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Prima campagna


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Ciao a tutti, mi cimento per la prima volta nell'interpretare i panni del DM.... la mia prima campagna non è iniziata molto bene perchè alla 4° giocata ho già un giocatore che anziché seguire la mia narrazione si diverte con l'i-phone... cosa dovrei fare? Vi spiego un attimo la storia: 7 personaggi vengono chiamati in sogno da un globo di luce rinchiuso in una gabbia sferica, esso racconta ad ogni giocatore che è il guardiano dell'equilibrio creto da Io durante la crisi degli Avatar dalla magia persa duranti gli scontri di essi e posto al di sopra di essi per poter intervenire in caso dovesse verificarsi uno scenario simile. Poi racconta di esser stato imprigionato e che gli sono state rubate le pietre della magia e che ha scelto loro per recuperarle. Da qui ogni giocatore che accetta viene teletrasposrtato su un altro piano (da me creato) dove le cose si posso creare grazie alla volontà. (i pg posso creare oggetti con un d20 + bonus di tiro salvezza su volontà cd15 per creare qualcosa, più è elaborato + la cd aumenta; in oltre possono creare solo qualcosa per loro concepibile.). Dopo varie peripezie riescono a recuperare le pietre, ma sono prive della loro energia, quindi partono per andare ad uccidere un mago millenario per poter far assorbire l'energia alle pietre, il globo li fa arrivare ad una città/villaggio di circa 150 abitanti tutti accompagnati da un grimalkin; si fermano per la notte e ripartono senza chiedere niente o cercare informazioni.... arrivano ad una foresta. In questa foresta (primo baluardo del mago) il tempo scorre velocemente, un giorno nella foresta equivale ad un ora al di fuori della foresta, ed è abitata da gambol (manuale dei mostri 2 pag 92). Sopravvivono per puro miracolo (più che altro per bontà del DM) e si ritrovano fuori dalla foresta. Un png che aiuta il globo è più avanti di loro perchè è partito un giorno prima e ha dato a loro una pietra che infondendo energia arcana o divina crea una freccia eterea che punta nella direzione in cui si trova il png. Tuttavia i giocatori (più esperti di me ) prestano poca attenzione agli avvenimenti ed uno in particolare gioca all'i-phone o al pc durante le sessioni.... che dovrei fare?

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Parlare con loro onestamente. Chiedili cosa non va bene ed il motivo, e soprattutto cosa si aspettano loro dalla campagna. Siete tutti lì per divertirvi, nessuno è stato obbligato immagino :) Se c'è qualcosa che non gli piace, puoi modificarlo, e se sono orientati più verso uno stile rispetto ad un altro, non vedo motivo perché non gli possa essere concesso. Parlate sinceramente ed in libertà, trovate un punto d'intesa e tutto andrà per il meglio.

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Ciao prima di tutto parla col tuo giocatore, oppure parla con tutti e chiedi se si stanno divertendo e cosa piacerebbe fare.

In questo modo potrai calibrare meglio le tue avventure.

Poi vi saranno dei casi irrecuperabili (giocatore con esperienza non sempre significa anche bravo, se fosse bravo ti aiuterebbe a coinvolgere gli altri).

Leggo dal tuo post che ci sono 7 personaggi, significa che giocate in 8 (7 giocatori e 1 master) oppure che qualche giocatore tiene dei PG doppi?

Allora nel primo caso (7 + master) siete tantini al tavolo da gioco e questo comporta che è impossibile dare spazio a tutti ed è impossibile che tutti siano sempre coinvolti (ti assicuro che è frustrante essere in troppi, hai la sensazione che non vi sia spazio per le tue idee).

Il giocatore che gioca con il pc fallo sedere vicino a te, a volte la distanza dal master aiuta a distrarsi (un pò come succede a scuola), oppure decidi tu come mettere i giocatori attorno al tavolo, metti i più disattenti vicino a te. Poi vieterei al tavolo distrazioni o strumenti che possono spoilerare i tuoi mostri (sai un pdf con le stats dei mostri magari si fa presto a visualizzarlo)...

Ultima cosa, non essere troppo buono fin dal principio, ma nemmeno severo, devi essere giusto.

Anche la morte dei PG aiuta alla verosimiglianza del mondo che racconti e alla partecipazione dei giocatori.

Se la scampano sempre qualsiasi cosa facciano, prima o poi "tutto sarà dovuto".

ciao ;)

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Sì, beh, se è vero che siete in otto c'è da spararsi.

Io, in tempi ormai passati, adottavo qualche regola rigida. Niente pc al tavolo sicuramente. Per l'iphone (elohim ce ne scampino), ho dovuto molto lottare, raggiungendo un accordo. Il problema principale sta nel fatto che due giocatori del gruppo sono molto lenti a prendere decisioni, fino al punto di essere, a volte, molesti, per cui concedo alla ragazza in questione di guardare l'iphone finchè non arriva il suo turno.

Sul fatto che tutti prestino poca attenzione... penso magari potresti adottare un metodo narrativo più coinvolgente. Io ad esempio sono molto espressionistico, associo ogni singola situazione ad un brano musicale scelto appositamente che spesso, associandosi alla narrazione, ne esalta i punti salienti. Tendo molto allo spettacolarismo, i boss ed i png hanno tutti abilità molto specifiche senza conoscere le quali non c'è speranza per i giocatori di uscirne vivi, il che richiede molta concentrazione.

Forse sono suggerimenti mediocri, ma visto che è la tua prima volta magari ti potranno essere utili. Spero. ^^

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Grazie a tutti per i consgli. Siamo 7+ DM ma solitamente siamo 5+DM causa esami, in oltre la campagna gliela avevo descritta a grandi linee prima di iniziare e nessuno aveva obbiettato. Per i boss avevo pensato come Ecbert Aurion de Sorel, ma immaginati un giocatore che si lamenta di un bigol o un non morto di taglia grande, contro un boss battibile solo in un modo preciso il risultato sarebbe rage quit. (sostanzialmente il giocatore problematico è uno ma ciò pregiudica le sessioni di gioco in quanto è convinto di essere il più prò del gruppo.

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In ordine sparso:

A me piacciono molto i boss contro cui bisogna fare qualcosa di specifico per essere battuti, l'importante è seguire un paio di regole: assicurarsi che i pg abbiano abbastanza indizi per capire quello che devono fare, non metterne troppi, essere un minimo flessibile.

Quello che per te potrebbe essere ovvio magari non lo è per i pg, e se dopo aver raccolto tutti gli indizi arrivano a una conclusione diversa dalla tua idea iniziale, comunque coerente con la situazione, prendi in considerazione l'ipotesi di fargliela passare per buona.

Poi chiaro, se se ne fregano di trovare gli indizi e caricano alla cieca andranno incontro alla sconfitta, ma in quel caso la colpa è tutta loro.

Specie per i master inesperti (ma anche per quelli navigati) è sempre utile chiedere un feedback onesto ai giocatori.

Se si sono divertiti, se gli ha fatto schifo, se vogliono più narrazione, più combattimento, più investigazioni, più intrighi, png più approfonditi, mostri più forti, mostri con più stile, ecc.

Falli rispondere senza paura di ripercussioni in game e regolati di conseguenza.

Non devi modificare i tratti salienti della trama, ma andare incontro ai gusti dei giocatori è importante.

Questo va fatto in maniera particolarmente esaustiva con il tipo che ti crea problemi.

Per i combattimenti, visto che tra mostri e pg viene fuori un numero discretamente grande, ti consiglio di adottare la regola "dimmi che fai entro x secondi o perdi il turno" dove x varia a seconda dell'esperienza dei giocatori.

Oltre a velocizzare, terrà i pg un po' più sulle spine e costringerà anche il tipo con l'iphone a prestare attenzione, almeno durante gli scontri.

Da quello che hai detto dell'avventura mi sembra che fai abbastanza railroading.

Il che, almeno all'inizio, non è necessariamente un male, ti consente di avere sotto controllo i pg, studiare meglio la trama e non farti trovare impreparato.

Ma alla lunga i giocatori si sentiranno costretti a fare quello che vuoi tu, e a molti non piace.

Magari è anche per questo che c'è un calo di attenzione, tanto qualsiasi cosa facciano si ritroveranno comunque davanti al boss.

Quindi, anche se ormai hai impostato l'avventura in questo modo, ti consiglio di lasciare ai pg qualche opzione in più, di scegliere in quale modo arrivare alla meta.

Esempio:

La freccia punta verso il png, ma il png è in tutt'altra direzione rispetto al globo.

Fallo capire chiaramente ai pg (vedono il castello del mago in lontananza ma la freccia punta in direzione opposta) e si troveranno di fronte a una scelta: andare direttamente dal mago o andare a cercare il png per scoprire cosa gli è successo?

Sono anche le piccole scelte che danno ai giocatori l'idea di libertà e di essere in qualche modo influenti sulla loro storia

Inoltre, ricordati di motivare tutto quello che succede. non c'è niente che da più soddisfazioni di sapere che ogni (o quasi) avvenimento o scelta dei pg si incastrano e hanno rilevanza nella storia.

Domanda: ma il giocatore che dice di essere pro ti crea problemi perchè se ne sbatte dell'avventura e guarda l'iphone o perche rovina attivamente il gioco agli altri (io sono più pro di voi pappappero)?

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Grazie a tutti per i consgli. Siamo 7+ DM ma solitamente siamo 5+DM causa esami, in oltre la campagna gliela avevo descritta a grandi linee prima di iniziare e nessuno aveva obbiettato.

Questo non vuol dire aver parlato ocn i giocatori. Qui si sta parlando di prenderli e chiedergli perchè giochicchiano con l'iphone o con qualche altro ruzzino. Che nessuno obbietti alla descrizione della campagna non vuol dire che non ci si possa distrarre. In ogni caso, dovresti ridurre il numero di giocatori.

Per i boss avevo pensato come Ecbert Aurion de Sorel, ma immaginati un giocatore che si lamenta di un bigol o un non morto di taglia grande, contro un boss battibile solo in un modo preciso il risultato sarebbe rage quit. (sostanzialmente il giocatore problematico è uno ma ciò pregiudica le sessioni di gioco in quanto è convinto di essere il più prò del gruppo.

Sarò brutale: se si lamenta per qualsiasi mostro gli metti contro, si lamenterà di qualsiasi cosa a presicndere, hce sia battibile in modo specifico o meno. Se il giocatore problematico è uno solo, parlaci, tranquillamente, a parte e schiettamente. Se ci arriva bene, se no escludilo dal tavolo da gioco dopo averne parlato anche con gli altri. Non sono politically correct, lo so, ma laddove il giocatore continua a farsi i fatti suoi e in più si lamenta, il problema non è più tuo. Si trovi un altro master, se deve rompere le scatole.

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  • 4 settimane dopo...

Grazie a tutti ho risolto il problema, ma purtroppo ne è sorto un altro.... nella campagna un giocatore gioca un mago del dominio del fuoco psicopatico... ogni tot di tempo deve rollare un percentuale per stabilire il suo comportamento... 1-33% timido e intimorito da qualsiasi cosa... 34-66% normale (per modo di dire perchè trolla tutti quando è normale...) 67-100% piromane.... Ora lui non mi ha mai specificato cosa vuol dire per lui piromane... io mi sono attenuto alla definizione. Il caso ha voluto che all'interno di un corridoio stretto, con dietro di loro una trappola mortale appena superata a davanti a esso aveva 4 compagni... lancia il percentuale e fa 81%.... ora vorrei sapere, lo devo gestire io, o lo deve fare lui? voi cosa avreste fatto al mio posto?

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Grazie a tutti ho risolto il problema, ma purtroppo ne è sorto un altro.... nella campagna un giocatore gioca un mago del dominio del fuoco psicopatico... ogni tot di tempo deve rollare un percentuale per stabilire il suo comportamento... 1-33% timido e intimorito da qualsiasi cosa... 34-66% normale (per modo di dire perchè trolla tutti quando è normale...) 67-100% piromane.... Ora lui non mi ha mai specificato cosa vuol dire per lui piromane... io mi sono attenuto alla definizione. Il caso ha voluto che all'interno di un corridoio stretto, con dietro di loro una trappola mortale appena superata a davanti a esso aveva 4 compagni... lancia il percentuale e fa 81%.... ora vorrei sapere, lo devo gestire io, o lo deve fare lui? voi cosa avreste fatto al mio posto?

Se entra in uno stato dove non è più se stesso per intenderci chiaro a mio avviso è ovvio che lo gestisca tu, sempre secondo le linee del personaggio ma devi gestirlo . . . per esempio abbiamo un nano facile all'ira (non quella dei barbaria, ira inteso che si incazza) e quando si incazza terribilmente è il DM a gestirlo, oppure io ho un elfo che a causa di una maledizione si sta trasformando in vampiro ed a volte ha delle crisi di sangue, ed è sempre il DM a gestirmelo decidendo su chi si fionda in cerca di sangue, certo per esperienza personale ti dico che non è bellissimo vedere il proprio PG venir rubato anche per poco dal DM, ma lui ha voluto il PG così ed ora se lo tiene, come ho fatto io. Se non gli sta bene cambiasse personaggio, sarebbe stato troppo bello per il tuo player andare in "rage\furia\follia omicida ed incendiaria" e decidere a cacchio suo su chi dirigerla . . . tutto questo IMHO

e ultima cosa: Fermalo adesso o non lo fai più . . . inteso come parlargli . . . e se proprio non gli sta bene massacragli il personaggio, Bwuahahahahaha :evil: certo non fargli capire che lo hai fatto apposta se no ti salta al collo lui :lol:

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Grazie a tutti ho risolto il problema, ma purtroppo ne è sorto un altro.... nella campagna un giocatore gioca un mago del dominio del fuoco psicopatico... ogni tot di tempo deve rollare un percentuale per stabilire il suo comportamento... 1-33% timido e intimorito da qualsiasi cosa... 34-66% normale (per modo di dire perchè trolla tutti quando è normale...) 67-100% piromane.... Ora lui non mi ha mai specificato cosa vuol dire per lui piromane... io mi sono attenuto alla definizione. Il caso ha voluto che all'interno di un corridoio stretto, con dietro di loro una trappola mortale appena superata a davanti a esso aveva 4 compagni... lancia il percentuale e fa 81%.... ora vorrei sapere, lo devo gestire io, o lo deve fare lui? voi cosa avreste fatto al mio posto?

Mai controllare il pg di un giocatore, è sconsigliato anche nelle regole base. In queste infatti viene sconsigliato l'uso di incantesimi quali charme sui giocatori.

Immagino che il tuo giocatore in autonomia abbia scelto questa caratterizzazione del suo pg, non glie lo abbia imposto tu. La caratterizzazione è particolare, anche bella secondo il mio gusto personale, e la persona che ha scelto queste linee guida per il suo personaggio penso che sarà più che felice di interpretarle in base alla sua stessa caratterizzazione; o almeno così dovrebbe essere. Lui ha deciso che il suo pg diventa piromane, e lui si gioca un pg che impazzisce. Se questo va a scapito dei suoi compagni, tanto meglio: vediamo un po' di sano ruolaggio in un gioco che viene appunto definito "Gioco di Ruolo".

Se il tuo giocatore invece non volesse interpretare il personaggio che lui stesso si è scelto, allora (a parte che non avrebbe capito proprio niente del gioco di ruolo) non avrebbe senso lasciargli questa caratterizzazione.

Un altra volta il consiglio è il seguente: gliene parli

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Lascialo ruolare al giocatore, non vedo il problema.

Anche se è un piromane, non vuol dire che sia un deficiente, se c'è il significativo rischio di rimanerci abbrustoliti probabilmente si controllerà.

Ora, per me significativo rischio di rimanerci abbrustoliti significa rimanere intrappolato nelle fiamme, non dover affrontare le conseguenze di aver dato fuoco alla foresta del re, quindi vedi tu i diversi casi, al limite faglielo notare off game.

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Un piromane è un essere malvagio, quasi un artista nel suo genere. Gode nel bruciare qualunque possa prendere fuoco, e soprattutto se questo causa sofferenza.

Ma questo non vuol dire che sia quello che il giocatore aveva in mente quando ha definito il suo pg. Chiedi a lui cosa intendeva, alla fine il personaggio è suo. Se dopo che ti ha spiegato nel dettaglio i comportamenti dei vari stati emotivi non si attiene alle sue decisioni, allora forse si deve cominciare a trovare una soluzione.

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nella campagna un giocatore gioca un mago del dominio del fuoco psicopatico... ogni tot di tempo deve rollare un percentuale per stabilire il suo comportamento... 1-33% timido e intimorito da qualsiasi cosa... 34-66% normale (per modo di dire perchè trolla tutti quando è normale...) 67-100% piromane....

Qualcuno sa spiegarmi cos'è questa variante "psicopatico"?

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