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[Alonewolf87] La Piuma Bianca, Il Sangue Rosso [Solitaria]


Alonewolf87

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  • Supermoderatore

Questo PbF è riservato all'utente Athelorn, pregherei gli altri partecipanti al PbF L'Isola dalla Luna Blu di non leggerlo.

Luce, luce dolce e leggera che batte sui tuoi occhi. Questo ti porta finalmente a svegliarti dall'abisso di oscurità in cui eri piombata dopo la battaglia sull'isola. Un vento leggero ti accarezza la faccia e vedi, attraverso una finestra dalla strana forma, un giardino illuminato dal sole, foglie verdi vibranti, i primi boccioli.

Ti alzi, rendendoti conto di essere in un ampio e comodo letto, delle lenzuola di seta che accarezzano il tuo corpo pulito, profumato...e nudo.

La stanza è arredata semplicemente ma riccamente. Il letto su cui ti trovi si trova al centro di essa, sulla parete destra c'è un tavolino con specchio annesso e una cassettiera su cui sono posati dei vestiti. Vicino alla finestra che da sul giardino c'è uno scrittoio e una cassapanca.

Oltre alla porta-finestra che porta al giardino si apre solo una porta nelle mura bianche e decorato con un motivo geometrico azzurro.

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  • Risposte 405
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Principali partecipanti

Il risveglio mi porta fuori da quella incoscienza in cui ero piombata. Prima ero in prima linea con i miei compagni a cercare di fermare quell'infame, poi l'errore nel caricare la cosa sbagliata ed infine il buio. Dal buio e l'incoscienza poi deriva un vuoto che viene colmato dalla brezza fresca che mi rinfresca il viso, facendomi riprendere. La visione della finestra che da' su un giardino rigoglioso mi sconcerta inizialmente non capendo esattamente COSA stia succedendo visto che pure mi trovo in una stanza chiaramente nobiliare o qualcosa del genere.

Poi collego.

Quel... quel tizio era il braccio destro di un conte, giusto? Quindi... mi ha catturata alla fine. deduco, spiegandomi il motivo di tanto lusso e bellezza attorno ad una prigioniera.

Il particolare che noto poi è che mi trovo in un letto dalle coperte di seta, molto comodo, sotto la quale riposa il mio corpo senza vestiti ma pulito e profumato: il sudore di tutta l'avventura e la battaglia rendeva il mio corpo tutt'altro che profumato ed i capelli a coda di cavallo di certo non lisci e setosi come appena lavati, come invece erano adesso. Alla scoperta di questo un orribile brivido mi risale lungo la schiena, un istinto piu' veloce di ogni pensiero o raziocinio mi porta a stringere forte al petto le coperte e stringere le gambe portandole in posizione fetale mentre mi tiro su col gomito sinistro per studiare la stanza attorno. Non c'era nessuno intorno.

Sperando che il brivido resti solo una cosa irrazionale ma con la paura di cosa potrebbero averle fatto nel sonno mi faccio comunque forza per scoprire qualcosa. Non posso starmene con le mani in mano.

Mi alzo dalle coperte e raggiungendo i vestiti prendendoli in mano e guardandoli. Mentre li guardo il mio sguardo cade sullo specchio davanti al quale stavano e vedo la mia figura in esso, rubandomi dei momenti in riflessioni. La situazione, per quanto assurda, evidenziava comunque che non correvo un pericolo immediato.

E dire che pensavo di non vedermi piu' in specchi belli in tali cornici pittoresche dopo tre anni fa'. Pensare che mi ci sarei ritrovata prigioniera è ironico. mi ritrovo a pensare mentre sposto lo sguardo velocemente sui vestiti. Mi vesto con i vestiti forniti dal poco anonimo carceriere e a questo punto opto per scoprire un po' cosa posso fare e dove posso andare.

La stanza aveva solo una porta-finestra che da su un giardino anche apprezzabile. Dopo un rapido controllo della cassapanca e dello scrittoio per cercare cosa mi fosse stato lasciato (anche solo un pezzo di pergamena o una penna poteva rivelarsi utile) prima di camminare nel giardino. Mi guardo attorno, guardando le piante ed il prato prima di lanciare un occhiata alle mura ed alla porta.

Questa è l'unica uscita, eh? mi dico da sola guardandomi attorno.

Dm

Spoiler:  
Allora, iniziamo con le domande XD

1) Pf? come è messa kalana, ancora male o è stata curata?

2) Nella scrittoio o nel cassettone c'è qualche oggetto?

3) I vestiti come sono? semplici, pratici, nobiliari? Hanno gonna lunga e le scarpe come sono?

4) Non ci sono altre porte nella stanza dove c'è il letto?

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  • Supermoderatore

La stanza è piccola, riesci a percorrerla in pochi passi. Non senti rumori da dietro la porta di legno.

Dai un'occhiata al giardino, che noti essere circondato da un muro di mattoni e noti al centro di esso, vicino ad un cespuglio di rose, un piccolo tavolino con due sedie a fianco e imbandito.

@ Kalana

Spoiler:  

Pf pieni

Nello scrittoio c'è materiale da scrittura (carta, inchiostro, pennini, calamai) e un paio di libri di poesia epica

I vestiti sono semplici e leggeri ma di ottima fattura, sono un pò osè. Immaginati tipo un vestito cinese, di quelli con lo spacco lungo. Sandali.

No solo la porta di legno e la porta finesta verso il giardino.

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Fuori al solo prendo un respiro profondo guardandomi attorno e sedendomi ad una delle due sedie noto che esso è imbandito per me e forse un ospite. Poggiando il braccio sinistro sul tavolo osservo la porta che da' sulla finestra che da' sulla stanza e il giardino stesso.

Ok, tutto lussuoso, ma cosa vuole da me l'ha detto ed è chiaro. Mi tratta da ospite ma rimango la sua prigioniera. lo sguardo cade in basso sui vestiti. Uno spacco decisamente troppo azzardato che porta fino al bacino e grande aderenza per esaltare le forme la dicevano lunga unito a quanto mi aveva detto il mio rapitore stesso. Il brivido di prima mi ripercorre la schiena mentre cerco di pensare ad altro.

Il giardino è ben piu' ampio della stanza. Nella stanza solo il necessario per scrivere qualcosa e due libri. Giusto il necessario per farmi passare il tempo. Sbuffo certa che se questa si concludera' con una mia fuga, sara' una storia straordinaria. Tolgo i dandali per sentire almeno il contatto dell'erba sui piedi ed il venticello fresco sul mio volto per godermi almeno l'illusione di libertà prima di controllare l'ultima cosa. Rimango ferma per mezzo minuto con gli occhi chiusi a godermi l'aria prima di alzarmi e raggiungere la porta di legno. Ho dato per scontato che fosse chiusa, ma vediamo giusto per sicurezza...

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  • Supermoderatore

Controlli anche la singola porta di legno che porta nella stanza ma la trovi chiusa.

Ne approfitti quindi per esplorare con calma il giardino e noti che vi sono presenti molte strane piante, quasi come se chi le ha piantate stesse cercando di creare particolari innesti e incroci. Osservando il cespuglio di rose noti un bocciolo di quella che pare diventerà una rosa screziata in rosa, blu, bianco e giallo.

Quando sei vicino al tavolo l'odore di zuppa e di pane fresco fa risuonare il tuo stomaco, che reclama violentemente attenzione. Inoltre la tua attenzione è attirata da uno stupendo servizio da té in argento decorato a motivi floreali e rifinito in oro. Sembra che vi sia stata preparata una tisana di erbe, il cui profumo ti trasmette pace e calma.

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Analizzata la porta e tornata a sedermi fuori nel giardino il mio stomaco borbotta improvvisamente facendomi portare per istinto un braccio verso l'addome. La fame e' una cosa di cui dimentichi l'esistenza quando porti per tanti anni un anello del sostentamento e l'impulso della famer era pure forte. La sua attenzione per ora era sul cibo.

Pane, zuppa ed una tisana adatta ad un pomeriggio pigro sul prato. Essendo ingabbiata qua certamente la fiducia verso tali cibi è ai minimi storici, ma anche volendo c'era poco che si potesse fare: non aveva modo di trovare veleni o pozioni assurde e pensandoci bene non aveva senso alcuno drogarla ora, visto che nel sonno leavrebbero potuto fare tutto quello che volevano e farle assumere ogni droga o veleno.

Per il momento lascio in disparte la tisana concentrandomi sul pane e la zuppa. Se era la mattina dopo il mio rapimento, era da quasi 48 ore che non mangiavo e ve ne era ormai un disperato bisogno. Mi sazio quindi con quei due cibi ammirando il giardino e i bizzari elementi che lo compongono, sicuramente dove qualcuno qua faceva esperimenti botanici e fa tutt'ora.

Finito il cibo e solo allora prendo la tazza. La tisana era pronta e non era fredda, quindi probabilmente era stata preparata poco prima del suo risveglio. Assaggio con cautela la tisana ingerendone solo un piccolo sorso analizzandone gusto o stranezze, ammirando quello che dopotutto era un bel roseto mentre cercavo di pensare ad un piano.

Avessi le componenti diventando gassosa posso superare le mura, potrebbe essere un idea.

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  • Supermoderatore

Il cibo è ottimo e lo spazzoli voracemente, rimanendo sorpresa dal fatto che il pane, man mano che lo spezzi e mangi, sembra riformarsi pian piano.

La tisana si dimostra ottima, leggermente zuccherata, una gioia per il tuo corpo comunque ancora provato e stanco. Ti sembra di individuare un sentore di rose nella miscela.

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Lentamente la fame prende il posto della cautela e spazzolata voracemente il cibo notando sorpresa che il pane si ri-forma continuamente. Un dettaglio strano, ma che sul momento non è un dettaglio importante affatto visto che l'incantatore è sicuramente piu' che abile di realizzare incanti bizzarri, figuriamoci cibo che genera altro cibo. Una stranezza per un altro giorno. Assaggiata la tisana la guardo dubbiosa e intimorita dalla situazione, ma la sensazione piacevole è sufficientemente forte da far pendere l'ago della bilancia verso il bermi tranquillamente la tisana.

Sposto la sedia vicina alle rose per sentirne il profumo mentre il vento mi accarezza e il prato fresco solletica i piedi scalzi. Tengo la tazza in mano accavallando le gambe mentre porto la tazza alla bocca sorseggiandola buttando lo sguardo sulle rose prendendomi un po di minuti in questo ambiente almeno nell'apparenza paradisiaco con lo sguardo perso mentre penso tra me e me.

Forma gassosa è l'unica uscita viabile. Una volta fuori potro' inventarmi qualcosa, ma fino ad allora devo reperire le componenti. Ho bisogno di un po' di fumo e di una garza. Devo ottenerli in qualche modo. Qualcuno mi ha lavato, significa che probabilmente delegano i problemi minori alla servitù. Se mi ferissi probabilmente per una cosa minore come un taglietto al braccio mi potrebbero bendare e così avrei la garza. Il fumo sara' piu' difficile: dovro' bluffare e guadagnarmelo con l'inganno. Non ho visto un camino quindi niente scusa del freddo. Potro' bluffare che fumo? Avranno del tabacco ed una pipa? Quello andra' piu' che bene suppongo.

Sbuffo stanca appoggiando la tazzina nella mano destra sul suo piattino che tengo nella sinistra. Vedremo che si puo' fare... anzitutto devo vedere che sta' succedendo qua. Se ha portato la tisana tanto tempestivamente sicuramente sapra' che sono sveglia. Non mi stupirei se passasse a salutarmi a breve. Concludo il pensiero con un ultimo sorso alla tazza guardando persa il cielo.

Spero che stiano tutti bene... dico a me stessa ammirando il cielo. Il terremoto era pericoloso. Ce la avranno fatta tutti suppongo e spero.

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Rimango letteralmente allibita quando giro il collo e noto il dettaglio del sangue che esce dalle rose. Sgrano gli occhi dapprima e saltando in piedi quando realizzo quanto ho visto. Ma che diavolo..?! impreco abbastanza spaventata ad alta voce appoggiando la tazzina sul tavolo e arretrando. Cosa... cosa significa...?! chiedo all'aria. Era l'unica pianta in fiore ma i pochi boccioli stavano... sanguinando! Un leggero conato mi coglie impreparata come penso e collego che la tisana sapesse di rosa, il mago che mi ha incarcerata fosse un illusionista e quella bizzarria oscena.

Senza perdere altro tempo arretro di un altro passo e lancio un semplice incanto per rivelare la magia, certa di dovercene trovarare setacciando con l'incanto le rose e tutto intorno in cerca di stranezze ULTERIORI.

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  • Supermoderatore

Mentre ti rialzi agitata e sconvolta senti una voce provenire dalla porta finestra.

Ti chiedo scusa, piccola elfa. Mio fratello ha...delle idee particolari...sulla floricoltura. Queste rose ibride sono la sua grande passione e il suo trionfo da botanico, ma sono estremamente fragili e ha di recente scoperto che un pò di sangue di troll le fortifica per la crescita. Purtroppo la tecnica è ancora da rifinire e ogni tanto il sangue trasuda, con queste spiacevoli conseguenze.

Ti volti e osservi l'uomo che ha parlato e che sta avanzando verso di te. Un viso anonimo ma pulito, occhi e capelli castani, bocca sottile. Il fisico asciutto è avvolto da raffinati abiti color crema dalle lunghe maniche. Il suo passo è sicuro e baldanzoso, quasi una rapida danza.

Si ferma vicino a te con un sorriso che scopre i denti immacolati.

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Mi giro di scatto verso la persona appena entrata, squadrandola un secondo. Volto pulito, begli abiti, passo sicuro e baldanzoso, sorrisone a trentadue denti e dentatura immacolata. Se non è nobile o addirittura il conte o suo figlio ci scommetto la reputazione. penso ricomponendomi dalla sorpresa. Riprendo una postura piu' corretta e incrocio le braccia imbarazzata dalla veste non certo nei suoi standard con cui presentarsi a qualcuno.

Avesse idee particolari solo sulla floricultura. commento seria ma fingendo un tono ironico solo per educazione. mostrarmi ostile apertamente e eccessivamente servirà solo ad ottenere meno di quello che mi serve.

Se per lei rapire elfe per, testuali parole, ''Farle quello che gli uomini fanno alle donne nelle notti fredde'' è normale... lo guardo usando un tono ancora una volta serio ma un comunque educato per esprimere onestamente la mia opinione senza pero' essere eccessivamente scortese. Ottimo gusto per le tazze e le tisane devo dire. In ogni caso, anche se sono qui come prigioniera mi presento: Mi chiamo Kalana. dico chinando appena il capo. Posso chiederle il suo nome e sapere dove sono e se c'è qualche motivo particolare per cui sono vostra ospite?

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  • Supermoderatore

L'uomo ride apparentemente divertito dalle tue parole.

Sarebbe potuto essere interessante perseguire quella storiella, ma credo di non voler più porre i miei inganni tra di noi piccola elfa.

Sono io che ti ho rapito, Kalana, il temibile illusionista, il braccio destro del conte, il terribile Thenardier dice l'uomo con fare ironico ma ti prego sediamoci e parliamo come persone civili, ho passato fin troppo tempo di recente tra bruti senza cervello e cultisti ottusi.

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Sollevo un sopracciglio alla sua risposta sopprimendo una risata al suo fare ironico.

Con te in mezzo non so' mai a che credere, ammetto. Questo è il tuo vero aspetto o è un altra illusione? Onestamente un bel calcio in mezzo al cavallo vorrei dartelo insieme a qualche pugno almeno, ma tanto avendo te in ogni caso il coltello dalla parte del manico ed essendo io una persona civile tanto vale parlare piuttosto che dare il peggio di noi, Terribile Thenardier lo apostrofo ironica a mia volta muovendomi per sedermi come suggerisce lui.

Ammetto che quel trucco che hai usato mi ha rovinato il piano, ma tu ci sei cascato in pieno a venirmi a parlare da invisibile. comincio parlando a lui accavallando di nuovo le gambe e tenendo le braccia incrociate. Ottima idea tenere creature invisibili nei pressi pero', te lo concedo. commento rivolgendogli lo sguardo. Avevi qualcosa di cui volevi parlare? La genealogia draconica dei draghi cromatici, il tempo, l'inflazione sul legno dovuta alle tarme introdotte dai regni orientali oppure su rapimenti di elfe e isole affondate? chiedo con sottile ironia per chiedergli seriamente di cosa volesse parlare. Oh, non ero ironica prima. Buona la tisana.

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  • Supermoderatore

No questo è il mio vero aspetto, per ora dovrai fidarti della mia parola in merito, ma se vorrai verificarlo ti lascerò fare tutte le prove del caso.

Mi rendo conto di aver meritato qualche...sfogo fisico...da parte tua Kalana, nelle nostre recenti interazioni e ne hai tutte le ragioni.

Vedi il Conte è un alleato potente, mi è indubbiamente utile, ma è un personaggio noioso e ributtante. L'ambizione e l'avidità hanno il loro fascino, ma stufano rapidamente.

La bellezza, ecco ciò che ho sempre ricercato, una fuga da questo mondo imperfetto e fragile, ed è questo che ho visto e che cerco in te...voglio fare mia la tua bellezza...e non intendo nel solito banale modo, tranquilla.

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Sai essere rapita e trovarmi nuda senza sapere chi ha visto e mi ha fatto cosa mentre dormivo non mi mette esattamente di buon umore per discutere le opere letterarie classiche. replico quando parla dello sfogo fisico. Rimango in silenzio durante il suo discorso mentre parla, riflettendo su quello che dice.

Quindi vorresti diventare una elfa? Non credevo avesse certe tendenze, oh Thenardier il Terribile. lo prendo in giro fingendo di fraintendere quanto abbia detto.

Vedi... come posso dirtelo... penso guardando il cielo poi puntando le rose.

La bellezza della rosa è una cosa veramente unica. Tutti i giardinieri come ogni persona ne sa' apprezzare la bellezza, la si coltiva, la si migliora, la si cresce e se ne ammira l'apice della sua bellezza quando sboccia. Uno spettacolo unico. dico staccandone una.. e portandola in fretta nella tazza temendo che goccioli sangue anch'essa, poggiandola in modo che sembra che sbocci dalla tazza. Una tazza magnifica per un fiore magnifico, non credi? Questa è vera bellezza.

Lascio un paio di secondi di silenzio osservando il fiore e la tazza. Eppure, questo fiore è destinato ad appassire e sfiorire prima dei suoi fratelli e sorelle, lasciando solo una bella tazza con un fiore marcio. concludo spostando la tazza e indicando i fiori.

Cercare la bellezza è un ottima cosa che ha portato a numerose opere d'arte, ma la bellezza puo' essere onorata tramite l'osservazione di essa nel suo ambiente naturale senza turbarne l'equilibrio. Staccare un fiore e non farlo sfiorire tramite magia o artifici simili è un illusione. Se credi di POSSEDERE una bellezza strappandola alla sua natura ti stai solo illudendo. Non sara' mai la bellezza che era in mezzo al cespuglio.

Mi giro a guardarlo, espirando leggermente. Suppongo pero' che questo non ti fermi dal farmi quello che vuoi fare ne ti faccia cambiare idea sulla tua linea di pensiero.

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  • Supermoderatore

Ma io infatti non parlavo di possedere la tua bellezza fisica, per quanto notevole. é un altro genere di bellezza che ha colto il mio interesse in te, quella dello spirito. E farò di tutto per fare in modo che diventi mia...e sì questo potrebbe persino portarmi a liberarti, ma non ora e non subito quantomeno.

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Ah, questo è piu' raro da sentire anche se non cambia il mio discorso, anche se dovevo dedurlo cosa volevi collegando quanto mi hai detto sull'isola. ammetto mettendomi di nuovo a braccia conserte. Parlavi del fatto che ti piacciono le donne forti, giusto?

Voglio essere onesta e diretta, visto che sembri una persona con cui parlare civilmente. dico girandomi meglio verso di lui, il tono serio ma non accusatorio. Sono gia' innamorata, ho una causa da portare avanti e tutto quanto. Il mio spirito è parecchio difficile che tu lo abbia per quanto tu possa rinchiudermi qui dentro. Cosa hai intenzione di farmi, vorrei sapere. Detto onestamente fra persone civili. chiedo per scucigli almeno dettagli su cosa vuole fare.

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  • Supermoderatore

Farò in modo che tu capisca e condivida il mio punto di vista e le mie aspirazioni ecco il mio obiettivo...so che non le accetterai subito, so che tenterai di scappare e ti darò la possibilità di tentare, ma ovviamente cercherò di ricatturarti. In cambio di questa "libertà di fuga" però ti chiederò, ogni volta che ti ricatturerò, di dedicarmi con mente aperta un'ora del tuo tempo perché ti dimostri le mie idee.

Se mi scapperai tornando dai tuoi compagni mi avrai dimostrato definitivamente che non posso imprigionarti, e libera di nuovo sarai. Ma sono certo che riuscirò a vincere il tuo cuore e la tua mente prima di allora.

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Mi lascio scappare un sorriso dopo aver ascoltato quanto ha da dirmi.

Mi pare anche troppo equo e corretto, ammetto replico all'uomo prendendo la tazza con la rosa dentro. Ti dirò: prima di fondare il mio ordine ero più insicura delle mie capacità, ma ora che ho qualcuno per cui combattere e ergermi ho imparato a tirare fuori gli artigli e combattere come se da ogni mia azione dipendesse la vita di qualcuno. gli porgo finalmente la tazza con la rosa.

Accetto la sfida. Ti auguro di essere bravo a riprendermi, perché vincero' io alla fine. con tono di sfida, quasi fin troppo onesta e fuoriluogo da rivolgere ad il proprio carceriere.

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