Io osservo immobile le mosse di Mystara e di Tassadar... sono stupefatto sopattutto dalla seconda ce non mi aspettavo potesse fare una magia del genere... poi mi riprendo di soprassalto dalla sorpresa e mi concentro nuovamente verso la direzione da cui proviene il lamento... l'arco è sempre teso in avanti

Ora il gruppo ha Tassadar e Mystara in prima linea, di fronte alla porta spalancata, mentre Aldir e Falarith osservano preoccupati da tre metri alle loro spalle.

Aldir:

Non hai notato niente di strano in Tassadar, a parte una lieve luminescenza dopo che ha pronunciato una strana parola a voce alta, ha gesticolato con una mano mentre con l'altra frugava in una tasca.

Sicuramente ha lanciato un incantesimo, ma non hai la più pallida idea di cosa si tratti.

Mi avvicino furtiva (cosa quasi inutile dopo il fracasso che ha fatto Tassadar) al cubicolo da dove proviene il lamento, la spada nella mia mano destra, la balestra nella sinistra...

Lasciando spazio a chi ha occhi per vedere, mi addosso alla parete della stalla (alla destra della porta) e concentro il mio incantesimo nella direzione oppposta alla stalla (dove credo di aver visto un movimento )...

Tassadar.

Purtroppo, il movimento che sembrava di aver intravisto risulta al di fuori dell'area di effetto dell'incantesimo.

Rimango girato da quella parte... ed aspetto (aspetto anche notizie dalla naostra intrepida "diavolessa")...

Mystara, coraggiosamente, avanza nell'oscurità.

I suoi occhi sono molto efficaci al buio, e nota che c'è qualche movimento, poco più avanti, esattamente da dove proviene il lamento.

Da questa distanza, il lamento sembra quello di un animale, anche se non è possibile identificare quale.

Mystara avanza guardinga, ma già dopo qualche passo vede la scena straziante che le si para dinnanzi: un asino, impastoiato nei pressi delle propria mangiatoia, per qualche motivo è disteso a terra, sofferente, lo sguardo quasi vitreo, un lamento fra i denti, e almeno apparentemente una zampa anteriore spezzata.

Di fronte all'animale, la piccola porta del suo recinto è in pezzi, così come quelle di altri serragli. Non ci sono, tuttavia, altre forme di vita.

Si notano solo alcuni attrezzi da lavoro, tipici di una stalla, appesi alle pareti.

E così era questa la fonte del lamento...chi può aver fatto questo?mi avvicino guardinga alla bestia, controllando che non ci siano eventuali assalitori intorno a me.Una volta raggiunto mi chino su di lui, dando il volto all'ingresso del cubicolo.Esamino le sue condizioni...

Mystara cerca di avvicinarsi all'asino, al fine di ricostruire l'accaduto.

Quello che conclude è che l'animale sia rimasto per giorni senza cibo né acqua, e che a differenza dei proprio compagni, il suo tentativo di fuga si sia arrestato quando una zampa anteriore, nel tentativo di sfondare la porticina del serraglio, gli si è slogata o spezzata.

Non è possibile determinare da quanto tempo sia in queste condizioni, ma dalle condizioni delle ferite su entrambe le zampe sembra che siano passati almeno un paio di giorni.

Gli occhi dell'animale si rivolgono immediatamente a Mystara, in cerca di conforto.

A dire la verità, non è chiaro se sia peggiore la disidratazione o la ferita alla zampa: Mystara ha visto ferite ben più gravi venire rimarginate sia in modo naturale che magico.

Torno da Tassadar e con voce estremamente bassa le spiego la situazione...

il tutto sempre con la massima furtività...

nel frattempo che Mystara torna a fare il resoconto dell'accaduto, ho raggiunto Tassadar

<< Povera bestia...>> esclamo rivolgendomi a Mystara << Se trovo soltanto chi ha osato fare una cosa del genere a un povero animale... giuro che gli faccio fare la stessa fine, e gli pianto una freccia nel cuore... >>

dopo aver detto queste parole rimango in silenzio, visibilmente irritato... attendo che qualcuno del gruppo decida il da farsi

Mentre accade tutto questo, in lontananza, si ode un breve ma intenso ululato.

Ok... faccio un cenno di assenso verso Mystara...

Quindi mi muovo, piano, nella direzione in cui avevo visto muoversi qualcosa...

Io indugio un attimo... poi seguo Tassadar silenziosamente a pochi metri di distanza

esco un attimo...faccio cenno a Falarith di seguirci poi mi muovo anch'io e mi afianco a Tassadar...

Quando sente la salvezza allontanarsi, l'animale riprende a lamentarsi, stavolta con rinnovato vigore.

Tassadar nota ancora il movimento fugace tra la casa di pietra e quella di legno, sul lato destro. Sembra qualcosa della grandezza di un grosso cane.

In lontananza, si ode ancora un ululato. La nota lugubre che giunge al gruppo stride con il silenzio che lo circonda, e unita al lamento dell'asino, fa gelare il sangue nelle vene.

Mi infilo tra le due case... spada sguainata e pronto a colpire... cane o lupo che sia non fa differenza...

Continuo ad avanzare lentamente accanto a Falarith e intanto seguo Tassadar con lo sguardo... se sono lupi non c'è problema... sono pronto a colpire

Ad un tratto, proprio mentre Tassadar decide di avviarsi verso le due case, l'ombra saetta nuovamente verso il centro del paesino.

Di primo acchito, tutti sono sorpresi, magari qualcuno ha pure sentito un brivido.

Ma già dal secondo sguardo, un sospiro di sollievo si diffonde nei quattro: a qualche metro di distanza, il gruppo viene fissato intensamente dallo sguardo languido di una capretta.

il sospiro di sollievo non dura che qualche attimo...sono convinta che qui ci sia qualcos'altro oltre alle caprette (anche perchè le caprette non ululano)...ritorno al mio stato di allerta...