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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte

Risposte in primo piano

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comment_1918252

@Ghal Maraz @SNESferatu @Theraimbownerd

IN MENSA (prima dell’arrivo di Darius e Scarlett) - Nathan, Ana, Orion

L’uscita di Nathan, chiara e a voce alta, esplode come un colpo secco nel frastuono della mensa. In un istante, il rumore si spegne. Un silenzio quasi irreale cala su tutto il locale. Decine di occhi si voltano all’unisono in quella direzione.

Cory si blocca di colpo, a pochi metri. Il suo passo si interrompe, e con lui l’intera "carica" del suo branco.

Nel tavolo, Max si rimpicciolisce sulla sedia, come se sperasse di scomparire del tutto dalla scena. Sasha invece scatta in piedi, pronta a intervenire senza pensarci due volte. Tyler resta fermo, seduto, lo sguardo che salta da Nathan a Cory, con un’espressione di sorpresa.

Cory fissa Nathan per qualche secondo, poi lascia sfuggire un mezzo ghigno.

“Devo ammetterlo, finocchietto… hai fegato. Questo te lo concedo.”

Non sai dire, Nathan, se sia stata la presenza di così tanti testimoni o la tua risolutezza a fermarlo. Ma lo vedi: per la prima volta, Cory Edwards esita. Come se avesse appena realizzato che l'intimidazione, con te, non funziona. O almeno, non più.

Nel silenzio sospeso, è Tyler a spezzare la tensione. Si alza lentamente, con la calma di chi sa farsi ascoltare.

“Ehi, ragazzi… che sta succedendo qui? Vediamo di rilassarci, ok?” dice con voce pacata, ma autorevole, tentando di riportare l’equilibrio.

Cory lo guarda con astio. La mascella serrata, gli occhi lucidi di rabbia. “Chiedilo a quel pezzo di mer*a di Clark!” sbotta, puntandoti il dito contro. “Vuoi sapere perché ho saltato l’ultima partita che abbiamo perso? Perché lui ha fatto la spia del ca$$o! Mi ha beccato a fumare in bagno e ha mandato le foto al coach e alla Vance!”

Un’ondata di mormorii percorre la sala come un’onda sorda. Le teste si girano verso di te. Alcuni sguardi sono confusi, altri decisamente meno amichevoli.

Tyler non distoglie lo sguardo da Cory. “Ok… adesso basta. Se lo tocchi, puoi scordarti il campo per tutta la stagione. E sai quanto ci servi.”

Cory lo guarda per un attimo. Morde il labbro, i pugni serrati lungo i fianchi. Poi, sbuffa. Abbassa la mano puntata, ma solo per rilanciare con un'altra minaccia:

“Non finisce qui, Clark. Non finisce qui.”

Lo chiama per cognome. Niente insulti, niente epiteti. E questo — ironicamente — dice più di ogni parolaccia. La tua ostinazione ha lasciato il segno.

Si volta e si allontana a grandi passi, raggiungendo il suo tavolo insieme al branco. Poco dopo lo vedete armeggiare nervosamente col telefono, le dita che scorrono rapide sullo schermo.

Intorno a voi, la tensione si dissolve a poco a poco. I sussurri diventano brusii, i brusii tornano a essere voci, risate, rumori di sedie e vassoi. La mensa, lentamente, riprende il suo ritmo abituale.

@Ghal Maraz

Nathan Clark

Quando ti risiedi, l'attenzione generale si è già spostata altrove. Il brusio nella mensa è tornato a pieno regime, come se nulla fosse successo. Poco dopo, vedi Ben avvicinarsi con cautela. Si siede al tavolo con voi, lanciandoti un cenno silenzioso, quasi un ringraziamento discreto — forse per non essere rimasto completamente solo in balia del branco.

Ma prima che tu possa rilassarti, senti su di te uno sguardo pesante. Tyler ti sta fissando, serio.

”Nat, cos’è questa storia?” ti chiede con voce bassa ma incisiva.

E subito dopo, senti il peso degli occhi di tutto il tavolo su di te. Nessuno dice nulla, ma tutti aspettano una risposta.

@SNESferatu @Theraimbownerd

Ana e Orion

voi ovviamente assistete a tutta la scena.. Considerate che avviene poco dopo che vi siete accomodati ai vostri tavoli.. quindi nelle vostre risposte al mio messaggio precedente poi tenete conto anche di tutto questo.

@Voignar

Darius Whitesand

Preso dall’indecisione, cammini avanti e indietro per un tratto del corridoio che collega la mensa all’uscita sul cortile. Alla fine ti decidi e mandi un messaggio a Scarlett. La risposta arriva quasi immediatamente:

"Finita l'ora di pranzo appena usciamo da scuola, ti aspetto dal cancello."

Rimani un attimo immobile a fissare lo schermo. Quando rialzi lo sguardo, attraverso una delle grandi finestre del corridoio, la vedi: Scarlett sta attraversando l’ingresso. Tra pochi secondi te la ritroverai davanti.

Non pronto ad affrontarla subito, fai rapidamente dietrofront e ti infili di volata nella porta della mensa.

Appena entri, percepisci una strana atmosfera. C’è una tensione sospesa nell’aria, come se qualcosa fosse appena successo. Per un istante regna un silenzio irreale, rotto solo da un sommesso mormorio che presto si dissolve nel consueto chiacchiericcio disordinato della pausa pranzo.

Osservi i tuoi compagni.
Nathan è seduto a un tavolo con Sasha, Ben, Tyler e Max: tutti hanno lo sguardo puntato su di lui, come se stessero ancora processando qualcosa.
Emily è con le sue compagne di pallavolo, allegre ma distratte.
Ana siede imbronciata a un tavolo isolato, e davanti a lei c’è Eliza, che la osserva con un’espressione difficile da decifrare.
Orion è al solito tavolo, in compagnia di Alice e delle sue sorelle gemelle, Diana e Juno — sempre il loro angolo da api regine.
Mei Lin siede da sola, immersa nei suoi appunti, spingendo il cibo con la forchetta senza reale interesse.
Harper è seduta in disparte con alcuni ragazzi e ragazze del suo giro LGBTQ+, il tono delle loro voci è basso, quasi protettivo.

@TheBaddus

Scarlett Bloomblight

Quando entri in mensa sei raggiante, con l’andatura leggera di chi sa esattamente dove vuole andare. I tavoli sono già quasi tutti occupati e il chiacchiericcio diffuso riempie l’aria con il solito brusio animato.

Ci metti poco a individuare Emily: è seduta a un tavolo con tre ragazze che riconosci appena. Compagne della squadra di pallavolo, se ricordi bene. Non ci hai mai parlato direttamente, ma i nomi, Micha, Kathlyn e Jordan, ti sono familiari.

Avvicinandoti, noti che stavano ridacchiando tra loro, lanciando occhiate maliziose verso un altro tavolo, quello dove sono seduti Tyler, Ben, Nathan, Sasha e Max. Emily, però, sembra l’unica a non partecipare al teatrino: ha lo sguardo più serio, quasi distratto.

Quando ti vede, ti sorride e sposta indietro la sedia accanto a sé.
“Oh certo, Scarlett… ti ho tenuto il posto!”

Le altre tre ora ti osservano con curiosità, scrutandoti da capo a piedi. Emily coglie il momento per fare le presentazioni, cercando di alleggerire la tensione.

“Non so se vi conoscete già… comunque lei è Scarlett, una mia compagna.” Poi indica le altre tre con un cenno. “Loro sono Micha, Jordan e Kathlyn.”

Un sorriso di circostanza le accompagna, mentre i tuoi occhi incrociano quelli delle ragazze, abbastanza per capire che ti stanno valutando.

Tiri di dado

Gelare di Nathan su Cory: 9-1=8 successo parziale;

Cory perde il FILO su Nathan

Nathan ottiene la CONDIZIONE: spione

Modificato da Loki86

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comment_1918278

Nathan

Nessuno si aspetta(va) ľInquisizione Spagnola

Mi siedo e mi rendo conto, improvvisamente, di stare sudando.

Sudando freddo. Non è per la paura, ma per la tensione.

Per la prima volta in vita mia, non mi sono fatto sottomettere da nessuno. Nemmeno da quel branco di gorilla decErebrati. Ma capisco anche che sono stato un idiota: ho agito d'istinto, senza riflettere. Per almeno due volte.

Le prime parole di Tyler nemmeno le sento. Lo vedo parlare, ma è come se non uscisse alcun suono, dalle sue labbra.

Poi, dopo un istante, capisco la sua domanda, anche se ne ho udito meno della metà.

"'Questa storia' è che non mi piacciono i bulli. E Cory é il peggior bullo della scuola, ma nessuno di importante sembra accorgersene, o fare nulla", faccio una smorfia, guardando nel vuoto.

"La settimana scorsa... mi ha fatto inca$$@re di brutto. Aveva giurato che avrebbe lasciato in pace Ben, ma solo perché lo avevano beccato in flagrante... e non erano passati nemmeno due giorni, che aveva già ricominciato a prendersela con lui. Come se non fosse successo nulla", inizio a giocherellare con la forchetta.

"Non... non ci ho più visto. Non mi era mai successo prima, a dire il vero. Ho deciso che dovevo fargliela pagare, che non poteva sempre averla vinta e... ho fatto quello che ho fatto. L'unica cosa di cui gli importa è la squadra, in fondo.

E potrebbe anche prendersi una borsa di studio per il football. Tanto nessuno lo ferma mai.

Fanc*lo, allora. La squadra era quello che gli dovevo togliere".

Sbuffo, poi guardo in faccia Tyler, finalmente.

"Mi spiace. Forse vi ho messo nei casini. Anzi, lo so, adesso, che ľho fatto. Te ne avrei dovuto parlare e, sicuro, tu avresti fatto meglio, come al solito.

Ma mi dispiace solo di questo; per il resto, non sono pentito di avergli fatto assaggiare un po' dello schifo che lui riserva sempre agli altri.

L'unica cosa che non ha alcun senso è come abbia fatto a capire chi sia stato: lui non è abbastanza sveglio per arrivarci da solo.

Ma è da stamattina all'alba che mi manda messaggi minatori, cercando di farmela fare addosso e accusandomi.

È per questo che non ho aspettato che si avvicinasse: sapevo che puntava a me".

Non cerco il perdono di Tyler. Non voglio l'approvazione di nessuno.

Sono solo maledettamente stanco che alcuni di noi girino sempre con un bersaglio disegnato sulla fronte.

Modificato da Ghal Maraz
Lotta ai filtri di censura!😁

comment_1918291

Darius

In mensa

Tira decisamente una strana aria in mensa, non servono chissà che poteri sovrannaturali per rendersene conto

Mi avvio verso il tavolo di Ben, Nathan e gli altri, sedendomi in silenzio; non ho la minima idea di cosa diamine sia successo, ma a giudicare dalle espressioni non pare nulla di buono

Ho finito la mia dose di sotterfugio quotidiano, quindi mi limito a chiedere, a voce bassa e con tono pacato

Capito… e adesso che hai intenzione di fare? Intendo… pensi che avrai problemi col loro gruppo o una cosa del genere?

Modificato da Voignar

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Scarlett Bloomblight

Al tavolo con Emily

"Grazie." Mi siedo, sorridendo raggiante. Poi guardo le tre ragazze. "Piacere di conoscervi, io sono Scarlett." (Master, me le descrivi? Sì lo so, sono odioso 😅)

In minima parte ho un'idea di chi siano, come ce l'ho per tutti quelli della scuola; allo stesso modo anche loro sapranno qualcosa su di me, anche solo per sentito dire.

Poi, ricollegandomi alle occhiate che stavano lanciando al tavolo di Tyler e Nathan, mi giro anche io a guardarlo un attimo. "È successo qualcosa o stavate semplicemente sparlottando sulla cotta di qualcuno?" Ridacchio in modo complice mentre scambio uno sguardo con Emily.

Da sotto il tavolo allungo una mano e gliela appoggio dolcemente su una gamba, come per comunicarle che ho notato il suo stato d'animo e che sono lì se ha bisogno.

Mossa troppo avventata? Il dubbio mi assale in fretta, ma non mi faccio scoraggiare troppo. Beh, sinceramente oggi non importa; accada quel che accada.

Ritraggo la mano prima che possa diventare strano e inizio a mangiare, attendendo delucidazioni sulla situazione.

Modificato da TheBaddus

comment_1918311

Orion Kykeros

Mensa con @Ghal Maraz

Già, non ti preoccupare. Una foto sparisce nel feed in un giorno. Delle nostre feste si parla per settimane, lo sai. Dico ad Alice, iniziando a mangiare. Già. sparirà in fretta. Ma la persona che l' ha fatto no, e potrebbe fare di peggio la prossima volta. Spero davvero che la dea mi aiuti, o la situazione potrebbe diventare un disastro.

Parlando di disastro, sembra che ne stia per avvenire uno in mensa adesso. Incredibilmente, Nathan sta tenendo testa a quel gorilla. Molto coraggioso. O molto stupido. Probabilmente entrambe le cose. Osservo con la coda dell' occhio Alice. Non deve essere bello vedere la propria cotta rischiare la vita in questo modo.

E poi Tyler interviene. Ovviamente. Come poteva Mr Perfezione lasciare stare un' occasione del genere per mettersi in mostra? Va là e risolve tutto. Come sempre. Lo odio.

Do' un' occhiata d' intesa alle mie sorelle e alle mie amiche. Di norma, dopo una giornata del genere, mi sarei sfogato volentieri su una sfigata come Mei, ma dopo tutto questo casino, e dopo che la mia reputazione è appesa a un filo per via di quella foto, non è assolutamente il caso. Quindi, quando vedo Tyler e Nathan tornare a sedersi insieme al resto di quel gruppo di sfigati li seguo a ruota, dando una leggera gomitata ad Alice. Non vieni? Lo vedo un po' scosso, secondo me dovresti parlarci. Le dico con un sorriso amichevole.

Riesco ad arrivare con lei vicino al tavolo abbastanza velocemente da capire almeno metà del discorso. Abbastanza. Tyler lo sta guardando come un re in procinto di emettere un giudizio. TIpico di Tyler. Crede l' essere capitano della squadra di Football lo renda anche una specie di capitano della classe. Come se buttare una palla in una porta ogni tanto lo rendesse importante.

Andiamo Tyler, la colpa semmai è di quel gorilla che si è messo a fumare il giorno prima della partita. Intervengo con fare amichevole nel discorso Questa volta è stato Nathan, ma una fare una cosa del genere era stupido a prescindere. Pensa se lo avessero beccato a fare una cosa del genere prima di una finale. Magari così imparerà la lezione. E poi Nat ha ragione, un violento come Cory non può passarla liscia ogni volta . Gli dico con un sorriso a 32 denti bianchissimi.

Modificato da Theraimbownerd

comment_1918328

Nathan

La Tavola Rotonda (col Cavaliere Malcreato)

Arrivano anche Darius e... Orion. Orion? E cosa ci fa qui? Ah, parla con Tyler. Che strano.

Comunque, faccio solo un cenno veloce a Darius: "Non lo so. Nulla, immagino. Cosa vuoi che faccia, d'altro?".

comment_1918329

Darius

Tavola rotonda

Già... non è che possiamo far molto... non ho nessuna idea di cosa fare o di cosa dire, tanto più che non so nemmeno cosa diamine Scarlet voglia fare, mi limito a mangiare, provando a pensare a cosa sia successo ed a cosa io possa mai fare

Modificato da Voignar

comment_1918333

Ana Rivero

Un po' in disparte e capendoci molto poco

Stavo già per rispondere male alla figura che mi interrompe dall'importantissimo pasto senza cui non riuscirei sicuramente a mandare avanti la giornata. Troppo sarcasmo oggi, ma quello è l'istinto che mi parte, così come sta già per partirmi la brocca all'interruzione. Poi mi accorgo che invece sono le bellissime mani di Eliza. Eliza! Finalmente. E mi ha portato una caramella! Mi ero completamente dimenticata delle caramelle. Tra il coach e quello che è successo dopo durante l'ora di religione, anche i ricordi più belli sono svaniti. Indugio un po' sulle dita della ragazza mentre prendo la caramella in mano e praticamente la inalo. Non capisco perché me la offra o perché ora sembri ossessionata con me, ma un regalo è un regalo.

"Ne avevo davvero bisogno." mi sforzo a un sorriso mentre continuo a masticare. Sono sincera, per una volta. Non faccio neanche in tempo a ringraziare come di dovere perché davanti a noi si presenta un vero e proprio teatrino. È un po' quello che è successo a me ed Eliza prima di andare a educazione fisica, ma più in grande. Per quanto so di Cory è, in poche parole, che è un stolto. Ma lo vedo più pericoloso del mio bulletto. Posso dire di avere un bulletto? Be', una volta che avrò davvero a che fare con lui non sarà più un bulletto. Anche se Eliza gli ha fatto calare la cresta molto facilmente.

Mentre Cory, da vero stolto, sta continuando a fare il stolto. Se ho davvero sentito quello che ho sentito, questo porterà solo Nathan a rovinargli la vita pezzo pezzo. Non è che Nathan mi sembri uno che ci sa fare con le botte, quindi solo facendo la spia può farcela con quel stolto. Tipo gatto che si morde la coda, probabilmente.

Aspetto che la situazione scemi un po'. Credo di aver raccolto la mia dose di lotte per oggi. Mi giro verso Eliza e le chiedo a bassa voce. "Sei stata molto brava prima. Cosa avresti fatto al posto di Nathan?" Abbassiamo per un attimo la mia snobberia. Voglio davvero saperlo. Non mi interessa che sia Cory, come prima io avrei rischiato di buttarlo a terra, football o non football.

Nel frattempo noto che si sta creando un piccolo gruppetto intorno al best boy della nostra classe, l'uomo a cui tutti aspirano come modello di vita e blablabla, Tyler. Gruppetto molto eterogeneo. Ok Nathan, ok Darius che mi sembra un altro bonaccione ma Orion? Orion non si fa mai i fatti suoi, che stia cercando altro per fomentare la sua cricca da re dell'alveare? Molto strano.

Non capisco questo siparietto.

Modificato da SNESferatu
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  • Autore
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@TheBaddus

Scarlett Bloomblight

Nonostante indossi solo un paio di pantaloni della tuta — i classici neri dell’Adidas con le bande bianche — sotto il tuo tocco percepisci chiaramente la tonicità della coscia di Emily. Lei si irrigidisce appena, lanciando un rapido sguardo alla tua mano. La ritrai subito, giusto in tempo perché il gesto possa sembrare solo un segno d’incoraggiamento tra amiche. Emily alza lo sguardo e ti rivolge un sorriso appena accennato, come a farti capire che ha colto il sottotesto, ma ha scelto di non dargli peso.

“Nessuna cotta! Ti sei solo persa Edwards che per poco non rifaceva la faccia a quel vostro compagno strano… quello del bosco!” esclama Jordan con tono divertito.

“Si chiama Nathan” puntualizza subito Emily, forse un po’ infastidita dal modo in cui l’amica ha liquidato la questione.

“Beh… per fortuna è intervenuto McConnell, sennò vi immaginate il casino?” aggiunge Micha con voce più timida, accennando un sorrisetto nervoso.

Jordan coglie al volo l’occasione per cambiare argomento. “Ecco, parlando di cotte… lui è proprio un gran figo! Anche se è un anno più piccolo, non mi dispiacerebbe affatto…” aggiunge sospendendo la frase con uno sguardo malizioso e un sorriso eloquente.

Kathlyn sorseggia rumorosamente la sua Coca-Cola, poi interviene: “Io invece trovo carino anche Carter! Mi piace il suo stile… E pure il ragazzo del bosco non è niente male! Ha avuto le palle di tenere testa a Edwards.”

“Già… però non mi aspettavo fosse stato lui a mettere nei casini Cory…” commenta Emily, lo sguardo ora fisso sul tavolo dove siede Nathan.

Jordan sbuffa. “Uno stron*o, comunque. Non che Edwards non se lo meritasse… è una testa di ca$$o! ma gli spioni non piacciono a nessuno.”

@SNESferatu

Ana RiVero

Alla tua domanda, Eliza scrolla le spalle con aria distratta, come se l’intera faccenda non la toccasse davvero. Senza chiedere il permesso, sposta una sedia con il piede e ci si lascia cadere sopra, appoggiando il suo vassoio sul tavolo.

Quando vede che continui a fissarla in silenzio, solleva lo sguardo e, con una mezza smorfia, si decide a rispondere:

“Non ne ho idea...” dice, scuotendo piano la testa. Alcune ciocche bionde le scivolano davanti al viso, incorniciandole lo sguardo. “Probabilmente lo avrei insultato anch’io… ma in modo tale che quel bestione si sarebbe chiesto per mezz’ora se lo stavo prendendo per il culo o se invece gli stavo facendo un complimento.”

Si ferma un attimo per addentare qualcosa dal suo piatto. Poi, dopo aver mandato giù il boccone, riprende:

“Però Nathan è stato uno stupido! Edwards, ad uno come lui, gliela avrebbe spaccata davvero la faccia. A me…”

Pausa. Ti guarda per un istante, poi solleva una mano, indicandoti.

“… o a una come te, invece, no. Perché anche se uno dei suoi due neuroni ti odiasse e ce l’avesse a morte con te, l’altro vivrebbe sempre e comunque nella speranza di portarti a letto, un giorno o l’altro.”

Lo dice con un tono piatto, quasi cinico. Nessun sorriso, nessun ammiccamento. Non sembra aver voluto fare una battuta, solo dire quello che pensa nel modo più diretto possibile.

Poi si rimette tranquilla a mangiare, come se la conversazione fosse già finita.

@Theraimbownerd

Orion Kykero

Quando il silenzio cala improvviso sulla mensa, tu e Diana stavate giusto iniziando a buttare giù le prime idee per l’organizzazione della festa.

“Oh mio Dio, Nat!” sussurra Alice, allarmata. Si alza di scatto, portando le mani al viso in un gesto istintivo di preoccupazione.

Appena Tyler interviene, senti tua sorella Juno sospirare con tono sognante: “È proprio un figo…”

Diana le dà una discreta gomitata nel fianco, probabilmente dopo aver notato l’espressione tutt’altro che entusiasta con cui stai fissando il tuo “perfetto” compagno di classe. Il disprezzo ti si legge chiaramente in volto, e di certo Diana non se l’è fatto sfuggire.

Quando fai un semplice cenno con la testa, Alice è la prima a muoversi… così in fretta che quasi viene da pensare che non aspettasse altro che una scusa per andare da Nathan.

Juno la segue subito dopo, alzandosi con un balzo elegante e sistemandosi i capelli e la gonna in un gesto fin troppo curato per essere casuale.

Diana, invece, lascia andare un lungo sospiro, abbandonando sul tavolo i fogli ancora quasi del tutto bianchi su cui stava provando a lavorare. I suoi occhi scivolano per un istante sul caos che si sta formando in sala, poi tornano a te, come a chiedersi mentalmente se riuscirete mai a finire quel dannato piano.

@Voignar @Theraimbownerd @Ghal Maraz

Darius - Orion - Nathan

Per un istante, nessuno al tavolo dice nulla. Le parole di Nathan sono ancora sospese nell’aria come polvere che fatica a posarsi. Anche se non lo guardano direttamente, Ben e Max restano in silenzio, con lo sguardo basso. Ben stringe forte la lattina tra le mani. Max smuove una patatina nel vassoio, come se volesse scomparirci dentro.

In quel momento, anche Orion si inserisce nel discorso con il suo tono disinvolto e il sorriso smagliante, cercando di riportare la calma con parole accomodanti. La sua presenza carismatica non passa inosservata: diversi sguardi nella mensa ora sono puntati anche su di lui.

Dietro di lui sua sorella Diana resta in disparte, visibilmente a disagio. Sembra quasi pentita di essersi avvicinata al tavolo. I suoi occhi vagano per la sala, come se volesse essere altrove. L’altra gemella, Juno é invece tutta occhi per Tyler. Si avvicina un po’, sorride, si sistema una ciocca dietro l’orecchio con nonchalance.

Tyler ascolta le parole del nuovo arrivato, le soppesa… poi abbassa appena il mento e guarda Nathan negli occhi.

“Nathan… hai ragione su una cosa. Anzi, su più di una” dice con tono calmo, ma fermo. “Cory è un problema. Una vera testa di ca$$o! Lo è sempre stato. Fa il prepotente con chiunque ritenga più debole, e la scuola fa finta di non vedere perché segna punti e tiene in piedi la squadra.”

Fa una pausa. “Ma... il modo in cui l’hai fatto, amico, quello no.” Il tono non è duro, ma serio. “Sei stato bullo a tua volta… A tuo modo… senza contare che hai punito tutta la squadra, non solo lui. Siamo andati in campo a pezzi senza di lui, e l’abbiamo pagata. Soprattutto chi, come me, ci mette l’anima per quel gioco.”

Poi però annuisce, come se cercasse di far passare il messaggio più importante.

"Detto questo... parlerò con Cory. Gli dirò di piantarla con le sue stupidaggini, perché io non sto più a coprirgli le spalle se si comporta come un idiota. La squadra, il rispetto… se li deve meritare.”

A quel punto Sasha si sporge in avanti, piantando i gomiti sul tavolo e incrociando le braccia. Ha lo sguardo duro, il tono deciso.

“Beh… Se non dovesse recepire il messaggio, non mi dispiacerà essere io a rompergli il naso, per farglielo capire meglio!” dice senza battere ciglio. “Devo ammettere che un po’ ci spero!” Aggiunge sorridendo.

Tyler le lancia un mezzo sorriso, quasi divertito, ma scatta subito alla replica: “Apprezzo lo spirito guerriero, Sasha… ma magari proviamo prima a risolverla con la diplomazia, ok? Ultima cosa che ci serve è finire tutti dal preside con il naso rotto.”

Nel frattempo Alice, che si era mossa silenziosamente durante lo scambio di battute, si piazza dietro Nathan. Senza dire una parola, appoggia entrambe le mani sulle sue spalle, accarezzandole appena con i pollici, come a dire “ci sono”. Il suo tocco è calmo, sicuro. Uno scudo emotivo silenzioso.

Juno interviene improvvisamente “Io sono d’accordo con Tyler” dice in tono dolce e studiato. Gli lancia uno sguardo che dura un secondo più del necessario.

Tyler, però, non sembra cogliere o voler cogliere le sue avances. Il suo sguardo è ancora su Nathan, serio ma non ostile.

Modificato da Loki86

comment_1918415

Scarlett Bloomblight

Al tavolo con Emily

Non capisco a pieno il gesto di Emily, ma non è sicuramente la situazione per discuterne, quindi al momento lascio correre.

"Ah, quindi stava semplicemente per mostrarsi per il cavernicolo che è." Commento sarcasticamente, anche se nel frattempo penso perché diavolo mi hanno chiesto di portarglielo in un luogo appartato se poi comunque lo stava per pestare in mensa davanti a tutti. Idioti ritardati...

Evito di commentare riguardo le preferenze sui ragazzi delle tre amiche, anche se immagazzino le informazioni, che possono sempre fare comodo.

"Quindi è stato Nathan a sputtanare Cory Edwards prima dell'ultima partita?" Domando fingendomi stupita, siccome è una cosa che sapevo già: altrimenti dubito che sarei riuscita a convincere Tanaka. Infine evito nuovamente di commentare ciò che dice Jordan sugli spioni. In un certo senso lo sono anche io, se necessario.

"E a proposito di partite: voi quando giocate la prossima?" Non sono realmente interessata alle loro attività, ma a parte mostrarmi gentile con le sue amiche voglio anche capire come reagisce Emily perché mi sembra un po' strana.

(Finita questa parte di dialogo mi rivolgo di nuovo a Emily)

"Prima in spogliatoio avevi detto che volevi raccontarmi cos'era successo mentre cercavate Noah." Faccio una pausa, osservandola bene. "Tutto ok spero." Abbozzo un sorriso per rassicurarla.

comment_1918428

Darius

Tavolo affollato

Annuisco alle parole di Nathan, il mio cervello che lavora febbrile per cercare di inserire le informazioni che possiedo in una frase o un avvertimento, senza trovarne; ci sono troppe persone che non voglio coinvolgere, la cosa migliore sarebbe parlare a Nathan in privato

Concordo con Tyler... nel senso, mi dispiace che la squadra abbia avuto problemi, ma son d'accordo che Cory debba essere "punito" faccio platealmente le virgolette in aria in qualche modo, magari cercando di evitare danni collaterali; quanto alla diplomazia... Tyler, ci sono altri che la pensano come te? Perché se vai da solo... potresti finire ad essere preso di mira pure tu

Rivolgo lo sguardo a Sasha in particolare, so bene che provare a fermarla è inutile

Finire in una rissa con lui sarebbe inutile: ha troppa gente dalla sua, e non parlo solo di professori e preside che lo coprono, e che quindi farebbero ricadere tutto sull'altra parte, parlo anche di suoi compagni che potrebbero spalleggiarlo e dargli manforte a menare il prossimo...

Modificato da Voignar

comment_1918450

Ana RiVero

In disparte con Eliza

Guardo Eliza un po' intontita mentre mi parla e invade il mio spazio personale. Non è comune che qualcuno si sieda accanto a me, specie con così tanta tranquillità. Il reminder che quell'Edwards potrebbe minimamente pensarmi come a un oggetto sessuale mi punge nel vivo. Nessuno mi può toccare, meno che meno uno come lui. È sicuramente come il coach, stessa pasta, stupide teste di muscoli e basta.

"Forse dovrei davvero dire qualcosa a gente come Edwards. Vedere fino a dove potrebbe spingersi. Spaccare io la faccia a lui se prova a toccare la mia." Metto subito le mani avanti. "O la tua, ovviamente, anche la tua". Forse non era importante questa sottolineatura. O la nonchalance con cui ho parlato di spaccare la faccia al meathead della scuola.

Credo che Eliza possa capire una persona come me. Forse per il fatto che è cambiata ora riceve le attenzioni che ricevo io? Tentare non nuoce, posso capire se riesco a essere capita.

"Parlando di portare a letto... ti devo dire una cosa che è successa oggi dopo la lezione di corsa." Il mio volto è ancora più granitico del solito, se possibile. Cerco di posizionarmi in modo che altre persone non possano sentirmi in sala mensa. In fondo, credo che ci sia ancora chiacchericcio per quanto appena successo con Nathan. "Il coach ti ha mai dato impressioni strane? Non ho prove, ma mi sentivo guardata in modo strano oggi. Non mi era mai successo."

Che è vero. Con lui non mi era mai successo. Nutro ancora da una parte una piccola speranza che fosse solo interessato alla mia abilità sportiva.

Modificato da SNESferatu

comment_1918464

Orion Kykero

Tavolo affollato

Lancio un' occhiataccia a Juno dall' inequivocabile significato di "contieni gli ormoni per una volta" mentre ascolto quello che Tyler e qull' altro ragazzo...come si chiama...ah si, Darius, hanno da dire. Il mio cervello sta andando a cento all' ora per cercare un modo di rigirare la frittata a favore di Nathan. Tyler è equilibrato, non si scompone. Stupido perfettino anche in questo. E il fatto che non noti minimamente le avance di mia sorella mi dà una fitta di strano piacere.

Come è che si dice? Una catena è forte solo quanto l' anello più debole. E Cory sarà pure un mostro in campo, ma è abbastanza inutile se si fa mettere in panchina dal coach facendo lo stupido. Dico, ignorando volutamente il fatto che, senza Nathan, probabilmente nessuno sarebbe venuto a sapere della droga.

Però sono certo che Cory ti ascolterà. Sei il capitano dopotutto. Una guida per la squadra, dentro e fuori da campo. Il mio tono è sincero quando parlo con Tyler, per una volta mi sforzo di non far trasparire il minimo sarcasmo. Se ci parli tu con Cory credo che Nat possa stare tranquillo. Gli dico con un sorriso, trasudando tranquillità.

Obiettivamente per me la situazione è un win-win. Se Cory si calma Nat non dovrà più temere di farsi spezzare le ossa e Alice sarà contenta. Se non si dovesse calmare...e sono quasi sicuro che non lo farà...beh, la reputazione di Tyler prenderà un bel colpo, dopo essersi esposto in prima persona in questo modo.

Modificato da Theraimbownerd

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Nathan Clark

Tabula Rasa (Elettrificata)

Per un minuto abbondante resto in silenzio, ripensando alle parole di Tyler e a quello che ho fatto.

Poi, niente... proprio non ce la faccio.

"Tyler... dammi pure dello spione, che probabilmente me lo merito pure... ma non osare mai più darmi del bullo", e non c'è un filo di ironia o sarcasmo. Io scherzo molto poco, soprattutto su queste cose.

"Sono anni che Cory e i suoi $tronzi tormentano gli altri... persino quando eravamo alle medie e loro erano i più grandi, già lo facevano. Un bullo è un vigliacco prepotente che se la prende coi più deboli solo perché... perché può. Perché ne ha voglia. Ed è esattamente ciò che fanno loro.

Non me ne frega nulla dei problemi che quei ba$tardi possono forse avere a casa: la scuola dovrebbe proteggere noi, non loro. Chi ha difeso Ben, in tutto questo tempo? Chi difendeva me, alle medie?

Tu, Tyler... tu DOVE CA$$O ERI, tutto questo tempo? Salti fuori adesso e hai anche il coraggio di dare a me del bullo? A me? Ho fatto una ca$$ata? Bene, sì, lo ammetto. Ľho fatta... e non la rifarei. Ma ormai ľho fatta, e adesso sono pure diventato il cattivo.

Ma... chi è il bullo, Tyler? Quello che scalcia - e sbaglia - perché i suoi compagni vengono presi di mira... o tutti quelli che coprono le spalle ai picchiatori, agli estorsori, ai violenti, agli omofobi, solo perché fa loro comodo?

Lo hai ammesso tu stesso: non gli coprirai più le spalle. E fino ad adesso? Cosa hai fatto, finora?

Chi è che copriva le spalle di Ben, quando la trattavano come si tratta un rifiuto?

Perché coprivi Cory, invece? Perché lo coprivate tutti quanti?

Perché vi faceva comodo. Per vincere il campionato. Perché... perché altrimenti eravate a pezzi! Pensa un po'... senza un bulletto del ca$$o siete a pezzi...

Lo sai perché nessuno diceva nulla, tu compreso? Perché vi faceva comodo.

Vi. Faceva. Maledettamente. Comodo.

A te, alla squadra, al coach, al preside, alla scuola.

E adesso mi fai anche la ca$$o di morale? Sarei io, quello che si è comportato da bullo? Ma davvero? Davvero davvero?".

Adesso sono io a guardarlo negli occhi. Sono arrabbiato nero.

Siamo arrabbiati neri.

  • Autore
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@SNESferatu

Ana Rivero

Quando le dici che saresti tu a spaccare la faccia a uno come Edwards, Eliza ti fissa con un sopracciglio alzato, senza smettere di mangiare. Poi, dopo un attimo, scuote la testa con una risatina breve, nasale.

«Quindi sei pure strana oltre che snob, eh?» ti risponde, con un tono come se fosse una battuta più che un’accusa, tagliente ma senza cattiveria. Sembra quasi… compiaciuta.

Poi, quando invece ti apri a lei sulle sensazioni che hai percepito qualche ora prima col coach, Eliza si fa seria di colpo e smette di mangiare. Lo scherzo, il tono sfrontato di prima… sparisce come polvere nel vento.

Ti guarda per qualche secondo senza dire nulla, forse per capire se stai davvero dicendo quello che pensa tu stia dicendo. Poi, lentamente, appoggia la forchetta sul vassoio e si sporge appena verso di te, abbastanza da creare un piccolo spazio di privacy nel caos della mensa.

Caos che cessa improvvisamente prima che lei possa aggiungere altro… tutte le voci cessano istantaneamente di parlare… ne resta solo una… quella di Nathan che sta inveendo contro Tyler a qualche tavolo di distanza.

Ps. Considera di aver sentito tutto l’ultimo post di Nathan.

@TheBaddus

Scarlett Bloomblight

«Dovrebbe essere venerdì la prossima» ti risponde Jordan con un tono svogliato, mordicchiando una patatina. «Contro la Lincoln High… praticamente un riscaldamento. Quelle non ricevono una palla nemmeno se gli piove in testa.»

«Non sottovalutiamole però!» interviene Emily, appoggiando il gomito al tavolo e girandosi verso di loro. «La scorsa stagione ci hanno comunque dato filo da torcere, almeno nei primi due set. Se entriamo in campo pensando di aver già vinto, rischiamo di fare figure di merda.»

Kathlyn ridacchia mentre beve un sorso di Coca Cola. «Molto improbabile che succeda, Emily!»

«E comunque se la partita è davvero così facile, allora mi metto pure lo smalto fluo per farmi notare.» aggiunge Micha.

«Con quel colore ti scambieranno per un cartello stradale» la punzecchia Kathlyn, e le risate fra loro tre iniziano a diventare più sciolte, leggere, come se l’intera questione “Cory Edwards” fosse già lontana anni luce.

Emily ride anche lei, apparentemente rilassata. Ti osserva solo di tanto in tanto, come per assicurarsi che tu non ti stia annoiando a sentire questi discorsi da pallavoliste.

Mentre parlano, noti che Tanaka entra in mensa e si dirige al tavolo di Cory. Si siede con lui e inizia a parlarci. Cory ridacchia divertito.

Appena noti che le tre ragazze si lasciano coinvolgere in una discussione su una compagna di squadra che avrebbe un flirt con un allenatore, ne approfitti. Ti volti verso Emily e le abbassi leggermente la voce, con fare più intimo.

Emily si irrigidisce leggermente. Non di colpo, ma abbastanza da farsi notare. I suoi occhi guizzano verso le sue amiche, ancora tutte prese dalla loro chiacchiera. Resta in silenzio per qualche secondo, forse soppesando cosa e quanto dirti davanti a loro. Poi, appena socchiude le labbra per iniziare a parlare, un’esplosione di voce da qualche tavolo più in là interrompe tutto.

È Nathan. La sua voce è forte, tesa, carica di rabbia.

Tutte al tavolo si voltano di scatto, attirate da quel tono carico d’energia. Emily lo guarda, immobile. Le sue compagne si sporgono a osservare la scena e tu fai altrettanto.

Per il momento, la tua conversazione con Emily resta sospesa. Ma il modo in cui lei ha cercato il tuo sguardo, anche solo per un istante, ti lascia intendere che ci sia davvero qualcosa che vuole, o ha bisogno, di raccontarti. Solo… non adesso.

Ps. Considera di aver sentito tutto l’ultimo post di Nathan.

@Theraimbownerd @Ghal Maraz @Voignar

Darius - Orion - Nathan (prima della sfuriata di Nathan)

Darius è il primo a commentare, dando ragione a Tyler. Il ragazzo lo guarda, facendogli un cenno d’assenso come a ringraziarlo del sostegno. Sta per rispondere, quando invece prende parola Orion. Tyler sposta lo sguardo su di lui.

“Grazie, Orion.” Il suo tono è sincero, quasi grato. La tensione sulle sue spalle sembra sciogliersi un po’ nel sapere di non essere solo in quella discussione.

Poi torna a guardare Darius. “Apprezzo il pensiero, davvero… Ma non credo di aver bisogno di qualcuno che mi faccia da scudo con Cory.” Fa una pausa, alzando gli occhi al cielo come a cercare le parole giuste. “Come ha detto Orion… io lo conosco da una vita. Non abbiamo conti in sospeso. Diciamo che… mi rispetta. Più o meno.”

C’è una breve esitazione, ma non spavalderia. Solo una consapevolezza calma, concreta.

“Non posso garantirvi che mi ascolterà, ma se c’è qualcuno che può provare a fargli usare il cervello… be’, quello sono io.”

Quando poi Darius si rivolge a Sasha, la ragazza sbuffa, soffiando via una ciocca di capelli ribelli da davanti il viso. “Bah… stupidaggini.. ho già fatto a botte più volte con alcuni membri della sua cricca… e sono ancora qua tutta intera a raccontarlo!”

La sua frase cade così… nel nulla.. perché improvvisamente qualcosa in Nathan scatta e inizia ad inveire contro Tyler.

La sua rabbia cresce sempre più mano a mano che il ragazzo sfoga i suoi sentimenti… la percepite tutti… profonda, spaventosa…

TUTTA LA MENSA - Dopo la sfuriata di Nathan

Quando Nathan finisce di parlare, si accorge solo allora di essere in piedi. Non ricorda nemmeno di essersi alzato. Ha i pugni serrati, le unghie affondate nei palmi al punto da graffiarsi la pelle. Respira affannosamente, il cuore gli martella nel petto.

Tutti al tavolo lo fissano in silenzio.

Alice, che fino a quel momento era dietro di lui, ha fatto un passo indietro, come se qualcosa l’avesse spaventata. «Nat?» sussurra piano, quasi senza volerlo, come se stesse cercando di riconoscere il ragazzo davanti a sé.

Juno e Diana si scambiano uno sguardo teso, poi cercano istintivamente gli occhi del fratello Orion. Max cerca di rompere la tensione, ma la voce gli esce esitante, poco convincente: «Ehi, fratello… ok, forse ti serve una bella boccata d’aria.»

Sasha, per una volta, resta in silenzio. Le sopracciglia alzate rivelano la sorpresa, forse anche un pizzico di preoccupazione. Non si aspettava questo scatto.

Tyler rimane immobile. È rimasto seduto per tutto il tempo, le braccia incrociate, il viso teso. Ha incassato ogni parola come un colpo diretto al petto. Per una volta, nemmeno lui riesce a trovare subito le parole giuste. Il suo solito carisma, quella sicurezza che lo rende il leader naturale del gruppo, sembra incrinarsi sotto il peso della rabbia di Nathan.

Poi, inaspettatamente, è Ben a parlare. La sua voce è tremante, quasi sottile, ma decisa nel voler intervenire.

«Non… non c’è bisogno che litighiate per colpa mia.» Si sistema gli occhiali con un gesto nervoso. «Voi siete miei amici. Tutti… Ne…Nessuno di voi mi ha mai fatto del male o preso in giro.»

Fa una pausa, e i suoi occhi passano principalmente su Darius, Sasha, Tyler… (evita di guardare invece Orion) e infine si fermano su Nathan.

«Grazie per avermi difeso Nathan, davvero… Ma non devi prendertela con Tyler. Lui… lui mi ha sempre aiutato. È stato dalla mia parte più volte di quante io riesca a ricordare. Lui non è come…»

«No, Ben. Lascia stare.» Lo interrompe Tyler, la voce incrinata, carica di dispiacere. «Nathan ha ragione… Su molte cose.»

Le sue parole scivolano nel silenzio che è tornato a regnare nella mensa. Tutti i presenti si sono zittiti di nuovo, attratti dalla scena al tavolo come da un magnete. Il nervosismo è palpabile, ma c’è anche qualcosa di più… qualcosa di irreversibile.

Max rompe il silenzio un’ultima volta, stavolta con voce sincera, preoccupata: «Ehi… fratello… tutto ok?»

Tutti si voltano verso Nathan.

I suoi occhi.

Qualcosa sta cambiando.

Il colore sta mutando, impercettibilmente ma in modo evidente: il bianco intorno all’iride si sta arrossando, una venatura viva, quasi pulsante, che si espande piano. Nessuno parla, ma tutti lo vedono.

@Ghal Maraz

Nathan Clark

Senti il cuore batterti forte, hai il fiato corto e a malapena ti sei accorto di esserti alzato in piedi. Senti la pressione delle unghie sui palmi delle tue mani. L’aria intorno a te si fa pesante, quasi irrespirabile… é palpabile, proprio come la tua rabbia. Quando riacquisti un minimo di controllo sollevi gli occhi da Tyler. Tutti ti stanno fissando al tavolo… ma non solo loro… tutti gli occhi della mensa sono fissi su di te… ti osservano giudicanti… confusi… preoccupati… impauriti forse…

Senti una risatina beffarda nelle tue orecchie… una risatina che sai istintivamente non essere di questo mondo…

“Bravo, Nathaniel! Piccolo impaurito e sperduto Nathaniel… Fatti da parte…” una voce flebile… un sussurro nella tua testa che svanisce con un’altro risolino. Gli sguardi dei presenti si fanno sempre più preoccupati e spaventati. Tutti tranne uno.

Dal fondo della stanza, vedi Cory Edwards seduto coi suoi amici. Ti fissa ridacchiando… Ma, forse… Non è questo il momento di restare… senti che stai per perdere il controllo…

Tiri di dado

Gelare di Nathan su Tyler: 5-1=4 FALLIMENTO

NATHAN segna ESPERIENZA

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Orion Kykero

Ormai sapete che tavolo no?

La sfuriata di Nathan mi coglie completamente di sorpresa. Certo, sapevo che era un ragazzo un po' strano, e prima ha mostrato fegato a tenere testa a Cory, ma fare una discorso del genere a Tyler? Davanti a tutti? È uscito del tutto fuori di testa?

Per una volta mi trovo anche io senza parole. Non riesco neanche a trovare soddisfazione nel fatto che Tyler si trovi in difficoltà. Quel discorso è andato oltre. Troppo oltre.

Quando però vedo gli occhi di Nathan iniziare a farsi rossi mi riscuoto dal mio shock. Qui c'è qualcosa che non va. Qualcosa di molto strano. Nathan, credo ti sia saltata una vena negli occhi. Dico, a voce abbastanza alta da farmi sentire da tutti. Per me che sono così vicino è abbastanza chiaro che le cose non stanno così, ma è quantomeno una spiegazione plausibile.

Dovresti davvero andare in infermeria, con queste cose non si scherza. Dico, cercando il supporto delle mie sorelle. Sono certo che anche loro hanno visto quello che è successo.

Magari Alice ti può accompagnare, che dici? Non mi piace lasciare andare Alice da sola con lui. Per niente. Ma ho paura che se rimane qui farà un casino immenso. Del tipo dal quale non si torna più indietro.

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Darius

Al solito tavolo

La sfuriata di Nathan mi coglie del tutto impreparato, per forse la quarta volta nel giro di poco tempo; non posso dire di non concordare in larga parte con le sue argomentazioni, e anzi provo una piccola punta di piacere nel vedere Tyler ridotto al silenzio, almeno in parte, dalle parole di Nathan

Tuttavia, è fin troppo chiaro che il ragazzo stia passando ben oltre i limiti di una normale sfuriata, e i suoi occhi mi sembrano ancora più strani di altre volte; quando Orion menziona un problema all’occhio, la cosa mi suona come una bruttissima scusa per allontanare il ragazzo da noi

Non sono certo fatti miei, e l’ultima cosa che mi serve adesso è mettermi a scavare nei segreti di altra gente, specie se è la stessa gente che dovrei, in teoria, provare ad aiutare

Son d’accordo, Nathan… mi sa che Tyler ha capito cosa vuoi dire, credo lo abbiano capito tutti; e quegli occhi, davvero, un salto in infermeria è doveroso! Dai, andiamo a trovare la signorina Morris, son sicuro che ti farà anche saltare una lezione o due, due piccioni con una fava

Colgo l’occasione, perché potrei poter parlare con Nathan in privato; quindi cerco di far suonare il mio tono il più persuasivo possibile

Modificato da Voignar

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Scarlett Bloomblight

Al tavolo con Emily

Vedere Emily tornare "sé stessa" mentre rimprovera le compagne che prendono le cose troppo alla leggera mi fa scappare un sorriso, e rimango a guardarla incantata per qualche secondo.

È la vista di Tanaka che mi fa riprendere: noto come parla con Cory e le loro reazioni, immaginando di cosa stiano discutendo. Se quel troglodita non avesse fatto il suo teatrino sarebbe stato decisamente più facile... Scrollo le spalle e torno a concentrarmi sul discorso delle ragazze, fingendomi interessata.

Quando parlano della compagna che si dice abbia un flirt con un allenatore tendo l'orecchio quanto basta per sentire i nomi, dopotutto sono sempre informazioni, (non serve che me li dici i nomi, basta che Scarlett sappia chi siano) per poi approfittare ed ottenere l'attenzione di Emily.

Sta per parlare, per raccontarmi che diavolo è successo con Noah che l'ha turbata così tanto, quando la voce di Nathan si leva così forte da zittire praticamente tutta la mensa; la sorpresa è tale da farmi sobbalzare sulla sedia. E ora che ca**o succede?! Urlo nella mia mente, cercando di mantenere le apparenze all'esterno. Eddai, stava per confidarsi... un momento intimo... Finiti gli scleri mentali però mi rendo conto che c'è qualcosa di strano: al suo tavolo stanno parlando di andare in infermeria, e poi mi accorgo dell'occhio che sta diventando rosso. Me**a... si è inca**ato così tanto da farsi scoppiare una vena? Questo rischia di complicare le cose... Inizio a formulare nella mia mente le situazioni ipotetiche che possono svilupparsi da qui, e sono tutte a sfavore del mio accordo con Tanaka, tutte a mio sfavore. In un istante il tono della mia giornata si ribalta di nuovo: ora potrei essere nella me**a. Adesso che stava andando tutto così bene...

Faccio un respiro profondo che sicuramente Emily noterà, ma meglio di perdere la calma e sbottare pure io. Forza Scarlett, rimani positiva: un passo alla volta sistemerai tutto.

Mi rivolgo verso di lei, e le dico a voce bassa siccome la mensa è in totale silenzio. "Se preferisci possiamo parlarne stasera mentre facciamo due passi." Concludo con un bel sorriso dolce. "Altrimenti facciamo dopo, appena si calma la situazione. Dici che dovremmo andare ad aiutarli?" Concludo poi incerta; non ho idea di cosa dovrei effettivamente fare ora riguardo Nathan, se non lasciare che gli eventi si susseguano e reagire di conseguenza.

Modificato da TheBaddus

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Nathan Clark

'No! No no no no no... non è possibile! Esci... esci dalla mia testa. Uscite tutti!', sento la rabbia montare schiumare urlare dentro di me. Sento...

Sento le parole dei miei compagni. Vedo... Cory. Vorrei... soffocarlo in un lago, dentro il Cuore Antico del Verde. Farlo con le mie mani: ladro, mentitore, spergiuro.

Ma... mmmmmmmmmmaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa... I miei pensieri rallentano. No. È il mondo che recupera velocità.

Cosa vuole Orion? È... Orion? Prima era... Max? Adesso Orion?

"L'infermeria? Perché? G-gli occhi? Ah, sì... mi... bruciano un po'", dico, e il mondo comincia a ruotare attorno a me.

Anche... Darius? Perché mi parlano tutti come se stessi male? Dov'è finito Cory? E Tyler? Perché non la smette di essere sempre così perfettino, anche quando sono arrabbiato con lui?

"No... io non credo di... stare così male. Solo del bruciore", mi giustifico. Non voglio andare in infermeria. Voglio andare nel Bosco e strappare le radici dei suoi misteri.

Oppure potrei cavare gli occhi a Cory, abbandonarlo lungo il sentiero come si è sempre fatto coi traditori e restare lì a osservarlo mentre i corvi banchettano dentro le sue orbite... No. Non è possibile. Devo... evitare di mostrarmi. C'è troppa gente.

Sto per vomitare. Perché sto per vomitare?

Il tempo accelera e rallenta di nuovo. Che cosa mi è successo? Cosa ho fatto a... Tyler? Se lo meritava?

Esco dalla mensa, appena consapevole che esista veramente una infermeria della scuola (Perché sono in una scuola dei Mortali?). Devo uscire, passo dopo passo. C'è qualcosa di sbagliato, in me.

No, non qualcosa. C'è qualcuno.

Devo trovare quell'infermeria.

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Darius

Andiamo, Nathan... ti do una mano più che sostenerlo o sorreggerlo, mi limito a seguire Nathan a distanza di sicurezza, mentre si incammina fuori dalla mensa

Non ho bene idea di cosa stia facendo, né di cosa stia accadendo davvero, ma sono abbastanza sicuro che il suo problema non ha solo a che fare con una grande arrabbiatura

Pare uno di quei casi che mi raccontava zio Samuel, e se non fossi sicuro al cento per cento, direi più al 90, che tutta quella roba sua vera, potrei anche dubitare che Nathan possa essere posseduto da qualche entità strana

Non che mi venga davvero in mente, e di sicuro non metterei mai qualcuno, soprattutto il diretto interessato, a conoscenza di una teoria così idiota

Nathan, andiamo, l'infermiera è di qua; vedrai che la signorina Morris ti rimetterà in sesto in un attimo gli dico, provando a direzionarlo verso l'infermiera, un poco a parole un poco guidandolo tramite qualche spinta leggera

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