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Gamberi fantasy e Gamberetta


Messaggio consigliato

Il discorso sul Manzoni è uno schifo di base, che va contro ciò che lei stessa afferma. Infatti lei dice nelle FAQ :

Di quali argomenti si occupa Gamberi Fantasy?
  • Recensioni di romanzi fantasy e di generi affini – fantascienza & horror soprannaturale. In passato hanno avuto la priorità i romanzi italiani, ma dal gennaio 2010 è cambiata la politica del blog e le recensioni di opere italiane sono diventate l’eccezione. La decisione è stata presa in considerazione della scarsa qualità media che offrono i romanzi italiani. Si parla ancora diffusamente di “cose” italiane nel Marciume. Si veda questo articolo.
  • Recensioni di manuali di scrittura.
  • Tecnica narrativa.
  • Editoria, ebook & tecnologie correlate.
  • Segnalazioni di film, videogiochi & romanzi che appaiono sui circuiti P2P.

Il partito kazako dei pedofili necrofili nazi comunisti vuole presentarsi alle elezioni in Uganda! I blogger italiani devono fare qualcosa! Scriverai un articolo sui Gamberi per sensibilizzare la gente?

No. Non ci saranno mai articoli off topic sui Gamberi. Inoltre Gamberi Fantasy non fa parte di alcuna comunità, partito o corrente politica. Io non sento alcun tipo di legame con altre persone solo perché gestiscono anche loro un blog. Per me “i blogger” o “la blogosfera” sono concetti che non hanno senso.

Prima chiarisce gli argomenti che vuole trattare nel blog, poi fa un'altra FAQ per chiarire che non ci saranno mai articoli off topic e poi cosa fa? Scrive un articolo su Manzoni e scuola. E' ridicolo. Ridicolo.

Non ho le conoscenze per dare una valutazione seria dell'articolo, ma alcune cose non hanno proprio senso o dimostrano la sua incompetenza.

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Da quell'articolo, fra l'altro, capiamo che non ha avuto un briciolo di preparazione umanistico-letteraria al liceo. Innegabilmente, questo è dovuto al fatto che sia andata a uno scientifico: da tempo vige in Italia l'assurdità in base alla quale se vai allo scientifico fai latino e italiano coi piedi, se vai al classico saranno matematica e fisica a essere sacrificate.

Però anche se si ha un insegnante o incapace o limitato dall'istituto (diciamo la verità: quanti del classico sopporterebbero le funzioni e gli integrali? Quanti dello scientifico accetterebbero di confrontare la letteratura latina con le sue fonti?), se si è interessati a una materia, ci si documenta in privato e si coglie ogni briciola di informazione.

Il suo discorso su Manzoni è un megasfogo dal quale emerge che non si è mai interessata alla letteratura italiana, che non possiede i parametri per giudicarla, e che non è consapevole dell'inutilità di una prassi se non possiedi le nozioni (quelli che eseguono un processo senza capire come funzioni sono gli idioti, o le macchine, o gli alienati: non le persone razionali che un liceo dovrebbe formare).

Non è che non le faccia onore, no: le fa disonore.

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  • 2 mesi dopo...

Ciao a tutti!

Uppo la discussione per una considerazione...

Sto compiendo la fase di documentazione per la stesura del primo libro di una saga che sto pianificando da tempo.

Il sito di Gamberetta è stato molto utile per le guide e per certe considerazioni che, senza dubbio, fanno riflettere...

Per il resto, mi sembra un "finto guru", una tipa prepotente e arrogante che ha letto un sacco di manuali e che teorizza qualsiasi cosa, dimenticandosi che nell'arte (dalla scrittura alla musica, campi in cui mi muovo abitualmente) c'è una componente istintiva, che alla fine risulta dominante.

Le persone come lei rappresentano il limite opposto di chi ritiene che la tecnica non serva a nulla: parla di tecniche, di cosa un autore dovrebbe o non dovrebbe fare a priori, dimenticando che seguendo i suoi criteri, per fare un esempio, in un romanzo scritto con la tecnica dei pov, non si dovrebbe descrivere quasi nulla di ciò che il pov da per scontato, col risultato che un capitolo-pov sarebbe privo di descrizioni sugli ambienti intimi del personaggio.

E' la stessa cosa di un musicista che studia per 12 al giorno e poi non sa arrangiare un brano: la fantasia nuda e cruda non porta da nessuna parte, così come non lo fa la tecnica.

La documentazione, la grammatica, la coerenza e lo stile sono IMPORTANTISSIMI: ma se poi non si lascia un pò di margine al "cuore", ciò che ne esce è un'opera d'arte perfetta, ma vuota.

E visto che si sente di giudicare chiunque, vorrei vedere ciò che scrive lei.

EDIT: la mia opinione sulle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco è talmente elevata (e non sono avaro di critiche, anzi...) che nelle critiche "medie" (come quella di Gamberetta), non vedo altro che l'incapacità di apprezzare la profondità dei POV, della capacità OLTRE OGNI LIMITE CONOSCIUTO di Martin di approfondire la psiche e della cecità al cospetto della miriade di dettagli e particolari che arricchiscono il romanzo come nessuno era riuscito a fare.

Questi "critici" non concepiscono l'idea del romanzo senza PROTAGONISTI: perché quelli di Martin sono dei POV e BASTA il più delle volte. Lei evidentemente non l'ha capito.

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Aspetta, Aerys, mi sono espresso male: l'ho conosciuta per sbaglio con parole chiave relative alla scrittura. Quello che lei riporta sono passaggi di manuali esistenti, non sue invenzioni. :)

Mi fa comodo avere guide in italiano.

Non ho mai scritto in modo "professionale" in vita mia e mi faceva comodo qualche consiglio.

E' soltanto DOPO che mi sono addentrato nelle sue recensioni...scoprendo l'indole del soggetto. :)

Poi, se proprio vogliamo dirla tutta, non voglio darle dell'"idiota": le dò della pompata e dell'arrogante, ma è indubbio che la base ci sia. Deve solo capire che l'arte non è scritta nei manuali. :)

Concordo anche se IMHO, DB_Cooper, se hai bisogno di cercare sul sito di quella che tu stesso descrivi come un "finto guru" per documentarti dovresti pianificare un altro po'.

P.S. Si scrive appunto un po', non "un pò". :)

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Per il resto, mi sembra un "finto guru", una tipa prepotente e arrogante che ha letto un sacco di manuali e che teorizza qualsiasi cosa, dimenticandosi che nell'arte (dalla scrittura alla musica, campi in cui mi muovo abitualmente) c'è una componente istintiva, che alla fine risulta dominante.

Non mi pare che lo neghi. Semplicemente dice che prima di lanciarsi in sperimentazioni si dovrebbe saper scrivere. Le regole sulla scrittura non le ha inventate lei, i manuali dicono le stesse cose da almeno 50 anni, ci sarà un motivo? La componente istintiva può essere importante, ma gamberetta ripete allo sfinimento che i manuali insegnano COME scrivere, non COSA scrivere.

Le persone come lei rappresentano il limite opposto di chi ritiene che la tecnica non serva a nulla: parla di tecniche, di cosa un autore dovrebbe o non dovrebbe fare a priori, dimenticando che seguendo i suoi criteri, per fare un esempio, in un romanzo scritto con la tecnica dei pov, non si dovrebbe descrivere quasi nulla di ciò che il pov da per scontato, col risultato che un capitolo-pov sarebbe privo di descrizioni sugli ambienti intimi del personaggio.

Errato. Saper gestire il pov è un passo fondamentale. Tenendo il pov saldamente su un personaggio si possono comunque descrivere gli ambienti.

La documentazione, la grammatica, la coerenza e lo stile sono IMPORTANTISSIMI: ma se poi non si lascia un pò di margine al "cuore", ciò che ne esce è un'opera d'arte perfetta, ma vuota.

Il cuore serve per il cosa, non per il come.

E visto che si sente di giudicare chiunque, vorrei vedere ciò che scrive lei.

Quindi per criticare qualcosa devi essere in grado di farla?

Io non posso dire che un'automobile fa schifo se non la so costruire? Non posso lamentarmi di uno smartphone se non li so programmare?

EDIT: la mia opinione sulle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco è talmente elevata (e non sono avaro di critiche, anzi...) che nelle critiche "medie" (come quella di Gamberetta), non vedo altro che l'incapacità di apprezzare la profondità dei POV, della capacità OLTRE OGNI LIMITE CONOSCIUTO di Martin di approfondire la psiche e della cecità al cospetto della miriade di dettagli e particolari che arricchiscono il romanzo come nessuno era riuscito a fare.

Questi "critici" non concepiscono l'idea del romanzo senza PROTAGONISTI: perché quelli di Martin sono dei POV e BASTA il più delle volte. Lei evidentemente non l'ha capito.

O forse, ma solo forse, azzardo: si riferiva al fatto che è una saga lunghissima, che alla lunga può stancare. Onestamente, sto facendo fatica a leggere il primo libro.

Concordo anche se IMHO, DB_Cooper, se hai bisogno di cercare sul sito di quella che tu stesso descrivi come un "finto guru" per documentarti dovresti pianificare un altro po'.

I manuali di scrittura che consiglia non sono male per niente. Al di là di eventuali arroganze, i consigli sono utili, e i manuali sembrano molto buoni.

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@Blackstorm: io non sindacavo i manuali consigliati, cercavo solo di far notare a Cooper l'ironia della situazione (che in realtà non persiste: avevo capito male io e pensavo che stesse sputando nel piatto in cui aveva mangiato, l'ultimo suo post ha tuttavia chiarito ;)).

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Non mi pare che lo neghi. Semplicemente dice che prima di lanciarsi in sperimentazioni si dovrebbe saper scrivere. Le regole sulla scrittura non le ha inventate lei, i manuali dicono le stesse cose da almeno 50 anni, ci sarà un motivo? La componente istintiva può essere importante, ma gamberetta ripete allo sfinimento che i manuali insegnano COME scrivere, non COSA scrivere.

...

Il cuore serve per il cosa, non per il come.

Se ci basiamo sul principio della ripetizione dei concetti, con lo stesso principio, i conservatori dovrebbero essere i luoghi in cui si insegna la vera musica. Invece, è ormai chiaro che sono luoghi retrogradi in cui se ne insegna una parte, anche in modo retrogrado.

Se leggi il mio ultimo commento ho specificato che i manuali sono importanti e, sempre col parallelo con la musica, studio da 24 anni e non smetto, ben sapendo quanto la tecnica sia importante: so però anche che persone molto tecniche, al cospetto della creazione, sono spesso aride di idee.

Errato. Saper gestire il pov è un passo fondamentale. Tenendo il pov saldamente su un personaggio si possono comunque descrivere gli ambienti.

Non secondo lei. Ora ti rintraccio il punto in cui afferma che in un POV non vanno descritte le cose che il personaggio da per scontate. Lo ripete in tre articoli, è per questo che l'ho notato. E non è solo questo. Appena lo rintraccio te lo linko. :)

Quindi per criticare qualcosa devi essere in grado di farla?

Io non posso dire che un'automobile fa schifo se non la so costruire? Non posso lamentarmi di uno smartphone se non li so programmare?

Esatto, in un certo senso. Puoi dire che uno scritto non ti ha divertito perché è lento. Questo è esprimere un'opinione basata sul gusto e può farlo chiunque: non puoi dire che TIZIO scrive male se non sai quali sono i criteri dello scrivere bene.

Questa è la società in cui le opinioni delle persone preparate passano in secondo piano perché viene concesso a chiunque di esprimere un'opinione mascherandola da giudizio.

La preparazione è tutto se si vuole esprimere un giudizio oggettivo.

Puoi dire che un'automobile è scomoda e affermare che uno smartphone è stato progettato male perché ha la tastiera piccola, ma se non sai una cippa di programmazione, difficile che tu possa giustificare un giudizio su un sistema operativo.

Rapportato alla scrittura: puoi dire che la Troisi è noiosa è infantile, ma non dare giudizi tecnici, se non hai strumenti valutativi.

Sono due cose diverse, blackstorm.

O forse, ma solo forse, azzardo: si riferiva al fatto che è una saga lunghissima, che alla lunga può stancare. Onestamente, sto facendo fatica a leggere il primo libro.

Non lo so, non voglio farle un processo alle intenzioni, ma siamo al punto sopra: maschera le sue opinioni come giudizi di una letterata perché ha letto un sacco di manuali. La "competenza" è la preparazione si valutano NON in base a quanto hai letto o studiato, ma dall'insieme della teoria e della pratica.

Potresti dire che Martin pecca di "Infodump" se non sapessi cosa significa?

Ora: per sapere cosa significa, basta leggerlo od occorre anche comprenderlo?

E' dura da scrivere in un forum, ma spero di essermi spiegato. Resto a disposizione. :)

Se la tua concezione di Fantasy è quella del "protagonista che fa l'avventura", per quanto complessa che sia, Martin non ti piacerà mai: i suoi POV sono spesso dei NON protagonisti, come ho detto sopra, anzi...alle volte sono funzionali a mostrare degli eventi e basta.

E non è un TUO difetto, ma una caratteristica di MARTIN: è per questo che non condivido il modo con cui Gamberetta l'ha giudicato.

I manuali di scrittura che consiglia non sono male per niente. Al di là di eventuali arroganze, i consigli sono utili, e i manuali sembrano molto buoni.

Ripeto: l'ho conosciuta PROPRIO per i manuali che citava ed è forse l'unica cosa utile del suo blog, a mio avviso. Le recensioni dove spala fango su chiunque non aiutano nessuno.

E torniamo ai punti sopra: un critico "CRITICA", anche aspramente, ma non facendo inutile ironia su gente che comunque potrebbe smontarla in quattro secondi netti (è più facile fare i fighi criticando Martin, quando a vista d'occhio, nella letteratura moderna, trovo rarissimi autori in grado di approfondire così tanto l'essenza dei PG. Ben vengano le "scorrettezze" del pov, se il fine è un romanzo del genere).

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