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PG: Razze, Classi e Background


Sir. Soccio

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Chiedo scusa se chiedo un dettaglio forse già detto ma che a me è sfuggito: ci conosciamo tutti? Almeno di vista? Immagino di sì visto che siamo seduti allo stesso tavolo, ma vorrei conferma prima di scrivere un post pieno di castronerie!

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Mi unisco alla domanda di Linden^^ ci conosciamo? Siamo riuniti per un motivo? Perché anch’io credo di essermelo perso (tanto che da bg dovrei lavorare come sguattera nella locanda^^)

Inoltre propongo a @Sir. Soccio di aprire un topic ad hoc per le varie domande offgame

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1 ora fa, Linden ha scritto:

Chiedo scusa se chiedo un dettaglio forse già detto ma che a me è sfuggito: ci conosciamo tutti? Almeno di vista? Immagino di sì visto che siamo seduti allo stesso tavolo, ma vorrei conferma prima di scrivere un post pieno di castronerie!

Credo di averne già parlato, ma lo ripeto tranquillamente: vi conoscete di vista. La taverna é un luogo dove capita che avventurieri, anche sconosciuti fra loro, si siedano allo stesso tavolo per scambiare due parole. Inoltre è piena, non che ci fossero molte alternative. 🙂

1 ora fa, Khitan ha scritto:

 Siamo riuniti per un motivo? Perché anch’io credo di essermelo perso (tanto che da bg dovrei lavorare come sguattera nella locanda^^)

Inoltre propongo a @Sir. Soccio di aprire un topic ad hoc per le varie domande offgame

 No, nessun motivo preciso. Questa é la tua serata libera. Credimi, sarebbe stato troppo dispersivo se tu fossi stata impegnata nelle pulizie e loro al tavolo.

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Background Valinor Vavendis

 

Valinor Vavendis nacque 31 anni fa a Porto Fortuna da una famiglia molto povera. Il padre faceva il mercante ambulante, arrangiandosi a vedere e comprare quello che trovava di volta in volta nelle varie città e villaggi nei quali giungeva nel suo peregrinare spingendosi anche oltre i confini del feudo fino nelle zone limitrofe degli altri tre dell'Impero di Koor. La madre di Valinor si occupava invece del cibo, di crescere loro figlio e tutto quello che non comprendeva il commercio, ambito del marito. Il ragazzo crebbe senza una vera casa, a meno che il loro carrozzone potesse essere definito tale, senza dei parenti né dei veri amichetti. Le uniche persone che poteva forse dire di conoscere e di conoscerlo erano gli ambulanti e carovanieri che spesso incrociavano durante i loro spostamenti e con cui spesso condividevano dei tragitti per farsi compagni e proteggersi a vicenda. Erano però pur sempre frequentazioni momentanee, prima o poi ci si doveva separare, ognuno per la propria strada e chissà fra quanto ci si sarebbe rivisti, se mai sarebbe più accaduto. La loro più grande ricchezza era la libertà e fu quando scoppiò la guerra fra il Sud ed il Nord per la liberazione degli schiavi che Valinor decise di fare qualcosa al riguardo per quelle povere persone. Lui stesso aveva assistito, le volte che il padre si era spinto nel Fayland per affari, in che condizioni erano ridotti e trattati dai mercanti di schiavi e dai loro padroni, qualcosa che aveva fatto nascere in lui una forte repulsione per quella condizione e quel feudo. 

Nonostante il parere fortemente contrario del padre, con cui arrivò a litigare duramente, e quello della madre che invece viveva tutta la situazione con un'ansia terribile e suppliche di non partire, Valinor si arruolò nella leva volontaria dell'esercito che era già ventenne, ma nemmeno capace di tenere una spada in mano. L'esercito del Sud però non aveva alcuna intenzione di impiegare carne da macello da gettare al fronte, quella era la tattica crudele degli schiavisti del nord, e così sottopose Valinor così come tutte le leve senza esperienza ad un duro allenamento per renderli pronti almeno a combattere per la propria vita e capire gli ordini sul campo. I mesi del conflitto furono molto duri, ma anche una vera e propria scuola di vita, e Valinor si distinse pian piano sul campo di battaglia fino a raggiungere il grado di sergente di fanteria a soli vent'anni. Fu però durante uno degli scontri più duri che Valinor, e molti altri uomini sotto al suo comando, alcuni dei veri e propri amici, furono investiti in pieno dagli effetti devastanti di un potente incantesimo ad area lanciato dallo schieramento avversario. Valinor sopravvisse per miracolo, gravemente ferito, ma tanti dei suoi uomini non ebbero lo stesso fato, chi morto, chi orribilmente mutilato, chi reso pazzo dall'esperienza vissuta.  Fra i soldati caduti, morì anche Saskia, una schiava liberata che aveva deciso di unirsi assieme ad altri come lei per combattere per la libertà degli altri schiavi ancora in mano al Fayland. Nei mesi in cui avevano calcato gli stessi campi di battaglia, dormito sotto lo stesso cielo, negli stessi luridi accampamenti militari, fra lei ed il sergente era nato qualcosa di bello. Si erano promessi amore eterno, fantasticando sulla vita che avrebbero avuto una volta finito il conflitto, magari rivendicando qualche appezzamento di terra sottratto agli schiavisti del Nord e che avrebbero coltivato accogliendo gli schiavi che prima vi lavoravano come bestie e a cui invece avrebbero stavolta garantito la libertà ed un salario, delle condizioni di lavoro umane. Tutto quello si infranse con la sua morte, per Valinor fu più doloroso di qualsiasi ferita avesse mai subito, persino di quelle che lo avevano costretto in infermeria fin quasi alla fine del conflitto. Al sergente ci vollero settimane per riprendersi dalle gravi ferite che aveva riportato, lasciandolo coperto da cicatrici in molti punti del suo corpo. Fece giusto in tempo a combattere l'ultima decisiva battaglia della guerra, quella che avrebbe decretato la vittoria consolidata del Powys nei confronti del Fayland, nella quale ancora una volta il valente soldato si distinse per le indubbie doti sul campo dimostrandosi decisivo per l'esito della battaglia. ,

A guerra conclusa, diverse mostrine e riconoscimenti assegnatigli ed un cospicuo bottino di guerra, Valinor decise di investire quelle risorse e quel prestigio chiedendo di essere ammesso nell'ordine dei Cavalieri della Lama Mistica, custodi dell'Accademia di Magia di Harlindon nel Minartias. Quanto era accaduto in quella tragica battaglia dove i maghi del proprio schieramento erano stati uccisi o tenuti in impegnati dalle forze nemiche, lasciando così campo libero alla potenza distruttiva degli incantatori avversari, lo aveva segnato profondamente. Valinor decise che avrebbe appreso le arti dietro a tale potere arcano, imparando come contrastare quei poteri e come usarli a proprio favore per sconfiggere i maghi nemici o per proteggere sé stesso o gli altri da essi. A dispetto dello scopo più di guardiani che di combattenti per il quale era stato fondato l'ordine cavalleresco devoto a Mystra, Valinor sapeva che era il posto perfetto per imparare ciò; però imparò presto anche l'arroganza dei maghi e della loro casta che permettevano ai cavalieri, loro custodi, di imparare solo quanto necessario da poter essere usato strettamente o quasi in battaglia, senza permettere loro di addentrarsi nel vero Sapere da loro detenuto. Ad ogni modo, nel corso di sette anni, e non senza grande impegno e determinazione, egli apprese come fondere le sue capacità marziali con la magia, come controllarla e convogliarla in potenti incanti difensivi ed offensivi. Solo a quel punto, tre anni orsono, venne accolto ufficialmente nell'ordine cavalleresco, divenendo a tutti gli effetti un Cavaliere Mistico, pronto a proteggere l'Accademia di Magia, i suoi membri e l'Impero di Koor dalle minacce magiche, in particolare dalla necromanzia e dalla piromanzia, ovunque fosse necessario. 

 

Modificato da Pyros88
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8 minuti fa, Pyros88 ha scritto:

Background Valinor Vavendis

 

  Contenuti nascosti

Valinor Vavendis nacque 31 anni fa a Porto Fortuna da una famiglia molto povera. Il padre faceva il mercante ambulante, arrangiandosi a vedere e comprare quello che trovava di volta in volta nelle varie città e villaggi nei quali giungeva nel suo peregrinare spingendosi anche oltre i confini del feudo fino nelle zone limitrofe degli altri tre dell'Impero di Koor. La madre di Valinor si occupava invece del cibo, di crescere loro figlio e tutto quello che non comprendeva il commercio, ambito del marito. Il ragazzo crebbe senza una vera casa, a meno che il loro carrozzone potesse essere definito tale, senza dei parenti né dei veri amichetti. Le uniche persone che poteva forse dire di conoscere e di conoscerlo erano gli ambulanti e carovanieri che spesso incrociavano durante i loro spostamenti e con cui spesso condividevano dei tragitti per farsi compagni e proteggersi a vicenda. Erano però pur sempre frequentazioni momentanee, prima o poi ci si doveva separare, ognuno per la propria strada e chissà fra quanto ci si sarebbe rivisti, se mai sarebbe più accaduto. La loro più grande ricchezza era la libertà e fu quando scoppiò la guerra fra il Sud ed il Nord per la liberazione degli schiavi che Valinor decise di fare qualcosa al riguardo per quelle povere persone. Lui stesso aveva assistito, le volte che il padre si era spinto nel Fayland per affari, in che condizioni erano ridotti e trattati dai mercanti di schiavi e dai loro padroni, qualcosa che aveva fatto nascere in lui una forte repulsione per quella condizione e quel feudo. 

Nonostante il parere fortemente contrario del padre, con cui arrivò a litigare duramente, e quello della madre che invece viveva tutta la situazione con un'ansia terribile e suppliche di non partire, Valinor si arruolò nella leva volontaria dell'esercito che era già ventenne, ma nemmeno capace di tenere una spada in mano. L'esercito del Sud però non aveva alcuna intenzione di impiegare carne da macello da gettare al fronte, quella era la tattica crudele degli schiavisti del nord, e così sottopose Valinor così come tutte le leve senza esperienza ad un duro allenamento per renderli pronti almeno a combattere per la propria vita e capire gli ordini sul campo. Gli anni del conflitto furono molto duri, ma anche una vera e propria scuola di vita, e Valinor si distinse pian piano sul campo di battaglia fino a raggiungere il grado di sergente di fanteria a soli vent'anni. Fu però durante uno degli scontri più duri che Valinor, e molti altri uomini sotto al suo comando, alcuni dei veri e propri amici, furono investiti in pieno dagli effetti devastanti di un potente incantesimo ad area lanciato dallo schieramento avversario. Valinor sopravvisse per miracolo, gravemente ferito, ma tanti dei suoi uomini non ebbero lo stesso fato, chi morto, chi orribilmente mutilato, chi reso pazzo dall'esperienza vissuta. Al sergente ci vollero mesi per riprendersi dalle gravi ferite che aveva riportato e che lasciato cicatrici deturpanti in molti punti del suo corpo. Fra i soldati caduti, morì anche Saskia, una schiava liberata che aveva deciso di unirsi assieme ad altri come lei per combattere per la libertà degli altri schiavi ancora in mano al Fayland. Nei mesi in cui avevano calcato gli stessi campi di battaglia, dormito sotto lo stesso cielo, negli stessi luridi accampamenti militari, fra lei ed il sergente era nato qualcosa di bello. Si erano promessi amore eterno, fantasticando sulla vita che avrebbero avuto una volta finito il conflitto, magari rivendicando qualche appezzamento di terra sottratto agli schiavisti del Nord e che avrebbero coltivato accogliendo gli schiavi che prima vi lavoravano come bestie e a cui invece avrebbero stavolta garantito la libertà ed un salario, delle condizioni di lavoro umane. Tutto quello si infranse con la sua morte, per Valinor fu più doloroso di qualsiasi ferita avesse mai subito, persino di quelle che lo avevano costretto in infermeria fin quasi alla fine del conflitto. Fece giusto in tempo a combattere l'ultima decisiva battaglia della guerra, quella che avrebbe decretato la vittoria consolidata del Powys nei confronti del Fayland, nella quale ancora una volta il balene soldato si distinse per le indubbie doti. 

Ormai veterano della guerra, diverse mostrine e riconoscimenti assegnatigli ed un cospicuo bottino di guerra, Valinor decise di investire quelle risorse e quel prestigio, chiedendo di essere ammesso nell'ordine dei Cavalieri della Lama Mistica, custodi dell'Accademia di Magia di Harlindon nel Minartias. Quanto era accaduto in quella tragica battaglia dove i maghi del proprio schieramento erano stati uccisi o tenuti in impegnati dalle forze nemiche, lasciando così campo libero alla potenza distruttiva degli incantatori avversari, lo aveva segnato profondamente. Valinor decise che avrebbe appreso le arti dietro a tale potere arcano, imparando come contrastare quei poteri e come usarli a proprio favore per sconfiggere i maghi nemici o per proteggere sé stesso o gli altri da essi. A dispetto dello scopo più di guardiani che di combattenti per il quale era stato fondato l'ordine cavalleresco devoto a Mystra, Valinor sapeva che era il posto perfetto per imparare ciò; però imparò presto anche l'arroganza dei maghi e della loro casta che permettevano ai cavalieri, loro custodi, di imparare solo quanto necessario da poter essere usato strettamente o quasi in battaglia, senza permettere loro di addentrarsi nel vero Sapere da loro detenuto. Ad ogni modo, nel corso degli ultimi anni, e non senza grande impegno e determinazione, egli apprese come fondere le sue capacità marziali con la magia che permea tutto e come controllarla e convogliarla e divenne un Cavaliere Mistico a tutti gli effetti, pronto a proteggere l'accademia e a servire ovunque fosse necessario.

 

Già letto tutto. Più tardi ti mando in privato un messaggio per chiarire due o tre cosette.

  • Grazie 1
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Malakai Balkisson

 

BG

Spoiler

Malakai Balkisson è il più giovane di due fratelli e sei sorelle, tutte figlie di Blakis e Aisha Grimson ha dovuto fin da piccolo sopportare le angherie dei parenti in un piccolo villaggio del Sud chiamato Hanser, ma ha ovviato seguendo da subito le orme del padre e imparando da giovane età a fare il fabbro e a cacciare con l'arco di frodo. La sua vita è proseguita tranquilla fino ai 27 anni, età a cui aveva ormai preso il posto del padre alla fucina a tempo pieno, mentre il fratello maggiore si era dedicato ai campi e le sorelle erano o in sposa o a filare come la madre. Poi venne la guerra, e come tutte le guerre da prima arriva solo la notizia, poi il reclutamento, che però lui evitò visto che si offrì il fratello maggiore, che aveva già figli che potevano fare il lavoro dei campi, mentre non c'era ancora nessuno per il lavoro alla fucina.

Ma se la guerra ti vuole e se non sei tu ad andare da lei è lei a venire da te...ed arrivò in un giorno di estate. Da prima si vide il fumo alla fattoria dei Collinson a Nord, poi si vide il figlio minore correre urlando verso il villaggio che il nemico era qui.

Il panico iniziò a diffondersi, molti uomini erano partiti e pochi rimanevano per difendere il luogo, e anche se il nemico erano schiavi mal armati, erano comunque tanti.

Fu in quel momento che Malakai la vide per la prima volta in mezzo alla folla isterica, una donna ai suoi occhi bellissima, dai vestiti neri e dalla pelle bianca come la neve d'inverno. Essa gli porse una spada e lui l'afferrò mentre sentiva ardere dentro di lui il desiderio di difendere quello che era suo.

Si fece strada fino a un carro per parlare dall'alto e con parole d'acciaio e fiamme incoraggiò ogni uomo a prendere le armi per difendere non solo la sua casa, ma anche quella del fratello, quella dell'amico e quella del vicino. Per difendere non solo i suoi cari, ma anche i cari degli altri. Per proteggere non solo i propri averi, ma anche quelli deglialtri, conscio che ognuno avrebbe fatto lo stesso rispettoso dell'essere tutti parte del villaggio di Hanser.

Incitati dalle sue parole ognuno difese il villaggio con ogni fibra del suo corpo , Malakai stesso fu ferito tre volte quel giorno, m tornò sempre in prima linea a incitare gli uomini e a comandare ogni contrattacco combattendo strada per strada contro gli schiavi mandati a morire dal nord.

Quando poi sembrava che tutto stesse per esser perduto, mentre la terza  ferita veniva aperta sul suo fianco di Malakai ormai in piedi per puro forza di volont, arrivarono i rinforzi del Sud che sconfissero i nemici definitivamente.

Mentre il villaggio stava festeggiando, Malakai si accasciò al suolo pronto ad abbracciare finalmente la morte, ma la dama gli riapparve davanti "non acora" gli fece mentre lui riapriva gli occhi in un letto di una casa adibita a ospedale da campo.

La storia del fabbro Malakai che difese strenuamente il suo villaggio iniziò a diffondersi quel giorno, mentre veniva eletto secondo capovillaggio.

Malakai decise quindi di diventare un avventueriero, vedendo nel salvare altri villaggi come il suo, una possibilità di ottenere il titolo su altri luoghi e un giorno riuscire ad avere un feudo tutto so ove finalemnte regni la pace.

 

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