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uccidere un innocente


DTM

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Ma dove l'hai letto quest'interpretazione del Legale Buono? Perché il paladino non dovrebbe possedere il concetto di bene superiore?

credo che una riletta al Mdg possa far bene per vedere come l'LB non scenda mai a compromessi sul bene e sulla legalità.

Il Paladino e ogni altro LB non ha il concetto di bene superiore perchè lui agisce per il bene superiore, e il concetto di bene superiore in D&D è non scendere a compromessi, il che vuol dire che non esiste bene superiore perchè per lui uccidere ogni creatura buona è male, qualsiasi sia la causa

La scelta giusta (a livello interpretativo) è più o meno inginocchiarsi a terra con le mani nei capelli, urlando "non posso farlo, non posso! Perché deve succedere tutto questo? AAAAHHGH!"

questo è l'esempio pratico-interpretativo: finalmente qualcuno che ha capito!

il problema è: e se non ci fosse altro modo?

vedi sopra.

Toccherà a qualcun'altro uccidere l'innocente, e prima dovrà pure scontrarsi con il paladino che non permetterà che gli venga tolta la vita visto che vogliono uccidere un innocente.

La soluzione c'è, ma il paladino non può farlo, non permetterà di farlo e quindi deve morire.

Questa scelta non dipende ASSOLUTAMENTE dall'allineamento ma dal carattere del pg come diceva giustamente Magnifico SIRE nella prima pagina. Cavoli, pare che l'allineamento determini tutte le azioni dei pg, ma siamo pazzi? o.o

naturalmente, ma qualunque sia il carattere di un LB, l'LB non potrà mai uccidere l'innocente.

Il discorso del carattere si può fare per gli altri allineamenti, ma l'LB ha un rigido codice morale che influisce certamente sul carattere e, non essendo l'inverso, l'allineamento ha quasi sempre la precedenza.

E questo caso non fa eccezione.

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tutti quelli buoni credo!...i cattivi lascerebbero che il mondo venisse distrutto e Poi ucciderebbero l'innocente...morale della favola meglio non essere innocenti perché si fa sempre una brutta fine :lol:

hai una concezione della moralità un pò sballata, mi pare...

un buono salva le vite, e cerca di preservare l'esistenza sua e degli altri.

Nel caso specifico, cercherà di trovare una soluzione al problema senza procurare danni agli altri.

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hai una concezione della moralità un pò sballata, mi pare...

ALLORA PERCHE' SIA CHIARO A TUTTI BASTA CERCARE DI DARE LEZIONI DI MORALITA' AGLI ALTRI, E' UN GIOCO E SI PARLA DI INTERPRETAZIONE IN GIOCO!!! E NON ACCETTO CHE SI GIUDICHI LA MIA CONCEZIONE DELLA MORALITA' DA UN POST CHE HO SCRITTO SPERANDO ADDIRITTURA (pensa che scemo!) CHE QUALCUNO SI SAREBBE POTUTO FARE UNA RISATINA!

un buono salva le vite, e cerca di preservare l'esistenza sua e degli altri.

Nel caso specifico, cercherà di trovare una soluzione al problema senza procurare danni agli altri.

POI SE LA SMETTESTE DI PARLARE DI ARIA FRITTA FARESTE UN FAVORE A TUTTI!!

Non so se hai letto tutti i post, mi rendo conto che sono tanti, ma ho già detto che stiamo parlando del caso in cui non ci fosse altra possibilità!! Non sono pazzo, è ovvio che se ci fosse la possibilità anche se si trattasse di dover affrontare Asmodeus in persona per evitare la fine del mondo il buono (io restringerei il campo al paladino, ma parliamo di buono in generale che è lo stesso) cercherebbe di sfruttare questa possibilità pur di non dover uccidere l'innocente.

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Se ci fossero alternative sarei d'accordo, ma stiamo esaminando il caso estremo in cui è CERTO che se uccide l'innocente il mondo è salvo ed è altrettanto CERTO che se l'innocente vive il mondo viene distrutto (innocente compreso presumo). Si dà per scontato che siano già stato provate tutte le alternative e si è rimasti a secco di colpi, non resta che fare questa scelta

Solitamente, nelle storie di questo tipo, a questo punto interviene un'entità terza che risolve la situazione e dà al nostro Eroe la possibilità di fronteggiare il nemico.

Come dicevo, sta al DM che ha creato la storia trovare una scappatoia.

Se il mondo (il gioco) finisce perché il nostro Eroe non ha voluto accettare compromessi, la colpa non è del giocatore ma del DM che ha creato la situazione e non la sa gestire.

Certo, potrebbe anche dire: "perdonami, Heironeus" e affettare il popolano.

Ma a quel punto non deve rimanere una cosa fine a sé stessa, una piccola espiazione e via.

Si è creato il terreno per una svolta "oscura" dell'eroe, che ha manifestato la chiara volontà di violare i principi del bene immediato per quello che reputa un bene maggiore.

E questo potrebbe fare di lui una Guardia Grigia efficiente ma timorosa della propria parte "debole" che cerca di nascondere con la sua devozione.

Alla fine è una scelta, quello che conta è che la storia possa svilupparsi comunque :P

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ALLORA PERCHE' SIA CHIARO A TUTTI BASTA CERCARE DI DARE LEZIONI DI MORALITA' AGLI ALTRI, E' UN GIOCO E SI PARLA DI INTERPRETAZIONE IN GIOCO!!! E NON ACCETTO CHE SI GIUDICHI LA MIA CONCEZIONE DELLA MORALITA' DA UN POST CHE HO SCRITTO SPERANDO ADDIRITTURA (pensa che scemo!) CHE QUALCUNO SI SAREBBE POTUTO FARE UNA RISATINA!

Pensa che scemo...

POI SE LA SMETTESTE DI PARLARE DI ARIA FRITTA FARESTE UN FAVORE A TUTTI!!

Non so se hai letto tutti i post, mi rendo conto che sono tanti, ma ho già detto che stiamo parlando del caso in cui non ci fosse altra possibilità!! Non sono pazzo, è ovvio che se ci fosse la possibilità anche se si trattasse di dover affrontare Asmodeus in persona per evitare la fine del mondo il buono (io restringerei il campo al paladino, ma parliamo di buono in generale che è lo stesso) cercherebbe di sfruttare questa possibilità pur di non dover uccidere l'innocente.

1- Caro, leva il ditino dal blok maiuscolo...

2- Parlare di paladino e di buono in generale non è assolutamente la stessa cosa.

3- Ciò che dici tu, sempre in ottica paladino, è profondamente errato.

4- Non ho voglia di tornare a spiegarti il punto tre, ho cercato di farlo in più di un post, ma sembra che tu non mi dia retta... davvero, sono stanco.

Se il mondo finisce perché il nostro Eroe non ha voluto accettare compromessi, la colpa non è del giocatore ma del DM.

La colpa non è del giocatore per il semplice fatto che il giocatore ha giocato, appunto, seguendo la morale del suo personaggio.

Come ho detto, il paladino non uccide l'innocente e, anzi, lo difende.

Detto questo, voglio ricordare a voi tutti un oggetto (che credevo utile solo per il camino, ma in questa discussione prende il suo peso), un certo libro delle imprese eroiche...

Me lo stavo sfogliando giusto ieri (mentre ridevo delle castronate scritte da taluni) e ho trovato una sezione che presenta esattamente questo quesito. Si trova in uno dei primi capitoli, mi spiace ma non ricordo altro e mi pare che desse ragione a un paio di persona intervenute in questa discussione... io e il caro xendor.

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Dov'è scritta questa cosa scusa? sulla descrizione dell'allineamento LB non c'è.

prova a vedere dove c'è scritto il contrario... se scendi a compromessi allora corrispondi alla descrizione di NB o CB o altro ancora!

Ora dimmi: un mendicante che sta morendo di fame ruba del pane, tu sei un paladino LB, che fai? Mi piacerebbe capire se stiamo parlando dello stesso allineamento

ALLORA PERCHE' SIA CHIARO A TUTTI BASTA CERCARE DI DARE LEZIONI DI MORALITA' AGLI ALTRI, E' UN GIOCO E SI PARLA DI INTERPRETAZIONE IN GIOCO!!! E NON ACCETTO CHE SI GIUDICHI LA MIA CONCEZIONE DELLA MORALITA' DA UN POST CHE HO SCRITTO SPERANDO ADDIRITTURA (pensa che scemo!) CHE QUALCUNO SI SAREBBE POTUTO FARE UNA RISATINA!

non scaldiamoci per prima cosa.

Secondo: lui ha sbagliato, credo che fosse la tua frase che avrebbe dovuto far sorridere

TERZO: ma te giochi a D&D o al "bene e male"? Chi te l'ha detto che i "cattivi" vorrebbero la distruzione del mondo? Se per cattivo intendi malvagio, sappi che esistono ben 3 allineamenti di quel genere, di cui solo 1 vuole la distruzione di tutto...

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Secondo me:

1) di fronte a situazioni estreme gli allineamenti iniziano un po' a perdere di potere, nel senso che mi piace pensare che non siano gli allineamenti a stabilire il comportamento di un PG quanto invece siano le azioni che fa a stabilire il suo allineamento.

Chiaramente, escludendo casi di PG completamente pazzi o giocatori scarsamente interessati alla coerenza interpretativa, le azioni di un PG possiedono un certo grado di coerenza tale da dargli un allineamento...ma in casi estremi come la "fine del mondo" (ma volendo anche situazioni di grave privazione o disperazione o una grave improvvisa e concreta minaccia alla vita di un proprio caro per esempio) possono iniziare a far vacillare la condotta di un uomo e possano essere in qulche modo giustificati anche dal Master nell'eventuale assegnazione dei PX.

Per esempio, Io posso reputarmi "buono", ma se venissi internato in un campo di sterminio subendo torture di ogni genere per giorni e mi si offrisse improvvisamente la possibilità di fuggire ben sapendo che i carcerieri si vendicheranno sui miei compagni di prigionia....non so cosa potrei decidere.

Se decidessi di fuggire...certo che agirei da egoista, certo che non sarebbe un azione buona....ma forse che per questo il mio "allineamento" cambierebbe? fose sì (l'esperienza del campo mi trasforma in un cinico), forse no (una volta scampato torno a comportarmi da buono semmai perseguitato dal senso di colpa).

2) esiste la possibilità, come ho detto, che una persona sia fisicamente incapace di uccidere, anche in situazioni disperate. certo, immagino che un PG di D&D di questo tipo sia più raro ed insolito che mai (avete presente i voti di pace e non-violenza del manuale delle imprese eroiche?)

3) posso pensare che esistano certi tipi di religioni (e me ne vengono in mente anche nella vita reale) che preferirebbero la fine del mondo piuttosto che uccidere un innocente.

4) se fossi il giocatore di quel personaggio LB sarei contentissimo per la possibilità datami di fare una scena fighissima in cui possa mettere magnificamente in crisi la mia moralità.

5) trovo la domanda del topic... perplimente: alla fine a cosa serve saperlo?

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Il Paladino e ogni altro LB non ha il concetto di bene superiore perchè lui agisce per il bene superiore, e il concetto di bene superiore in D&D è non scendere a compromessi, il che vuol dire che non esiste bene superiore perchè per lui uccidere ogni creatura buona è male, qualsiasi sia la causa

Ti rendi almeno conto dell'estremo egoismo delle scelte che secondo te dovrebbero essere fatte sempre dai LB? Mi stai dicendo che i LB sono tutti egoisti che si fingono altruisti per soddisfare il loro codice e il loro ego? Perchè è solo questo che fa uno che sceglie di non uccidere l'innocente. Per il suo tornaconto (non perdere poteri contravvenendo al codice/ stare a posto con la sua coscienza) condanna a morte il mondo. Tutto il resto sono scuse, l'azione di non uccidere l'innocente è estremamente EGOISTA

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Ti rendi almeno conto dell'estremo egoismo delle scelte che secondo te dovrebbero essere fatte sempre dai LB? Mi stai dicendo che i LB sono tutti egoisti che si fingono altruisti per soddisfare il loro codice e il loro ego? Perchè è solo questo che fa uno che sceglie di non uccidere l'innocente. Per il suo tornaconto (non perdere poteri contravvenendo al codice/ stare a posto con la sua coscienza) condanna a morte il mondo. Tutto il resto sono scuse, l'azione di non uccidere l'innocente è estremamente EGOISTA

il paladino non sa neanche di avere i poteri che noi abbiamo: per lui sono concessione divina, e in ogni caso gli verebbero tolti.

C'è una bella differenza fra egoismo e codice morale: è come dire che un francescano è egoista perchè segue un duro codice morale e lo segue per non essere esplulso dall'ordine, perché è questo che stai dicendo: il paladino è egoista perchè segue un codice morale che gli impedisce di fare qualcosa.

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C'è una bella differenza fra egoismo e codice morale: è come dire che un francescano è egoista perchè segue un duro codice morale e lo segue per non essere esplulso dall'ordine, perché è questo che stai dicendo: il paladino è egoista perchè segue un codice morale che gli impedisce di fare qualcosa.

Io sto dicendo che si attacca al codice morale al costo della vita di migliardi di innocenti. E se fosse un francescano che ha la possibilità di salvare il mondo infrangendo il suo codice morale e preferisce l'estinzione completa del pianeta all'infrangere il codice allora sì è egoista

Il codice morale è qualcosa in cui crede il pg e a cui è molto legato, lo segue per se stesso, perchè sono le sue convinzioni, ma metterlo davanti alla salvezza di miliardi di innocenti che non hanno fatto nulla ma moriranno perchè per lui qualcosa di suo (il suo orgoglio, i suoi poteri, il suo codice, chiamalo come vuoi, sempre cose sue sono) è più importante della salvezza del mondo è un evidente gesto di egoismo.

Nel tuo esempio non c'è la casistica dell'estremodi cui stiamo discutendo. Stiamo parlando sempre del caso estremo, ricordatelo

perché è questo che stai dicendo: il paladino è egoista perchè segue un codice morale che gli impedisce di fare qualcosa.

Sto dicendo che il paladino è egoista perchè mette il suo codice morale davanti alla vita di miliardi di persone. Chiamalo come vuoi ma non potrai mai chiamare altruismo il preferire qualcosa di tuo alla salvezza di miliardi di persone

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Personalmente credo che coloro che sostengono la tesi secondo la quale il paladino non debba uccidere l'innocente pensino che il NON compiere alcuna azione sia differente dal compierla.

Io non la vedo così.

Porto un esempio: se una persona sta cadendo da un precipizio e il paladino è l'unica persona che in quel momento può aiutarla a risalire è OBBLIGATO ad aiutarla. Se decidesse di non agire compierebbe una azione malvagia (pur non avendo essendosi di fatto mosso).

Il fatto quindi che il paladino non possa compiere una azione ritenuta malvagia (in questo caso uccidere l'innocente) è giusto ma NON compiendo l'azione porterebbe ad una conseguenza talmente disastrosa da non essere nemmeno considerabile.

Lo scopo di un paladino non è di NON COMPIERE ATTI MALVAGI, ma di far in modo che LE SUE AZIONI NON PORTINO A CONSEGUENZE "MALVAGIE" o, meglio ancora, FAR IN MODO CHE IL BENE ASSOLUTO TRIONFI. La distruzione del mondo è chiaramente una conseguenza malvagia del suo non agire.

Oltretutto, come ha già detto LetBloodline, l'azione del paladino sarebbe di un egoismo estremo. Mettere davanti alla vita di miliardi di persone il proprio codice morale è inconcepibile.

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Scusa Orcus ma io non ti ho mai attaccato se mai sei stato tu che non hai usato un espressione carina nei miei confronti e io te l'ho fatto notare, giustamente, anche un po stizzito ma non di certo in maniera maleducata o offensiva, o almeno non nelle mie intenzioni. E comunque per rispondere alla seconda parte del tuo messaggio questo è quello che stavo scrivendo prima che postassi.

1°- Maldazar potresti anche essere un pizzico più carino con persone che neanche conosci e che non credo che ti abbiano mai fatto nulla di male (anche perchè le parti maiuscole non erano riferite a te). Detto questo però riconosco che HAI RAGIONE e consiglio a tutti la lettura della parte Fini e Mezzi (pag 9) del suddetto manuale dove parla di queste cose. Poi io rimango poco convinto dell'analisi finale e soprattutto dell'orientamento del manuale che mi sembra un po troppo estremizzato e che spesso abbia concetti di bontà da crociati, ma davanti al verbo scritto alzo le mani in segno di resa.

2°-quella cosa del mendicante penso che lo porterei dal giudice, giusto?

3°- non gioco al bene o al male però voi non giocate a cercare di non capire quello che scrivo? Non era chiarissimo comunque quindi mi spiego, intendevo caotico malvagio di alto livello che sa di non morire nella distruzione del mondo, così ci può stare mi sembra.:-)

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Io ripeto che bisognerebbe rifarsi alla narrativa per queste situazioni.

Una buona interpretazione non è sempre la scelta più razionale.

La domanda è chiara: "Quali allineamenti lo farebbero se messi davvero alle strette?" e la risposta è altrettanto chiara, "In tutti gli allineamenti ci sono personaggi che lo farebbero ma ci possono essere casi in cui il carattere di un pg non glielo permette anche se razionalmente vorrebbe farlo". Spero sia anche chiaro che non farlo è un atto di egoismo

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Altre due piccole cose che mi vengono in mente.

1) un LB non è sempre e per forza un paladino che segue un rigido codice morale di condotta o un santo che ha compiuto qualche voto/promessa/giuramento. Può essere una semplice persona che crede che fare del bene al prossimo onestamente e rispettando delle regole comuni sia il modo migliore di vivere felici. E davanti alla prospettiva della fine del mondo...bhè....

in altre parole, non vedo l'allineamento come un "codice" quanto più come una filosofia di vita.

2) il PG sa al 100% e con assoluta certezza che quell'atto corrisponde al sicuro scongiuro dell'apocalisse?

3)

l'azione del paladino sarebbe di un egoismo estremo. Mettere davanti alla vita di miliardi di persone il proprio codice morale è inconcepibile.

mi permetto di contestare questa frase.

benchè da un punto di vista esterno possa essere perfettamente condivisibile, non ha molto senso da un punto di vista interno.

Un codice morale non è una serie di bizzarri "voti" personali che io decido di osservare per il mio piacere/vantaggio/salvezza spirituale. Dovrebbe piuttosto essere una Via che credo profondamente essere il modo giusto di comportarsi in assoluto. in quanto tale essa dovrebbe in teoria essere al di sopra di tutto (anche se giustappunto può essere "forzata" e messa alla prova da situazioni estreme).

Per fare un esempio: se io, uomo religioso, credo che uccidere è sbagliatissimo ed è un grave peccato e vedo un nazista che sta per sparare a 10 innocenti, io, anche avendo a portata di mano una pistola, sicuramente posso cercare di fermare il nazista ma (in linea teorica) non cercherò mai di ucciderlo, a costo di non riuscire a fermarlo e permettere quindi l'uccisione degli innocenti.

Questo in teoria, poi, essendo questo un famoso caso estremo, qui la mia religiosità potrebbe vacillare, posso farmi venire scrupoli, posso ragionare di puro buonsenso, come del resto potrei farmi prendere dalla rabbia e sparare, o dal panico e non far nulla. E buono sono.

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2) il PG sa al 100% e con assoluta certezza che quell'atto corrisponde al sicuro scongiuro dell'apocalisse?

.

E' questo il punto, adesso non voglio fare della psicologia spicciola ma una persona "buona" di solito tende a credere che alla fine il bene trionferà (altrimenti non combatterebbe per esso) quindi difficilmente si convincerà che non c'è altro modo, se non quando sarà troppo tardi (indipendentemente dalle prove fornite).

E' una questione di schemi di pensiero. Una personalità è fondata su certi schemi di pensiero, non si possono cambiare senza demolire tutto, sono come le fondamenta di un palazzo.

Se la realtà è incompatibile con ciò in cui si crede, si può agire in modo inadeguato alla realtà e cercare di razionalizzare a posteriori.

Succede più spesso del contrario, a dirla tutta.

Il Paladino in questione, insomma, non saprà mai che uccidere quell'innocente è davvero l'unico modo per salvare il mondo.

Probabilmente dirà: "Se esiste anche una sola, minima possibilità di salvare tutto, allora io ci proverò fino alla fine! Non puoi essere sicuro finché non ci provi!"

Lo dirà perché è la frase che lo ha accompagnato e sostenuto nelle situazioni più disperate.

Lo dirà perché se non credesse in quella frase allora quello che ha fatto negli ultimi vent'anni non avrebbe senso.

Non dipende dalle prove fornite, ma dal fatto che lui non vuole crederci, non gli entra in testa, non fa parte di lui.

In tutto questo, se il DM non gli dà ragione fa prima a cambiare hobby.

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E' questo il punto, adesso non voglio fare della psicologia spicciola ma una persona "buona" di solito tende a credere che alla fine il bene trionferà (altrimenti non combatterebbe per esso) quindi difficilmente si convincerà che non c'è altro modo, se non quando sarà troppo tardi (indipendentemente dalle prove fornite).

Se sai che il bene vince perchè combattere? Tanto anche se non fai nulla vincerà lo stesso =D

I veri pg buoni combattono per far trionfare il bene e non perchè il bene trionfa indistintamente. Basta vivere un po' per capire che la vita non è un film e anche se si è in un gdr spero che il tuo master non faccia andare sempre tutto bene, o meglio, spero di non giocare con il tuo master perchè giocare sapendo che poi vinco sempre non è nemmeno stimolante.

Poi indubbiamente ci sono anche quelli che dicono "tanto il bene vince sempre quindi mi schiero con il bene perchè è più forte" ma questi sono opportunisti non sono buoni e IMHO la maggior parte dei buoni lo sarà per far trionfare il bene, convinto che siano le proprie azioni a dover migliorare il mondo magari perchè nel loro passato è successa qualche tragedia (chiaro segno che il bene bisogna farlo trionfare e non trionfa da sola). E non puoi dirmi che una persona convinta che bisogna combattere per far trionfare il bene si affida al "tanto il bene trionfa sempre" e decide di non fare nulla...

Il Paladino in questione, insomma, non saprà mai che uccidere quell'innocente è davvero l'unico modo per salvare il mondo.

Probabilmente dirà: "Se esiste anche una sola, minima possibilità di salvare tutto, allora io ci proverò fino alla fine! Non puoi essere sicuro finché non ci provi!"

Ci ha provato, l'innocente posseduto dal demone sta recitando le ultime strofe del rituale che il suo dio gli ha detto in sogno che serve a distruggere tutte le forme di vita nel mondo e gli ho ordinato di fermare. E' lì già da diverso tempo e ha provato tutti i poteri che aveva e le magie a sua disposizione per liberare l'innocente dalla possessione ma senza nemmeno preoccupare il demone che l'ha sbeffeggiato per l'inutilità dei suoi incantesimi e la mancanza del potere di fermarlo. Il paladino ha anche provato ad avvicinarsi ma un campo di forza circolare circonda il demone impedendogli di passare e di lanciare oggetti dall'alto, tuttavia una lampadario di cristallo sospeso all'interno del campo di forza può essere fatto cadere con un meccanismo che ha a portata. Vista la dimensione del lampadario la morte dell'innocente è certa così come lo scongiurare delle ultime parole che stanno per uscire dalla sua bocca per completare il rituale. Abbandonerà l'incarico affidatogli dalla sua divinità di fermare il rituale per non danneggiare l'innocente posseduto?

Lo dirà perché è la frase che lo ha accompagnato e sostenuto nelle situazioni più disperate.

L'ha già detto e ha già fatto tutto quello che era in suo potere, ma nulla è servito. Tuttavia l'occasione di uccidere l'innocente per scongiurare la minaccia è a portata ed è l'unica cosa che il paladino può fare

Lo dirà perché se non credesse in quella frase allora quello che ha fatto negli ultimi vent'anni non avrebbe senso.

Mi pare molto spinta come interpretazione, come il resto

In tutto questo, se il DM non gli dà ragione fa prima a cambiare hobby.

Questa poi...

NB: Un personaggio come quello da te descritto può esistere ma da nessuna parte c'è scritto che sono tutti così, anzi lo vedo molto più come un eccezzione che la regola

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Se sai che il bene vince perchè combattere? Tanto anche se non fai nulla vincerà lo stesso =D

I veri pg buoni combattono per far trionfare il bene e non perchè il bene trionfa indistintamente. Basta vivere un po' per capire che la vita non è un film e anche se si è in un gdr spero che il tuo master non faccia andare sempre tutto bene, o meglio, spero di non giocare con il tuo master perchè giocare sapendo che poi vinco sempre non è nemmeno stimolante.

Poi indubbiamente ci sono anche quelli che dicono "tanto il bene vince sempre quindi mi schiero con il bene perchè è più forte" ma questi sono opportunisti non sono buoni e IMHO la maggior parte dei buoni lo sarà per far trionfare il bene, convinto che siano le proprie azioni a dover migliorare il mondo magari perchè nel loro passato è successa qualche tragedia (chiaro segno che il bene bisogna farlo trionfare e non trionfa da sola). E non puoi dirmi che una persona convinta che bisogna combattere per far trionfare il bene si affida al "tanto il bene trionfa sempre" e decide di non fare nulla...

Hai stravolto completamente il senso delle mie parole, però.

Non ho detto che il bene vince da solo.

Il punto è che nessuno combatterebbe una guerra che è sicuro di perdere.

Se una persona si fa avanti è perché crede che le sue azioni possano fare la differenza.

Il che non è necessariamente vero, sta di fatto che o ci credi o te ne stai a casa.

E se sei uno che ci crede non è la prima crisi a farti cambiare idea.

Ci ha provato, l'innocente posseduto dal demone sta recitando le ultime strofe del rituale che il suo dio gli ha detto in sogno che serve a distruggere tutte le forme di vita nel mondo e gli ho ordinato di fermare. E' lì già da diverso tempo e ha provato tutti i poteri che aveva e le magie a sua disposizione per liberare l'innocente dalla possessione ma senza nemmeno preoccupare il demone che l'ha sbeffeggiato per l'inutilità dei suoi incantesimi e la mancanza del potere di fermarlo. Il paladino ha anche provato ad avvicinarsi ma un campo di forza circolare circonda il demone impedendogli di passare e di lanciare oggetti dall'alto, tuttavia una lampadario di cristallo sospeso all'interno del campo di forza può essere fatto cadere con un meccanismo che ha a portata. Vista la dimensione del lampadario la morte dell'innocente è certa così come lo scongiurare delle ultime parole che stanno per uscire dalla sua bocca per completare il rituale. Abbandonerà l'incarico affidatogli dalla sua divinità di fermare il rituale per non danneggiare l'innocente posseduto?

Se ha le energie per tirare una leva allora può anche permettersi di alzare il braccio e menare un fendente sul campo di forza.

NON ha ancora fatto tutto ciò che era in suo potere.

Ci sono momenti in cui la narrazione deve prendere il sopravvento.

E per come la vedo io la svolta che propongo è molto più epica di quell'altra (fermo restando che come ho già detto si può anche esplorare un lato oscuro, è una scelta, ma il giocatore DEVE poter scegliere altrimenti non è un gioco di ruolo)

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