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il GDR è forse in crisi?


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Non so il GdR, ma sicuramente l'ambiente qui butta male.

Non incolperei solo i videogames, sono successe molte cose: questioni un tempo di nicchia sono diventate di massa (es. LOTR) e sono conseguentemente state "abbassate" per gli stupidi (a.k.a. la gente media), l'onda lunga di questa commercializzazione ha portato con sé numerose meduse; la rete permette a molti idioti di ritenersi svegli, e alcuni di questi idioti ritengono di essere tanto svegli da fare i "nerd" (le pecore si cercano sempre un gregge che credono esclusivo) con annessi e connessi; la qualità delle menti è mediamente in calo.

Tanti fattori, un'unica sensazione: fastidio.

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COme da titolo, leggendo qua e là ho ricevuto questa sensazione...

Possibile che i videogame e i giochi online abbiano segnato la fine dei gdr cartacei??

possibile che non ci siano nuove speranze?

che ne pensate?

Direi che il GdR in Italia non ha mai preso piede, sicuramente per ragioni culturali.

Inoltre non si è mai cercato di promuovere abbastanza le menti nostrane, privilegiando sempre quello fatto negli altri paesi. Dopo il boom anni ottanta e la fase "rinascimentale" di inizio millennio ora il periodo è tornato ad essere molto cupo, per tante ragioni (videogiochi, cambi culturali e di mode, fine di un ciclo e cosa più importante, la scarsa qualità del materiale ora in circolazione, basta guardare D&D 4).

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COme da titolo, leggendo qua e là ho ricevuto questa sensazione...

Possibile che i videogame e i giochi online abbiano segnato la fine dei gdr cartacei??

possibile che non ci siano nuove speranze?

che ne pensate?

Che si fanno discorsi uguali identici a questo da quando conosco l'ambiente GdR, e tutto continua ad andare avanti lo stesso come se niente fosse.

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COme da titolo, leggendo qua e là ho ricevuto questa sensazione...

Possibile che i videogame e i giochi online abbiano segnato la fine dei gdr cartacei??

possibile che non ci siano nuove speranze?

che ne pensate?

Non credo sia "colpa" solo dei videogiochi e dei giochi on line...

Credo sia una "idea sbagliata" di fondo a fare i danni maggiori: l'idea che se per fare qualcosa devi usare carta e penna allora è "old" e fuori moda.

A questo si aggiunga l'impoverimento culturale delle nuove generazioni che, ad esempio, prediligono Uomini e Donne (e più in generale la Defilippi) a cose più "culturose" come i vari QUARK che imperversavano nella TV anni '80 ... Ok forse non hanno scelta ... ma :think: lasciamo perdere che è meglio (e che non è questo il uogo per discuterne).

Poi c'è la "massizzazione" di cose che una volta erano di nicchia (in questo concordo con Aerys) .. e non mi riferisco solo al caso del Signore Degli Anelli ... quello è lampante ... Ma di esempi ce ne sono anche altri e diversi.

Poi... beh poi ci sono le case editrici che sono sicuramente in un brutto momento (con la rete che permette di "copiare" illegalemnte quasi tutto) e che quindi rischiano ... oppure dioventano multinazionali dove l'unica molla di spinta è il profitto...

Ne è un esempio la quarta edizione (D&D4) che sta diventando un gioco di manuali collezionabili... al che io dico "brava wizzy hai trovato un bel modo di fare soldi (e quindi hai centrato il tuo obbiettivo) - ma l'hai fatto a scapito dell aqualità dle prodotto"

Che poi, sempre per drestare sull'esempio D&D4 ... è cambiato il target del prodotto... se una volta i GDR caratcei erano oggetti per gente emarginata ed intelligente ... ora sono un prodotto più di massa ... che deve essere semplice ... che deve essere "popolare" nel peggiore senso che si possa dare a questo termine ... che deve essere fruibile anche da gente che non sa fare una somma (con numeri di poche cifre) a mente o col foglio di carta e la matita.

Questo si vede, ad esempio , anche in giochi come il Trivial Pursuit dove in 10 anni è cambiato (ed è calato) il tono e delle domande (ed ovviamente la difficoltà)...

Insomma è una degenerazione "culturale" progressiva che non è limitata ai GDR... ma che li colpisce duramente....

:bye:

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e se si volesse riportare il settore ai "vecchi" splendori ma nello stesso tempo innovarlo, come si potrebbe fare?

Internet potrebbe essere una soluzione?

Cosa ferma in italia e non il settore allora?

Un paio di considerazioni:

- quando i fenomeni diventano di massa perdono qualita`, basti vedere cos'e` successo ai videogiochi.

- se si vuole evitare l'effetto "bisogna farci soldi, quindi l'importante e` vendere" il gioco va sviluppato dagli utenti stessi, un po' come succede con l'open source.

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Che si fanno discorsi uguali identici a questo da quando conosco l'ambiente GdR, e tutto continua ad andare avanti lo stesso come se niente fosse.

anche se in parte condivido, c'è da dire che la società e i divertimenti si sono evoluti.

20 anni fa Internet dov'era ?

Ora tutto, o quasi, si fa su PC.

Quindi è indubbio che questa è anche una delle cause del declino di qualità del GdR.

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Mi sento di fare la voce fuori dal coro.

La qualità è qualcosa di molto soggettivo e secondo me si sta guardando la questione da un punto di vista limitato.

Non voglio soffermarmi sulla questione 4a edizione, se non per dire che quello che per i vecchi giocatori è un calo di qualità, per i nuovi magari rappresenta un approccio al gioco ben fatto e che va incontro alle loro necessità.

Essere delusi dall'evoluzione del gioco non significa necessariamente che la qualità sia calata, ma semplicemente che non incontra più le nostre esigenze.

Inoltre, proprio l'avvento di internet e dell'informatizzazione in genere ha permesso a molti di rendere disponibile materiale home-made e se vi fate un giro su siti come rpg.net vedrete che ogni giorno escono recensioni sui sistemi di gioco più svariati, molti di questi sviluppati in casa da privati, che magari ci hanno messo anni ma che spesso rappresentano l'idea o il tassello mancante per i propri progetti.

C'è molta più scelta e c'è la possibilità di fare una cernita tra miriadi di prodotti amatoriali e messi a disposizione gratuitamente.

Io questo non lo vedo propriamente come una crisi del GdR, ma come una sua evoluzione da prodotto editoriale per "pochi eletti" a un insieme di prodotti variegati e adatti a molteplici esigenze, che quindi va a coprire un bacino d'utenza maggiore.

Ovvio che quando la quantità aumenta, la qualità tende ad abbassarsi, perché nella massa ci saranno prodotto eccelsi come mediocri, ma per chi sa cosa cercare, ora ci sono molte più opzioni. ;-)

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anche se in parte condivido, c'è da dire che la società e i divertimenti si sono evoluti.

20 anni fa Internet dov'era ?

Ora tutto, o quasi, si fa su PC.

Quindi è indubbio che questa è anche una delle cause del declino di qualità del GdR.

Sul fatto che la società dopo 20 anni sia cambiata, direi che è un bene. Una società che resta esattamente invariata dopo 20 anni è malata oltre ogni speranza.

Sul fatto che la qualità del GdR sia in declino mi sembra un discorso nostalgico alla buona, del tipo "si stava meglio quando si stava peggio". Se devo essere sincero, trovo che non solo sia aumentato il panorama del GdR in termini di offerta, ma anche di visibilità.

Io non ci vedo nessuna crisi.

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Quindi?

mi spiego:

il videogioco ha secondo me una sola pecca, esso è limitato alla programmazione. Per il resto riesce ad essere un fidato sostituto/assistente del gdr. Il tempio di taldeitali adesso si sa come è, un tempo si lavorava di immaginazione(il che non vuol dire che sia solo un male o un bene..)

Il gdr ha un grande vantaggio: è illimitato, si può far tutto ciò che si vuole...

Negli anni credo che il cartaceo verrà via via sparendo, ma come poter unire il "multimediale" con il gdr senza dover perdere nè uno nè l'altro? quanto uno può dar all'altro e viceversa? e come?

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Io non ci vedo nessuna crisi.

Quello che intendevo con il mio post, Mokuren, era semplicemente "siamo in un epoca dove il PC diventa il mezzo di communicazione / lavoro / divertimento sempre più usato".

E quindi, per riflesso, abbiamo ora giocatori di ruolo "informatizzati" (i giocatori di WoW si considerano, spesso, giocatori di ruolo: per me non lo sono minimamente).

Anche il GdR cartaceo si sta quindi avvicinando ad un informatizzazione sempre più presente (la 4ed non ne è l'esempio lampante, ne è la PROVA lampante, visto che lo ammettono i suoi stessi creatori).

Il punto è che niente su PC possa essere definito GdR nel senso "vero" del termine, perché tutto rimane comunque limitato ad un sistema "chiuso", come un gioco in scatola.

Definire qualsiasi gioco su PC un "GdR" è un eresia, per quanto mi riguarda.

Alcuni giochi magari sono anche molto carini (e sono piaciuti anche a me), ma le meccaniche del "GdR" informatico sono molto più limitate e DIVERSE da quello da tavolo.

In questo, il "GdR storico" sta morendo.

Ed è anche questo che fa in modo, quando hai un nuovo giocatore che arriva al tavolo, di sentirlo dire "dov'è la mia spada +5 anatema dei demoni acida e fredda ?" oppure "che mostri incontreremo" ?

Ecc.

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proprio per questo Elayne ho aperto questo topic!

Non potrebbe esistere un metodo dove l'informatizzazione aiuti al gioco, alla ricerca di giocatori, ecc ma che non diventi una catena per il gdr "old style"?

Non so se può aiutare, ma MapTools e ausili vari (anche solo IRC) mi hanno aiutato più volte a giocare con persone e giochi a cui normalmente non avrei mai, mai, mai avuto accesso.

E' pe questo che secondo me questo discorso non ha senso, non vedo come qualcosa come il PC o internet possa "danneggiare" il GdR.

Il punto è che niente su PC possa essere definito GdR nel senso "vero" del termine, perché tutto rimane comunque limitato ad un sistema "chiuso", come un gioco in scatola.

Definire qualsiasi gioco su PC un "GdR" è un eresia, per quanto mi riguarda.

Alcuni giochi magari sono anche molto carini (e sono piaciuti anche a me), ma le meccaniche del "GdR" informatico sono molto più limitate e DIVERSE da quello da tavolo.

In questo, il "GdR storico" sta morendo.

Ed è anche questo che fa in modo, quando hai un nuovo giocatore che arriva al tavolo, di sentirlo dire "dov'è la mia spada +5 anatema dei demoni acida e fredda ?" oppure "che mostri incontreremo" ?

Questo genere di comportamento c'è anche tra chi non è pratico di videogiochi su PC o online, c'è sempre stato, e dubito sparirà di punto in bianco.

Il GdR storico non sta morendo neanche per sbaglio, a meno che per "storico" intendiate uno stile di gioco particolare e legato a delle condizioni altrettanto particolari e situazioni difficilmente replicabili, ma a quel punto potrei anche dire, chessò, che non esistono più sparatutto a scorrimento verticale perché adesso si fa tutto col 3D in prima persona. E anche in questo caso, comunque, mi sbaglierei di grosso.

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Non so se può aiutare, ma MapTools e ausili vari (anche solo IRC) mi hanno aiutato più volte a giocare con persone e giochi a cui normalmente non avrei mai, mai, mai avuto accesso.

Anche per me, il PC ha aiutato.

Per esempio faccio alcune sedute con Skype, a volte, e la webcam per continuare a giocare con un giocatore storico.

Ma questi sono "tools".

Insomma, il mondo si evolve, e ogni attività ne può guadagnare, dell'evoluzione.

Come il "GdR storico".

Questo lo chiamo quindi un esempio "positivo".

come il fatto di fare PbF, per esempio. :-)

E' pe questo che secondo me questo discorso non ha senso, non vedo come qualcosa come il PC o internet possa "danneggiare" il GdR.

(...)

Questo genere di comportamento c'è anche tra chi non è pratico di videogiochi su PC o online, c'è sempre stato, e dubito sparirà di punto in bianco.

La differenza sta nel fatto che mentre prima, la gente del PC si "svegliava" ed entrava in un mondo totalmente diverso, GdRmente parlando, e si entuasiasmava, oramai questo non è più possibile.

L'evoluzione del GdR da tavolo è videogiocoso. In generale.

E l'abbiamo con il più famoso GdR esistente, nonche il primo, cioè D&D.

Quindi qualcuno che lasci il mondo del PC che per di se è molto più spinto, WoWiano, e picchia-picchia in compagnia, non si ritrova davanti ad un mondo di GdR dal tavolo "vecchio stile" con al limite altri strumenti (come skype, irc, ecc.).

Si ritrova davanti un GdR da tavolo videogiocoso. Con i stessi limiti (o quasi) del videogioco (ricordiamoci alcune regole strambe su commercio, poteri ad incontri, ecc.).

Insomma, prima avevamo un uccello e un pesce.

Ora abbiamo un martin pescatore ed un pesce gatto.

I primi non si potevano incontrare. I secondi si.

Oggi è cosi, ed è frutto di un evoluzione.

Domani, con la 5ed, sono certo che tutto si farà via computer.

Ma a questo punto, si perde la definizione stessa di GdR, con azioni e fantasia infinite.

Questo è un fatto.

Mi sembra piuttosto chiaro.

E' evoluzione ?

Possibile, ma non sarà più vero GdR.

Sarà intrattenimento.

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Questo è un fatto.

Mi sembra piuttosto chiaro.

E' evoluzione ?

Possibile, ma non sarà più vero GdR.

Sarà intrattenimento.

Non mi sento di rimproverare la Wizards se è andata incontro a certi gusti invece che ad altri, evidentemente ha fatto una scelta commerciale che ritiene giusta.

Va bene parlare di D&D, ma c'è anche molto altro che penso possa andare incontro ai vari gusti.

Da qui a parlare di morte dei gdr in generale ce ne passa.

Sinceramente mi pare che ci sia una tendenza a lasciarsi andare alla nostalgia.

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Non mi sento di rimproverare la Wizards se è andata incontro a certi gusti invece che ad altri, evidentemente ha fatto una scelta commerciale che ritiene giusta.

Sicuramente, e io condivido tale scelta.

Va bene parlare di D&D, ma c'è anche molto altro che penso possa andare incontro ai vari gusti.

Da qui a parlare di morte dei gdr in generale ce ne passa.

Sinceramente mi pare che ci sia una tendenza a lasciarsi andare alla nostalgia.

Travvisi un po' le parole.

Uso D&D perché è non solo il primo GdR creato, ma anche il più "conosciuto e giocato".

Lo era ai tempi della TSR, lo è stato ancora di più ai tempi della WotC per le mosse commerciali.

Quindi se devo guardare al mondo dei GdR, guardo soprattutto al suo pilastro portante.

che ci siano altri giochi che stanno seguendo vecchie orme o che non si stanno "videogiochizzando" è indubbio, ma non è un venticello che fermerà una tempesta.

Se si vuole parlare di "evoluzione" e di "andamento del GdR", si deve guardare in generale.

Il GdR non "morirà".

Io non ho mai usate queste parole.

Sicuramente però l'età d'oro è finita, e ritornerà ad un settore di nicchia, che sarà, imho, ancora più limitato di quello che sarebbe stato il suo se non ci fosse stato D&D.

Il GdR del futuro sarà informatico. Il che è diverso dalla definizione classica del GdR.

Per fare un paragone è un po' come la bicicletta e il suo sport, il ciclismo.

Il ciclismo si basa nell'usare la propria forza fisica per muoversi più velocemente e con meno fatica, senza carburanti o altro.

Ora, dopo la bicicletta, è stata anche inventata la bicicletta d'erba, con grandi ruote di plastica, che si usa per scendere giù le montagne.

Ma non è ciclismo, e il concetto rimane diverso.

Lo strumento è simile, ma non si potrebbe dire, se rimanesse un giorno quasi solo queste biciclette d'erba, "beh, è sempre ciclismo".

No.

Sono due cose simili, ma anche totalmente diverse.

Come lo sono il GdR da tavolo e quello online.

E ripeto: io ho giocato ad entrambi. A quello online anche in modo molto ruolistico e poco "WoW".

Non sono però assolutamente la stessa cosa.

Sintesi, almeno per quanto mi riguarda, il punto non è la nostalgia o meno.

Personalmente, non mi interessa se le generazioni giocheranno a Tennis, a D&D, o a WoW25.

Quello che mi interessa è che io giochi a quello che voglio. ;-)

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Travvisi un po' le parole.

[...]Quindi se devo guardare al mondo dei GdR, guardo soprattutto al suo pilastro portante.

che ci siano altri giochi che stanno seguendo vecchie orme o che non si stanno "videogiochizzando" è indubbio, ma non è un venticello che fermerà una tempesta.

[...]

Il GdR del futuro sarà informatico. Il che è diverso dalla definizione classica del GdR.

[...]

Quello che mi interessa è che io giochi a quello che voglio. ;-)

Mi spiace se ho travisato quello che hai scritto, ma ho preso le tue parole per rispondere sia a te ma anche più in generale all'argomento, in particolare quanto scritto nel post di apertura, che parla appunto di "fine del gdr cartaceo".

Mi sta bene parlare di D&D, ma non vorrei si dimenticasse che c'è un'ampia scelta, probabilmente poco conosciuta e poco pubblicizzata, che penso sia in grado di venire incontro a diverse esigenze. Proprio questa ampia scelta mi sembra qualcosa di estremamente positivo, non certo un segno della fine.

Sul fatto che il futuro del GdR sarà informatico vorrei capire a cosa pensi in concreto: videogiochi? Partite via skype o con altri tools?

Per quanto mi riguarda, sebbene metta i videogiochi in cima ai miei passatempi, non c'è nulla che posso sostituirsi alla giocata al tavolo, perché manca tutta la componente di rapporti umani.

Continua pure a giocare a quello che vuoi, non vedo problemi in tal senso, ci mancherebbe. :-)

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La differenza sta nel fatto che mentre prima, la gente del PC si "svegliava" ed entrava in un mondo totalmente diverso, GdRmente parlando, e si entuasiasmava, oramai questo non è più possibile.

A me sembra che ci sia un pregiudizio di fondo lancinante e accecante.

Tutte le volte che sento questo discorso (e lo sento spesso) sembra quasi che ci sia una specie di muro di berlino dove a ovest ci sono gli ultimi Veri Giocatori Di Ruolo che seguono i comandamenti che il dio del Vero Gioco Di Ruolo ha inciso su una tavola di pietra, e a est ci siano i bimbiminkia drogati di MMORPG che si comportano in un GdR come se fosse la trasposizione di un librogame scritto male dove l'unica scelta che devi fare è da che angolazione lanciare i dadi.

Io penso che non sia per niente appropriato parlare di "risveglio", dà come l'idea che si passi da un mondo oggettivamente brutto a uno oggettivamente bello e buono, che non è il caso, come non credo sia appropriato dire che qualunque influenza provenga da altre forme di intrattenimento, come videogiochi o che, sia automaticamente una corruzione della purezza del sangue GdRiano e quindi vada eliminata.

Mi rendo conto che c'è un sacco di gente che non è in grado di capire cosa significhi interpretazione o che non abbia altro interesse che fare il record di danni in combattimento, ma come ho già detto questa gente c'era anche prima, c'è sempre stata e ci sarà sempre. Potete dire che adesso è peggio, io risponderò che non è vero e ci areneremo in un litigio sterile perché nessuno di noi ha i dati per dimostrare alcunché in merito.

Insomma, secondo me c'è solo una certa nostalgia, un brutto episodio o due e la percezione di qualcosa di nuovo che all'apparenza sembra stupido o senza senso; io prendo spesso ispirazione da videogiochi, a volte anche a livello di meccanica, ma non penso assolutamente che sia questo a determinare se io sia un "Giocatore puro" o meno.

Premesso che l'unica cosa che conta è divertirsi e una volta che si ha quello si può mandare a quel paese tutto e tutti, la mia idea di gioco di ruolo è piuttosto ampia, nel senso che secondo me qualsiasi gioco dove si interpreta dei personaggi e si usa la creatività e la fantasia per dare vita a un mondo inventato rientri nei parametri di "gioco di ruolo". Chissenefrega se ci sono o meno le tabelle dei tesori o dei poteri.

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