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[D&Dst3.5 - Shar] - Il mistero del villaggio fantasma.


Shar

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Ma bene.. nemmeno un po' di legna per il fuoco hanno raccolto...

Seccata mi rivolgo ai due "pigroni" << Hey fanciulli... posso capire la poca fiducia nelle nostre abilità di cacciatori... ma un po' di legna per accendere il fuoco potevate prenderla. Qualcuno di voi sa pulire la selvaggina? >> lego ad un ramo basso dell'albero la mia preda e mi dirigo nuovamente verso il bosco a raccogleire un po' di legna per il fuoco...

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<Era ora che arrivaste...mi stavo iniziando a preoccupare...>

Guardo il ramoscello che non esiste quasi più...

slego il fagiano e inizio a pulirlo con il pugnale...

Spoiler:  
1)avevo scritto lo stesso mesaggio di Tassadar ma sono stat anticipat...doh

2)per la legna ci avevo pensato ma non ci sono stat questi giorni per poterlo scrivere...

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Spoiler:  
Nema problema, C4sti69!

Ci vuole poco tempo a Tassadar per raccogliere legna sufficiente ad allestire un falò da pranzo, così come Mystara è molto rapida e a suo agio con coltello, piume e interiora.

Putroppo, non avendo pentole e altri utensili del genere, non è possibile spiumare correttamente l'animale, e la pelle risulta un po' danneggiata dai strattoni della donna... così come, alla fine, rimane parecchia peluria attaccata.

Ma il fuoco arde già, e realizzare uno spiedo è un gioco da ragazzi: ci penseranno fiamme e braci a rimuovere gli ultimi residui di materiale non commestibile.

L'unico problema, le uova: difficile cucinarle senza pentola. O vengono mangiate crude, oppure è necessario andare alla ricerca di una pietra sufficientemente piatta da contenere l'uovo sgusciato e in grado di accumulare dal fuoco calore sufficiente per cuocerlo.

Il bardo non accenna ad alzarsi dal proprio giaciglio di fortuna, nel frattempo.

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m viene in mente un metodo che ho visto usare molto tempo fa...cerco in giro delle foglie verdi abbastanza grandi e spesse da poter eseere avvolte attorno alle uova senza problemi...una volta trovate(se le trovo...)ne avvolgo una attorno a ogni uovo e lo infilo sotto la brace ai lati del falò...

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L'idea di Mystara è buona: i 'fuochisti' hanno un po' esagerato con le dimensioni del falò, e questo fa si che le tre uova siano pronte in tre minuti scarsi. Sembrano sode, quando vengono recuperate... anche se nessuno ha prima cercato di verificare se invece di tuorlo ed albume, all'interno, l'abitante sia un pulcino in procinto di venire alla luce.

Il rischio di ritrovarsi questa 'sorpresa' in mano ferma l'appetito di tutti, almeno per un istante... mentre lo sguardo si rivolge alla madre che sfrigola sullo spiedo improvvisato.

Ancora nessuno ha tentato la sorte, e ci vorrà almeno un'oretta perchè la carne della fagiana sia resa commestibile dal calore...

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Pian piano, mi riprendo dal sonnellino. Un paio di sbadigli fanno intendere che sono ancora vivo, e qualche secondo di brainstorming mi fa ricordare perchè stessi dormendo sotto un albero.

<Compagni miei, complimenti per la preda! Sono sicuro che ci rifocillerà a dovere! Raccontatemi, avete avuto difficoltà a catturarla?>

Intanto, osservo Tassadar mentre apre l'uovo, più che altro curioso di sapere se contiene già un piccolo pulcino, o se è commestibile.

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Fortunatamente per tutti, soprattutto per l'impavida Tessadar, le uova sono come il gruppo sperava fossero: albume e tuorlo.

Non sono poi male, anche se conservano un retrogusto di 'selvatico' che le distingue un po' dalle uova di gallina.

Ne mancano due...

Nel frattempo, lo sfrigolare della parte più sostanziosa del pasto ha prodotto un profumino davvero invitante. Ognuno riesce a sentire i borbottii dello stomaco degli altri.

Ad un occhio affamato sembra che la fagiana sia pronta.

A dire la verità, quando aveva le piume, le viscere e il grasso sembrava molto più sostanziosa di quanto sia adesso. Però ha anche un aspetto invitante, un po' abbrustolito sugli arti ma invitante.

E' ora di fare le porzioni...

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glie lo porgo dalla parte del manico

<Mi raccomando...trattalo con delicatezza...>

prendo un dardo dal mio astuccio e lo metto al centro tra me, Aldir e Falarith(visto che Tassadar si è già "accomodata"), poi lo faccio ruotare e, dopo aver visto chi dei 3 indica, distribuisco le uova agli altri 2...

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Mi avvicino allo spiedo e con la daga lo divido in 4 porzioni il più possibile uguali... prendendo per me la penultima in ordine di grandezza...

Quindi infilzo la più grande nella daga e la porgo nuovamente a Mystara...

Torno a sedermi ... e mangio con gusto.. anzi.. con fame del gust non è che mi interessi più di tanto, ora come ora.

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Nonostante gli elogi di Falarith, e nonostante la fame, il fagiano non è granchè: frollatura inesistente, erbe di condimento inesistenti, calore del fuoco un po' eccessivo non lo hanno reso un pasto indimenticabile.

Comunque, ciascuno nel gruppo ha mangiato di peggio molte altre volte, quindi non c'è di che lamentarsi.

Il gruppo si è finalmente riposato (chi più, chi meno) e rifocillato, ma ha anche perso molto tempo durante questa sosta.

Se inizialmente avevano pianificato di essere al villaggio a metà strada in tempo per un bagno veloce prima di cena, ora le cose si sono un po' complicate: mantenendo lo stesso passo della mattina, dovrebbe essere a destinazione ben oltre il tramonto.

Mentre spengono il fuoco, si ripuliscono mani e viso nel fiume e preparano i loro semplici bagagli, realizzano poi un'altro dettaglio. In particolare, chissà se in seguito al maggior riposo, Falarith si ricorda di un piccolo dettaglio: avrebbero dovuto incontrare uno dei contadini del villaggio a metà strada, a seconda di quello che il gruppo ha sentito ad Arnanck questa mattina.

Eppure, a meno che non sia accaduto durante il sonno del bardo, non vi è stata anima viva a percorrere lo stesso sentiero del gruppo.

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<Mystara, amica mia, soddisfa la mia curiosità!Per caso hai visto qualcuno che percorreva il sentiero, durante il mio breve riposo? Se non ricordo male, poco prima di noi dei contadini, con tanto di mulo e carro, hanno attraversato il ponte, e credo che abbiano preso la nostra stessa strada.>

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Il sonno ha evidentemente lasciato qualche strascico sul bardo, che per un istante confonde i contadini che stavano attraversando il ponte da est a ovest per entrare in città, con il ragazzo che doveva portare frutta e verdura in vendita ad Arnanck, e proveniente dal villaggio in cui avete pianificato di passare la notte.

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<Ora che mi sovviene, quel simpatico oste pasciuto di Arnanck aveva accennato qualcosa riguardo al suo amico di cui accennavo prima, Jonas mi sembra, ed ai suoi figli... O era solo uno dei suoi figli? Comunque, aveva detto che uno o più giovini avrebbero percorso la nostra stessa strada. E se non sono passati mentre dormivo, vuol dire che non sono passati proprio... Amici cacciatori, sareste in grado, voi, di individuare tracce umane, oltre che di selvaggina?> Concludo, rivolgendomi a Tassadar ed Aldir.

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<< Tracce... speriamo che l'elfo se la cavi meglio di me... >> ... è l'unica risposta che do... mentre mi riaggiusto la corazza e fisso per bene il piccolo scudo nerastro al braccio sinistro...

<< Sarà meglio essere più cauti e più pronti da ora in avanti... >> aggiungo raccogliendo il resto del bagaglio, pronta in brevissimo tempo a ripartire.

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