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Capitolo 3. Terrore in Freeport


AndreaP

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Primavera - Giorno 3 Mattina [Pioggia]

Separandosi e miscelandosi alla folla i compagni riuscirono a raggiungere l'uscita dalla città vecchia. 

Una leggera pioggia facilitò il loro non farsi vedere e, come aveva supposto Guil, le guardie alla porta cittadina non badavano a chi andasse verso Drac's End.

Il quartiere al di là era molto povero, con case in mattoni secchi o legna di al più due piani. Non vi era fogna ma rigagnoli melmosi passavano nella centro delle vie.

Presto raggiunsero una piccola piazza circondata da piccoli esercizi artigianali. In giro c'era pochissima gente che si riparava dalla pioggia.

Guardie non se ne vedevano.

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Elizabeth

Grazie al diavolo e a chiunque altro degli infernali che ha tappato la bocca e gli occhi di quegli idioti bestemmio a mezza voce quando riemergo dalla melma definita strada e mi immergo nel fango fetido che passa per piazza Non possiamo rimanere troppo qui.. aggiungo concitata raggiungendo gli altri .. quartieri come questi pullulano di bocche estremamente economiche nel fornire indicazioni a chi è disposto a pagare. Abbiamo bisogno di un posto dove nascoderci, e in fretta..

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Guil

"Intanto calma. Così diamo solo più nell'occhio. Facciamo un giro, stando alla luce, e cerchiamo un'altra uscita. Qui sarà pieno di spioni, ma non credo che le guardie vengano a farsi tanti giri da queste parti", valutò Guil, incoraggiando Liz a tranquillizzarsi.

"Siamo stati bravi. E fortunati. Vediamo di sfruttare questa cosa".

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Primavera - Giorno 3 Mattina [Pioggia]


I vicoli parevano tutti uguali: vi erano taverne, conciatori, forni, magazzini. Dall'interno si vedevano luci, mentre le case circostanti erano buie.

A parte un carro che veniva scaricato, i passanti si muovevano velocemente fra i vicoli. Guardie non si vedevano in giro.

La pioggia intanto aumentava.

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Primavera - Giorno 3 Mattina [Pioggia]

La taverne erano per lo più delle bettole ma Floki ebbe la capacità di trovarne una che non pareva ripiena di tagliagola

Era una piccola bottega che vendeva vino e che aveva messo al suo interno cinque tavoli a cui alcuni avventori, non più di 10, erano seduti. Erano tutti lavoratori non più giovanissimi

L'ingresso dei compagni fece girare la testa a tutti i presenti sia per l'inaspettata visita di stranieri sia per la presenza delle due ragazze che vennero accolte con fischi di approvazione

Il padrone, un uomo alto e magro, si avvicinò al tavolo dicendo "Qui non abbiamo birra ne grog: solo vino. E non serviamo da mangiare fino a pranzo"

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Mary Red Dole ladra umana

La donna sorrise ai fischi e gli apprezzamenti, per non creare subbuglio, ma in cuor suo li maledisse e li immaginò morti in modi atroci.

Prese Elizabeth per un braccio e la portò il più lontano possibile dalla folla, mettendo il tavolo tra loro e gli altri avventori.

"Riorganizziamoci! Qual è la prossima mossa?"

Disse al tavolo e a nessuno in particolare, ma l'oste arrivò prima che qualcuno potesse rispondere.

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Elizabeth 

Entro nella taverna, registrandola mentalmente come l'ennesima di una lunga fila di identiche bettole malconce, quelle in cui nascondersi quando hai ancora un briciolo di amor proprio e un pezzetto d'argento in tasca. Per questo anziché irrigidirmi come Mary, mi godo i fischi e le occhiate  discretamente, inserendo la maschera da brava ragazza: meglio non correre il rischio che qualcuno pensi che sia a caccia di un cliente. Mi siedo e trattengo lo sguardo dal correre verso gli avventori, concentrandomi invece sulla porta da cui entra ed esce l'oste Buon uomo, abbiate la cortesia di farci avere una botttiglia del rosso più corposo che avete e una caraffa di acqua fresca, prego. Come si allonatana a sufficienza, riprendo prossima mossa sparire. Abbiamo bisogno di cambiare aria o di assumere un travestimento che ci permetta di passare inosservate per, diciamo, i prossimi tre mesi. Se, naturalmente, il nostro nuovo amico non è molto vendicativo esclamo con voce monocorde e ronzante, tenuta bassa per sicurezza

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Guil

"Mmmhhh... e, se scompariamo, poi cosa succede? Mi sembra che siamo gli unici ad avere un quadro della situazione. Dovremo certo tenerci in disparte, rispetto al nostro 'datore di lavoro', almeno per un po'...", rifletto, sulla scorta delle parole di Liz.

"Però, ecco... adesso sappiamo di quel passaggio: forse sarebbe ora di capire dove realmente porta... magari riusciremmo anche a fare una capatina in casa del nostro amicone. Anche perché comincio a essere stufo da fare da bersaglio per sorprese altrui!".

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Floki

I miei compagni partono all'impazzara con piani di qua e piani di la, manco un complimento per aver trovato l'unico posto senza il fango fino alle ginocchia. Quando arriva il locandiere peró mi rassereno subito "Oi capo! Dai dai portaci quello che hai. Buono, mi raccomando!"

Poi guardo gli altri che parlando di identitá segrete e di agire "travestimenti? Sarebbe incredibile! Voglio una benda sull'occhio e un cappello! Ah e pure un cinturone con quelle spadine tanto carine. Poi voglio...una lucertola e un sigaro. La barba non la taglio peró"

"Comunque io dico di agire: sfondiamo quel passaggio e vediamo dove porta!"

Modificato da SamPey
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Primavera - Giorno 3 Mattina [Pioggia]

Gli amici stavano parlando quando, guardando fuori dalla locanda da una finestra, videro passare Fratello Egil. Anche lui pareva averli visti e, salutatoli con una mano, si diresse alla porta per entrare nella taverna.

Tutti i presenti ancora una volta si voltarono vedendo il prete ma quando questi si diresse al tavolo dei compagni tutti tornano ad occuparsi dei propri affari.

"Salute amici. Sono felice di avervi trovati" disse con un viso che tradiva preoccupazione.

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Elizabeth 

Salute a te, padre replico educata ma con uno sguardo tutt!altro che amichevole. La presenza del monaco mi ha messo addosso un ansia non paragonabile a quella avuta entrando nella locanda, quando l'unica mia intenzione era quella di sparire dalla circolazione al più presto senza smettere di respirare. Scocco un occhiata rapidissima a Mary, cominciando a gesticolare freneticamente in palese contrasto con le parole che rivolgo a Egil cosa ti porta in questo porto di pace nel mare della nefandezza? Se abbiamo compreso bene, non è il miglior quartiere della città e tutti lo sanno... a parte noi forestieri..

@Mary, dm

Spoiler

Comunicazione segreta: siamo bruciati, se ci ha trovato ll prete ci può trovare chiunque; dobbiamo scappare subito

 

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Mary Red Dole, ladra umana

La piratessa osservò la comunicazione segreta tra me ed Elizabeth, e senza battere ciglio, si alzò salutando il prete.

"Salve padre. Scusate la scortesia, stavo per andare ai servizi..."

Allontanatasi dal tavolo, cominciò a cercare freneticamente nel locale e fuori dalle finestre tracce di altri inseguitori.

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Guil

Ignorando il gesticolio e l'ansia delle ragazze, Guil spostò una sedia per Egil e lo invitò a sedersi. 

"Ora mettiti comodo e fatti un sorso per rilassarti, amico mio!", disse l'ex marinaio,  per poi aggiungere, a bassa voce: "E poi dicci cosa ti preoccupa. Ma senza farti sentire. Anzi, forse è meglio uscire: da queste parti, i muri hanno più orecchie che la mia testa..".

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Primavera - Giorno 3 Mattina [Pioggia]

@Beth

Spoiler

Beth si guardò intorno. Non vi era molta gente, ma non si vedevano guardie per il momento

I compagni, accompagnarono fuori fratello Egil che, evidentemente preoccupato, continuava a guardarsi intorno

"Hanno rapito il povero Lucius, di nuovo" disse affranto "Stavo passando nei pressi della sua stanza stamattina, quando ho sentito un urlo di disperazione: sono corso alla sua stanza che ho trovato completamente rovesciata, con il tavolo a terra e le carte dappertutto: la finestra era aperta. Sono corso in strada, ma non vi era nulla."

"Per fortuna, poco dopo ho incontrato un mio confratello che mi ha detto di aver visto Lucius dirigersi verso il distretto est della città accompagnato da guardie del consigliere Verleine.
Mi sono recato di corsa alla corte, ma mi hanno detto che non ne sapevano nulla: erano impegnati a cercare dei fuggitivi... voi"

"Ho capito subito che voi foste la mia unica spera: mi sono messo a cercavi, e per fortuna il Dio della conoscenza mi ha guidato"!
 

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Guil

"Intanto togliamoci di qui", disse Guil, spingendo i compagni a continuare a camminare. 

"È evidente ormai che dobbiamo trovare il modo di entrare in casa di quel tizio. E pare che dobbiamo pure farlo in fretta: evidentemente, i loro piani stanno accelerando - forse anche a causa del nostro intervento - e quindi stanno smuovendo tutte le acque, tutte assieme e all'improvviso", considerò poi, prima di proporre un tentativo di azione: "Credo che dovremmo tornare alla solita baracca e cercare il passaggio per il quartiere dei ricchi".

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