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[TDG] Venit Perfidus Heresiarca!


Mezzanotte

Messaggio consigliato

Marzo 1307, Novara

Il magazzino è vecchio, cadente. Puzza di pesce e muffa. Attraverso le fessure nel legno del soffitto squarci di cielo percorsi da nuvole cariche di pioggia. E il soffio del vento inquieto che si infila, a gelare le ossa, in una primavera che sa ancora d'inverno.

Nessuno sospetterebbe che fra queste assi marce d'umidità passi l'ultima linea di difesa dell'umanità.

Un cavaliere, un monaco e una spia attendono qualcuno, o qualcosa. 

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Fratel Raimondo

Fratello Raimondo è un vecchio uomo di chiesa dall'aspetto vecchio,ma con ancora gli occhi di un verde accesso che fa capire che è ancora lucido con la testa. Porta la rasata con i capelli laterali che vanno a congungersi alle basette e a una lunga barba nera(con zone bianche) fino al petto ove spicca la fine di un rosario con una croce molto semplice. Veste il saio,ma se si guarda con attenzione all'interno ha un'imbottitura color porpora di seta e un posto ove è inserito un libro rilegato di cuio dall'apparenza semplice. Porta con se un umile bastone da passeggio e un sacco con dentro piccole cose : dei gessetti,delle candele,sali e altro in boccette compresa dell'acqua santa.

A Fratello Raimondo non interessa chi è lì con lui,o almeno non gli interessa chi sono,altro discorso su cosa sanno fare e cosa sanno. Attende in un angolo recitando il rosari in latino mormorando a bassissima voce mentre mentalmente sta ricordando il suo libro a memoria pagina per pagina

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Arn Magnusson

Quando il priore Phillip gli chiese di scortare una carovana di pellegrini fino ad Assisi, le emozioni che avevano popolato il cuore di Arn erano state molteplici ma come sempre non aveva fatto obiezioni. Sellato il suo destriero e raccolte le sue poche cose si era messo in viaggio in una piovosa e fredda mattina di fine febbraio. Cavalcava ormai da dieci giorni, aveva da poco passato le alpi quando un ragazzino, presentatosi come figlio di un fattore di cui ora non riusciva a ricordare il nome, gli aveva consegnato un plico anonimo che una volta aperto si dimostro' contenere una lettera ingiallita con in calce il sigillo in cera lacca dell inquisizione. La lettera non riportava nomi ne ordini ne altro, solo poche righe indicanti come raggiungere un determinato luogo nel piu' breve tempo possibile, congedadosi dai pellegrini diresse il suo cavallo verso il luogo dell incontro, eccitato dall idea di poter finalmente iniziare la sua nuova vita. Giunto nei pressi della citta' di Novara taglio' attraverso campi coltivati e risaie allagate fino ad arrivare a scorgere in lontanaza quello che sembrava un vecchio magazzino abbandonato che sorgeva sulle rive di un lago. Il vento faceva schioccare ritmicante il suo mantello, il cielo carico di grosse nubi grigio bluastre prometteva pioggia imminente, sprono' il cavallo e raggiunse finalmente quello che doveva essere il punto di raduno. Legato Barbarone ad una staccionata al riparo dal forte e vento  raggiunse la porta ed entro'. Un anziano monaco recitava il rosario in un angolo, non sembro' sorpreso di vederlo il che gli fece capire che era giunto nel posto che cercava.

"La pace sia con voi fratello"

@ Tutti descrizione 

Arn e' alto piu della media dei tempi, con spalle larghe capelli biondo cenere tagliati corti da mani inesperte e porta una barba lunga di qualche settimana. Indossa le vesti  del suo ordine con la sola eccezione dell elmo che ha la tipica forgia dei cavalieri teutonici. L armatura e' coperta da un copri armatura bianco con il simbolo della croce rossa spezzata, simbolo che si ripropone anche sullo scudo. Al fianco porta una spada di eccezionale fattura, osservandolo con attenzione lo si potra' notare spesso passare la mano destra sul pomolo a croce in un gesto quasi di tenerezza. Parla poco ma e' sempre molto cortese, nonostante l aspetto imponente ha un aria da sopravissuto ed un espresione di grande tristezza sul viso.

Arn

 

 

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Jacopo

Flashback

L'aria era satura di odore di cera, cera di candele. Una grafia minuta vergava una pergamena, tutto intorno un ufficio ordinato e due uomini seduti ai lati opposti di un bancone. La figura che scriveva, grassoccia e in la con gli anni, termino' la sua opera e la porse all'altro uomo, un giovane. Possedeva delle dita sottili; era vestito come un borghese. Aveva i capelli marroni tagliati in modo semplice, ma curato. Il viso aveva lineamenti anonimi, senza segni particolari. Dopo aver letto la lettera sorrise e la appoggio' sul tavolo.

Molto generoso per essere rimasto ad osservare la casa di un nobile

Mentre l'altra figura rispose l'uomo prese della ceralacca e dopo averne versato qualche goccia si tolse l'anello e lo premette sulla massa calda, lasciando che si formasse un simbolo, una lettera sola, una grande e ornata "Q".

Come ben saprai non sono soldi nostri, ma appartengono all'Ordine. E ora stai per muoverti di nuovo, questa volta da solo. Vai a Novara, fatti trovare al vecchio magazzino, lo riconoscerai. Li dovresti trovare altre due persone; un monaco e un templare. 

Finalmente da solo penso' la figura che rigirava la lettera. 

C'e' altro che devo sapere su di loro?

La figura che aveva scritto la lettera sorrise

No, sono fratelli in lotta contro il nemico, ma se vuoi approfondire, ne hai la capacita'...

L'uomo con la lettera in mano sorrise

Metti la lettera di credito assieme alle altre e dammi una borsa d'oro, ho bisogno di un cavallo e di abiti nuovi.

Le due figura si salutarono abbracciandosi in modo asettico; l'uomo piu' grassoccio diede una borsa tintinnante alla figura piu' giovane con poche parole di raccomandazione

Prudenza Paolo...

Il giovane si volto' sulla soglia

Jacopo ... da oggi Jacopo Vendramin ... Paolo e' morto a Milano, ucciso in un vicolo senza nome...

Il magazzino era anonimo ed era quello che serviva per un incontro simile. Attese l'arrivo degli altri due nel silenzio e nell'ombra perlustrando il posto affinche' fosse sicuro e trovando un'eventuale uscita secondaria in caso di pericolo

" ... eccoli ... un monaco ... anziano ... ed il templare ... splendida spada ... ma sapra' usarla? ... usciamo ... "

Una voce usci' da un angolo buio 

La pace sia anche con voi fratelli

Dallo stesso angolo usci una figura; era vestita con abiti da lavoro, sembrava un fattore o un falegname. Portava una blusa con un cappuccio che unita alla penombra copriva gli occhi lasciando visibile il mento ed una barba poco curata. Alla cintura quello che sembrava essere un coltellaccio da macellaio Quello che colpiva era il suo odore e il suo muoversi silenziosamente. Aveva lo stesso odore del posto, pesce e muffa che si confondeva perfettamente con il magazzino, al buio sarebbe stato difficile trovarlo. Si guardava sempre attorno controllando la situazione, ma teneva le mani in vista per far notare che fosse disarmato.

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Prima che possiate ricambiare il saluto del misterioso individuo sentite rumore di metallo e passi pesanti. Un uomo pallido, con occhi azzurri e corti capelli bianchi come la neve entra nel magazzino, cotta di maglia sotto la giubba con la croce spezzata dei cavalieri d'Acri. Il suo sguardo freddo vi passa in rassegna, come se volesse indagare il vero motivo per cui ognuno di voi si trova in quel luogo.

"Il mio nome è Longino de Adam, dei de Adam di Parma" esordisce con voce stentorea e senza preamboli

"Giudice del Concilio della Fede di Novara"

Fa una breve pausa, come per far penetrare a fondo queste parole nelle vostre menti

"Stamattina un mendicante cieco mi ha urtato e mi sono ritrovato in tasca questo"

Dispiega con un certo disprezzo, diciamo pure aperto fastidio, un lembo di cuoio che teneva tutto appallottolato nel pugno.

Il pezzo di pelle porta una sola scritta al suo interno, vergata con grafia puntigliosa.

C.S. Chiara

"Ne ho le palle piene dei metodi dell'Oculus" sbotta "essere trattato come una delle loro pedine! Questo è inaccettabile!"

Sventola il pezzo di cuoio sotto il naso di Jacopo. Chissà perché sembra avercela sopratutto con lui.

Inspira profondamente e inghiotte la rabbia prima di proseguire.

"Riteniamo che il messaggio si riferisca a Santa Chiara, un convento ad un giorno o due da qui"

"Dovete raggiungere il posto prima possibile. Qualunque cosa attenda lì, gli Occhi reputano necessiti della nostra attenzione ma che non siamo degni di maggiori informazioni"

"Tipico da parte loro non fidarsi neanche dei loro fratelli in armi" aggiunge guardando ancora Jacopo, come se l'intensità del suo disprezzo potesse dargli fuoco.

Quindi estrae da una borsa una mappa della regione e vi fa segno di avvicinarvi per studiarla assieme a lui.venitmapdef.thumb.jpg.f93c47fe2b2d2e02da

 

"Ho segnato dove dovrebbe trovarsi il convento" indica un punto a nord-ovest di Novara, dove la pianura comincia ad incresparsi di colline.

"Se possibile, tenetevi ben lontani dal Sesia" il suo dito scorre lungo il percorso del fiume ad ovest di Novara che taglia la mappa praticamente a metà. "Sopratutto dalla sponda occidentale. Gli eretici apostolici infiammano la Valsesia" la mano foderata di ferro si apre a coprire tutta la parte oltre il fiume  "Il vescovo di Vercelli Raniero li combatte ormai da più di un anno, senza riuscire a debellarne la piaga"

Alza lo sguardo dalla mappa

"Domande?"

 

 

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Fratel Raimondo

Rispondo con un Pace anche a voi fratelli figli del Signore ai due uomini prima che un altra persona entri all'interno del luogo augusto e cominci a parlare del suo disprezzo per l'Oculo e di dove andare. Ascolto con calma l'uomo senza lasciare le mani dal rosario  e senza battere ciglio su nessuna frase. Solo alla fine decido di parlare

La vostra mappa Fratello Longino non segna strade fino al Convento...non ne esistono oppure non è stata disegnata da qualcuno che ha visitato queste contrade ?

Il mio sguardo lo fissa come per studiarlo nel profondo dell'anima

@DM

Vorrei usare Open the Mind's Eyes per capire cosa sta pensando,ricordando o altro . è un tiro Perception+Sophia(totale 5) con difficoltà la sua Willpower. Se fallisco non posso più usarlo su di lui per 24 ore, un fallimento critico mi fa tirare sulla tabella delle Curse perchè apro la mente alle forze del Male...e cominceremmo molto bene XD

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Jacopo

All'avvicinarsi e alle presentazioni dell'uomo faccio un piccolo inchino e lascio che tutto il suo disprezzante fiume di parole passi oltre con uno sguardo neutro.

" ... inutile arrabbiarsi ... a che serve ... ognuno fa il suo lavoro ... combattiamo tutti lo stesso nemico ... ognuno con i suoi mezzi ..."

Lascio che sia il frate a fare le prime domande e poi mi presento

Mi chiamo Jacopo e se posso contribuire alla riuscita di questa missione contro l'Avversario lo faro', come mi e' stato chiesto dall'Ordine...

Mi avvicino alla mappa osservandola

Non sempre le strade sono segnate sulla mappa. Da quello che vedo sembra che il convento sia in una zona pianeggiante senza colline o boschi. Se e' un luogo di culto ci sara' sicuramente una strada, segnata o meno che lo raggiunge. Magari un sentiero, qualche indicazione ci dovra' pur essere. 

Osservo i miei compagni.

Ci serviranno provviste per una settimana e dell'acqua. Il convento dovrebbe avere un pozzo altrimenti non verrebbe costruito in quella zona senza un facile approvvigionamento di acqua. Un paio di cavalli e dell'equipaggiamento per muoversi e sostare all'aperto. 

Mi gratto la barba poco curata mentre osservo la zona macchiata di rosso

... la Valsesia ... non e' affatto un bel posto ... 

Attendevo che altri si aggiungessero alla conversazione...

AdG

Uso le mie abilita' accademiche, politiche e di mondo per avere ogni possibile ricordo o informazione che mi vengano in mente su quel convento.

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Arn Magnusson
 

Non fece in tempo a salutare i due uomini  che subito un terzo uomo, recanti le insegne dei cavalieri d acri, fece il suo ingresso nel vecchio magazzino. Dopo l iniziale sorpresa nel vedere un suo fratello d'armi Arn si ritrovo' a rimproverare se stesso per non essersi accorto che un armigero lo seguiva a cosi breve distanza. L uomo aveva il tipico piglio rude e marziale dei militarii, dopo un iniziale invettiva nei confronti dell ordine dell oculus ci invito' ad avvicinarci ed ascoltare cio' che aveva da dirci. Arn si avvicino' al vecchio tavolo sfilandosi i guanti ed infilandoli nel cinturone. Osservo' la mappa alcuni istanti senza commentare, 

"Se il convento dista due giorni  dovremo per forza avvicinarci al fiume per far abbeverare i cavalli, a maggior ragione se terremo un andatura forzata. Questa mappa non ci dice nulla, sembra stata disegnata da un bambino,  a meno che i miei due stimati compagni di viaggio conoscano queste terre meglio di me la scelta e' tra seguire il Ticino o seguire il Sesia."

Sollevo' lo sguardo dalla mappa cercando gli occhi dei due uomini che insieme a lui avrebbero fatto parte della spedizione, Raimondo aveva modi educati, parlava con calma studiando tutti i presenti come se fosse capace di scavare dentro le persone soltanto guardandoli, Jacopo dal canto suo era visibilmente messo a disagio dall ostilita' del templare ma rispose a quelle invettive dimostrandosi sicuro di se pragmatico ed assolutamente padrone dei suoi mezzi. 

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Jacopo

Ascolto annuendo le affermazioni del templare osservando la mappa.

Gia', i cavalli ... ci potrebbero essere dei pozzi o degli stagni a cui far abbeverare i cavalli, ma non abbiamo il tempo per trovarli e la mappa e' di poca utilita'. Direi di muoversi lungo il ticino e quando saremo in vista di questo bosco...

Indico il bosco sulla mappa

... tagliare verso l'interno. Il convento sembra in campo aperto quindi di facile individuazione. Il bosco dovrebbe fornirci un buon punto di riferimento per non andare troppo oltre e poi dal bosco dovremmo scendere in modo quasi perpendicolare verso sud. 

Osservo il capo inquisitore.

Signore quanto tempo abbiamo prima della partenza?

Narratore

Che momento e' della giornata? E' per sapere se posso fare acquisti e comprare qualcosa. Se e' per caso pomeriggio ho il tempo di comprare il necessario e di trovare qualche informazione a riguardo, magari anche una mappa piu' dettagliata con segnati dei pozzi.

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Mano a mano che fate le vostre impietose osservazioni il cavaliere diviene sempre più rosso in volto, finché scoppia

"La mappa l'ho disegnata io. E sì, sono probabilmente più abile con la lama che con la penna!"

Roso dalla vergogna serra la mascella. Ed è solo dopo un minuto buono di silenzio imbarazzato che riesce a farsi animo e a proseguire.

"Il convento è sulla via per Fara Novarese, non avrete difficoltà a trovarlo. Le strade però sono pessime a causa delle incessanti piogge degli ultimi giorni. Per l'acqua non dovete temere, è terra di fiumi la nostra, e sorgenti e rivi non mancano in tutta la zona"

"Fossi in voi" aggiunge dopo un attimo con una punta di veleno "mi preoccuperei più di rinnegati, tagliagole e briganti che, con i Visconti in lotta per Milano, non mancano di taglieggiare viandanti e pellegrini"

Senza troppe cerimonie ficca la mappa in mano ad Arn

"Tenetevela. Mi sembra di mandar agnelli in mezzo ai lupi, giacché vedo che di voi solo uno cinge la spada e la sa usare"

Scocca un'occhiataccia a Magnusson e aggiunge con una buona misura di sarcasmo

"Forse"

e ancora, rispondendo all'Oculus

"A meno che voi non siate in possesso di informazioni che a noi sono state tenute nascoste non ci è data sapere la situazione al convento. Dunque prima lo raggiungerete e meglio sarà"

@tutti

è mattina presto, quindi avete il tempo di far acquisti prima di mettervi in viaggio

@Fratel Raimondo

Ti concentri su Longino de Adam. La mente del cavaliere ti si apre davanti, come un libro vergato in caratteri di fuoco. Vi leggi disprezzo per l'Oculus, vergogna, voglia di primeggiare in qualsiasi cosa... e rimpianto.

"...perché non sono nato trent'anni fa? Avrei combattuto per proteggere il Santo Sepolcro come i miei avi! Invece sono qui. A firmare scartoffie, a morire di vecchiaia, a farmi infilare biglietti anonimi nelle tasche e a mandare dei pivelli a morte, con tutta probabilità..."

Il libro si chiude di colpo, e i pensieri del cavaliere d'Acri tornano ad essere noti solo a lui e all'Onnipotente.

2015-11-02 09:51:35 Fratel Raimondo rolls 5 dice to Open the Mind's Eye (Diff 7) 9,7,2,9,3 [3 successes]

 

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Fratel Raimondo

Sorrido distaccato mentre  soppeso quello che sono riuscito ad ottenere dall'uomo probabilmente a sua insaputa
Non avete da preoccuparvi per la vostra abilità con la penna...ognuno ha le qualità che il Signore ha voluto dargli e deve usarle per servire la Sua grazia quando Lui ha deciso che è il momento,che sia ora o trent'anni fa,che sia qui o in Terra Santa Fratello Longino
Faccio un attimo di pausa per far percepire bene le parole all'uomo
voi portate un nome importante...il nome di colui che trafisse il costato di Gesù Cristo sulla croce...un nome così importante è sia benedizione che maledizione ma di sicuro è stato scelto per un motivo,quello di essere la lancia che serve il Signore
lo osservo come se fossi dietro pesarlo e in fondo lo sto facendo
Perchè così come Longino realizzò le Sacre Scritture voi siete destinato a realizzare il progetto di Dio...che ne dite di seguire anche voi il viaggio con noi ?
In fondo aveva ragione sull'essere poco adatti a spostarsi e se diceva che non si fidava delle doti combattive dell'unico in arme forse doveva trovare un altro soldato di Dio
Lasciate stare la penna e seguite la spada se pensate che quello è la Grazia che vi è stata fatta, chi mai potrebbe biasimare un uomo che segue il dettame di Dio ?
 

@ DM

proverei a convincerlo a seguirci facendo leva sulla sua voglia di combattere per Dio e di abbandonare le scatoffie e di non mandarci a morire. credo sia Performance+Carisma no ? quindi 4 dadi, non se i riferimenti alla teologia possono aver aiutato
 

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Il cavaliere d'Acri guarda Fratel Raimondo con sorpresa e sgomento. Le sue parole evidentemente lo hanno colpito profondamente, turbato persino.

"Non è certo un segreto che il destino di un cavaliere sia la battaglia" dice alla fine, come per giustificarsi, "e nulla mi renderebbe più felice di cadere in gloria, combattendo per Nostro Signore, difendendo uno dei luoghi più sacri della cristianità"

Al che sospira e allarga le braccia

"Ma purtroppo, come sapete, sono Giudice del Concilio di Novara. Dovere e obbedienza mi legano alle mie responsabilità. Solo il capo dell'Inquisizione, il cardinale Navarre, o forse il Generale del mio ordine potrebbero liberarmi da queste catene e riassegnarmi al servizio attivo. Prego che lo facciano, un giorno. Ma fino ad allora non sono padrone della mia vita come voi non lo siete della vostra, fratello teodosiano"

 

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Arn Magnusson

Arn si senti' in colpa per quella mancanza di rispetto, ma il sentimento fu subito represso dal sarcasmo con cui il giudice Longino mise in dubbio le sue qualita'.

"Ringrazio il giudice per i suoi preziosi consigli, non mi sono tuttavia mai giunte notizie di sue ardite imprese, sara' stata sicuramente la distanza tra i nostri paesi ad averne affievolito l eco"

rispose con lo stesso sarcasmo

"Siamo nelle mani del signore, cosi come guido' la mano di Davide contro Golia quando ogni speranza sembrava vana  Egli guidera' la mia spada ed il mio scudo a difesa di questi miei fratelli. In che modo e con che frequenza ci e' chiesto di riferire al Concilio?"

Quel battibecco inutile iniziava ad annoiarlo, se come gli era stato riferito, la starada verso S Chiara nascondeva tutte quelle insidie, quel tempo avrebbero dovuto impiegarlo in maniera piu' fruttuosa

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"La superbia è un peccato mortale, mio giovane cavaliere" commenta secco Longino.

Certamente l'affer offeso, sia pur inavvertitamente, il Giudice di Novara non è stato un buon inizio. Epperò il cavaliere è troppo intelligente per mettere a rischio una missione dell'Inquisizione ancora prima del suo inizio e sulla base di una semplice scortesia. Se chi gli sta di fronte è destinato al fallimento e alla morte, sarà la Provvidenza a deciderlo, non certo l'antipatia che lui prova in quel momento.

"Avete carta bianca. Le vostre consegne sono di recarvi velocemente al convento, accertare la situazione e, in caso di problemi, risolverli"

Armeggia ancora con la borsa e ne trae fuori due oggetti: una pergamena ed un medaglione assicurato ad una catena d'oro. Li porge entrambi ad Arn.

"Abbiatene la massima cura" dice "assieme vi conferiscono la carica di legati papali. Un'autorità che può spalancarvi molte porte, ma non ne abusate. In nessun caso desideriamo che i nostri agenti siano causa di imbarazzo per la Santa Sede"

@tutti

La pergamena ha in calce i sigilli di papa Clemente V e della Curia. Attesta che i latori, in possesso anche del medaglione, sono inviati personali del papa e che ogni buon cristiano è tenuto ad aiutarli, nel rispetto dei Comandamenti, pena le fiamme dell'Inferno.

Il medaglione, d'oro massiccio con intarsi di pietre dure, porta lo stemma personale di papa Clemente, uno scudo dorato a tre fasce di rosso sormontato dalla tiara papale e le chiavi di san Pietro incrociate sullo sfondo.

@Jacopo

Conosci documenti di questo tipo. Li produce l'Oculus per favorire l'operato di alcuni agenti. Non sono esattamente dei falsi, dato che i sigilli usati sono quelli autentici. Ma la Curia e il Papa non ne sanno niente, e certamente le firme che vi compaiono non sono quelle dei nomi che vi figurano. A parte questo, il documento è perfetto ed ingannerebbe chiunque.

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Jacopo

Ascolto le parole del monaco e del giudice in silenzio non rispondendo a nessuna provocazione.

" ... non verra' ... lo immaginavo ... meglio cosi' ... un controllore in meno ... "

Osservo gli oggetti forniti ad Arn annuendo alle raccomandazioni di Longino. Appena si allontana mi rivolgo ai miei compagni

Bene, a quanto pare ci dobbiamo dare da fare. Posso procurarmi io il necessario alla partenza per tutti se volete. Il mio nome lo sapete, ma io signori non so il vostro. Come procediamo?

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Fratel Raimondo

Non abbiatene a rammaricarvi Fratello Longino,voi state servendo come tutti noi,anzi mi scuso se sono stato per voi tentatore come un serpente
faccio sorridendo notando di averlo punto sul vivo come mi succedeva spesso con le persone,pesarle è  parte di me,forse è peccare di superbia,ma nel caso ne risponderò a Dio alla morte.
Il mio nome è Fratello Raimondo,umile monaco e studioso di tutto ciò che c'è nel Creato
Non mi aspetto che loro lo mi riconoscano,ma a volte è capitato che qualcuno abbia sentito di me visto il mio lavoro come esorcista
Mi affido a voi Fratello Jacopo per questo viaggio,dopotutto sarete più avvezzo a spostarvi...e mi affido a voi Cavaliere per la nostra protezione
Detto questo aspetto loro dicano cosa fare,dopotutto non sono abituato a spostarmi velocemente e senza una delegazione adeguata

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Arn Magnusson

Arn prese il plico ed il medaglione senza aggiungere altro. Si penti' di aver mancato di rispetto ad un suo diretto superiore, troppo spesso aveva permesso alla rabbia di appannare il suo giudizio, si promise di confessare quel peccato alla prima occasione. Osservo' di nuovo i suoi compagni di viaggio, Jacopo sembrava un uomo di mondo in grado di cavarsela ma prendersi cura di Fratel Raimondo sarebbe stata tutta altra cosa. Considero' quel compito come la prima penitenza che il Signore gli mandava per punire la sua superbia ed accetto' di buon grado quella missione.

"Bene sir Longino, ci metteremo in viaggio prima possibile, se come dite ci vogliono due o tre giorni per arrivare al convento, faremo in modo di farvi avere nostre notizie da qui ad una settimana. In questi giorni di viaggio faremo anche in modo di lavorare ad una copertura che giustifichi la nostra visita, credo che il mio nuovo fratello d armi Jacopo avra' di che divertirsi nel creare, lungo la strada, una storia che risulti sufficientemente plausibile."

disse in tono deciso

"Perdonate l insolenza di questo giovane peccatore, che la benedizione del Signore vi accompagni lungo il vostro ritorno a casa"

disse chinando il capo 

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"Io vi perdono, mio fratello in armi" risponde il Giudice di Novara

"E voi perdonate me per aver messo in dubbio il vostro valore guerriero. Sono state parole dettate dalla vergogna e dalla rabbia del momento. So che vi batterete con l'abnegazione di Cristo sulla croce, fino all'ultimo respiro, per difendere i vostri compagni"

Perdonare è un obbligo del buon cristiano. Non ha forse perdonato Cristo i peccati dell'Uomo? Come possono loro dunque non fare altrettanto?

Se non avete altre domande Longino vi saluta calorosamente prima di lasciarvi soli, prendendo le mani di ognuno di voi fra le sue e augurandovi buon viaggio (a tutti, tranne che a Jacopo).

Liberi dalla presenza dell'influente Inquisitore vi guardate negli occhi e decidente sul da farsi. Stranamente Arn appare improvvisamente turbato.

@Arn Magnusson

Appena il Giudice sparisce alla vista, l'oro della collana del madeglione sembra divenire bollente contro la pelle. Accettando di portare il ricco monile senti con orrore di aver mancato al tuo solenne giuramento di povertà. Preso da terribile rimorso per la debolezza dei tuoi propositi, fai voto di comportarti in maniera più virtuosa in futuro.

Scegli immediatamente una nuova Interdizione di livello Accolito per il tuo personaggio. Devi affidare il medaglione ad uno dei tuoi compagni. Se vuoi puoi tenere la pergamena, ma ricorda che i due oggetti devono essere mostrati assieme perché sortiscano effetto.

 

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Fratello Raimondo

Che la pace del Signore sia con voi
faccio in risposta alla stretta di mano dell'uomo benedicendolo anche con il segno della croce con una mano

Dopo che se ne è andato vedo la faccia del Cavaliere e cerco di dargli soccorso
Cosa vi turba Fratello Cavaliere ? Se avete bisogno di confessare prima della partenza sarò lieto di farlo,se invece altro turba la vostra mente siete pregato di parlarne apertamente,siamo tutti fratelli sotto il cielo di Dio
 

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Jacopo

Saluto con un inchino il giudice guardando ossequiosamente i miei piedi e non mi aspetto che mi stringa la mano o mi auguri ogni bene. 

" ... ricorda fratello ... e l'altissimo verra' e citera' in giudizio ogni azione, tutto cio che e' occulto, bene o male ... "

Appena si allontana noto il turbamento del templare, ma non me ne curo poi molto, vedo che gia' altri si stanno prodigando.

Spero non sia nulla di grave; ma non sappiamo ancora il vostro nome Fratello Templare.

 

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