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Capitolo 3 - Death on the Reik (Parte 2)


AndreaP

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Eike

Sbuffo divertita dal sarcasmo del druido: lui perlomeno non si è perso d'animo, né la situazione ingarbugliata sembra averlo turbato. Guardo l'esattore e, seguendo l'esempio di Radagast, lo incalzo Temo, buon uomo, che se l'imperatore non possa rimuovere l'ostacolo di un editto imposto da un suo predecessore, allora anche noi non si possa fare altrettanto. Certo, come esercito di liberazione siamo un tantino scarsi a numeri, ma posso garantirle che, ogni volta, tentiamo con tutte le forze di portare a casa la pellaccia. Alzo gli occhi al cielo e cambio tono, prendendone uno decisamente più duro e meno incline alle facezie  Ma cosa le salta in mente? L'abbiamo liberata, verissimo, ma abbiamo una missione da compiere e un dovere verso la popolazione: queste sono le priorità e non, mi perdoni la franchezza, l'incolumità del gabelliere imperiale. Viene qua ad esigere il denaro ogni anno, ma quanto ad aprir gli occhi e riportare la situazione di assoluto degrado, no, questo no. I Wittgenstein possono fare ciò che vogliono, finché versano l'obolo all'imperatore! Ma mi faccia il piacere. E' un ipocrita. Non ha visto il Caos dilagante? O era troppo occupato a contare le monete? A verificare quale parte poteva finire nelle sue tasche senza che altri se ne accorgessero? mi sfogo sul poveretto come non sono riuscita a fare con le due sentinelle o col dottore, e in un angolino del cervello una voce grida vergogna a me stessa, ma la metto in minoranza Siamo qui per mettere un freno alla scelleratezza di questo luogo, non per salvare lei! Se ne faccia una ragione. 

Modificato da aykman
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Wellentag 7 Sigmarzeit 2512 i.c. - Notte [pioggia - inizio estate]

L'uomo parve un po' perplesso quasi spaventato alla reazione di Eike

"Ma mi avete liberato... che altro se non per fuggire insieme..." aggiungendo "non sarete tanti folli davvero a rimanere in questo luogo"

Intanto dall'altra cella si udirono i lamenti degli altri prigionieri. "Liberateci... liberate anche noi... per gli Dei vi preghiamo"

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Wilhelm

Anche Wil si prodigò per ridare libertà ai prigionieri. Pragmaticamente, pensava che i fuggitivi potevano aiutarli tenendo impegnate le guardie, che avrebbero perso tempo per catturarli, mentre loro puntavano al cuore della questione: gli Wittgenstein.
Libereremo anche voi, emissario. Sarebbe saggio, da parte vostra, riferire all'Imperatore i danni che la follia degli Wittgenstein ha arrecato a queste terre e queste genti.
Denro di lui, però, il dilemma lo attanagliava: se da un lato combattere il Chaos era un dovere imprescindibile, dall'altra c'erano leggi e regole che andavano rispettate proprio perché esse stesse rappresentavano un freno al Chaos.
La questione dei diritti di privilegio dei nobili locali non era, per lui, affatto secondaria, come pareva invece essere per i suoi compagni.

Tuttavia, fino a quel momento ogni suo tentativo era stato frustrato. Il barone si era rivelato un mostro incapace di agire e reagire, mentre l'emissario imperiale aveva negato ogni possibilità di vedere quei privilegi rimossi persino alla luce dei gravi peccati di eresia di cui gli Wittgenstein erano macchiati.

Wilhelm non sapeva davvero dove sbattere la testa.

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Eike

Guardo duramente l'esattore delle tasse, ignorando gli altri prigionieri per il momento: bastava la folle parlantina del druido per tenerli a bada, mentre l'inviato dell'impero sembrava decisamente più testardo .. non saremo tanto folli..? Certo che lo siamo! Certo! Se non lo fossimo, lei sarebbe ancora chiuso in cella, dannato sciocco. E' proprio perché siamo folli che abbiamo sfidato l'autorità locale e l'editto dell'imperatore: siamo entrati nel castello di un barone senza invito, abbiamo sfidato e affrontato parte delle sue guardie e messo in discussione l'autorità con le quali gli dava ordine, e tutto perché sono corrotti! Corrotti fino al midollo! Il Chaos è l'autorità in questo luogo oggi. Non è fuggendo che vi metteremo un freno. E adesso faccia silenzio. Se vuole scappare, cominci a correre.. ammesso che conosca la strada. Noi non la sappiamo, ma ce ne apriremo una col filo delle nostre lame; se crede che le sue gambe possano far di meglio, vada. Altrimenti, la invito a tacere e a dare una mano. Ora!

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Wellentag 7 Sigmarzeit 2512 i.c. - Notte [pioggia - inizio estate]

L'esattore si ammuotlì alla parole dei compagni, ma l'attenzione di tutti fu attratta non dal lui ne dagli altri prigionieri

Dall'altra stanza dove erano rimaste le guardie ed il dottore una voce tuonò

"Che succede qui?" e a questa rispose il dottore "Ci sono ospiti per il te Slagdarg"


@all

 

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Radagast il Verde

Il Druido iniziò a zompettare sul posto  e con una vocina stridula

"Evviva evviva, adesso ci divertiamo!"

Prese il bastone e lo sbatté con un'estremità a terra, poi corrucciò la fronte...mise la mano alla bocca..

"Dunque...dunque...com'era quella preghiera..."

@DM

Spoiler

Come al solito, lascio il tiro a te...ehehehe

 

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Wellentag 7 Sigmarzeit 2512 i.c. - Notte [pioggia - inizio estate]

Slagdarg era un otre alto più di 3 metri ed in mano teneva una grossa ascia

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"Sono tuoi complici?" chiese al dottore "allora andranno anche loro in gabbia"

Poi vendendo Wilhelm avanzare verso di lui aggiunse "Tu sembri forte. Lascia l'arma e arrenditi e non ti staccherò le braccia, forza"

@all

Spoiler

Slag ha iniziativa 35

Radagast Iniziativa 36

 

Modificato da AndreaP
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