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comment_1916788

Ecco il bg, mi sono tenuto sul leggero. Poi magari lo estendo un po'.
Sono rimasto fullchierico.

BG

Zendo Sleid ha passato quasi tutta la vita come membro del clero di Selune, seguendo le orme dei genitori. Coinvolto in un conflitto con dei seguaci di Malar ha finito per entrare a far parte della rete degli Arpisti prima come alleato, poi come membro a tutti gli effetti. Negli anni ha partecipato a sempre più missioni finendo per allontanarsi dalla propria comunità, diventando un girovago e una sorta di prete errante. 

La sua fede non l’ha mai abbandonato, e anzi è cresciuta con le imprese che ha compiuto tanto da fargli avere alcune visioni mistiche. Le ha interpretate come il volere della dea di farne un messaggero, così egli ha deciso di portare la luce di Selune nei luoghi più impervi. Quando gli Arpisti gli hanno proposto una missione nel Sottosuolo ha accettato volentieri: doveva trattarsi per forza di un segno della volontà divina.


Zendo non nasconde la sua identità da sacerdote, mentre lascia alla libera interpretazione del prossimo la sua possibile affiliazione con gli Arpisti.
Considera il suo ruolo come sacerdote quello di una guida e attribuisce scarsissima importanza alle regole del clero, alla liturgia e all’ortodossia. Frequenta poco i templi e le altre persone di fede, preferisce avventurieri e gente di strada, persone che condividono il suo spirito libero.
In quanto Arpista è un pragmatico, disposto ad usare ogni mezzo lecito per togliere di mezzo chi se lo merita. Uccide se necessario, anche se non gli fa piacere, e usa minacce e inganni quando serve.

comment_1916797

Pronto anche il mio, anch io mi sono tenuto sul vago.

@Alonewolf87 come dobbiamo regolarci per PF ed equipaggiamento?

BG

Fezzik, il Gigante di Downriver

Nato tra le aspre e nebbiose montagne del Nord, Fezzik non ha mai conosciuto i suoi genitori. Abbandonato in fasce tra le rocce, fu costretto fin da piccolo a sopravvivere da solo, nutrendosi di bacche, radici e ciò che riusciva a sottrarre a branchi di lupi o viaggiatori sfortunati. Crescendo tra i silenzi selvaggi e i venti taglienti dell’altopiano, il giovane Fezzik sviluppò una forza fuori dal comune e un istinto animale che lo rese presto temuto dai predatori e rispettato dai pochi nomadi che lo intravedevano tra le nevi.

Fu un vecchio cacciatore di nome Orwin a cambiare il suo destino. L’uomo, colpito dalle dimensioni e dalla resistenza del ragazzo, decise di non lasciarlo al gelo e lo portò con sé nel villaggio di Downriver, un remoto insediamento di frontiera. Qui Fezzik imparò il linguaggio degli uomini, il valore dell'onore e la disciplina della caccia e del combattimento. Sebbene rozzo nei modi, mostrò fin da subito un cuore gentile e una volontà incrollabile di proteggere i più deboli.

Negli anni, la sua mole divenne leggendaria: Fezzik superò i due metri di altezza, con muscoli come tronchi d’albero e una voce che sembrava rimbombare come tuoni tra i monti. Quando bande di orchi e predoni iniziarono a tormentare le terre di confine, fu lui a difendere Downriver, brandendo un'ascia grande quanto un uomo e respingendo ogni minaccia con furia e coraggio.

Col tempo, la fama del "Gigante di Downriver" si sparse oltre le valli: contadini, mercanti e persino nobili iniziarono a cercare i suoi servigi, offrendo oro e provviste in cambio della sua protezione. Fezzik, pur restando fedele al suo villaggio, accettò queste richieste, divenendo un mercenario rispettato, seppur riluttante.

Ora, Fezzik vaga tra villaggi e città, spinto non tanto dalla sete di ricchezza quanto dal desiderio di dare un senso alla propria forza, nella speranza di scoprire, forse un giorno, chi era prima di diventare Il Gigante di Downriver.

Modificato da Pentolino

comment_1916915

ecco il bg.

Caelthar Vel’Enar

Caelthar Vel’Enar nacque in una nobile casata del Cormyr, una famiglia conosciuta per la sua devozione a leggi severe, una moralità antica e rigida. Il padre, Thaeven, era un magistrato imparziale e temuto; la madre, Serayna, una studiosa di retorica e politica, nota per la sua lingua tagliente e la sua onestà.
Ma tra gli alti ranghi della società, la verità può essere una condanna più che una virtù. Quando Serayna scoprì una rete di corruzione legata a un influente consorzio mercantile, che includeva membri della nobiltà, ufficiali militari e persino ecclesiastici, insistette per rendere pubblico ciò che aveva appreso. Suo marito la sostenne, ma la giustizia, nel mondo reale, raramente premia i giusti.
Quella stessa estate, Serayna morì in un “incidente” di caccia, e Thaeven fu accusato di eresia, di aver falsificato documenti e pronunciato menzogne contro la Corona. Nessuna prova concreta fu mai presentata, ma le voci e le accuse bastarono: fu imprigionato a vita nella prigione del regno, dove finì per impazzire.
Caelthar, all’epoca ventenne e appena ordinato come cavaliere, cercò di intervenire, convinto che la verità avrebbe trionfato.
Sbagliava.
Fu umiliato pubblicamente, espulso dal suo ordine, e marchiato come fanatico, instabile e pericoloso per la pace del regno. Sua sorella, Lyrielle, fu costretta a rinnegare la famiglia per essere accolta in un'altra casata. Non l'ha più rivista.
Fu in esilio che Caelthar, distrutto ma vivo, vagò senza meta, portando con sé più rabbia che fede. Per mesi, sopravvisse solo grazie a piccoli lavori e duelli clandestini, poi una notte sognò un tribunale spettrale in rovina, illuminato da una luna che piangeva sangue. Al centro, un trono vuoto. Una voce parlò: “Tu sei giudice. Tu sei sentenza. Tu sei condanna.”
Hoar, il dio della vendetta e della giustizia, gli offrì uno scopo: non redenzione, non gli chiese nemmeno di perdonare. Gli chiese di vedere ogni atto come una bilancia da equilibrare. E Caelthar accettò. Così nacque il suo Giuramento.
Ora lui non cerca vendetta contro una sola persona, ma contro un intero sistema marcio da epurare.
Ha un taccuino, una lista di nomi e diverse piste da seguire per portare a termine il suo compito.

ESTRATTI DEL DIARIO DI CAELTHAR

Il vento freddo del mattino mi ha sussurrato, cerca di graffiarmi il cuore.
Le stagioni passano come respiri affannati, eppure ogni giorno mi sembra uguale: vuoto, lento, pesante.
Dicono che il mio sangue porti una scintilla divina, che dovrei essere un faro, ma la luce che ho dentro brucia, non illumina.
Non mi ha mai salvato da nulla.

[...]

Ho visto il viso di mia sorella una sola volta dopo la sentenza.
Lei stava zitta, Io no.
La nobiltà del Cormyr ha i suoi giochi, le sue corti, i suoi peccati nascosti tra gli arazzi.
Quando nostra madre ha parlato troppo, l’hanno fatta sparire. Quando mio padre ha cercato giustizia, l’hanno fatto impazzire.
Quando io ho chiesto la verità… mi hanno marchiato. “Un fanatico. Una minaccia.”
Ma Hoar ha visto...E ha risposto.

[...]

Da allora porto la spada non come un cavaliere, ma come un giudice.
Non ho un regno, non ho un nome che conti.
Ho solo la lista, i nomi...e le visioni.
Quando dormo, vedo i corrotti, i colpevoli, coloro che si credono intoccabili.
Le mie mani bruciano di luce quando li trovo.
Ma io non mi sento più puro.
Solo… più vuoto.

[...]

A volte prego, ma non cerco conforto, solo direzione.
Hoar non mi parla come un padre, non mi consola.
È come un eco dentro le ossa: “Agisci. Non tremare. Non fermarti.”
Io obbedisco.
E quando avrò finito…non resterà nulla in me che meriti salvezza.

[...]

La gente mi guarda con speranza.
Dicono che sono un angelo, che la mia spada è salvezza.
Loro però non vedono i miei sogni, non sentono le urla nei corridoi vuoti del mio cuore.
Io non salvo.
Io giudico...ed ogni sentenza mi costa un pezzo dell’anima.

[...]

Un giorno, la lista finirà.
Il sangue verrà versato, il sistema epurato.
Quel giorno, lo so, io non sarò più niente.
Non avrò più uno scopo.
Non un nome.
Solo silenzio.
E allora, sotto un cielo senza stelle, mi sdraierò tra le foglie d’argento.
E svanirò, per Sempre...

Scusate, mi sono fatto prendere un pò la mano, è liberamente tratto da una canzone che ascolto spesso :P
Ad ogni modo, come già detto in precedenza, @Alonewolf87 se dovessero servirti i nomi di eventuali obiettivi di Caelthar posso fornirli. Non li ho messi perché magari per fare dei collegamenti vuoi carta bianca. Dimmi tu.

per quanto riguarda la scheda, forse me lo sono perso. Mi servirebbe sapere il metodo per le stat e come regolarci per l'equip.

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comment_1916939
2 ore fa, Hugin ha detto:

per quanto riguarda la scheda, forse me lo sono perso. Mi servirebbe sapere il metodo per le stat e come regolarci per l'equip.

Scheda fatta su Mythweavers, stats le tiro io (te le metto qui sotto), pf massimi a livello 1, media per eccesso ai livelli pari e per difetto ai livelli dispari, per l'equipaggiamento potete prendere qualsiasi equipaggiamento mundane che volete, avrete l'equivalente di 1000 monete d'oro a testa appresso e io vi fornirò gli oggetti magici.

9 12 12 13 15 15

Il 10/05/2025 alle 16:11, Pentolino ha detto:

come dobbiamo regolarci per PF ed equipaggiamento?

Vedi qui sopra

comment_1916967

Per l'aasimar quale versione prendo? A memoria mi sembra ce ne siano due, una di Volo e una di Mordenkainen.

Altra domanda: per assegnare i bonus alle caratteristiche iniziali, è possibile utilizzare la versione alternativa di Tasha o ci teniamo quelle che ci vengono date di default dalle razze?

comment_1916970

Ecco il mio BG. Per le statistiche usiamo quelle delle vecchie schede (credo di poter recuperare i punteggi di Iz abbastanza rapidamente) o ritiri anche per noi? E avrei bisogno anche di una conferma per l'equipaggiamento magico, dato che influenza la scelta delle Infusioni dell'Artefice.

BG

Taita Manaasuq

Taita Manaasuq è stato tante cose, ma l'unica parola che ancora usa per descriversi è "studioso": tutto ciò che lo definiva in passato è ormai solo un lontano ricordo che popolare di tanto in tanto i suoi sogni. Membro di una delle accademie arcane di Imaskar delle Profondità, Taita ha sempre provato a scavare nel passato del suo popolo in cerca di conoscenze abbandonate o di prove a sostegno di quelle che i suoi colleghi definivano "storielle". Ma le più importanti, quelle che finirono per influenzare tutta la sua vita, sono le ricerche sulla "magia della spada", una scuola di combattimento sviluppata dall'antico impero Imaskari per combinare la prodezza marziale con i loro incantesimi. Un argomento poco popolare, per usare un eufemismo, in una città dove il combattimento all'arma bianca e la prodezza fisica venivano considerate al massimo come esibizioni artistiche.

Fu proprio Taita a cambiare (anche se solo per un periodo limitato, probabilmente) questa percezione durante i Ludi del Glifo, le annuali esibizioni atletiche e di arti arcane svolte all'interno dell'enclave. Il giovane studioso si iscrisse ad entrambe le competizioni, una provocazione contro i suoi rivali accademici e la loro scarsa considerazione nei confronti dei suoi studi. Il suo successo nelle prove fu ben superiore alle sue previsioni: non solo scosse la comunità accademica, ma anche la popolazione della città iniziò a parlare del suo strano stile di combattimento. Ma le attenzioni e la fama si pagano, come avrebbe imparato a sue spese Taita: il suo successo attirò le attenzioni della famiglia Kusisqa, una orgogliosa famiglia di incantatori rigorosamente aderente alle tradizioni della città e fieramente isolazionista. Dei nemici pericolosi per un giovane studioso senza dei grossi protettori alle spalle.

Dopo quella vittoria Taita si trovò di fronte ad un enorme ostacolo: la mancanza di materiale per continuare a sviluppare le tecniche che aveva scoperto. L'isolamento totale di Imaskar delle Profondità rendeva difficile trovare nuove fonti o provare le sue intuizioni senza mettere in pericolo la colonia. Fu allora che decise di partire per la superficie in cerca delle antiche rovine dell'impero Imaskar, un gesto estremo per ogni Imaskari delle Profondità. Soprattutto per uno con nemici potenti come i Kusisqa.

Vista la natura della missione, Taita ebbe il permesso di portare con sé un anello incantato per comunicare all'accademia la conclusione della sua missione e l'intenzione di tornare indietro, così che potesse superare la normale limitazione dell'incantesimo difensivo posto su tutti gli Imaskari partiti dalla città. Ma l'anello sulla mano di Taita al momento del suo arrivo in superficie non era certamente quello che lui stesso aveva creato: l'aura magica che lo avvolgeva svanì appena fece i primi passi e, con essa, la sua speranza di tornare nell'unico posto che aveva mai chiamato casa. Taita non si disperò e continuò le sue ricerche: se poteva trovare un modo per superare l'incantesimo che avevano usato su di lui, lo avrebbe certamente trovato in quei luoghi dimenticati dal tempo.

Il suo aspetto, il suo comune pieno di termini desueti e il suo comportamento a dir poco eccentrico non lo aiutarono certamente. Ma, per sua fortuna, i primi che decisero di "approfondire" la sua conoscenza furono gli Arpisti: uno dei loro gruppi decise di contattarlo per avere informazioni aggiornate sulle voci che giungevano dal Sottosuolo. Taita non sapeva nulla dei conflitti tra svirfneblin e drow o sulla caduta di Menzoberranzan, ma i racconti su Imaskar e gli oggetti magici che portava con sé erano prove più che sufficienti a provare che non si trattava solamente dell'ennesimo visionario.

Da allora Taita collabora con gli Arpisti, guidandoli tra le antiche rovine degli imperi che hanno abitato il Faerun. Sogna ancora di tornare a casa, ma non solo per riportare le sue scoperte: vuole far superare al suo popolo la paura verso l'esterno, spezzando finalmente il Grande Sigillo. Proprio per questo, quando ha sentito parlare di una spedizione nel Sottosuolo non ha atteso molto per offrirsi come volontario: potrebbe essere finalmente l'occasione per ritrovare la sua casa perduta.

Il BG può essere espanso, ovviamente. Faccio un paio di note a parte che possono essere sistemate per inserire al meglio il PG nella trama che avevi pensato:

-Ho assunto che gli eventi della Piaga della Magia non siano avvenuti e che il Grande Sigillo che isola Imaskar delle Profondità dal resto del mondo sia ancora integro (assieme alla pratica di cancellare la posizione della città dalla memoria di chi parte per l'esterno)

-Ho assunto che gli eventi del Sottosuolo non abbiano toccato molto Imaskar, essendo abbastanza isolata. In caso non fosse così, quel pezzo può essere modificato: Taita potrebbe aver dato delle informazioni agli Arpisti e averli aiutati a scoprire cos'è accaduto nel Sottosuolo

Modificato da Ian Morgenvelt

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comment_1917005
5 ore fa, Hugin ha detto:

Per l'aasimar quale versione prendo? A memoria mi sembra ce ne siano due, una di Volo e una di Mordenkainen.

Quella della Mordenkainen.

5 ore fa, Hugin ha detto:

Altra domanda: per assegnare i bonus alle caratteristiche iniziali, è possibile utilizzare la versione alternativa di Tasha o ci teniamo quelle che ci vengono date di default dalle razze?

Potete usare la versione della Tasha

4 ore fa, Ian Morgenvelt ha detto:

Per le statistiche usiamo quelle delle vecchie schede (credo di poter recuperare i punteggi di Iz abbastanza rapidamente) o ritiri anche per noi?

Ritiro anche per voi

4 ore fa, Pentolino ha detto:

@Alonewolf87 Non ho capito, questi sono i punteggi per le abilità?

9 12 12 13 15 15

Quelli di Hugin, i vostri domani ve li ritiro