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I demoni che abbiamo dentro


Mezzanotte

Messaggio consigliato

"Perché reputo più importanti le risposte che ti ho dato, rispetto al dirti semplicemente il mio nome."

Momento di silenzio.

"Helene. Il mio nome... È Helene. E se mi segui fuori di qui, ora, sarai stato per la prima volta, probabilmente, padrone del tuo stesso destino."

Deglutisco, ho il cuore che sta battendo al ritmo d'ansia.

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"Molto bene, Helene", dice. 

"Hai un posto dove possa nascondermi? Non ho denaro con me ora ma penso potrei trovare il modo di pagarti in.. altro modo"

Tu lo guardi strano e lui si gratta la testa, imbarazzato

"Intendo che potrei lavorare per te, costruire cose. Sono bravo in quello, sai."

Spoiler

Alvaran ti seguirà di sua spontanea volontà e non sospetta che tu in realtà avevi intenzione di rapirlo. Quando decidi di ritirarti entriamo in fase di Downtime. Devi decidere se prenderti il merito della sua sparizione (aumenterà il sospetto ma la luna nuova guadagnerà fama, e la banda ha bisogno di essere conosciuta per i suoi successi per crescere) oppure cercare di nascondere il tuo coinvolgimento nella vicenda.

 

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“Nel tempo libero dallo studio, mi aiuterai. Ma quello che mi aspetto da te è che proseguirai in quello in cui credi: quando saremo pronti, porteremo il progresso, insieme.”

Alvaran…

”Adesso è tempo di andare.”

Spoiler

Per me entriamo in downtime. Scelgo di rimanere nell’ombra. Non voglio che il mio nome sia accostato alla sua scomparsa.

… Alla luce della Luna Nuova, sboccerai.

Modificato da Maiden
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Alvaran si sistema al Teatro e sembra felice. Per te potrebbe essere anche molto utile.

Spoiler

Puoi assegnare ad Alvaran un progetto conforme alle sue competenze se vuoi.

Per ora Talitha ottiene 2 pe per avere espresso le sue convinzioni (vale anche per l'espressione del retaggio e del background del personaggio) e aver utilizzato un metodo arcano (la maschera). Ti ricordo che ulteriori pe possono essere guadagnati tentando azioni disperate e lottando con i propri vizi e traumi.  Altri pe possono essere guadagnati allenandosi durante la fase di downtime.

Questi 2 pe li puoi mettere subito su qualsiasi indicatore d'esperienza (Attributi o Abilità speciali) del personaggio.

La banda invece ottiene 1 pe per avere portato a termine la missione (l'ho segnato sulla scheda).

Le bande guadagnano più pe se praticano le loro operazioni preferite (la specialità della banda, che nel caso della luna nuova sono azioni espressamente volte ad attirare l'attenzione e il favore della propria divinità), affronta sfide al di sopra del proprio livello, compie azioni che aumentano la loro fama/rafforzano la propria reputazione/ne creano un'altra ecc ecc. 

Non ottieni REP per questo colpo perché stai cercando di tenere segreto il tuo coinvolgimento.

Le Strangford, per aver avuto successo nell'acquisizione di Alvaran, ricompensano la luna nuova con 6 denari. 

Ho segnato 4 denari sulla tua scheda del personaggio e altri 2 nei depositi della banda. 

Il personaggio non può portare più di 4 denari con lui e il covo non può contenerne più di altri 4 a meno che non ingrandisca il suo caveau. Il denaro in eccesso deve essere speso subito ad esempio comprando materiale o messo nella Scorta del personaggio.

Il denaro presente nella scorta determina il livello di agiatezza del personaggio e il gruzzolo che mette da parte per quando (se) si ritirerà dal giro. Il denaro della scorta è investito e non facilmente recuperabile. In caso di necessità può essere riconvertito in denaro corrente ma al costo di 2 a 1. 

Calcolo del Sospetto per il rapimento di Alvaran: 

*liscio e tranquillo, esposizione bassa, coinvolgimento nascosto, 0

*bersaglio di alto profilo +1

Coinvolgimenti: Rivali

Un gruppo di Guardiani di Spiriti sta ficcando il naso nella zona e sono sempre più vicini al Covo. Non sanno nulla di voi ma sono a caccia di spiriti irrequieti e il Re Arso solo sa se non possono trovarne a palate al Teatro.

Corrompili perché vadano a fare gli acchiappafantasmi da un'altra parte con 4 denari o reagisci beccandoti -1 status con loro.

Indica ora cosa fai con le tue fasi di Downtime.

 

 

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Spoiler

Vediamo se ho capito:

  • Allora, Talitha ha come scopo primario quello di fare suo il manufatto di cui abbiamo parlato nel suo background. Direi che è una Attività a Lungo Termine, servendomi di Hutchins.
  • In seconda battuta, mi Alleno: Risolutezza e Intuizione (essendo una terza attività, pago 1 denaro).

Questo porterebbe al risultato che: Risolutezza, aumenterebbe a 2/6 punti. Intuizione, aumenterebbe a 1/6 punti.

A Risolutezza, aggiungerei i PE che ho guadagnato durante il Colpo di Alvaran, quindi la mia Risolutezza avrà 4/6 punti.

Acquisisco 3 risorse da usare come bonus nel momento del bisogno, durante uno dei prossimi colpi (correggimi se ho sbagliato ad interpretare questa cosa):

  1. Un esperto, un dottore (essendo una quarta attività, pago 1 denaro).
  2. Un veicolo, una carrozza (essendo una quinta attività, pago 1 denaro).
  3. Un veicolo, una imbarcazione (essendo una sesta attività, pago 1 denaro).

Spendo quindi 4 Denari durante questo Downtime.

Nel frattempo, i Guardiani di Spiriti, che stiano lontani da noi: prendo -1 Status.

 

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Spoiler

Direi corretto.

*Segno 2 + 2 pe su Risolutezza e 1 su Intuizione.

*Acquisisci i servigi temporanei di un dottore, una carrozza e una imbarcazione (segno le risorse temporanee nella scheda della banda)

*I Guardiani scendono a Status -2 e diventano Ostili (occhio che sono potenti!).

*spendi 4 Denari.

*Nel topic di servizio parlami meglio del progetto.

 

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Tutto sembra andare a meraviglia; hai rapito Alvaran come volevano le Strangford e il ragazzo neanche lo ha capito, anzi potresti usare le sue notevoli capacità a tuo vantaggio. E ora hai denaro per finanziare le attività della Luna.

Certo le attenzioni dei Guardiani sono preoccupanti ma per ora puoi gestirle. 

Nei giorni successivi alla fuga del ragazzo in città si scatena il pandemonio: i Rowan, la sua famiglia, muovono mari e monti per ritrovarlo. Le bande della città sono incazzate di brutto perché tante giubbe blu per le strade che fanno domande, arrestano e pestano i picciotti non fanno bene agli affari. Per fortuna sembra che nessuno sospetti del tuo coinvolgimento: a volte essere dei perfetti sconosciuti aiuta.

Dedichi il tuo tempo -e i nuovi fondi- per prepararti alle future imprese. Assegni ad Hutchins il compito di indagare sull'uomo che è morto con il nome di Setarra sulle labbra: trattandosi del tuo demone preferito sospetti che la vittima potesse far parte di qualche setta o bazzicare l'ambiente antiquario, ambienti in cui Hutchins ha buoni agganci.

Passano due settimane in cui esci dal Teatro il meno possibile in attesa che le acque di calmino. Ad Alvaran non sembra importare la vita da recluso, gli hai procurato qualche libro e passa il suo tempo a prendere appunti e studiare la tua maschera. Passi con piacere del tempo con lui. Il ragazzo non è solo bellissimo ma anche di ottima compagnia. Il suo ottimismo e la sua energia sono contagiosi. Sa anche essere incredibilmente ingenuo e a volte è superbo e supponente, ma non credi di aver mai incontrato una persona positiva, sensibile e solare come lui.

Un po' ti dispiace: la vita fuori dalla sua gabbia dorata potrebbe farlo a pezzi.  Il mondo è un posto orribile. Pieno di mostri.

Come te, ad esempio.

* * *

 Il quindicesimo giorno dalla tua fuga con Alvaran ricevi la visita di quello sgradevole misogino di Willie Strachan; è una giornata più smorta delle altre, il maestro di spada giunge all'ora della Seta al Teatro e si limita a lasciarti un biglietto prima di avvolgersi nel mantello e sparire nuovamente fra le brume di questo Mendar inoltrato.

Rompi il sigillo di ceralacca.

Un invito a palazzo Strangford. 

A quanto pare le lady terranno un grande ricevimento, ci sarà tutto il Consiglio Cittadino e la gente che conta.

Dovrai esserci anche tu. 

 

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Boom!

Mi siedo sulla poltrona nel camerino, lettera alla mano, con le gambe che penzolano dal bracciolo mentre il resto del corpo è scomposto. Butto la testa all'indietro, l'intonaco del teatro mi fa da cipria, i ricordi mi ammantano e tutto ad un tratto sono lì: dai Tyrconnel... A casa mia.

Mio fratello è in vasca, mia madre in camera da letto, mio padre, come al solito, non c'è. Sono ore che sto cercando di suonare qualcosa di nuovo, o bello, ma finisco sempre per concentrarmi troppo sulla melodia e mi perdo tra i miei pensieri scadenti. A cosa serve il talento, se non hai la testa per usarlo? Sono nervosa perché tra poco arriveranno gli invitati e a breve dovremo giocare alla famiglia Tyrconnel fa cose e non ne ho assolutamente la voglia, la reputo una perdita di tempo.

Ma mio padre a breve sarà qui e vorrà che io suoni per lui e per gli invitati, che disastro, proprio oggi che volevo dedicarmi al dolce far niente. Regalare poi qualcosa di mio a tutta questa marmaglia, sorrisi finti e uova di pesce, bon ton e bicchierino di distillato... Non durerà, non sarà così per sempre.

Riapro gli occhi sulla poltrona e penso a cosa abbiamo fatto ultimamente: Alvaran Rowan è tra le fila del Culto della Luna Nuova. Che risultato, il popolo sarebbe in visibilio se lo sapesse. Ma non è il momento di giocare a fare i forti, perché non lo siamo, ma potremmo esserlo e questo mi manda in brodo di giuggiole, pensando a Setarra che potrebbe palesarsi a me, finalmente, dopo tutto questo tempo...

Silenzio! SILENZIO! SI-LE-N-ZI-O.

A volte dimentico che ciò che penso potrebbe far sì che in qualche maniera, non si avveri. No, non era proprio così... Era più qualcosa sul dirlo a qualcuno, ecco, sì, non posso farne parola con nessuno, altrimenti non si verificherà, certo. Come i sogni premonitori, che mi raccontavano cose, fino a quando non ne ho parlato qualche volta a Tessalyn, fino al punto di non farne quasi più. Tsk.

Mi alzo, mi guardo allo specchio, mi correggo il trucco leggero. Immagino Alvaran seduto da qualche parte nella vecchia platea, sotto al balcone. Ed in un attimo, apro la finestra e mi trovo ad osservarli, tutti bellissimi, a modo loro. I miei fratelli, le mie sorelle...

"GIOVANI MENTI! FORGIATORI DEL DOMANI! SE IL CONSIGLIO CITTADINO DI DOSKVOL VI ASCOLTASSE PER IL TEMPO DI UNA SEMPLICE DOMANDA... CHE DOMANDA FARESTE LORO?"

Mi appoggio con le mani sulla balaustra e mi chino appena per sentire le risposte.

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Inviato (modificato)

"Gli chiederei di andarsene a farsi fottere!"

i tuoi seguaci approvano rumorosamente le proposta di Loyal.

"Sì, un mucchio di vecchi bavosi!" li arringa a sua volta Roren, "chi gli da il diritto di dirci cosa dobbiamo fare, pensare? Di come dobbiamo vivere!"

"F*nculo i nobili! Devono morire tutti!"

Alvaran, che si trova in platea, è a disagio. 

Modificato da Mezzanotte
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Con le mani faccio cenno di calmarsi, di abbassare i toni, con un sorrisetto stampato sul volto.

“Calmi! Calmi! Siamo gente studiata, in un modo o nell’altro!”

Non sto urlando come prima, perché voglio che sparisca il brusio e mi cedano tutta l’attenzione.

”Non facciamo di tutta l’erba un fascio, o non arriveremo lontani con questo modo di vedere le cose. La nobiltà esisterà sempre, quindi più che sradicarla, come si fa con le erbacce, dovremmo mostrargli quali danni hanno inflitto dalla notte dei tempi ad oggi e dovremmo educarli sul ruolo che dovranno prendere una volta che la nostra visione sarà ovvia per tutti a Doskvol!”

Momento di silenzio. Li guardo tutti, alzando le mani come un prete all’altare.

”Siamo qui per qualcosa di più grande, non limitiamoci alle scaramucce tra uomini di poca fede e volontà!”

Indico uno degli uomini che reputo tra i più saggi e faccio così anche per le donne. Poi indico Alvaran.

”Voi tre, a rapporto. Ho un lavoretto per voi. Non fatemi aspettare!”

Dal balcone, seguo tutto il resto della scena, stando bene attenta ad Alvaran.

”SE QUALCUN ALTRO VUOLE DIRE QUALCOSA DI INTERESSANTE… LO FACCIA SUBITO! O TORNATE AI VOSTRI COMPITI!”

Modificato da Maiden
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Inviato (modificato)

C'è qualche brusio deluso, ma poi i tuoi seguaci tornano alle loro mansioni, vale a dire più che altro farsi pesantemente di droghe: argentovivo, folgore, fumo onirico, loto nero, oppure pippano polvere ipnotica usando vecchi pamphlet ammuffiti del teatro arrotolati.

Non hai mai osato vietargli l'uso delle sostanze. Sono proprio le droghe a rendere le loro menti più ricettive alla tua guida. Così, tuo malgrado, ti sei rassegnata a sopportare gente che scappa nuda lungo i corridoi urlando di aver visto Dio o di essere inseguita da Orrori Rosa.

Senza contare quelli che sorprendi a scopare nei camerini. Hai visto cose che.. per fortuna Alvaran, Loyal e Ted ti raggiungono e sono abbastanza sobri da esserti di qualche utilità.

Modificato da Mezzanotte
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“Ho bisogno che diate un senso alla vita di queste anime. Insegnategli qualcosa, soprattutto se qualcuno sembra promettente. Il resto, se di difficile gestione, fatemene parola e ci penserò stesso io.”

Mentre dico questo, sto sbirciando dalla finestra del balcone, di sotto: non vedo tutto ma una buona idea posso farmela. Guardo i tre:

”Quindi fatemi sapere quanti siamo, chi siamo… Un censimento accurato, che mi parli di ognuno di voi: è tempo di far maturare i frutti e sarebbe un peccato non riuscire a sfruttarli tutti a dovere. Ted, ti occuperai con gli uomini, insieme ad Alvaran, Loyal delle donne. Inoltre, Alvaran… Se hai bisogno di qualcuno che ti assista, se ne trovi uno adatto tra i nostri, non esitare: sai quanto tengo alla tua causa. Sto pensando di strutturare la nostra famiglia, quindi… Se avete consigli, vi ascolto. Ogni voce è importante, per me.”

Mi avvicino al piccolo carrello con gli alcolici e servo quattro bicchieri. Ne offro tre ai presenti, è uno scotch di bassa lega, qualcosa che risveglia le viscere.

”Al Re Arso e a tutti noi che operiamo con gioia nel suo nome.”

Bevo insieme ai presenti, poi mi rivolgo ad Alvaran: “Rimani, voglio sentire cosa hai da dirmi sul tuo studio. Voi altri, se non avete consigli o qualcosa da aggiungere, cominciate pure con il vostro lavoro: mi aspetto che venga portato a termine con successo, conto sulle vostre persone.”

Guardo Rowan in attesa che gli altri spariscano dal camerino.

Spoiler

Ovviamente non mi aspetto un vero censimento scritto di tutti i presenti ma a grandi linee qualcosa che mi faccia capire di chi ho sottomano, quali peculiarità. Sempre che qualcuno ne abbia… 😄

 

Modificato da Maiden
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Inviato (modificato)

Lo stato delle risorse umane della Luna Nuova non è dei migliori: disponi solo di quattro gatti ora che buona parte della cricca è finita in gabbia per il tentativo di furto finito male ai danni delle giubbe blu.

"Non credo che ai tuoi seguaci interessi la fulminotecnica, Helene", osserva Alvaran tetro.  Stasera si è fatto un giro sulla faccia oscura della luna: suo padre, se gli intenti dei tuoi ragazzi fossero genuini -e non hai elementi per affermare che non lo siano- sarebbe fra quelli che le tue anime sgozzerebbero con piacere. 

Hai sempre pensato di poter sfruttare a tuo vantaggio l'atavico odio che i borghesi e il popolo minuto nutrono verso il sangue antico della nobiltà. Solo ora, però, osservando la pena e la preoccupazione sul volto del tuo bellissimo prigioniero, cominci ad intravedere il prezzo che dovresti pagare.

Il ragazzo non brinda con te: la sua anima ancora non ti appartiene. 

"Immagino che forse potrei organizzare un corso di.. umm.. poesia Iruviana" dice alla fine Loyal schiarendosi la voce, per alleggerire un po' la tensione.

"Col vostro permesso, Maestra, vado a procurarmi le salviette" e fila via seguito a ruota da Tedd.

"I ragazzi non fanno che parlare del ricevimento", dice alla fine Alvaran quando restate finalmente soli.

"Non andare, ti prego. Per loro sarai sempre e solo un giocattolo; una pedina. Questo lo sai, vero?"

Già, il ricevimento delle Strangford è stasera. Dovresti iniziare a prepararti. Ti hanno detto che manderanno una carrozza a prenderti. E che dovrai essere sola.

Modificato da Mezzanotte
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Il mio sguardo su di lui è pieno di non detti. Inspiro forte, poi butto fuori ciò che ho da dire.

"Troveremo qualcuno, Alvaran. Qualcuno che ci aiuti: non dimenticarti che mi sono offerta io stessa in questa impresa e non ho intenzione di lasciarti da solo."

Prendo un bocchino per sigaretta, ne estraggo una, la monto con calma e l'accendo, nascondendomi dietro una coltre di fumo grigiastro, facendo rimanere di me solamente una vaga presenza.

"Hai ragione quando dici che sono un giocattolo: ma non voglio esserlo a lungo, o comunque, non più del necessario. Andrò al ricevimento e continuerò a fare quello per cui mi trovo a Doskvol, Rowan. Non ti ho detto molte cose ma voglio che tu le sappia, perché voglio trattarti come l'uomo che vedo in te. Il mio posto nel mondo è tra le braccia del Re Arso... Questo lo avrai capito. Da quando opero nel suo nome, la mia vita ha acquisito un senso ed è per questo che al Teatro Etereo abbiamo accolto anche coloro che sembrano senza speranza. Un colpo di fortuna, nel momento giusto... E ti potresti trovare in una posizione migliore della maggior parte del popolo doskovita. Ne sono la prova vivente, perché altrimenti tutto questo non sarebbe nostro, ora." Con un gesto della mano che non tiene la sigaretta, mostro il luogo in cui ci troviamo. "Siamo solo agli inizi e nonostante questo..." Mi alzo, avvicinandomi con una camminata lenta. Sussurro all'altezza della sua bocca, guardandolo sorniona: "Ho trovato te!"

Gli sbuffo tutto il fumo che ho nei polmoni, soffiandoglielo addosso e ridendo divertita, mentre raggiungo rapidamente la porta dalla quale Loyal e Tedd sono usciti. La apro velocemente, dando un'occhiata fugace, come se mi aspettassi qualcuno nascosto dietro di essa ad origliare.

Paranoia... Tutto ha senso fin quando non ne ha.

Spoiler

Sento o vedo qualcuno nei pressi della mia porta? La paranoia è forte e Thalita non riesce a gestirla sempre al meglio, anche se tenta di mascherarla.

 

Modificato da Maiden
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Non c'è nessuno dietro alla porta, anche se è difficile essere soli al Teatro, brulicante come è di impalpabili presenze. Tu puoi avvertirle e con la maschera anche vederle. Senza, devi sforzarti.

Non sono presenze a te ostili, anzi, Setarra dice che sono tue alleate sebbene siano vincolate a questo posto e non possano lasciare le sue vecchie mura. Un dono del Re Arso, un pegno della vostra alleanza.

"Fidati degli Dei anche meno che dei nobili, Helene" ti ammonisce Alvaran.

"Chiediti perché sono stati dimenticati"

Ah, quanta saggezza in una mente così giovane!

Roren ti informa che la carrozza delle Strangford è arrivata: è una modesta vettura trainata da vigorose capre akorosiane, e tu che speravi di vedere dei veri cavalli! è carica di ortaggi e pesce fresco, forme di formaggi, carne e botti di vino. Il cocchiere ti fa segno di spicciarti.

Dovrai strizzarti fra le altre merci.

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“… E tu chiediti perché qualcuno ancora li ricordi.” Do un’ultima occhiata ad Alvaran, prima di lasciarlo per raggiungere la carrozza.

Nel percorso, fuori dal camerino, un armadio contiene dei miei vestiti opportunamente messi sotto chiave. Non sono il meglio che potessi vantare di avere come Tyrconnel ma comunque mi vesto rapidamente con qualcosa di adatto: non è la prima volta che partecipo ad un incontro del genere e spero che non sia neanche l’ultimo.

Mi trucco in carrozza, con calma.

Saluto i miei uomini, se ne incontro qualcuno, con un evidente buon portamento. In una mano stringo un bel pezzetto di vetro, raccolto da uno specchio in frantumi. La pochette sotto braccio, immancabile. Come mia madre. Arrivo all’esterno e…

Nessun cavallo… Ed è il carro delle provviste. Beh, sempre meglio di niente. Arriverò con ciò che la gente desidera di più: il cibo.

… Salgo sulla carrozza senza fare storie, mi metto in un modo tale da poter avere una buona visione sulla strada che stiamo percorrendo e appoggio il vetro in modo tale che mi ci possa specchiare per truccarmi: questi ultimi sono nella pochette e non è che siano molti. Faccio del mio meglio per apparire, so quanto conta e desidero farmi trovare pronta.

Durante il viaggio, ripenso alle parole di Alvaran e mi limito a sorridere del suo pensiero, sicuramente non è uno stupido e questo mi piace, lo eleva ai miei occhi.

Finalmente qualcuno con cui poter discutere ad armi pari.

 

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Con tuo disappunto la carrozza prende la via di sud-ovest e passa il ponte che porta a Charhollow.

Pensavi che le Strangford, ricche come sono, avessero la loro tenuta a Brightstone oppure persino a Whitecrown come quasi tutti gli altri nobili che contano. E invece ti ritrovi in un quartiere popolare brulicante di operai e braccianti. 

Le Strangford sono industriali, e vogliono evidentemente tenersi vicine alle fabbriche e alla loro forza lavoro. Oppure non si fidano del resto della nobiltà e dei funzionari imperiali, vallo a sapere.

Hanno una grande tenuta recintata da una barriera fulminante appollaiata su una isola privata affacciata sulle baraccopoli, oltre il canale

Metà dell'isola è occupata da impianti industriali, il resto dalla loro villa, una residenza fortificata arroccata su una collina.

Qualcuno lancia dello sterco sulla carrozza, al suo passaggio, ma il cocchiere sembra non farci caso. Passate una serie di posti di blocco presidiati da bravacci armati di bastoni ben piantati, con i cilindri inclinati e le mani dietro le bretelle prima di passare la barriera ed inerpicarvi sul viale che porta alla villa, piena di lanterne e tirata a lucido per il ricevimento.

La tua delusione cresce ancora quando, invece di fermarsi  presso l'entrata principale, il carro fa il giro e si ferma davanti ad un ingresso di servizio.

Vieni scaricata assieme alle merci e condotta in una specie di magazzino, dove un bravo ti fa segno di metterti a sedere su uno sgabello e stare buona. 

Ti senti umiliata, perché sei una Tyrconnel! Il tuo sangue è stato compagno dell'Imperatore per secoli! E chi sono invece queste Strangford, parvenu arricchite venute fuori dal nulla? 

Poi pensi che hai fatto del tuo meglio per nascondere i tuoi illustri natali qui a Duskvol, e certo per le padrone di casa tu sei solo una dei tanti ratti che sgomitano, pronti a tutto pur di fuggire dalla fogna in cui sono nati. 

"Benvenuta cara.. Helene, vero?" Una donna è entrata nel magazzino, spalleggiata da due altre donne che gli somigliano molto. La signora che ha parlato è alta e altera oltre ogni immaginazione, sulla quarantina diresti, se non addirittura qualcosa di più. Indossa abiti da amazzone: pantaloni, stivali lucidi completi di minacciosi speroni d'argento, col copricapo bianco dei giannizzeri imperiali ornato sulla fronte da un grosso diamante sormontato da una lunga, scenografica penna. 

Pensi che la penna valga più del diamante, perché i fagiani dovrebbero essere estinti da tempo.

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Destinata a sentirmi fuori luogo, in ogni tempo di una breve vita come quella degli uomini, con chiunque conti qualcosa. Il fondo del barile devo averlo toccato quando pur di avere un posto da chiamare casa mi sono rivolta a queste Strangford. Da qualche parte dovevo pur partire... Non devo perdermi d'animo, le cose stanno andando meglio, quasi bene direi. Devo tenere duro, mantenere questa via e portare sulla bocca di tutti il nome del Re Arso. Tutti conosceranno la verità.

"Sì."

Lieve cenno con la testa, socchiudo gli occhi quando non poggiano su di lei, un sospiro trattenuto, tengo il fiato per un istante.

Si balla.

 

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Con un impercettibile gesto delle dita la gran dama manda via la guardia.

Restate voi quattro.

"Io sono la Maggiore delle Strangford" si presenta l'amazzone.

"Chiedi alla plebea del ragazzo, Obedience!" la sprona la ragazza alla sua sinistra

"Comfort, Deliverance e Desire vogliono sapere.."

Obedience alza una mano. 

"Non essere scortese Godsend. Dove sono le vostre buone maniere?"

La ragazza china subito la testa e la Maggiore torna a concentrarsi su di te.

"Perdona le mie sorelle, Helene, sono delle autentiche selvagge"

Da un tavolo prende una caraffa, riempie una coppa d'argento con del liquido rubino e te la porge.

"Non ho mai incontrato nessuna come te" dice, e siccome ti vede titubante nel bere aggiunge

"è vero vino, non il liquore di muffa che certamente bevi di solito. Fatto con uva della nostra fattoria radiante di Dunslough"

"Coltivata dai condannati a morte del penitenziario" si intromette l'altra ragazza, una strana luce negli occhi, come se questo particolare rendesse la bevanda più inebriante per lei.

Modificato da Mezzanotte
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Prendo la coppa d'argento e ne guardo il contenuto, cercando quasi una risposta dentro di esso. Lo giro un istante, poi lo fermo e lo alzo per brindare, guardando l'amazzone dritto negli occhi.

"Alla famiglia Strangford."

Accenno un sorriso, cerco di riprendermi dall'iniziale momento di défaillance. È palese che stia aspettando loro per bere.

Guardo le due sorelle, soprattutto l'ultima che ha parlato. Le faccio un cenno di assenso col capo.

"Un piacere avere la fortuna di apprezzarlo con voi."

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