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Demon God's Fane


Aurelio90

Messaggio consigliato

Leggere lo spoiler prima d'iniziare:

Scrivere in prima persona, descrivendo impressioni ed azioni secondo il PG, non il giocatore

Nel vostro primo post di gioco, in spoiler, mettete una breve descrizione fisica del vostro PG.

Evitiamo il pensato diretto o le "seghe mentali"; penso siano inutili oltre che generare (anche se involontariamente) del metagame.

Quando volete fare qualcosa scrivetela pure sul post in On, mentre in spoiler spiegate in Off l'azione effettiva. I dadi li tiro io e riferisco poi il risultato.

Ultimo, ma non meno importante; evitiamo post di una riga e mezza. Cioè, non chiedo sonetti in lingua romanza, ma cercate di essere il più descrittivi (e comprensibili) possibili.

 

Siete un gruppo di avventurieri di una certa fama; per alcuni vi lega un vincolo d'amicizia e lealtà, altri per il gusto dell'avventura, altri ancora per la giustizia, ed altri forse per il mero guadagno personale. Il tutto è cominciato nella solita e classica (anzi, abusata da bardi e cantastorie) visita in una locanda quando, un pò il fato e un pò qualche boccale di birra di troppo, vi aveva spinti a pedinare un ambiguo mercante per poi scoprire che egli aveva legami con alcuni criminali responsabili di assalti delle carovane fuori città.

Possiamo dire che sono due, o forse tre anni, che viaggiate per la regione. Vi siete fatti una certa fama, è da riconoscerlo. Tagliagole prezzolati dalla malavita, necromanti che rianimano i morti come orrori irrequieti, e magari perfino un drago alquanto tronfio e sicuro di sé che rivendicava diritti (nonché una generosa offerta da parte dei mercanti viaggiatori) su una rotta commerciale. Insomma, non sarete proprio membri dell'alta aristocrazia che vengono invitati nelle serate di gala, ma non avete bisogno di titoli nobiliari per ottenere rispetto ed ammirazione dalla maggior parte della regione!

I guadagni dei vostri tesori li spendete in maggior parte per donne, vini e canzoni oltre a migliorare il vostro arsenale e il vostro stile di vita, sempre in movimento alla ricerca di bande di orchi selvaggi, assassini drow e l'occasionale mago che s'improvvisa tiranno. Finora siete passati sopra a questo ed altro e, certamente non senza rischi, siete riusciti a mettere la parola "fine" sulla vostra ultima impresa.

Il vostro compare Tifilith, durante una contrattazione con un mercante relativa a certi acquisti, è venuto a sapere di un piccolo villaggio chiamato Gallowmere. L'insediamento è nei pressi di una zona montuosa della regione a clima temperato; distante dalle principali rotte commerciali e dalle grande città, il posto sembra non essere mai stato bersagliato da orde di barbari, troll iracondi e dall'occasionale drago sputa-fuoco. Ma, soprattutto, ha sentito parlare del cosiddetto "Lago Dorato", le cui acque sembra possedere proprietà magiche se non miracolose, alleviando i dolori e sanando varie infermità. Ovviamente l'investigatore è stato inizialmente scettico da queste dicerie... ma la sua curiosità ha preso il sopravvento; non varrebbe forse la pena andare fin lì e vedere se tali acque siano veramente miracolose? E poi un villaggio tranquillo che si tiene a larga distanza da signori della guerra, cabale di necromanti e mostri striscianti del sottosuolo.... perché, insomma, non proporre alla compagnia di godersi una piccola vacanza?

 

***

 

Avete viaggiato per circa una settimana (chi a cavallo, chi a piedi) nel bel mezzo di un'estate particolarmente afosa. Il sole ha martellato varie volte le vostre teste, e grazie forse ai poteri magici di Filippo la sete non è stato poi un nemico così irriducibile. Ma man mano che vi avvicinavate alla vostra destinazione il clima ha cominciato ad essere un pò più mite e misericordioso... finché, verso il tramonto e a circa da una cinquantina di metri, non avete raggiunto quello che sembra essere il villaggio di Gallowmere. Vi balza subito all'occhio che Gallowmere è privo di cinte murarie, bastioni o qualsiasi genere di difesa che un insediamento dovrebbe avere contro briganti, lupi e altri pericoli

 

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Tiflith Lockwar

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Descrizione: Tifilith, per cominciare, non è una bellezza a vedersi: dove molti tiefling sono stati abbastanza fortunati da non presentare tratti fisici troppo marcati (quando, comunque, anche solo un accenno di discendenza immonda è sufficente a scatenare il disgusto e la discriminazione della gente), a lui è capitato di avere una pelle di colore verde oliva, un mento con delle pronunciate calcificazioni ossee, due occhi dalle bianche iridi e due vistose ed ingombranti corna, a completare il quadretto. Non proprio un  amore a guardarsi, se anche non aveste i pregiudizi che in genere si hanno sui tiefling.
Magro decisamente piu di quello che vi aspettereste da qualcuno che si vanti di poter utilizzare una spada (fosse pure uno stocco) con la sua maestria, risulta comunque muoversi con una aglità sorprendente.
Le vesti sono eleganti; ma, direste, piu adatte ad un saltimbanco girovago, che ad un avventuriero o un nobile (malgrado sia quello il modo in cui si presenta): blu cobalto ed oro, intrecciati a formare complessi e raffinati disegni, sono una scelta bizzarra per entrambe le definizioni.

Personalità:  Tifilith Lockwar cerca sempre di mantenere un apparenza calma e pacata, piuttosto che manifestare i suoi moti dell'anima e le sue emozioni. Fa un largo uso della sua logica e dell suo eloquio forbito per cercare di raggiungere i suoi scopi senza dover utilizzare violenza ed energie inutilmente.

Riflessivo ed analitico, Tifilith tende ad interpretare la realtà che lo circonda a partire da dati empirici ben precisi e deduzioni logiche, piuttosto che non essere trasportato dalle reazioni emotive. Metodico e razionale, nel modo in cui interagisce con il mondo che lo circonda; sia che si tratti di leggere i messaggi facciali di una persona di cui cerchi di stabilire la sicncerità, sia che si tratti di calcolare l'angolo di entrata dello stocco in un affondo, in modo che non vada ad impattare contro la sesta costola dell'avversario, riducendo il danno della ferita inflitta.

Particolarità: Tifilith Lockwar ha alcune particolarità caratteriali e coazioni che aiutano a comprenderne il comportamento:
- Si esprime principalmente utilizzando termini forbiti ed ostentando la sua superiore cultura e logica, in modo da "compensare" il suo spetto poco rassicurante.
- E' stonato come una campana ed incapace di alcuna espressione artistica.
- Per reazione alle discriminazioni a cui è andato incontro a causa della sua razza, Tifilith ha preso ad andare in giro abbigliato il piu vistosamente possibile, ostentando la sua diversità, piuttosto che non celandola.
- il "Libro dei segreti alchemici e mentali di Triméte" il diario del suo vecchio precettore, sottrattogli quando per la prima volta abbandonò le mura domestiche, è uno dei suoi tesori piu preziosi.

Motivazioni: Tifilith, nl corso della sua vita, è arrivato a realizzare che il bene ed il male sono soltanto degli schemi percettivi sociali, che nulla hanno a che fare con la realtà oggettiva: la cosa andrà anche bene per la maggior parte delle persone con un intelletto medio; ma lui NON E' la maggior parte delle persone; e soggiacere a tale menzogna solo perchè la società lo impone, è qualcosa di decisamente inferire alla sua persona. La filosofia di Tifilith Lockwar è, quindi, molto semplice e si delinea nel seguente sillogismo: Tifilith ha delle abilità e del potere latenti. Lo sviluppo del potere (che sia potere mentale, marziale, economico o l'acquisire alleati potenti, poco importa) conduce un individuo a trascendere i principi di bene e di male ed a garantirsi un esistenza prospera; quindi Tifilith deve sviluppare i suoi poteri per garantirsi un esistenza prospera. Per questo venera Urgathoa, pur non avendo nessun interesse nella non morte: perchè é l'emblema del potenziale che trascende la condizione mortale con le sue sole forze.

Mi avvicino a piedi alla nostra destinazione: preferisco viaggiare sui miei piedi, se non ci sia necessità di fare altrimenti; Quindi, questo sarebbe il posto constato quando arriviamo in vista del villaggio: il poco significante, allorchè bucolico, insediamento rurale di Gallowmere. dico, scegliendo troppe parole come al solito, mentre illustro il villaggio con il tono di un saltimbanco che presenti la sua compagnia.

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Corinnae

"AH! Era ora!" Esclamo alla vista del villaggio, in uno dei momenti in cui divento intrattabile. Forse è stato il caldo dell'ultimo periodo. "Kila, ricordami perché siamo venuti in questo posto sperduto e dimenticato da tutti gli Dei?" Chiedo ad alta voce alla mia spada, anche se sapete tutti che posso comunicare con lei attraverso la mente.

"Idea di Tiflith!" Risponde laconica la lama, con il tono di chi sa già cosa aspettarsi. E infatti: "Giusto, Cornino! Spiegami di nuovo cosa facciamo in questo, come l'hai chiamato? Bucolico posto del diavolo!" Esclamo rivolta a Tiflith, il tono di chi non si aspetta una risposta ma parla solo per dar fastidio. 

Descrizione

Corinnae potrebbe anche essere una bella ragazza, se non fosse per la pelle mortalmente pallida (quasi grigia), gli occhi incavati e cerchiati di nero, per i denti appuntiti e le piccole corna che le spuntano sulla fronte, ma soprattutto per la lunga e muscolosa coda che si agita alle sue spalle. Indossa abiti abbastanza scoprenti, soprattutto con questo caldo: una semplice fascia protettiva sul seno, una sorta di mantello, una fascia a raccogliere i capelli e un paio di pantaloni decisamente attillati. Sapete che gli occhi in realtà sono rossi, ma porta delle speciali lenti magiche per farli apparire marroni (e per vederci meglio, dice lei). Alla cintura una borsa ma soprattutto una mortifera Katana, che si chiama Kila ed è intelligente, anche se un po' antipatica.

Ad ogni modo, la caratteristica che la rende meno appetibile di tutte è il suo carattere: bipolare e lunatica, un secondo è estroversa e chiaccherona, quello dopo chiusa in se stessa e malinconica, quello dopo ancora irritabile e irritante. Inoltre è decisamente incapace nel suo rapportarsi con la gente, risultando quasi sempre fuori luogo con le sue battute, inopportuna e, in breve, antipatica. In questi anni ormai avete imparato a conoscerla e a sopportare i suoi sbalzi d'umore e la sua sgarbatezza, scoprendo che dietro a questa scorza lunatica c'è una ragazza parecchio fragile e dall'animo buono, che darebbe tutta se stessa per aiutarvi, voi che siete i suoi unici amici. 

Immagine

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Aggiungeteci corna e coda :P

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Leannan Seanlaoch

Descrizione:

Leannan è un elfo slanciato e magro. Il suo sguardo curioso saetta in tutte le direzioni e quando ne ha la possibilità recupera dallo zaino il suo taccuino, su cui annota minuziosamente tutto ciò che attira la sua attenzione, come nuove forme e adattamenti bizzarri alle condizioni ambientali, che poi tenta di replicare con la sua magia. Lunghi capelli castani gli incorniciano il volto, tenuti sempre perfettamente lisci e rigorosamente liberi.

Ad un primo sguardo è evidente che il suo fisico è debole, ma la sua forza risiede nella sua insaziabile curiosità e nella voglia di sperimentare e risolvere enigmi sempre più difficili. Da quando vive nelle terre umane ha imparato il valore della pazienza e della diplomazia, sempre necessari con creature dal temperamento così mutevole e focoso.

Seduto non troppo comodamente sul mio cavallo, ascolto i battibecchi dei due tiefling senza prenderne parte. "Sangue umano e sangue demoniaco... Una bella combinazione, non mi stancherò mai di ripetermelo. Ma poteva andare peggio, potevano nascere mezzi orchi..."

"Poco significante, dici?" chiedo, rivolto a Tifilith, cercando di interrompere il battibecco sul nascere. "È possibile, ma non sono affatto sicuro che l'assenza di mura significhi l'assenza di importanza. Le vite degli abitanti di questo posto hanno sicuramente valore per chi li volesse catturare come schiavi, la loro produzione agricola fa sicuramente gola a qualunque perdigiorno che si dedichi al crimine e la loro carne è sufficiente a sfamare qualche animale feroce. Quindi o stiamo per entrare in un villaggio di idioti incoscienti, oppure per qualche misteriosa ragione qui intorno non ci sono pericoli. In entrambi la situazione può dimostrarsi molto interessante."

@DM, tutti:

Uso uno slot di secondo livello per lanciare Cavalcatura condivisa ed evocare un cavallo leggero. Se qualcuno ne ha bisogno, posso frazionare la durata dell'incantesimo (26 ore) per evocare qualche cavallo leggero o pony in più per qualche ora.

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Filippo Argenti

Descrizione
 

A prima vista si direbbe un umano dalla muscolatura maromorea e capelli e barba corvini... ma gli occhi completamente blu, privi di iridi visibili, e la flebile luce emanata dalle sue membra rivelano la sua vera natura da erede dei Celesti.


Dalla mandibola squadrata e una muscolatura impressionante, indossa continuamente una pesante e resistente armatura completa di ferro nero priva di fronzoli e orpelli inutili, con drappi cremisi come il sangue dei suoi nemici. Dietro alla schiena ha un possente falchion con l'impugnatura in dente di drago e rune blu scure, e dal fodero dello stesso colore. La lama è semplice, senza decorazioni, ma la magia con cui è infusa la rendono un notevole strumento di morte.Al fianco gli pende anche una mazza chiodata, sempre utile contro scheletri e marmaglia simile.
Un lungo mantello cremisi orlato d'oro è legato alle spalle, ha un insolito amuleto a forma di spadone e una cintura in pelle di drago rosso con una fibbia formata dagli artigli del drago "donatore" della pelle"

Filippo è tanto irruento ed istintivo quanto carismatico. Dice sempre quello che pensa, cosa che ha causato non pochi guai... ma vi ha tirato fuori da altrettanti guai con Pietà, uno dei tanti nomignoli ironici che affibbia al suo falchion.
Una cosa è palese per tutti voi: libri e carteggi non lo interessano, e non sa nulla di Dei o affini. Conosce solo l'arte della guerra, ma in quella è un maestro


Osservo, ridendomela sotto i baffi e sotto l'elmo, dell'ennesimo litigio dei due tiefling cervelloni. Sarò pure "stupido ed ignorante" come mi dicono, però il loro sconfinato intelletto non gli impedisce di litigare come due bambinetti. 
"Niente mura... probabilmente non ne hanno mai avuto bisogno." dopo di che mi rivolgo a Tiflith, apostrofandolo "Bucolico? Devi proprio fare il poeta di fronte a un buco di cu.lo di posto? Fammi il piacere di indorare la pillola con il tuo parlato... forbito a chec.che di palazzo ed allocchi, grazie."
Dopo di che bofonchio tra me e me, spronando il cavallo per raggiungere Gallowmere "Sperando che le coscie delle ragazze locali siano aperte quanto il villaggio..."
 

@DM

Si, mi sono comprato un cavallo leggero all'ultimo.



Vado in giro con Veste Magica ( estesa, 26 ore totali) che mi conferisce un ulteriore +3 all'armatura, arrivando a 28 CA.
Inoltre ho castato stamattina Arma Magica Superiore (estesa con la verga, 26 ore), portando il falchion a +5.
Inoltre ho accumulato nel falchion un Infliggi Ferite Moderate (3d8+13)
Sia la verga metamagica estesa minore che quella media hanno ancora 2 cariche

Ho ancora: 8 incantesimi di 1°, 8 di 2°, 6 di 3°, 6 di 4°, 7 di 5°, 6 di 6° e 4 di 7°
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Mentre percorrete un piccolo sentiero che indirizza malamente verso il villaggio (dato che non è proprio una strada battuta), notate a sinistra e a destra dei campi di zucche. Qua e là sono stati piantati dei spaventapasseri, omini di paglia legati su un palo di legno dotati di berretti e casacche. In giro per i campi alcuni uomini; in una mano un secchio e con l'altro un mestolo, stanno dando un'ultima ripassata d'acqua alle zucche sotto il tramonto estivo.

Procedete in tranquillità in direzione di Gallowmere; il sole deve metterci ancora un pò prima di sprofondare, ma già vi sembra di sentire il canto delle cicale in mezzo all'erba. E no, niente lucertoloidi urlanti, zombie lerci o manticore territoriali sbarrano il bostro cammino. E di piccoli e fetenti goblin, con le loro macabre (e stonate) canzoncine? Nemmeno l'ombra.

 

OB09-hamlet.jpg

 

La maggior parte delle casupole sono fatte di legno e modeste sia di dimensioni che d'aspetto. Notate che ci sono due o tre edifici che hanno muri di pietra anziché di legno, ma a parte la qualità del materiale con cui sono stati eretti non sembrano riportare segni distintivi né appaiano particolarmente eleganti.

Il sentiero che vi ha condotto qui attraversa questo posto, ma vedete qua e là degli alberelli, cespugli selvaggi e quello che rimane di un tronco tagliato con le radici ancora superbamente radicate nelle profondità del terreno. Vedete anche una piccola staccionata dove, al suo interno, qualcuno sta coltivando delle verdure. Magari carote o patate, ma di sicuro non zucche.

<Questo caldo non va affatto bene> sentite dire in Comune da un uomo dentro al recinto, le braccia appoggiate sulla staccionata a parlare con un gruppetto di uomini. <I buoi si rifiutano di tirare l'aratro, e come dargli torto? Qui sta...> poi alza lo sguardo, e la sua espressione annoiata e sconsolata sembra illuminarsi di stupore e preoccupazione notando il quartetto di individui singolari (cioè voi) appena arrivati, chi a piedi e chi a cavallo, con le loro vesti ed armature bizzarre. O, se non quelle, per la loro natura particolare. Anche gli altri si voltano, seguendo lo sguardo del paesano, e anch'essi rimangono non poco sorpresi dei visitatori appena giunti. E uno o due di loro, vedete, non si esimono dal fare gesti scaramantici.

<Uh.... salve> esordisce uno di loro. <Voi... non siete banditi, spero. Vero?> Un'altro della compagnia guarda storto quello che ha appena parlato, e un'altro ancora si copre la mano sul viso. <Bravo, suggerisciglielo> borbotta un terzo uomo in mezzo al gruppetto

 

@tutti

Audio di sottofondo consigliato: Medieval Town dal sito "Tabletop Audio"

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Tiflilith Lockwar

Oh no, tutt'altro, miei cari signori! faccio con aria divertita alle parole dei villici, come si riderrebbe di un bambino che dice un ingenuità: il mio nome è Tiflith Lockwar; e si da il caso che, i miei compagni ed io, piuttosto che non privarvi dei vostri denari e delle vostre proprietà...  dico guardandomi intorno, come a domandarmi, poi, di quali proprietà e beni debbano aver paura ad essere privati, giacchè non vedo che case di contado ed orti: cose di poco interesse per il sottoscritto....saremmo interessati a spendere alcune delle nostre monete, in cambio della vostra graziosa ospitalità, di qualche buon pasto e...qualche informazione, puo darsi? domando con modi gentili e diplomatici che contrastano con il mio aspetto diabolico.

 

Non che sembrino maldisposti nei nostri confronti; ma partire con il piede giusto è sempre importante: Diplomazia +23. Inoltre utilizzo Inspiration per aggiungere 1d8 alla prova (è 1d8 invece che un d6, grazie al Talento da Investigator Amazing Inspiration.) e non spendo Inspiratione Points, dato che Diplomacy è una delle skill sulle cui prove posso usare inspiration senza spendere punti grazie al Talento da Investigator Expanded Inspiration. Quindi, la prova sarebbe 23+1d8

A costo di sembrare prolisso, per le prime volte, tenderei a dettagliarti le mie abilità; in parte perchè cerco di semplificarti la vita; ma anche perchè, così, le controlliamo strada facendo. :-) 

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Filippo Argenti

Mano a mano che avanzo nel villaggio, e soprattutto le parole dei villici, confermano la mia teoria: Gallowmere è un buco.

 

Appena Tiflilith inizia a parlare decido di dargli una mano: mi tolgo l'elmo, rivelando la mia natura angelica e dico, con il mio tono più tranquillo e persuasivo... cosa che non mi riesce molto bene: "Lo so che i miei compagni non sono un belvedere, ma credetemi: non abbiamo cattive intenzione."

GM

Aiuto Cronos, con un +7 a Diplomazia. Si, è Carisma puro.

 

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Corinnae

L'ingresso al villaggio non migliora affatto il mio umore. Ad ogni passo borbotto che qualcosa non mi piace, che sia il cespuglio a lato della strada o la prima casa che incontriamo. Appena ci avviciniamo al gruppo di popolani che ci rivolgono la parola, Kila mi sussurra, udibile soltanto a noi quattro: Ecco, ora però sta zitta, non vorrei che ci scacciassero a pedate prima ancora di entrare! Al che io sbuffo e mi tengo in disparte, anche se la mia espressione sbalordita quando ci chiedono se siamo dei banditi è fin troppo evidente.

@tutti

Siamo incredibilmente bene assortiti! :)

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I villici non sembrano particolarmente ostili... più che altro timorosi dalla vostra apparizione. Ma la lingua forbita di Tiflilith riesce a dissolvere la loro incertezza e permettersi di parlare con voi senza darsela a gambe o urlare Prendete le torce e i forconi!. Dopotutto, non sarebbe la prima volta che il tiefling prende questo genere d'iniziativa e vi tiri fuori dai guai. E l'intervento di Filippo, sebbene non sia proprio dei migliori, riesce comunque ad evidenziare il fatto che voi non avete intenzioni malevoli contro il posto.

<Abbiamo una o due osterie.. se volete fermarvi qui a dormire c'è solo la locanda di Nesther> esclama uno di loro. <Noi -uh- informazioni? Di che genere?>

<Ma quelle sono cor-> <ZITTO! Ehm>, interviene un'altro (mentre metà gruppetto sta facendo gesti di stare in silenzio ad un omaccione in mezzo a loro), <beh, il mio amico voleva sapere come mai dei... viaggiatori si sono spinti fin qui. Vi siete forse persi?>

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Leannan Seanlaoch

"Parla per te." rispondo appena percettibilmente a Filippo, con una punta di stizza nella voce. "Non saprei dire se ci siamo persi." rispondo al villico per introdurmi nella discussione. "Se questo villaggio porta il nome di Gallowmere, allora siamo sulla strada corretta. Dopo tanti affanni siamo in cerca solo di pace e tranquillità, almeno per un breve periodo." Il tono di voce è gentile, ma volutamente distaccato. Non sono il tipo che si dilunga eccessivamente in sorrisi, inchini e riverenze. "Spero possiate confermarci che siano nel posto giusto."

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Tifilith

Due osterie ed una locanda?! è molto di piu di quello che mi aspettassi da un villaggio come questo! bisbiglio verso i meii compagni, per poi tornare a sorridere ai villici: come dice il buon Leannan, qui: pace e tranquilità; e, inoltre,  non ci dispiacerebbe aver modo di visitare il famoso Lago Dorato, dato che ci hanno detto meriti lo sforzo di una visita. aggiungo con la legerezza di una conversazione metereologica.

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Corinnae

Mentre i miei compagni discutono con i popolani, io mi guardo attorno, cercando di individuare un'edificio che possa sembrare una locanda o una osteria. Essendo quasi il tramonto, sarà più affollata dei dintorni. Non faccio nemmeno finta di interessarmi alla conversazione, mentre la mia coda si muove frustrata.

Per l'appunto, faccio una prova di Percezione +20 per cercare di individuare una delle locande o osterie.

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<Il Lago Dorato? Vi attingiamo l'acqua per i campi e gli infusi. È un dannato periodaccio> aggiunge, <ne stavo parlando anche con gli altri... un'estate così non si era mai vista, rischia di rovinarci le zucche. E anche il lago ne ha risentito; le acque si sono ritirate di almeno 10 piedi!>

Borbottii e assensi si diffondono nel gruppetto di villici. <Siamo stati costretti a ritirare le reti dal trabucco... anche perché la pesca è stata infima, di questi tempi; pure Finch se n'è lamentato giorni fa, non vale la pena di prendere la barca e andare al largo...>

Rintocchi di campana risuonano da qualche parte nell'aria. <Oh, la funzione... scusate> e lui e gli altri uomini si allontanano. Rimangono solo il tizio dentro al recinto, che scrolla le spalle e si mette in ginocchio per controllare le verdure, e l'omaccione che era stato zittito. <... oh certo, devo andare> e gira i piedi e se ne va. <Non fateci caso> esordisce il contadino nel campo <Tin è un pò come un mulo.... a volte è lento di comprendonio. Diamine, domani devo andare a prendere altra acqua o qui va tutto in malora...>

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Tifilith 

Alzo le spalle alla scenetta dei villici che si recano alla "funzione": mi congedo dal contadino che sembra preoccuparsi per le sue zucche e mi rivolgo ai miei compagni: Bene, pare che la nostra scelta sia olgtremodo limitata; ma non vedo per quale ragione non dovremmo accontentarci della rinomata locanda di Nesther per trascorrere la notte; mentre siamo benedetti da, addirittura, due osterie! commento volgendomi verso il villaggio.

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Tarkus

La prova di Percezione ti consente di cercare una cosa specifica, non tre. Comunque per il campanile, anche con il tramonto, si vede bene; si staglia sopra al villaggio in una collinetta un pò rialzata andando verso nord-est.

 

Seguendo le indicazioni del paesano, arrivate fino alla "locanda di Nesther". Le cicale si fanno sentire ancora di più ora che la sera è sopraggiunta, e durante il vostro passaggio altri abitanti del posto (per la maggior parte umani, anche se notate un halfling e due gnomi) rimangono quasi a bocca aperta nel vedervi e cominciano a parlottare fra di loro.

I più vi guardano con viva curiosità, ma ci sono anche quelli che sembrano sconvolti nel vedere Tifilith e Corinnae, e qualcuno di loro fa addirittura segni di scongiuro. Ma tutto sommato non intralciano il vostro cammino, e da come si comportano sembrano non vedere spesso gente da fuori. D'altronde nel vostro viaggio avevate appurato che Gallowmere era sconosciuto nella maggior parte delle mappe essendo questo luogo apparentemente privo di una qualsiasi importanza.

Impiegate qualche minuto, guardandovi attorno e girando per una o due volte nei piccoli vicoli del paese, prima di trovare la locanda di cui avevate sentito parlare; è l'unico posto che offre sia vitto ed alloggio (le due locande vengono frequentate solo per mangiare e bere, ma non hanno camere o letti). Vedete fuori una piccola staccionata, ottima per legare i cavalli e ...

<Ehm ehm>

Questa tosse in falsetto vi porta a guardarvi le spalle. Un uomo, alquanto pasciuto e dagli un pò più lindi (sebbene siano della stessa fattura dei popolani che avevate incontrato prima), sembra voler attirare la vostra attenzione.

 

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<Chiedo scusa a lor signori... spero di non avere interrotto nulla di importante> esordisce con un largo sorriso.  <Mi chiamo Reeve Dallen, e sono il sindaco di Gallowmere. Non riceviamo molti visitatori da queste parti e, beh, non abbiamo molto da offrire...> si sofferma un attimo a guardare la coda di Corinnae. <Ma spero che troverete il soggiorno qui da noi di vostro gradimento!>

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Tifilith

Naturalmente non mi scompongo per le chiacchiere e le occhiate degli abitanti: un qualunque tiefling è ben consapevole delle reazioni che puo sisscitare fra la gente comune; ed io non sono certo uno dei piu belli a vedersi. Quando arriviamo di fronte alla locanda, sto per suggerire al gruppo di entrare e prendere delle stanze, prima di bere qualcosa; ma il sindaco ci avvicina e si presenta: Oh...non speravamo certo di godere l'onore di un accoglienza dal sindaco in persona! come al mio splito, sorrido di un ghigno snistro, mostrando modi gentili e misurati: Salute a voi, Sindaco Reeve Dallen: Io sono Tifilith, e questi sono i miei compagni Corinnae, Filippo e Leannan; e siamo sicuri che la nostra permanenza nel vostro bel villaggio, sarà assolutamente piacevole. faccio una pausa e poi, pensando che il sindaco sia ad accoglierci per assicurarci che non siamo nel villaggio per causare problemi, aggiungo: ne vi daremo modo di dovervi pentire di averci riservato una tale cortese accoglienza.

Solita prova di diplomazia 23+ 1d8....non vogliamo fare brutta impresisone! 

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Leannan Seanlaoch

Il timore superstizioso che ispiriamo (o più probabilmente che i due tiefling ispirano) nei popolani mi ispira un'intuizione geniale. "Chissà se esiste un incantesimo per tranquillizzare i popolani superstiziosi. Devo assolutamente fare delle ricerche a riguardo. Se nessuno ci ha pensato prima, potrei addirittura dargli il mio nome. Tranquillizzare persone di Seanlaoch. Suona bene! Sì, mi piace. E potrei anche pensare ad un ciondolo incantato che mantenga perennemente l'effetto attorno a me. Richiederebbe altri studi, ma non è il tempo che mi manca. Sì, è assolutamente necessario che io prenda qualche appunto..." Completamente perso nei miei pensieri, non faccio caso a dove ci troviamo e mi ridesto solo quando un uomo si presenta come il sindaco del paese. Rinuncio, almeno per il momento, a recuperare il mio taccuino dallo zaino e ascolto attentamente lo scambio di battute fra l'uomo e Tifilith.

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