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Daggerheart: Aperto il Beta Playtest


Graham_89

Messaggio consigliato

A quasi un anno di distanza dall'inizio dello sviluppo di "Daggerheart", ha inizio il Playtest dell'Open Beta.

Dopo l'uscita delle serie di The Legend of Vox Machina, a seguito della pubblicazione del Corebook di Candela Obscura e a quasi un anno di distanza dall'inizio del suo sviluppo, i ragazzi di Critical Role danno il via al Beta Playtest di Daggerheart, un gioco di ruolo di stampo high-fantasy, dove coraggiosi eroi si muovono in un mondo fantastico e in continua evoluzione.

Il Playtest dell'Open Beta è in stato lanciato a livello globale Martedì 12 Marzo 2024 (giorno, tra le altre cose, in cui ricorre il 9° Anniversario di Critical Role), mentre l'uscita della versione completa è prevista per il 2025. Durante questa giornata sono stati condivisi alcuni video (recuperabili oltre che sul sito, anche sul loro Canale Youtube) creati per aiutare nella creazione del personaggio e a comprendere meglio le regole del gioco, inoltre è stata anche giocata una one-shot dimostrativa.

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Da ora in poi, su daggerheart.com o sulla piattaforma partner drivethrurpg.com, sarà rilasciato materiale gratuito in PDF (in lingua inglese) liberamente scaricabile. Periodicamente, sempre sul sito prima linkato, verranno rivolti all'utenza sondaggi (dalla durata approssimativa di 15 minuti) con l'obiettivo di raccogliere i vari feedback sullo stesso materiale rilasciato.

La prima parte di questo materiale comprende un Quickstart (con un'estratto delle regole base), cinque personaggi pre-generati e un'avventura in cinque atti: "The Sablewood Messengers". Oltre a questo sono già state messe a disposizione tutte le schede necessarie a giocare, oltre ad alcune mappe.

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Uno Sguardo alle Meccaniche:

Prima di lanciarci a giocare senza cognizione di causa, possiamo dire che le meccaniche principali di Daggerheart prevedono la possibilità per i giocatori di controllare il loro stesso destino, influenzando l'esito delle loro azioni grazie a due dadi, entrambi d12, che prendono il nome di Hope e Fear. Con questa "speranza" e "paura" sarà quindi possibile guidare la narrazione, che come il gioco vuole, tende ad essere particolarmente incentrata sui personaggi.

Oltre ai dadi, il sistema di gioco prevede anche l'uso di carte, con le quali viene gestita la crescita delle abilità, mettendo a portata di mano il background e le capacità dei personaggi. Le carte Ancestry e Community descrivono le origini del personaggio, mentre le carte Subclass e Domain permettono al personaggio, durante la sua evoluzione, di scegliere fra una vasta gamma di abilità.  



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Ho visto un video di Wizards & Wordslingers che ne parla, anche se ovviamente stiamo ancora discutendo su un regolamento che è una Beta. Alcune cose mi piacciono:

  • lo "stress" che non comporta solo una perdita di punti vita ma è una cosa a parte, e può essere usato per pagare cose
  • La possibilità di gestire la morte del personaggio in modo più elaborato (tre opzioni: crepi ma lo fai in modo spettacolare, sopravvivi ma sei ferito e fuori dai giochi, rischi un tiro per morire oppure restare a combattere senza conseguenze)

Altre mi fanno venire qualche dubbio:

  • L'uso di due dadi permette quattro risultati per tiro: successo o fallimento con speranza, successo o fallimento con paura. Nel primo caso si ottengono punti speranza (utilizzabili per fare cose), nel secondo si danno punti paura al DM che può usarli per fare cose. Interessante, però potrebbe essere più elaborato del necessario e non sono un fan del fallimento che ti regala comunque risorse da spendere per migliorare le tue probabilità di successo in seguito. 
  • Il fatto che i danni debbano essere confrontati con un fisso che, se non superato, permette di ignorarli. Funziona come una specie di riduzione del danno, ma se ho capito bene una volta fatto più danno del numero indicato il danno fatto passa tutto, quindi è una riduzione del danno solo se il danno è insufficiente a superarla, altrimenti non si applica. Di nuovo, è un'angolazione interessante MA richiede forse più tempo al tavolo di quanto convenga spenderci. 
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