#03

Konigstag 27 Sommerzeit 2512 i.c. - tarda mattinata [sole - inizio estate]

"Allora accettate? Spasibo, sono molto contento" disse l'uomo entusiasta

"Se vi serve qualcosa io sono qui, per quello che posso. Se no vi direi di vederci a cena, stasera! Va bene?"

"Buono lavoro" li salutò

Ludwig

L incontro con lo strano Kislevita sembrava portare piu' opportunita' del previsto. Non avevano troppi amici in quella coitta' ed iniziare da un mercante influente avrebbe sicuramente fatto bene alla loro reputazione ed ai loro guadagni.

"Avete detto che non avete trovato ne lei ne la famiglia Staller, immagino abbiate gia' chiesto ad amici e parenti? Magari sono partiti per un viaggio d affari inaspettato?"

si aggiunse alla conversazione

Mìa

"Che ne dite di trovarci piuttosto domattina, per colazione. Stasera forse non saremo in grado, perché il Carnevale è una buona occasione per socializzare e incontrare persone", fece allora presente Mìa.

Gudrod

Il norscano lasciò fossero gli altri a concludere i termini del prossimo incontro, ora lui stava pensando esclusivamente ai vari metodi conosciuti per raccogliere le informazioni a loro necessarie. Guardava nel vuoto e gli scappò un mezzo sorrisetto, chissà cosa stava pensando.

Jacob

Le parole del kislevita si fecero ancora più interessanti...

" ... possibilità di guadagni ... spiriti del nord ... "

Il furfante sorrise sfregandosi le mani.

Direi che allora abbiamo un accordo. 50 corone mi paiono un prezzo accettabile. Io mi posso dirigere alla corporazione dei mercanti, ho una persona da incontrare che farebbe al caso nostro.

Poi porse la mano al nordico

Io sarei interessato all'acquisto di una partita di vostri spiriti. Direi di rivederci domattina per tutti i dettagli, come diceva la mia amica, ci vediamo per colazione.

Si alzò dopo aver dato la mano al kislevita, pieno di energie

Su diamoci da fare, ci sono molte cose da fare.

Appena fuori parlò ai compagni

io posso andare dai mercanti, voi andate dalle guardie?

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"No, no, non trovati famiglia, parenti, non trovata. Non so chi chiedere: sono disperato" rispose a Ludwig

"A domani mattina allora!" concluse il kislevita salutandoli

Il gruppo si trovò nelle strade affollate dal Carnevale

Mìa

"Sta bene, proviamo così", Mìa rispose a Jacob, dopo essersi accomiatati da Radovich: "Petra ci ha spiegato che Goebbels è reperibile alla Commissione.

Noi possiamo andare a sentire qualcosa dalla Guardia, ma poi desiderei dedicarmi al Carnevale: dopo pranzo, mi interesserebbe assistere prima ai ginnasti elfici, poi a qualche esibizione di poesia.

Alla quinta ora, Petra e Kristen saranno al festival delle birre e, a seguire, assisteranno al dramma ai Giardini: sarà bene coltivare queste conoscenze".

Gudrod

Allargò le braccia alle parole 'ginnasti elfici' "Ma siamo seri? Ginnasti elfici, poesie? Io vado diretto al festival delle birre mi sa... senza dramma, per la barba di Urlic."

Salutò il kislevita "A domani Signor Radovich."

Sarebbe andato davvero controvoglia a vedere i ginnasti, ma se il gruppo doveva rimanere unito si sarebbe lasciato trascinare.

Mìa

"Puoi andare... e aspettare. Il festival inizia al quinta ora dopo il mezzogiorno: nel frattempo potresti fare lo spaventapasseri!", Mìa canzonò il gigante del Nord.

Gudrod

Guardando divertito la sacerdotessa non si tirò indietro da quell'infantile gioco di prese in giro "Sempre meglio tenere a distanza le brutte facce come quella di Jacob piuttosto che stare imbambolati in piedi a guardare elfi saltellare o ascoltare uomini incipriati recitare stupide e piccanti poesie dal povero significato." mettere in mezzo il furfante era sempre cosa buona e giusta.

Jacob

Il contrabbandiere sorrise alla scaramuccia tra colleghi e poi chiamato in causa come un consumato attore intervenne.

Allora è deciso, Mia e voialtri vi dirigerete dalle guardie, mentre io andrò dai mercanti e poi ci si rivediamo alle birre, che mi pare più indicato. Io ho alcuni ... ehm ... affari da imbastire...

Fu in quel momento che il farabutto osservò Gudrod e poi Ludwig ...

"... perfetti ... "

Gudrod, Ludwig vi andrebbe di venire con me dal mercante e poi a pranzo? Ho bisogno di aiuto e ve lo spiegherò a pranzo ... che offrirò io ovviamente...

Gudrod

Un ampio sorriso o ghigno si dipinse sul volto del norscano "Certo che sì caro amico. Mi salverai dalla noia di una lunga attesa o peggio ancora da quella dei saltelli e delle poesie." diede una pacca a Ludwig "Andiamo ragazzone."

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Il gruppo si divise con Mia, Dmitrj e Varian che si recavano dalle guardie mentre Jacob, Gudrod e Ludwig alla Commissione per il Commercio di Middenheim. La folla che invadeva le strade rendeva difficile il passaggio

@Mia, Dmitrj e Varian

Il posto di guardia più vicino era quello posto all'ingresso cittadino di nord ovest e gli amici lo raggiunsero passando in fianco al tempio di Shallya. Adiacente ad ogni ingresso vi era una caserma della guardia cittadina.

Quando vi arrivarono davanti videro che molta gente era in fila per entrare e parlare con le guardie: mercanti con un problema di licenza, guardie del corpo che necessitavano un permesso per portare in pubblico armi marziali, cittadini che avevano subito furti, tutti aveva di che lamentarsi

@Jacob, Gudrod e Ludwig

Il gruppo ci mise molto tempo ad attraversare la città scendendo fino al palazzo della commissione per il commercio, un imponente edificio di tre piani in pietra

Al piano terra un ufficio aperto al pubblico era presidiato da cinque funzionari che accolsero i tre sorridendo "Cosa possiamo fare per voi?"

@all

Mappa

https://1drv.ms/i/c/bddbc741a4735254/EVRSc6RBx9sggL3PFQQAAAABk7rxP57q2CIrsaLQNjk6IA?e=aNcabL

Mìa

Dalle guardie

"Speriamo non sia una enorme perdita di tempo. Questa storia potrebbe essere un inganno per spillare quattrini al Kislevita", commentò Mìa, preparandosi a pazientare un poco.

Non avrebbe però perso gli spettacoli per una simile sciocchezza.

Gudrod

Al Palazzo della commissione per il commercio che sulla mappa non si capisce dove sia, sfocato

Una bella passeggiata con quelli che ormai il norscano poteva considerare i suoi migliori amici gli era davvero mancata. Parlò del più e del meno, raccontando le sue avventure 'romantiche' con Hilda e altre storie fino a quando non arrivarono alla meta.
A quel punto lasciò fosse Jacob a fare la sua parte, da quel che aveva capito Gudrod in quel frangente era semplicemente una 'guardia del corpo'. Gliel'avrebbe certo fatta pagare in qualche modo, con litri di birra e non con quel vino annacquato che andava vendendo in giro.

Dalle guardie

Djmitri 

Djmitri rimase in silenzio per tutto il tragitto, il cappuccio tirato basso a schermargli il volto e lo sguardo che correva veloce da un passante all’altro. Al contrario della folla impaziente e vociante, lui sembrava muoversi come un’ombra tra i presenti, osservando attentamente le guardie e annotando mentalmente chi di loro appariva stanco, annoiato o distratto.

Djmitri si strinse nelle spalle al commento di Mia, lasciando che un sorriso sottile e ironico gli sfuggisse dalle labbra.

«Inganno o no, almeno ci regala lo spettacolo di questa folla disperata,» 

Mormorò, indicando con un cenno del capo i mercanti litigiosi e i cittadini petulanti che si accalcavano davanti al portone.

Mentre gli altri compagni valutavano la lunga attesa, Djmitri si accostò di lato alla fila, cercando un punto dove le guardie avessero meno attenzione, pronto a carpire frammenti di conversazioni o a sfruttare un momento d’ombra per avvicinarsi inosservato all’ingresso. Se vi era un modo per ottenere informazioni senza perdere ore a pazientare, era intenzionato a trovarlo.

Modificato Domenica alle 16:095 giorni da Kensei

Dalle Guardie

Varian avanzava tra la folla compatta con passo costante, il mantello blu scuro che gli batteva leggero contro le gambe corazzate. Ogni tanto doveva spostare con il braccio chi gli intralciava il cammino, senza cattiveria ma con quella fermezza naturale che nasce dall’abitudine a comandare un cavallo in mezzo al caos di una battaglia.

Davanti al posto di guardia, lo spettacolo era tutt’altro che marziale. File di mercanti sudati che stringevano pergamene stropicciate, guardie del corpo armate fino ai denti che discutevano animatamente di permessi, contadini e cittadini che agitavano le mani raccontando di furti e truffe subite. Tutti parlavano, nessuno ascoltava davvero. L’aria era densa di lamentele e di frustrazione.

Varian rimase per un momento immobile, gli occhi chiari che correvano da un volto all’altro. Non era questo il genere di disciplina che conosceva. Qui non c’erano file ordinate di uomini in armi, ma una massa disordinata di voci che cercavano giustizia, e che raramente l’avrebbero ottenuta.

Inspirò a fondo, lasciando che il profumo del vicino tempio di Shallya erbe e cera consumata si mischiasse agli odori più acre della piazza. Poi si voltò verso Djmitri e Mia, il volto austero ma sereno.

«Sarà lunga,» disse piano, quasi solo per loro due. «Ma a volte la pazienza è l’unica arma che ci resta.»

Mentre parlava, la mano sfiorò istintivamente il medaglione sotto l’armatura, un gesto silenzioso che lo aiutava a ricordare perché fosse lì: proteggere, vigilare, nonostante tutto.

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Konigstag 27 Sommerzeit 2512 i.c. - tarda mattinata [sole - inizio estate]

@Mia, Dmitrj e Varian

Mentre Mia e Varian rimanevano ordinatamente in fila, Dmitri si spostò per tentare di avanzare passando affianco a gente che presa dai suoi problemi che passava il tempo a lamentarsi dell'accaduto della fila, del tempo...

Finalmente Dmitri ebbe l'occasione e si introdusse nella fila senza che nessuno gli dicesse nulla: passarono pochi istanti e una guardia cittadina gli si avvicinò "La fila inizia là in fondo amico"

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@Jacob, Gudrod e Ludwig

"Ebbene? Siete venuti per un motivo, o per farci perdere tempo?"

chiese il funzionario iniziando a scocciarsi per il titubare dei compagni