

"Abbiamo finito." Dico imperativa, scoccando un'occhiata affilata al ragazzetto in modo che se ne vada.

Inizio a rollarmi un'altra sigaretta e a fare qualche passo verso di lui, ma il mio sguardo viene momentaneamente attirato dalla scenetta attorno ad Orion, che si sta già smantellando. Dopo sarà il caso chiedere un paio di informazioni, non vorrei perdere un affare con Orion, soprattutto per ca**te fatte da ca**oni come Smith...

@Loki86 offgame

Ok, segno un FILO sul ragazzetto.

Immagino ora si sia capito, mi sembrava interessante mettere in campo una dinamica di questo tipo. Spero non sia un problema.

@Voignar con Darius

Il tempo che sposto lo sguardo verso la scena successa ad Orion è sufficiente a Darius per avvicinarsi a me.

Lo guardo alzando un sopracciglio, ancora con il filtro in bocca, mentre finisco di rollare la sigaretta. "Scuse accettate, ma l'avvertimento resta: non metterti in mezzo ai miei affari." Per approfittare che la frase rimanga e penetri tengo lo sguardo fisso su di lui mentre lecco la colla sulla cartina. "Comunque, comprare non mi piace troppo come termine: io faccio favori, non vendo cose." Accendo la sigaretta e mi concedo un lungo tiro. "Ma dimmi pure, cosa vorresti sapere e su chi?"

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Darius

Con Scarlet @TheBaddus

Va bene, allora per favore vorrei un paio di informazioni su una ragazza dico, tirando fuori un accendino dal giubbotto; non fumo, ma avere una fiamma a portata di mano è una delle fissazioni di mia madre: non si sa mai quando si possono dover accendere delle candele, o quando può servire una fiamma per qualcos'altro

Allora, vorrei sapere dove è stata e cosa ha fatto una certa ragazza ieri sera; so da fonti attendibili che è finita nei guai con dei tipi strani, che l'hanno ferita, intendo fisicamente almeno, ma temo anche nell'orgoglio se non nei sentimenti... sono abbastanza sicuro fosse in un vicolo, ma non so bene di preciso il posto so che Scarlet è abbastanza intelligente da capire che sto parlando di lei, così che io possa evitare di pronunciare il suo nome ad alta voce

Conviene sia a lei che a me, e meno persone possono ascoltare una conversazione chiara, meglio è per entrambi

Allora, che favore devo farti in cambio? Mi sento un poco come se stessi contrattando con uno di quei geni della lampada da storia persiana, ma almeno non devo mettermi a fare i grattini a una lampada

comment_1922141

Scarlett Bloomblight

@Voignar con Darius

Nel momento in cui chiede informazioni su una ragazza il mio sguardo cambia in modo lievemente percettibile, con qualche nota che pare di disappunto. Sul serio Darius? cavolate così?

Ma è nel momento in cui parla di quello che mi è successo ieri nel vicolo sento qualcosa nella mia pancia rivoltarsi, agitarsi quasi in preda al panico: il mio corpo si muove da solo e afferro il polso della mano di Darius, quella dove tiene l'accendino, stringendo con parecchia forza.

MI STAI SPIANDO, MORTALE?!

Sento un'altra volta quel ruggito dentro la mia testa e mi rendo conto di quello che ho appena fatto; allento la presa. Cerco di ricompormi, mentre il mio sguardo si fa più affilato. "Ieri sera la ragazza di cui chiedi era a casa, stesa sul letto a fumare." L'altra mano passa istintivamente sul labbro, notando solo ora che non sono più ferita. "Ciò che sai è successo ieri pomeriggio in una brutta zona della città, però non si è fatta male: potrai vedere che sta divinamente." In un certo senso, anche se inconsciamente, faccio cenno all'aura di potere che sento oggi. "Inoltre, dubito che alla ragazza in questione faccia piacere essere spiata, forse è meglio smettere." Gli lascio il polso e mi allontano leggermente, facendo un tiro dalla sigaretta.

"Al momento nulla Darius, ma sappi che mi devi un favore: ci penserò."

offgame

Segno 1 FILO su Darius a simboleggiare il favore che deve a Scarlett oppure no? Volendo la cosa è piuttosto debole.

Comunque Voignar non mi aspettavo un attacco così diretto, ottima giocata.

comment_1922143

Darius

Cercando di farsi bruciare vivo

La ragazza in questione dico a Scarlet quando mi lascia andare il polso e fa per andarsene potrebbe smettere di fare la solitaria, e magari farsi aiutare. Perché sappiamo tutti e due che la ragazza in questione, stavolta, se l'è cavata con un taglietto sul labbro... la prossima volta potrebbe farsi più male.

Ora, Scarlet e tanti saluti a non voler usare il suo nome possiamo per favore smettere di giocare a chi fa più il misterioso? Ti stai infilando in qualcosa di molto pericoloso, voglio solo aiutarti; andiamo, non ha senso tenere a distanza chi ti vuole dare una mano

In genere dipende dal costo, ma magari meglio sorvolare quella parte; nel caso stessi prendo un granchio, mi toccherà inventarmi una qualche ca****a per venirne fuori; gli scatoloni del trasloco sono ancora in garage, e mamma mi chiuderà dentro uno di loro, se succederà un altro casino

Modificato da Voignar

comment_1922146

Ana Rivero

All'ingresso di scuola

Sono abbastanza fuori dal mondo da non capire alla perfezione le dinamiche sociali scolastiche. Roba tipo le gerarchie, i gruppetti, e compagnia cantante. So che io sono in un posto, e quel posto è difficile da definire. E questo mi è abbastanza sufficiente.

In ogni caso, non ho alcuna intenzione di mettere bocca su quello che sta succedendo. Uno, ho una reputazione da difendere tra i misfits come me. Quelli come me non si mettono in mezzo a questioni che riguardano gente che rischia di diventare prom queen o king. Due, mi stanno sul cavolo entrambi. Orion è Orion, e sono ancora convinta che sappia qualcosa di me. Il fatto che non lo stia usando vuol dire soltanto che sta tenendo la questione come un'arma e che semplicemente non servo abbastanza. Jeremy ha fatto la sua bella impressione ieri, e mi è bastata.

La cosa strana è che ieri lo abbiamo messo a cuccia io ed Eliza, che non è che siamo il top sociale qui dentro. Questo vuol dire solo una cosa: che se ha vinto ora, Orion se lo mangerà quando meno se lo aspetta. O in pubblico, solo per divertirsi. In ogni caso, nonsonofattimiei (e neanche di Eliza). Siamo spettatrici. Anche se devo dire... preferivo avesse vinto Orion. La faccenda di ieri mi è ancora ben impressa.

Tutto questo sfugge completamente dalla mia attenzione quando riconosco... Darius? Non è possibile. Sta benissimo. Cioè, sta benissimo per una persona che ora dovrebbe essere morta, defunta, stecchita, vestita in modo elegante sotto a un cipresso e con un bel cappotto di legno addosso. Ok, forse ieri potrei essere stata troppo precipitosa, ma non è che avessi molte alternative.

A meno che quello non sia un clone di Darius. Oppure la creatura ha preso possesso del corpo di Darius. Ci sono millemila alternative. Quella di essere pazza non è contemplata.

... credo che questa volta dovrei parlarne prima con Max. Ho bisogno di testimoni, e la foto sul cellulare potrebbe non essere sufficiente.

Sto mezza imbambolata, mentre cerco di capire si cosa stanno così animatamente discutendo Darius (d'ora in poi: "l'enigma") e Scarlett (verso cui non ho nomi in codice, ma so solo che è molto poco raccomandabile e sa tutto di tutti. Ehi, che sappia anche qualcosa su di me?). Quasi perdo di vista Eliza, ed è tutto dire.

Nel frattempo mando un messaggio a Max. "Dobbiamo vederci al più presto. Ho update"

comment_1922165

Scarlett Bloomblight

@Voignar Un muro di ghiaccio

Sa anche del taglio sul labbro? Ma che diavolo?! Per un attimo rischio di perdere la compostezza: la sorpresa intacca la mia maschera anche se solo per qualche istante. No Scarlett, concentrata.

"Quale taglio sul labbro?" Dico in modo spavaldo, indicando il punto in cui fino a ieri sera ero ferita; avvicino anche un po' la faccia alla sua in modo che veda meglio. "Non vedo nessun taglio sul labbro." Cerco di capire se è abbastanza testardo da continuare dritto o stia incominciando a cedere. "Io non gioco a fare la misteriosa, non ho mai fatto la misteriosa dal momento in cui ho messo piede in questa scuola, e soprattutto non ho mai giocato; qui si parla di affari, questo è un lavoro." Continuo a fissarlo puntando sul fatto che il potere che trasudo oggi possa influenzarlo. "Se ci tieni tanto a saperlo mi sono ritrovata lì per caso, perché stavo male e ho sbagliato strada nel tornare a casa, te l'ho detto che avevo mal di testa." Il tono è freddo e velenoso, ma non alzo la voce, non mi scompongo lasciandomi trascinare dalle mie emozioni. "E ora se vuoi farmi il piacere, rispetta l'accordo che hai accettato ieri: stai fuori dai miei affari, non sono cose che ti riguardano. E soprattutto io non ho bisogno di nessun aiuto." L'ultima frase, per quanto ci provi anche se si nota poco, un po' di trasporto emotivo ce l'ha. Zarneth ha sempre fatto da sola, non dovrebbe essere difficile fare come lei. Eppure sono sicura che lo avrebbe liquidato con un semplice sguardo...

Sento gorgogliare qualcosa nella pancia, e prima di perdere il controllo mi giro e me ne vado, tanto quello che dovevo dire l'ho già detto.

comment_1922189

Darius

@TheBaddus sempre lì

Nemmeno io, doveva essere qualcosa che si poteva curare in poco tempo le dico, un piccolo sorriso che mi appare sul volto; non avevo la certezza fosse stata ferita, ma il suo movimento me lo ha confermato

Sto rispettando l'accordo: resto fuori dagli altri tuoi affari, non ho mai specificato di non poterne fare io con te; e sappi forse mi sto spingendo un po' troppo oltre, ma tanto vale rischiare che posso offrirti molto più di quanto tu possa immaginare

Provi a suonare insieme malizioso e misterioso, non sto espressamente suggerendo nulla di intimo, ma voglio sondare una sua eventuale reazione all'idea; inoltre, sarebbe troppo divertente far prendere questa strada al discorso, per poi tirarmi indietro se le cose non attecchissero

Che ne dici, che genere di favori ti piacerebbero? Sono disposto a pagare molto caro, per le informazioni che mi interessano

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Orion Kykero

Fuori scuola a sbroccare

Le parole di Jeremy mi colpiscono come una lama in pieno letto lasciandomi, per una volta, ammutolito. Mi tocco istintivamente le guance, rimpiangendo immediatamente di essermi truccata stamattina. Ma che diamine stavo pensando...non avrei...non dovevo...

Sento gli occhi pizzicarmi, e faccio fatica a trattenere le lacrime mentre il mio cervello cerca disperatamente una risposta, una battuta, ma trova solo silenzio e disprezzo. Lo stesso silenzio e disprezzo che ora mi circondano. Posso sentire le risate di tutti, non solo della cricca di Jeremy ma anche di tutti gli altri. Quegli avvoltoi, quei parassiti, pronti a venire alle mie feste per anni soltanto per rivoltarsi contro di me al primo accenno di debolezza.

Sono solo qui. Juno è con quel bastardo di Tyler, sempre pronto a prendere, prendere e prendere. Mr perfetto a cui tutto è dovuto.

Quando Jeremy mi passa oltre sono paralizzato. Ma mi ricompongo. Mi guardo allo specchio del cellulare, riguardandomi il trucco. Regge ancora. Perfetto. Intoccabile. Questo è quello che sono. Questo è quello che devo essere. E oggi tutti quegli infami che mi hanno visto e non hanno fatto niente si ricorderanno chi è il vero re della scuola.

Modificato da Theraimbownerd

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Scarlett Bloomblight

@Voignar assai confusa

Non capisco la referenza che fa, come se non sapesse davvero che mi fossi ferita al labbro e ora glielo avessi confermato. Ma se non lo sapeva come lo ha tirato fuori?

Sto iniziando a non capirci più molto sul suo atteggiamento e che cosa voglia. È sempre stato un pirla, ma non in questo particolare modo. Che sia quel tatuaggio? Che abbia fatto qualcosa di strano? Ieri ne sono successe parecchie di cose strane...

"Io mi ricordo bene le parole che ho usato: ed erano Resta fuori dai miei affari, punto. Ho fatto un'eccezione poco fa e-" quello che dice dopo mi fa morire la frase in gola.

Eh?! EH?!

Sento un eco al mio pensiero, come una sensazione di pancia, una reazione istintiva di qualcosa di profondo, antico.

"Darius, non tirare troppo la corda." La mia voce si inasprisce, ma la maschera crolla e l'espressione fa trasparire meglio le mie emozioni, principalmente rabbia in questo caso. "La cosa sta diventando un po' stalker, e non mi piace per niente." Faccio una strana associazione mentale, e quasi ringhio per colpa della rabbia. Si crede di essere come Zarneth e pensare di fare come gli pare senza ascoltarmi?!

"Se ti dico una cosa è quella, non insistere e cercare di farmi fare quello che ti pare. Non sei mia madre." Le ultime quattro parole sono praticamente ringhiate, la rabbia si vede prorompente.

A questo punto me ne vado davvero, cercando un punto all'interno della zona scolastica dove finire la sigaretta in pace e calmarmi tramite il fumo.

Scarlett ricorda: sei potente, oggi è la giornata perfetta, le cose andranno tutte secondo i piani, fuma e riprendi il controllo.

Offgame

Darius è riuscito a confondere anche il drago 🤣🤣

Scelgo di dare un FILO a Darius, direi giustificato dal perdere la calma e dal nominare la madre in quel modo.

È tutto in risposta alla sua mossa di Eccitare, quindi nonostante mi sembra potrebbero esserci gli estremi per un Gelare non penso che si attivi, avrebbe poco senso.

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Darius

@TheBaddus fine delle trattative

Non voglio tu faccia niente che non vuoi, è questo il punto dico con calma, spostandomi così che possa superarmi metto solo in chiaro cosa sono disposto a offrire, per far stare te al sicuro; buona giornata, se hai bisogno di qualsiasi cosa, hai il mio numero

Detto questo, prima che questa incredibile e improvvisa spavalderia mi abbandoni, mi dirigo dentro la scuola, alla ricerca di qualcun altro con cui parlare

Sento di dover “abbassare” il tiro, ho come la sensazione di aver rischiato grosso nemmeno un attimo fa, e adesso vorrei parlare con una persona calma e rilassata; anche se, sotto sotto, ho ancora un forte brivido lungo la schiena, e un’altra scarica di adrenalina non mi dispiacerebbe

  • Autore
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@Ghal Maraz

Nathan Clark

Preferisci restare solo. Dopo quello che è successo ieri in mensa, sei diventato un bersaglio e non vuoi che lo diventino anche altri solo perché sono con te.
Cammini nel cortile, ti infili tra i gruppi che si formano, ma nessuno ti parla. Al massimo ti osservano. Qualcuno sussurra. Qualcun altro ride sotto i baffi. Altri ti lanciano frecciatine malevole:

“Ehi, eccolo lo spione!”
“Chissà se anche oggi sbotta.”
“Fossi in lui, mi nasconderei di nuovo nella foresta per una settimana.”
Avanzi a testa bassa, ignorando tutto, fino a imboccare il corridoio che porta agli armadietti. È il tuo unico obiettivo, rifugiarti lì. Prendere i libri e rifugiarti in aula a lezione.

Ma mentre passi davanti alla sala docenti, la porta si apre di scatto e ne esce una figura minuta nascosta dietro una pila di libri e fogli ingialliti.
Provi a deviare direzione all’ultimo, ma non ne hai tempo.

Sbam.

Un impatto lieve ma deciso che fa cadere per terra tutti i libri e i fogli che la figura reggeva a fatica.
“Oddio, scusa, tutto bene?”

Ti dice una voce femminile abbastanza familiare.

Ti abbassi istintivamente a raccogliere i fogli, ma appena alzi lo sguardo per rispondere… Ti blocchi. È lei. La professoressa Lane.

Capelli castani raccolti di fretta, un cardigan che scivola leggero sulle spalle, profuma di carta, caffè e primavera.
Ha un’espressione preoccupata e insieme un po’ divertita, come se trovasse bellezza anche in questo piccolo disastro tra corridoi e carta.

“Non guardavo dove andavo… sono un disastro! Spero non ti sia fatto male!” dice sorridendo, abbassandosi anche lei per raccogliere e raggruppare i fogli sparsi sul pavimento alla rinfusa.

@SNESferatu

Ana Rivero

Rimani così, ferma imbambolata a fissare Darius, a domandarti come sia possibile che sia lì vivo e vegeto, a chiederti se tu non ti sia solo immaginata tutto… potrebbe essere stato solo un errore di sistema? Una falla nelle perfezione con la quale sei stata progettata e costruita?

Dimentichi completamente Eliza, che avanza ancora di qualche passo prima di fermarsi accorgendosi che non sei più al suo fianco. Ma tu non te ne rendi nemmeno conto… ti concentri sulla conversazione che Darius sta avendo con Scarlett. I due sono a una decina di metri e, in mezzo al brusio generale di una moltitudine di studenti, non è facile comprendere l’intero discorso. Ti sforzi di provare a leggere anche il labiale. Percepisci solo stralci di conversazione.

“…vorrei "comprare" anch'io qualcosa da te, delle informazioni su una persona, posso?”

“…io faccio favori, non vendo cose."

“…sapere dove è stata e cosa ha fatto una certa ragazza ieri sera; so ……. è finita nei guai con dei tipi strani…”

“…La ragazza di cui chiedi era a casa, stesa sul letto a fumare. ….. …potrai vedere che sta divinamente. ….. ..dubito che alla ragazza in questione faccia piacere essere spiata…"

“…Ti stai infilando in qualcosa di molto pericoloso, voglio solo aiutarti…….a distanza chi ti vuole dare una mano…”

“Ehi… tutto bene?”

La voce di Eliza ti fa distogliere lo sguardo e la concentrazione dalla coppia Scarlett-Darius. Eliza si volta a guardare nella tua stessa direzione e si sofferma per un istante anche lei a fissare i vostri due compagni di classe. Poi torna a guardarti e solleva le sopracciglia, facendo spallucce, come a dire “oh beh… i gusti sono gusti!”

La osservi un attimo in silenzio. Stai processando informazioni e hai bisogno di conferme. Prendi il telefono e scrivi un veloce messaggio a Max.

“Ooook… Abbiamo ufficialmente perso Ana!”

Commenta infine, sorridendo leggermente confusa.

“Beh… Io vado! Tu che fai?”

Ps

Max ti risponde circa trenta secondi dopo “Ehi capo cultbusters! Io e i ragazzi siamo nel cortile della scuola!”

@Theraimbownerd

Orion Kykero

Hai gli occhi che bruciano. La gola stretta. Il cuore come incastrato in una morsa. Non c’è più rumore intorno a te… solo un rombo sordo. Il tipo di silenzio che scoppia dentro le orecchie quando la realtà ti umilia senza preavviso.

Hai perso. Di brutto. E tutti l’hanno visto.

Ti guardi attorno, piano. Gli occhi ti si muovono da una parte all’altra come un predatore ferito. Serve un bersaglio. Qualcuno che paghi. Ora.

Vicino ai cancelli vedi Scarlett. Parla con Darius, sguardo intenso, tono basso.
Scarlett è off-limits.
Ma Darius… lui?
Dai… quell’atteggiarsi da misterioso… potrebbe anche reggere dieci secondi, ma poi si sfalderebbe come un cartonato sotto la pioggia. Facile.

Poi, più a lato, ci sono Ana ed Eliza. Le due strambe…
Ana ha lo sguardo incollato su Darius, come fosse l’unico punto fermo della sua giornata.
Mentre Eliza… beh, lei sta già ridacchiando sotto voce. Scommetti che ha già pronto un commentino di quelli suoi da sputarti addosso se solo ti avvicini.
Provocarla ti darebbe forse un attimo di soddisfazione… o forse no.
Lei è veleno sottile. E tu oggi sei troppo instabile per giocarci.

Sulla strada opposta, Alice sta arrivando.
Sola. Occhi grandi, quella sua solita aria trasognata, anche se oggi ha meno luce addosso.
Strano vederla così. Lei è tua amica… Ma dove ca**o era mentre tu avevi bisogno? Perché arriva solo ora con quell’aria mortificata? É triste per Nathan? E chi se ne frega??

Cerchi altrove. Qualcosa di più semplice.
Un gruppetto del primo anno seduto sulla panchina poco lontano. Uno di loro indossa ancora lo zaino in spalla, come se avesse paura a poggiarlo. Lo guardi e già immagini la sua voce tremante.
O quel tizio grassottello dei club di scacchi che passa ora, abbozzando un sorriso nervoso appena ti incrocia. Se lo guardi storto, si scusa da solo. Pura polvere.

E poi, eccola. Mei-Lin. Libri stretti al petto, passo composto, sguardo alto.
Perfettina. Inamovibile. Ti irrita solo a guardarla.

Hai opzioni. E hai rabbia. Troppa. Ti sta salendo dallo stomaco come un’onda.
Non puoi permetterti di crollare. Non davanti a loro.

@TheBaddus

Scarlett Bloomblight

Il ragazzetto ti guarda perplesso quando gli spieghi cosa deve fare. Non sei sicura che abbia capito cosa dovrà aspettarsi, ma sicuramente qualcosa ha percepito. Farfuglia qualcosa tipo “Non.. non capisco… eh.. tutto qui?” É quasi un bisbiglio, che svanisce nel nulla quando lo fulmini con lo sguardo e gli dici che avete finito. Non sai se lo rivedrai mai come cliente, ma poco ti importa. Al momento è Darius ad aver attirato la tua attenzione e di fatti il ragazzo si fa sotto non appena ti liberi.


La conversazione con Darius ti ha lasciata confusa e infastidita nello stesso tempo. Lui lo hai sempre considerato un oggetto senza alcun valore, una monetina di scambio di basso conto… eppure questa volta ti ha tenuto testa… Le sue allusioni… i suoi doppi sensi sul finale non ti hanno lasciata del tutto indifferente e la cosa ha lasciato sorpresa anche te. Era come se anche lui questa mattina emanasse un’aura particolare… Come se ad un tratto fosse diventato più interessante… un pezzo più importante sulla tua scacchiera. Possibile che sia bastato un semplice tatuaggio? É davvero così forte l’influenza che tuo padre ha su di te?

“Deboli… Tuo padre ci rende deboli…”

Senti di nuovo la voce dentro di te… un misto di disapprovazione e disgusto.

La scacci e riporti i tuoi pensieri su Darius. Perché tutto d’un tratto ha deciso di interessarsi così tanto a te e ai tuoi affari? Ieri ti ha spiata mentre parlavi con Tanaka… e probabilmente anche dopo scuola… Altrimenti come è possibile che sia a conoscenza di quello che ti è successo nel vicolo?

Ti allontani assorta nei tuoi pensieri, fumando velocemente la sigaretta mentre attraversi il cortile della scuola. Quando sollevi lo vedi Harper in piedi a pochi passi da te. Ha la schiena appoggiata sulla colonna alla destra della porta per entrare in corridoio. In mano il suo piccolo bloc-notes su cui è intenta a scrivere qualcosa. Solleva lo sguardo e ti fissa a sua volta. Solleva un sopracciglio.

“Tutto a posto Bloomblight?” ti domanda.

Ecco un’altra piccola monetina che ultimamente si sta intromettendo un po’ troppo. Sei sicura che ieri, prima fuori da scuola e poi nello spogliatoio della palestra, abbia notato la strana tensione tra te ed Emily…

Off game

Allora.. per come è andato a concludersi il discorso direi che non hai un filo su Darius.. le sue ultime affermazioni allusive ti hanno confusa abbastanza da varati passare di mente che potrebbe avere un debito con te. Anche perché sembrava che non vedesse l’ora di saldarlo questo debito e la cosa, in un certo modo, ti togli potere su di lui…

@Voignar

Darius Whitesand

Ti porti ancora addosso l’eco delle ultime parole di Scarlett. La tua camminata ha un altro peso ora. Nel petto ti vibra quell’adrenalina tagliente che hai provato a mascherare durante tutta la conversazione, ma che adesso ti attraversa come una scarica.
Non sai se hai vinto. Ma di sicuro non hai perso. E con lei, questo è già tanto. Forse anche troppo.

Entri nel cortile come se il cemento fosse tuo. Occhi bassi, spalle larghe.
Qualcuno ti lancia uno sguardo. Magari l’hanno notato, quel momento con Scarlett. Magari no. Poco importa.

Passi l'ingresso e ti lasci alle spalle il rumore delle chiacchiere da branco.
Il corridoio è più quieto. L’aria sa di carta e disinfettante.

Ti guardi attorno e ti vedi venire incontro Ben. Ti intercetta come se ti stesse aspettando da due ore.

“Oh! Darius! Ieri sera non ti sei connesso? Abbiamo fatto la sessione extra. Ti aspettavo! Potevamo salvarla, ma Liam ha deciso di entrare nella cripta da solo, ‘sto genio, e ovviamente ha attivato tutte le trappole. Fine del ladro. Game over. L’hai vista poi la roba che ho messo sulla chat? Il concept del nuovo boss? Ho disegnato pure la mappa. Una bomba.”

Te lo spara tutto d’un fiato, come se avesse paura che potessi svanire a metà frase. Ha gli occhi pieni di entusiasmo sincero, quello raro.
Ti guarda come uno che ti conosce davvero… almeno in parte… e non gliene frega niente dei drammi scolastici, delle gerarchie sociali o di Scarlett.
Ti rilassa. Un po’. Ti rimette a terra, dopo il volo.
E la tua adrenalina, piano, si trasforma in un sorriso appena accennato.

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Nathan Clark

Torna a casa, Nathan

E... ci mancava pure questa.

Spione, matto e pure imbranato, adesso.

La mia testa mi dice di andarmene via in fretta, di chiudermi in casa per un mese e sperare che tutti si dimentichino tutto... ma poi la mia stessa testa comincia a prendersi a calci.

'Perché, fra tutti, proprio la Lane?!?', sento una strana voce, con un retrogusto fragrante di muschio, che mi martella le tempie.

Vabbè, tanto vale cercare di rimediare: peggio non potrà andare. O forse sì?

"No, no. Non mi è successo nulla. Piuttosto, è colpa mia, ero distratto e camminavo troppo veloce", rispondo, magari troppo in fretta, annegando una improvvisa ondata di imbarazzo tra i fogli, che inizio a raccogliere. Nascondo di istinto il volto tra le carte e i libri, sperando che un rossore sulle guance non mi stia tradendo.

Poi, senza pensarci troppo, strattonato come sono tra il disagio di stamattina e questa strana sensazione che mi fa sempre provare la prof, chiedo: "Posso aiutarla a portarli? Cioè, se ha bisogno di una mano, eh!".

Ma che cavolo, Nathan!!!

Modificato da Ghal Maraz

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Scarlett Bloomblight

Nei meandri dei pensieri

A sto giro il fumo non basta a rilassarmi: sentire il calore nei polmoni non è sufficiente. Istintivamente il pensiero va all'erba che mi ha dato Orion, che ho nello zaino; lo scaccio subito. Non posso gettarmici sopra ad ogni difficoltà, soprattutto non oggi: ho una scaletta da rispettare ed è meglio che le cose seguano il loro corso; devo rimanere concentrata.

Sento nuovamente quella voce; sembra la stessa dei ruggiti sommessi, ma per qualche motivo mi sembra più limpida, distinguo bene ogni parola, mi sembra più vicina. Mio padre? CI? In che senso? Perché la voce parla al "noi"? E soprattutto, sto davvero dando retta ad una voce che viene da dentro di me? cavolate, saranno solo pensieri intrusivi, frutto della tensione di questi giorni. Non ha senso che io senta delle voci, non sono mica pazza.

Aumento il passo della camminata, come se mi potesse aiutare a scappare; molto sensato per qualcosa che è ipoteticamente dentro di me.

Piuttosto, che ca**o ha per la testa Darius? Gli piace Mei-Lin ma ci stava provando con me? Dio mio, perché ci sono persone così stupidamente complicate? Fossero tutte come quel ragazzetto... Ripensare al discorso col ragazzino mi aiuta a rimettermi a fuoco. Chissà se troverà almeno venti dollari per farsi dare una succhiata. Non ho idea del perché, ma la cosa mi fa ridere perché non ce lo vedo per nulla in una situazione simile.

La risata mi aiuta a tornare la solita me, più del fumo in questo caso; torno a percepire quella sensazione di potenza ora che Darius è lontano, e nel caso faccia altre st***zate lo sistemerò.

Purtroppo non mi accorgo di essere praticamente all'ingresso dei corridoi, e per poco non andavo a sbattere contro Harper. Ultimamente mi sembra un po' troppo in mezzo, che ci sia sotto qualcosa?

"Mattinata cinquanta e cinquanta Lane, tu?" Le scocco uno sguardo attento cercando di leggere al meglio il suo linguaggio del corpo, poi mi viene un'idea. Ha sempre avuto una percezione spiccata, l'ho notato anche ieri; vediamo come reagisce. Non ho la minima idea di come fare, ma che io oggi mi senta più potente e capace degli altri giorni è un fatto, quindi cerco in qualche modo di intensificare la mia presenza: concentro lo sguardo su di lei e immagino di "avvolgerla" con la mia energia, se è qualcosa che può avere senso. Magari Darius è troppo stupido anche solo per sentirla. "No dai, facciamo più settanta e trenta."

@Loki86 offgame

Quello che dicevo nel mio precedente "offgame" era per dire che tra le scelte dell'Eccitare di Darius sceglievo di dargli un FILO. Non ho capito bene quello che hai detto tu: inoltre ne perdo uno su di lui oppure stavi solo spiegando dei motivi?

Quello che Scarlett sta cercando di fare con Harper è, scusa il pessimo joke, farle sentire la presenza: vuole capire se questa sensazione di potere che sente da stamattina è percepibile dagli altri e quindi se la può in qualche modo sfruttare; ovviamente considera ogni arma in suo possesso per condurre al meglio gli affari.
Siccome non ha la minima idea di come fare decidi pure tu l'outcome: magari fa pure una figuraccia davanti ad Harper facendo un'espressione strana; sto solo sperimentando spunti di narrazione.

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Darius

Per i corridoi

Vedere Ben, e ancora di più sentire il suo racconto appassionato, mi riporta con i piedi per terra, per fortuna. Tiro un piccolo sospiro di sollievo, passandomi veloce una mano sul volto, come a volermi togliere di dosso una patina di qualcosa

Scusa Ben, non mi sono sentito benissimo ieri sera... non lo so, qualcosa in mensa; non è stato un bello spettacolo, credimi! E così Liam ha deciso di fare di testa sua? Ma dai... io non lo capisco, fa il ladro ma pare che si fionda sulle trappole, non è che le attiva, se le crea proprio lui sotto i piedi!

Insieme ci dirigiamo in classe, decisi ad annoiarci con le lezioni mattutine

Modificato da Voignar

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Ana Rivero

Sempre all'ingresso

Perdo completamente Eliza dalla mia capacità di concentrazione. E anche il mio senso dell'equilibrio ha delle falle. Come fa Darius a essere vivo? Vorrei andare lì, e prenderlo a ceffoni davanti a tutti per avermi fatto preoccupare, ma in fondo non so neanche cosa ho davvero visto in quella foresta. E poi ta avendo una molto animata conversazione con Scarlett. Di cui sento molto poco. Che strana combinazione. "Che strana combinazione." dico anche a voce alta, a Eliza.

Non mi aspettavo Scarlett e Darius insieme. Non ho neanche mai visto Darius e Scarlett insieme. Più che altro, è la conversazione che è molto strana. Scarlett mi pare una persona poco raccomandabile, minuta ma poco raccomandabile, ma Darius non è quello che è di solito. Per quanto ne so, è un signor nessuno che rimane normalmente nelle retrovie. Eppure sembra che la stia ricattando. O che stia ricattando un'altra persona, e comunque c'è Scarlett di mezzo.

Che davvero la creatura abbia preso possesso del suo corpo come credo sia successo alla suora? Con chi cavolo posso parlare di qualcosa del genere? Cioè, in teoria sempre con la suora potrei parlare di mitologia e cose simili, che è sempre la persona con cui non dovrei parlare di mitologia e cose simili.

La voce di Eliza riesce finalmente a farmi uscire da quella che quasi mi sembrava una trance. Scuoto la testa, e mi sposto un ciuffo che mi si era posato davanti gli occhi. Faccio come se avessi avuto una piccolavertigine. Cosa che emotivamente è tecnicamente vero. "Sì, sì, ora tutto bene. Non so cosa mi sia successo... è come se mi fosse girato tutto addosso." Aggiungiamolo alla lista di problemi che non ho. Porto un braccio avanti, a indicare la strana coppia. "Comunque, strano. Non li ho mai visti insieme, neanche parlare. Vabbè, non credo siano cavoli miei." Sono assolutamente cavoli miei, ma non ora ora.

Leggo il messaggio di Max, ma al momento non rispondo. Ci vedremo in classe. Ho un'opportunità di fare anche solo qualche passo con Eliza, non voglio perderla. Devo imparare da lei come è essere umani. Non credo che lo farò guardando due strane persone che parlano per messaggi codice.

"Ti seguo, ti seguo. Magari matematica mi farà bene." Sorrido stancamente. La noia nei miei occhi non riflette la finta gioia delle labbra. "Così, effetto paradosso."

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