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Capitolo 3 - La valle perduta di Hutakaa (parte 7)

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Grigory

Nonostante la voce sembrasse amichevole e veritiera, il Chierico era ancora titubante. Si avvicinò alla grata per osservare meglio la situazione e tenendo sempre in bella vista il simbolo di Zirchev

"Si, potremmo anche venire a trovarvi, ma certo non è che siamo venuti per prendere un the, avremmo una mezza missioncina da compiere o quantomeno dare un po' una guardata alla situazione qui sotto"

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Vassilji

«Fare un po' di chiacchiere non ha mai ucciso nessuno, e non comincerà ora... vero?».

Il giovane espresse come una battuta il timore che lo attanagliava.
Ma prese una corda e se la annodò intorno alla vita,

quindi sussurrò a Rhal:

«Prendi l'estremità e tira più che puoi se vedi che il coperchio si sta chiudendo. Se poi si chiude lo stesso... ricordati dell'Ago».

Aprì il cancello e fece un passo nella stanza, verso lo Scudo.

«Mi affaccio io, là dentro. Chiedo l'immunità degli ambasciatori, spero che per voi valga qualcosa».

  • Autore

Soladain 21 Yarthmont 992, mezzodì [sereno - fine primavera]

Coraggioso Vass, legatosi ad una corda tenuta da Rhal, si avvicinò al cilindro

"Perchè la corda?" chiese Crackle "non c'è pericolo: Lord Kazaak c'è entrato molte volte e non è successo niente"

Il ladro aprì la porta metallica e vi entrò

@Vass

Vass entrò nel cilindro: l'interno era illuminato da una qualche forma di luce magica e mostrava una stanza con le pareti in acciaio completamente lisce

In mezzo vi era una sedia di legno che stonava nello stile con il resto dell'ambiente e sul fondo, attaccato alla parete rotonda, vi era uno specchi con cornice anch'essa metallica

Appena il giovane ladro fu entrato nello specchio comparve la faccia di un uomo dai capelli neri e dalla pelle chiara.

vQ4wPB4.jpg

"Saluti! benvenuto!" disse sorridendo

Modificato da AndreaP

Grigory

Il Chierico appoggiò una mano alla grata mentre con l'altra teneva il bastone in maniera decisa. Rimase a vedere cosa succedeva pronto ad intervenire in caso di guai

Arn

"Le regole che valgono per voi, forse, non valgono anche per noi. Ancora dobbiamo scoprirlo: in fondo, quanti umani sono già entrati lì dentro, prima?", fece presente Arn al "ragazzo".

Rhal

Non si sa mai disse il giovane tenendo la corda, magari Vass è troppo pesante e il fondo potrebbe cedere.

Poi si affacciò al cilindro per evitare che si chiudesse e per sbirciare giù.

Ehi Vass, tutto bene? Vuoi una luce?

Vassilji

«Lord Kazaak era già morto, la prima volta che ci è entrato. Io preferirei... restare come sono».

Sorrise, cercando di mostrare calma e giovialità.

«La corda serve solo perché non mi cadano i pantaloni».

Nello Scudo

Il giovane entrò con rispetto e si mise in piedi alle spalle della sedia. Qualcuno la usava per intrattenersi a colloquio con la testa nello specchio, ma lui preferiva tenerla fra sé e lui.

«Grazie. Mi chiamo Vassilji. Devo chiamarla messer Scudo?».

Si guardò alle spalle, per vedere che la porta fosse rimasta aperta... e anche che fosse ancora là!

«Io e i miei compagni non ci aspettavamo di trovare qualcosa... qualcuno come voi, qua sotto, quando gli Hutakaa ci hanno chiesto di capire che succedeva».

Modificato da PietroD

  • Autore

Soladain 21 Yarthmont 992, mezzodì [sereno - fine primavera]

@Nel cilindro

"No puoi chiamarmi con il mio nome: Rheddrian! E diciamo che sono un viaggiatore. E tu come ti chiami amico?"

rispose "Non sai che bello vedere qualcuno! Sono molti anni che mi sono svegliato in questa situazione e quell'essere, lord Kazaak, non ha mai voluto aiutarmi e ha impedito agli altri che ho sentito qua fuori di entrare. Finalmente qualcuno che ha avuto il coraggio!"

Modificato da AndreaP

Vassilji

Nel cilindro

«Beh, posso quasi capire i timori di Lord Khazaak».

Il giovane si fece serio, pensando agli uomini che si erano risvegliati come non morti ma con una coscienza.

«Come ho detto prima, il mio nome è Vassilji. E se dopo essere morto mi risvegliassi grazie all'arrivo di questo affare, avrei paura che qualcuno combini un casino e rompa l'incantesimo che mi ha riportato in vita. Ma io sono vivo, e la cosa a cui tengo di più è restarlo. Se tu dovessi avere altri programmi, per favore dimmelo subito».

Forzò un sorriso.

«Come mai sei qua? Noi abbiamo un paio di motivi, a uno teniamo più che all'altro. A parte compagnia, a te cosa servirebbe?».

  • Autore

Soladain 21 Yarthmont 992, mezzodì [sereno - fine primavera]

@Dentro il cilindro

"No, non voglio farti del male. Te lo assicuro. Non saprei neppure come fare ad interagire con te: posso solo parlarti. Quindi non temere in alcun modo."

"Quello che vorrei è raccontare a te ed ai tuoi amici la mia storia, magari così voi potreste capire come aiutarmi a uscire di qui... perchè sinceramente non so come fare. Forse voi che siete di qui potrete immaginarvi qualcosa."

"Vi chiedo solo di ascoltarmi. E poi avere pietà. Se non avete fiducia state fuori dalla stanza e ascoltatemi dalla porta. Come preferite."

Vassilji

Nel Cilindro

«Oppure potrei portare te fuori. Lo specchio, intendo, così ti toglieresti lo sfizio di guardare in giro. Intanto avverto i miei compagni».

Il giovane si affacciò alla porta.
«Vorrebbe parlare a tutti. Siete disposti ad ascoltare?».

Arn

"Certo", annuì subito Arn, sorpreso che, per una volta, non si ragionasse di violenza o sopravvivenza!

Illius, mago

Il mago fece subito un passo avanti.

Non poteva farsi scappare l'occasione di osservare da vicino un simile prodigio che sembrava magia, ma non lo era. O era talmente potente da non essere riconosciuta come tale!

  • Autore

Soladain 21 Yarthmont 992, mezzodì [sereno - fine primavera]

@Dentro

"Certo, portami fuori" disse Rheddrian

Vass staccò lo specchio dal muro: dietro lo specchio aveva una placca metallica attaccata: e nel muro su cui era appeso ve ne era una analoga nel punto corrispondete

Vass uscì dal cilindro con in mano lo specchio: e dentro vi era il volto di un uomo dai capelli neri e una pelle molto chiara.

vQ4wPB4.jpg

"Salve gente! Che bello vedere i vostri volti. Io sono Rheddrian" disse

Modificato da AndreaP

Rhal

Piacere di conoscerti Rheddrian, io sono Rhal, sei opera di magia oppure hai un corpo vero da qualche parte?

Vassilji

L'uomo si presentò ai compagni. Vas stava attento a non fare cadere lo specchio per non danneggiarlo involontariamente, sebbene l'incanto probabilmente lo rendeva più resistente della versione normale dell'oggetto.

Per il momento lasciò ai compagni le prime domande.

Arn

"Io sono Arn", si presentò, alquanto sorpreso, Arn.

"Da quanto tempo siete... sei... siete lì dentro?".

  • Autore

Soladain 21 Yarthmont 992, mezzodì [sereno - fine primavera]

Rheddrian iniziò con entusiasmo a raccontare le sue vicende

"Tempo fa io viaggiavo su una grande nave, ma non nel mare ma nel cielo fra i mondi. Un giorno accadde qualcosa alla magia che permetteva alla nave di volare, e cademmo su questo mondo: era come se la nostra magia non funzionasse qui, e noi precipitammo."

"Quando fummo atterrati ci trovammo in una regione di questo mondo primitiva e fu tutto molto complicato per noi: il nostro capitano dovette persino impegnarsi per sedare un ammutinamento di alcuni membri dell'equipaggio che volevano usare i nostri poteri per rendere schiavi la popolazione locale. Alla fine decidemmo di mandare un messaggio al nostro mondo chiedendo aiuto e, tramite una magia, il capitano ci mise tutti a dormire cosicché non invecchiassimo mentre attendevamo una spedizione di salvataggio.

Solo uno di noi sarebbe stato sveglio a turno per proteggere la nave e vegliare sugli altri: il capitano gli affidò l'uso di quelli che qui vengono chiamati Golem come forza difensiva e per manutenere la nave stessa: il turno era stato deciso che sarebbe durato due anni."

"Dormii per quelli che presumibilmente furono molti anni, ma quando mi risvegliai scoprii che eravamo stati traditi: la maggior parte dei miei compagni d'equipaggio era scomparsa, mentre i restanti erano stati assassinati dall'uomo incaricato di fare la guardia: io ero sopravvissuto grazie a un incantesimo di protezione di cui l'assassino non era a conoscenza."

"Il traditore aveva venduto i suoi servigi di mago alieno a uno dei gruppi di indigeni, abitanti di un luogo che chiamavano Blackmoor. Aveva lasciato che questi uomini saccheggiassero la nave, senza capire che questo avrebbe rimosso le barriere protettive che impedivano alla nave di esplodere."

"Quando me ne accorsi riuscii a riprendere il controllo dei golem metallici e li usai per sconfiggere il traditore e scacciare i ladri: ma non fui in grado di fermare l'esplosione."

"Non sa cosa accadde dopo, ma presumo che l'esplosione abbia distrutto la nave. Io persi i sensi e dormii a lungo, a lungo dopo l'esplosione, finchè un giorno ritrovandomi nello specchio. Quello chiamato Kazakk veniva ogni tanto e non mi parlava mai ignorando tutto ciò che dicevo. Ho imparando la vostra lingua ascoltando Crackle e Kazakk. Inoltre questo specchio assomiglia all'oggetto che un tempo usavo per comunicare con la mia nave e mi permetteva di vedere cosa accadesse in buona parte dell'area che ci circonda. Non so come ci sia finito intrappolato lì dentro, ma presumo che questo sia stato un fortuito effetto collaterale dell'esplosione."

"E questa è tutto"

Grigory

Il Chierico fu l'ultimo ad avvicinarsi ed il primo ad esclamare

"Ma che stracacchio di storia è questa??"

Era sbigottito, incredulo, esterrefatto.

"Ma vaaaa"

Illius

Il mago era affascinato da quell'oggetto.

Un incantesimo di Giara Magica? Ma non dovrebbero poter vedere il volto dello spirito lì dentro.

Opera degli dei? Un miracolo? Un Desiderio?

Poi l'uomo raccontò la sua storia, e il cervello del mago quasi esplose.

Blackmoor?

"Hai d.detto B.blackmoor? Ho l.letto di u.una civiltà a.antica, in u.uno dei t.tomi p.p.p.polverosi del mio maestro, ma p.pensavo fo.osse una leg.ggenda. S.se qu.quello che d.dici è vero, s.sei arrivrto qui m.millenni fa!"

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