Mezzanotte

-"Al Keishichō non lo sanno però" La poliziotta siede al posto di guida e dopo averti lanciato una lunga occhiata chiedendosi cosa possa trovare il suo amato Hadriel in un essere tanto trascurabile e scialbo, ti lancia un paio di manette. "Mettiti i braccialetti ai polsi, tesoro" ordina "ti porto dentro"

Kaeros'nyn cerca di tornare indietro, sul luogo dello scontro, ma i suoi poteri non possono aiutarla a farla arrivare prima né ad orientarsi meglio. Viene mezzo travolta dalle persone in fuga e presto si perde nei meandri dell'ospedale. Combattimento: turno 9 Nial'Shaeru (Nergal) Stavolta gli estinti fanno i preziosi e non rispondono al tuo richiamo. Provi a schivare il nuovo assalto del divoratore, ma il tocco maledetto di Zaruel riesce a sfiorarti. Vieni proiettato nel vuoto, una decina di metri oltre la finestra della stanza, fra vento e tuoni. Le ali della tua Sembianza ti permettono di planare a terra senza sfracellarti. La pioggia flagella il parcheggio dell'ospedale dove sei atterrato, ma il frastuono della tempesta estiva non copre del tutto le urla terrificanti che provengono dalla stanza di Hiro, dove il Fiore si sta nutrendo senza pietà delle tre povere anime che avete lasciato, vostro malgrado, senza protezione.

-"Fai come meglio credi" risponde Tanaka "quella che hai fra le mani è la sintesi di anni di investigazione: troverai sicuramente informazioni utili" "In ogni caso agisci da solo. Noi non dobbiamo essere in alcun modo collegati alle tue azioni. Hai capito?" "Ed ora vattene" il vicesovrintendente si accende una sigaretta e aspira l'aroma tossico con gli occhi socchiusi. "Devo spiegare a tuo padre che abbiamo appena rilasciato il figlio sospetto omicida. Non gli piacerà affatto, lo sai?"

Quello che complica un po' le cose è il fatto che si nutrono del Chi presente nel sangue delle loro vittime, ma questa energia si divide nei due aspetti, Yin e Yang, ognuna con vantaggi e svantaggi. Ad esempio un personaggio che si rimpinza di yang appare più "vivo", può sopportare meglio la luce del sole, mangiare cibo e fare sesso come un essere umano (cose che i Cainiti si sognano) divenendo però più vulnerabile al metallo. Francamente è roba di cui io avrei fatto a meno, ma li fa essere più in linea con la cultura orientale. Le Discipline dei Kuei-jin si chiamano Shintai e in alcuni casi sono parecchio bizzarre ed originali. Ad esempio lo shintai della Carne, il mio preferito, permette di allungare gli arti, staccarli e farli muovere a distanza, negare danni semplicemente ordinando alla carne di spostarsi dal luogo dell'impatto, far sballare le persone alitandogli in faccia... ok, quello riesce anche a me dopo una minestra all'aglio .-D "Storie di Fantasmi Cinesi" insomma. Una delle idee più riuscite secondo me è il P'o. Che è la Bestia dei Cainiti, ma con più spessore. Perché il P'o ha una personalità ben definita ed è un vero e proprio secondo personaggio antagonista al primo. Inoltre il kuei-jin, messo alle strette, può ricorrere al suo potere trasformandosi in un demone mostruoso completamente customizzabile dal giocatore (vuoi avere le ali? Tentacoli? Bava corrosiva, sangue infetto?). Molto appagante.

Tanaka non ha potuto prendere parte alla conversazione mentale fra te e il Sovrintendente, ma probabilmente è abituato alle stranezze del suo padrone infernale perciò non si scompone più di tanto. -"Te lo ha detto tuo padre?" chiede diffidente. "In genere i ragazzini non si interessano alle boryokudan, né ne parlano tanto i giornali" In effetti il Governo ha una forte presa sui mezzi di informazione e, a parte casi clamorosi, non viene dato molto risalto alla criminalità organizzata nel paese. Tanaka ha una cartella con sé e te la porge; è piena di documenti e foto che potrebbero esserti utili. Si tratta di materiale accuratamente preparato, cosa che ti fa capire come l'Araldo si sentisse sicuro di guadagnarsi i tuoi servigi. "L'oyabun della Kumagai-gumi è Masatoshi Kumagai" un bell'uomo dall'aria giovanile ti fissa da una foto. Veste un completo elegante ma è il suo sguardo a colpirti: freddo come il ghiaccio, "Giovane. Intelligente. Ambizioso. Le sue armi migliori: paura, corruzione e ricatto. Non è uomo d'azione, ma non sottovalutarlo mai. Il suo wakagashira è Saigo Nakamori. Brutale e molto pericoloso. Pratica il karate e tiene i contatti con gli ambienti dell'estrema destra. Il boss si fida di lui ciecamente" "La Kumagai è ai ferri corti con una kumi rivale per il controllo di Tokyo, la Matsuba-kai. Siamo sull'orlo di una sanguinosa guerra fra criminali"

I Vampiri vanno sempre. Io ho avuto la fortuna di fare il giocatore anche in pbf di Mannari, Maghi e Kindred of the East. A proposito dei Kuei Jin, ero molto scettico all'inizio. Insomma, i vampiri dell'est credevo fossero cainiti con gli occhi a mandorla. Invece brillano di luce propria. L'ambientazione è ben fatta e sono riusciti a caratterizzarli in modo molto differente.

Galgano il Santo Perduto Rimane a guardare per un po', ma l'obscura è sempre più logorata dal protrarsi del combattimento. Non va bene. Sei gli serve integra ed in grado di combattere contro la Madre. Perciò, anche se mette in conto il rischio di venir aggredito a sua volta, decide di intervenire. L'aria attorno al suo polso destro turbina e viene compressa da una forza eccezionale prima di incendiarsi in candido plasma a decine di migliaia di gradi. L'elettronica semi distrutta della stanza ronza ed emette scariche rabbiose quando, imbrigliato in forti campi magnetici, scaglia l'abbagliante anello contro l'Orda più vicina.

Ce ne sonoooo? Pensavo fossero solo Vampiri ^_^' Non c'è problema, anche se io al momento più di voi non posso gestire mi farebbe piacere se partissero altri pbf (ne vorrei giocare uno come giocatore, una volta tanto...) e/o se l'ambientazione fosse maggiormente conosciuta/apprezzata. Più che altro condividi la recensione e il sito di supporto. Così magari a qualcuno viene voglia di organizzare altre partite .-D

Masatoshi Kumagai ed il suo braccio destro, Saigo Nakamori. Assassini. Criminali della peggior razza. Renderai un servigio non solo a me, ma a tutta la città caro fratello. -"Tanaka-san" dice poi rivolto al suo lacché mortale "fornisci al ragazzo informazioni sulla Kumagai-gumi e rilascialo" "Ovviamente non può lasciare il paese. Le indagini sul suo conto continuano, ma il giudice non lo considera in grado di inquinare le prove" E date le disposizioni l'Araldo vi lascia soli. Le sue parole indugiano nella tua mente come ricordi sgradevoli. Non mi deludere, Uccisore. Non mi deludere mai.

Sì, puoi evocarne altri e rinnovare la tua presa su di loro prima che finiscano gli effetti dei tuoi poteri di imperio. L'unica cosa che non puoi fare è "spammare" le invocazioni per assembrare eserciti spettrali.

Oh, sì. So come ti senti. Debole. Vuoto. Inerme di fronte alle passioni che ti assalgono. Perduto. Siamo stati lontani per troppo tempo. Come puoi sopportare la condizione miserevole in cui è ridotto il Creato che NOI abbiamo costruito. Non soffri forse nel vederlo abbandonato? In rovina. Tempo è di tornare al lavoro. Aiutami a ricostruire le Legioni, ritrovare il nostro antico comandante. Allora tutto avrà di nuovo senso, direzione.

Mamma mia che sfoggio di erudizione d&desca! I miconidi non mi convincono molto. Vero, sono originali e bizzarri, ma anche piuttosto infantili per come sono stati immaginati. Prendiamo ad esempio l'idea di dotarli di braccia e gambe. Ok siamo in tema fantasy, ma a me sarebbero piaciuti più realistici. Veramente troppo "cartone walt disney" per i miei gusti.

La mattina seguente giungi all'appuntamento dove incontri la schiava di Hadriel. Aika indossa ora l'uniforme, pantaloni blu scuro e una camicia più chiara con le insegne della polizia metropolitana. Non vedi armi e fai fatica a riconoscere in lei l'assatanata grupie della sera prima, ma il suo sguardo cauto e diffidente ti ricorda come si consideri in competizione con te per le attenzioni del padrone. Senza neanche salutarti ti dice di montare in macchina, una ibrida Toyota senza contrassegni.

Combattimento: turno 8 Si sente una sirena. Qualcuno ha attivato l'allarme per le calamità. Risuona per tutto l'ospedale. Kaeros'nyn ha serie difficoltà a tornare indietro; non è facile ricostruire un percorso che la riporti alla camera, non è neanche sicura di trovarsi sullo stesso piano. Inoltre la confusione, la gente che scappa, non aiutano. Nella camera di Hiro la signora Tamagi e l'infermiera assistono paralizzate dal terrore agli ultimi atti dell'infernale scontro fra i due angeli caduti. Nia'shaeru (Nergal) Ti prepari a resistere all'ennesimo assalto del Fiore. Il divoratore è ferito, furioso e questo lo rende ancora più pericoloso. Si getta su di te venendo immediatamente avvolto dalle ombre turbinanti del Manto e riesce quasi a toccare la tua pallida figura. Il divoratore resiste agli attacchi dei tuoi spettri che si dissolvono come fumo, quando tornano nel mondo delle ombre. Ti sei dimenticato di rinnovare la tua presa su di loro ed ora sei solo, ad affrontare il tuo destino. A chiederti fin quando riuscirai ad evitare i feroci assalti del nemico.

Le parole del diavolo divengono più subdole. Sottili, instillanno il dubbio nei tuoi pensieri. E se dicessi che così facendo salveresti più vite di quante ne prenderesti? Se hai tanti scrupoli non puoi certo ignorare i danni che causerebbe la tua inazione. Se potessi, ad esempio, evitare un conflitto sanguinoso eliminando poche anime corrotte, non cambieresti idea? Perché è esattamente questo che voglio tu faccia per me.

Nell'ultimo suo post Landar espone un approccio interessante ad un problema. So che siete tutti piuttosto impegnati, ma come caduti è nel vostro interesse stringere più patti possibili. Un patto però è esclusivo. Se un mortale ne ha uno in essere non può stringerne altri. A meno non distruggiate in modo definitivo il demone vostro concorrente ovviamente. E per distruggere intendo che lo dovete divorare, non rispedire nell'Abisso.

Il Sovrintendente sorride. Passa le dita tozze sull'orlo dello scatolone. Tamburella una specie di marcetta militare. Poi si ferma. Pulisce i polpastrelli dalla polvere sull'abito immacolato di Tanaka. Che non fa una piega. Come sono caduti in basso i vostri antichi, nobili comandanti. Dal battersi per l'umanità arrivando a sfidare Dio, a ricattare uno come te perché risolva i loro piccoli problemi personali. Ovviamente voglio tu uccida, Mietitore La sua voce, nella tua testa, porta il disprezzo e la diffidenza che sempre hanno circondato la tua stirpe incompresa. Imbelli, perché molti di voi si sono rifiutati di unirsi all'insensato massacro della guerra. Non è il tuo caso questo, visto che sei stato fra i pochi della tua casata a batterti in prima linea, ma il diavolo non ti ha conosciuto durante la Caduta. Per lui sei uno dei tanti halaku che si teneva in disparte, mentre i veri eroi lottavano per il destino dei mortali. E non ti aspetti certo che un superbo Araldo capisca il peso che il vostro ruolo imponeva. Cos'altro mai si potrebbe chiedere alla Morte?

Ho alcuni problemi da risolvere, Turiel. Cose di cui non posso occuparmi personalmente. Tanaka sostiene potresti evitare l'accusa di omicidio. A me non importa quello che hai fatto alla donna e alla ragazzina. Conta solo la tua utilità per la Causa. Il resto sono danni collaterali. Posso usare la mia influenza per farti rilasciare stasera stessa. Oppure complicare enormemente la tua situazione. Tenendoti segregato per molto, molto tempo. Così penseresti con calma alla mia proposta.

Ok, allora niente pulse e rimango a guardare Sei che finisce il lavoro .-D

Ti sforzi di ricordare, ma il nome dell'araldo non ti dice niente. E neanche il tuo sembra dire nulla al diavolo. L'Ultima Casa. Naturalmente. Shoei non ha mosso le labbra. Le sue parole si sono formate direttamente nella tua mente. Così ora sa che il tuo nome celeste funziona. Il tono di Angheliaros rimane forzatamente neutro, eppure non può nascondere il disagio quando ribadisce la tua appartenenza alla stirpe dei Mietitori. Persino i diavoli non amano la morte. Ma i tempi sono difficili e, se è vero come dice il caduto che le minacce non mancano, non fatichi ad immaginare che l'araldo possa aver bisogno persino di te. Oggi mi sento generoso, caro fratello. Ti consento di offrirmi la tua lealtà incondizionata. Vuoi che ti illustri l'alternativa?

Domani mattina, alle 10, ti farai trovare davanti al teatro dove hai assistito al mio concerto. Aika, la mia schiava, ti accompagnerà e ti farà entrare dove è custodito il mortale. Dopodiché tu lo farai parlare. Sì, lo so, non sei granché con le parole. Magari spaventalo. La violenza è il linguaggio universale del genere umano. E funziona, credimi. Il mortale deve dirti tutto tutto quello che sa. Non importa quello che gli farai. Si fa così quando vuoi distruggere un'organizzazione segreta. Prendi il primo sfigato. Lo torturi finché non ti dà un nome. O più nomi, magari. Allora passi al secondo sfigato. E così via, risali tutta la fottuta gerarchia fino alla testa della bestia, al capo, al numero uno. So già non ti piacerà, amico mio. Almeno all'inizio. Può aiutarti pensare che lo stai facendo per una buona causa? Quella gente è pericolosa. Malvagia. Più di noi.

Senza fretta ripone la giubba nello scatolone, assiene alle altre. -"Gli levi le manetteTanaka-san" ordina per tutta risposta il Sovrintendente "anche senza quelle patetiche catene il nostro ospite non sarà più libero di quanto è già" Mentre il funzionario esegue prontamente, Shoei prosegue "Io sono Angheliaros l'Araldo della Fiamma, fedele luogotenente delle Stella del Mattino. Sei fortunato che ti abbia trovato prima io dei nostri numerosi nemici, Uccisore"

Nel log ho scritto 3 dadi? Intendevo 4. Corretto. I +2 dadi si applicano per le azioni che prevedono una qualche interazione con il bersaglio accecato (gli attacchi, le difese, ecc...). Non è che perché il bersaglio non vede bene tu sprigioni una luce più forte. O almeno questa è la mia logica.

Salite delle scale e ti ritrovi in un grande open-space pieno di gente al lavoro. Ci sono numerosi impiegati ai computer o che trasportano cartelle di documenti. Quando entri nella sala cala un silenzio improvviso e tutto si ferma: i detective ti fissano attoniti da sopra i tramezzi che delimitano i loro minuscoli cubicoli da lavoro o immobili, i bicchieri di cellulosa pieni di caffè bollente in mano, mentre trotterelli in manette dietro al vicesovrintendente. Al contrario Tanaka non li degna di uno sguardo, come non esistessero, e un paio di sventurati devono quasi tuffarsi di lato per non essere travolti dal funzionario che incede di gran carriera. Sfili in catene in un silenzio surreale. La sorpresa lascia il passo a sguardi duri, di condanna. Tu sei il figlio di Koji Hasegawa, uno di loro. E sei stato accusato di un crimine orribile. La vergogna di tuo padre ricade su tutto il dipartimento. Giungete ad un ascensore. Con tua sorpresa scendete. Percorrete corridoi di servizio deserti fino ad un'altra porta. Tanaka la apre ed entri in una specie di piccolo magazzino pieno di scatoloni illuminato da alcune lunghe lampade al neon sul soffitto. Ad attendervi c'è un uomo di mezza età basso e con i baffi, un po' di capelli grigi attorno alla zucca pelata che sta esaminando un giubbetto anti proiettile avvolto nella plastica trasparente. Sembra lo abbia estratto da uno degli scatoloni. La presenza fisica dell'ometto è trascurabile, eppure emana una indiscutibile autorità. "Sovrintendente Shoei" lo saluta il funzionario esibendosi in un profondo inchino "abbiamo un riscontro positivo" "Lo vedo" ribatte l'ometto. Il Sovrintendente ti pianta addosso i suoi occhietti penetranti. Brillano di un azzurro vivissimo sotto i freddi neon della stanza. "Lo vedo"