Tutti i contenuti pubblicati da Alonewolf87
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[Alonewolf87] Ritorno al Tempio del Male Elementale (parte 4)
Alonewolf87 ha risposto a Alonewolf87 a un discussione Discussioni in Ritorno al Tempio del Male ElementaleSir Tiberius non percepisce energie negative specifiche provenire dall'incensiere.
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Dubbio su talenti di metamagia
Corretto, ma vedi sotto. Questo perché esistono svariati modi per ridurre il costo della metamagia, tra cui il più celebre è (ab)usato è il talento metamagia divina che permette spendendo 1+X usi di scacciare non morti (dove X è l'incremento normale di slot per la metamagia quindi 6 per Incantesimi Persistenti) di applicare quel talento di metamagia ad un incantesimo senza incrementi di slot. La combo MMD + persistenti è una delle più usate nelle build da chierici da mischia.
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Maestro dalle molte forme
Ogni drago puro di una certa categoria di età ha, se guardi nelle tabelle relative, determinati DV e taglia quindi come al solito per ogni forma selvatica ci si basa su quelli. Solitamente però saranno i DV a fare da limite piuttosto che la taglia per un drago. Per dire un druido 5/MoMF 10 ha come limiti 15 DV e taglia Mastodontica. Può quindi diventare un drago bianco adulto giovane (che ha 15 DV e taglia Grande), ma non un drago bianco adulto (che ha 18 DV, quindi sopra il limite, e sempre taglia Grande)
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Maestro dalle molte forme
In ogni creatura con il tipo Drago (nelle restrizioni di taglia e DV ovviamente). Per i draghi puri nella descrizione di ogni drago è indicato quanti danni fa in base alla categoria d'età.
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[Alonewolf87] Silenzio e Oscurità (Parte 4)
@Tyrion24 @Ian Morgenvelt
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[Alonewolf87] Ritorno al Tempio del Male Elementale (parte 4)
Alonewolf87 ha risposto a Alonewolf87 a un discussione Discussioni in Ritorno al Tempio del Male Elementale@ Tutti
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[Alonewolf87] Il Lamento della Foresta - Parte 2
Mentre osservate l'accampamento che finisce di essere preparato notate che da uno dei carri escono tre figure ammantate in lunghe tuniche scure, che iniziano a dare ordini ad uno degli ogre e a farsi costruire un grezzo altare di pietre.
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Legami di sangue (Parte 2) [Alonewolf87 - 3.5]
@athelorn
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[TdG] Shattered Star
Concentrare i vostri attacchi su una delle creature e anche se al contatto si comportano più come liquido che come vetro riuscite a distruggerne una. Quando muore però esplode in una pioggia di frammenti acuminati che vi tagliano le carni. Le due figure rimanenti lasciano per ora Bradley e si concentrano su Valiano cercando di intrappolarlo in lotta, ma senza successo. @ Tutti
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[Alonewolf87] Uccisori di Giganti - Gruppo 2 - Parte 2
Il fungo guarda Elethea per poi poggiare il cervo ed iniziare ad ondeggiare con movimenti ritmici e sincopati. @ Graaz't
- Build Bardo
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Nuove Reclute (TdS)
Alonewolf87 ha risposto a Alonewolf87 a un discussione Discussioni in La Pietra Eretta - Nuove Reclute@Derù @Kable991 Quindi riassumendo l'idea è che la sera del banchetto Rufus e un paio di guardie rimangono nella casa a proteggere l'oro (con le guardie e il forziere finto da una parte e Rufus dall'altra con l'oro) mentre Norven con i novelli sposi e le altre guardie va al banchetto. Se tutto va bene l'indomani fate il pagamento e vi prendete cavalli e fanciulle.
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Vento di Sangue 2 [Alonewolf87]
@ Flint @ Drophar @Flint e Drophar @ Huriel e Slaine
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[Alonewolf87] Uccisori di Giganti
Mentre Vincent tenta senza success di liberarsi dalla sostanza che l'ha invischiato Floki scatta all'inseguimento dell'orco in fuga col teschio, ma è a sua volta inseguito dall'orco rimanente che tenta di bloccargli la strada. Intanto le frecce di Gelon e Daurin volando senza trovare bersagli.
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I Regni del Buio
Mentre state discutendo sul da farsi sentite dei rumori provenire dall'esterno. Mentre gli altri si nascondono Felandul va a vedere cosa succede e nota tre Snirfeblin in arrivo, nelle loro tute da combattimento. Sono a circa una trentina di metri, stanno puntano chiaramente verso il magazzino dove vi trovate e stanno portando con sè dei grossi cilindri di metallo nero.
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Sfera elastica di Otiluke
A parte che praticamente tutti gli incantesimi a bersaglio/area richiedono anche linea di effetto, che la sfera interrompe, oltre che di visuale, ti faccio notare che la discussione è vecchia di due anni.
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(TdG) Le Bestie del Nord
Lorkan In realtà dico alla driade se possibile vorremmo riportare indietro ora la bambina al villaggio. Prima torniamo meglio è per tutti credo. Quando poi la ninfa parla di "metodi personali" arrossisco vistosamente schiarendomi un attimo la gola Certamente, certamente...
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Panoramica D&D 5ed
Considera che per via della bounded accuracy il divario nelle CD/CA/eccetera è molto più ristretto quindi anche "solo" un +5 può essere un buon modificatore, inoltre vantaggio/svantaggio spesso entrano in gioco e possono rendere le cose molto differenti. Comunque la system master (leggi la corsa alla sommatoria dei bonus) che la faceva da padrone in 3.5/PF è stata pesantemente ridimensionata e si punta più su capacità variegate che altro. C'è chi può apprezzare la cosa, chi no, sicuramente snellisce il gioco. Le abilità sono ridotte di numero e riviste nel senso che sono tutte sottocategorie delle prove di caratteristica (a cui a seconda di BG classe e razza puoi aggiungere la proficiency, magari persino due volte se sei specializzato), ma rimane un'abilità unica di "Perception" come in Pathfinder. Inoltre chiunque può provare ogni genere di abilità. Non c'è più a livello meccanico essenzialmente (individuazione del male, punire il male ecc) ma per il comportamento generale ci sono tabelle di generazione casuale di tratti di personalità e carattere di PG/PNG/mostri
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Build Bardo
Piccola nota se fai queste costruzioni l'accordo sublime deve andare per forza per ultimo visto che Bardic Lock: Following the path of the Sublime Chord requires utter devotion, upon entering the class you may not exit from the class for the full ten levels until you've mastered the way of the Sublime Chord.
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Panoramica D&D 5ed
Qui trovi la traduzione dell'annuncio ufficiale (se non l'hai già letta), in cui sono anche presenti i contatti della ditta che si occuperà della parte italiana. A grandi linee pare che l'idea sia di far uscire questa estate i tre manuali base e poi iniziare le traduzioni degli altri recuperando pian piano il gap con le uscite inglesi, ma non ci sono indicazioni ufficiali più precise per ora. Tuttavia puoi provare a scrivere a quelli della Asmodee Italia per vedere se sanno dirti qualcosa di più.
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Ecologia del Catoblepas
Ecco a voi la traduzione dell'articolo sul catoblepas della serie “Ecology of …” da Dragon #73. Il dibattito sulla natura del catoblepas non è stato certamente un argomento di accesa discussione tra il popolino, ma è da generazioni che esso incita (come se ce ne fosse mai stato bisogno) l'intensa rivalità tra le gilde dei maghi e dei naturalisti di To-Zen. Il problema è di demarcazione. I naturalisti non potevano negare che fossero creature magiche e i maghi non potevano non ammettere che a volte la natura è in grado di creare meraviglie degne di ogni mago; tuttavia entrambi gli schieramenti volevano reclamare questa bizzarra creatura come propria. E quando si tratta di bizzarria, il catoblepas si qualifica senza dubbio. Per i maghi una creatura con il corpo di un bufalo, testa e coda lunghissimi, la testa di un facocero e uno sguardo letale era chiaramente una bestia magica e rigettavano aspramente l'affermazione dei naturalisti, per cui una simile creatura – magica o meno – sarebbe finita per crollare sotto le proprie stesse contraddizioni. Le bestie erano state avvistate, dicevano i maghi, cosa che provava che esistevano, ma ogni osservatore abbastanza pazzo da incrociare lo sguardo di un catoblepas moriva sul colpo. E quale altra prova era necessaria per dimostrare le origini magiche di queste bestie? D'accordo, dicevano i naturalisti, affrettandosi però poi a sottolineare che i catoblepas erano stati osservati anche in gruppi. Quindi come facevano ad evitare di uccidersi a vicenda, o da soli persino, con il loro sguardo mortale? E come, nel nome di Mnoren, riuscivano a procreare? Una creatura magica, spiegavano con pazienza i maghi, non avrebbe necessità di procreare, giusto? D'accordo replicavano i naturalisti, ma allora come mai ce ne sono così tanti in circolazione? C'è forse un taumaturgo impazzito che li crea in continuazione come sorta di mestiere? E così procedeva il dibattito, con entrambi gli schieramenti in possesso di prove sufficienti per confermare la propria incrollabile convinzione di essere nel giusto, ma non abbastanza da convincere l'altra parte. Una sera furono promesse rivelazioni sconvolgenti quando il naturalista Bel-Ami, di recente tornato da una spedizione per studiare la creatura, decise di rivolgersi ad un vasto pubblico nell'aula magna della gilda degli alchimisti, luogo scelto in quanto territorio neutrale. Nell'antico salone dai soffitti a volta, con il soffitto scurito dalle esalazioni di svariati esperimenti e l'odore acre dello zolfo nell'aria, gli spettatori si divisero in tre gruppi distinti: Da un lato della sala, piccoli gruppetti di apprendisti in vesti nere circondavano celebri stregoni dalle vesti ornate; maghi dalle facce dure, molti in ricche armature di pelle e argento; ed una serie di maghi e chierici pronti a sfruttare commercialmente la cosa in un dignitoso silenzio. Dall'altro lato della sala c'erano i naturalisti, con vesti verdi e marroni, e affiancati dai loro animali da compagnia, tra cui falchi, mastini, uccelli e pseudo-draghi. Sugli spalti, infine, c'era una folla curiosa di cittadini, che si scambiavano predizioni sugli eventi della serata. Improvvisamente, come per un segnale, il silenzio scese sulla sala. Bel-Ami, un uomo robusto e dalla folta barba, vestito con una tunica verde dai curiosi ricami, entrò da un accesso laterale portando con sé una straordinaria creatura. Alta circa come un uomo si muoveva nervosamente sulle zampe posteriori. Possedeva una coda robusta e le sue piccole zampe anteriori si agitavano, mentre la sua testa delicata oscillava da una parte all'altra e gli occhi, il naso e le orecchie gli si allungavano in tutte le direzione. «Immagino vi starete tutti quanti chiedendo cosa stia facendo qui questa creatura» disse il famoso naturalista. «Ebbene, dopo pazienti e spesso pericolosi studi in alcune delle zone più selvagge di To-Zen posso svelarvi che, ben lungi dall'essere semplicemente un altro erbivoro come ritenevamo in passato, questo è un maschio di catoblepas!». L'affermazione provocò subito un gran trambusto nella sala. «Tranquilli, tranquilli, è perfettamente innocuo, ma racchiude il segreto del mistero. Avrete tutti letto la classica descrizione del “gatto”, come veniva chiamato nel Bestiario di Xygag. Anche se continua a sfuggirmi come quest'ultimo abbia capito che i suoi occhi erano “iniettati di sangue”, per una creatura “orribile oltre ogni descrizione” la descrive alquanto bene». «Per quanto riguarda le sue osservazioni Xygag ha avuto ragione, ma non ha realizzato che quelli che ebbe l'opportunità di studiare erano solo gli esemplari femminili della specie. Attraverso i miei studi ho potuto stabilire che la femmina è un grande onnivoro, che si nutre principalmente di mucillagine e piante acquatiche trovate nelle paludi in cui vive, ma che ottiene una parte importante della propria dieta dagli animali che uccide. E no, non li uccide con il suo sguardo letale, ma con il suo alito!» «La femmina del catoblepas secerne un gas, letale per chiunque eccetto che per loro stesse, il quale viene espulso dalle fauci in una nube invisibile. Il raggio effettivo del gas prima che si disperda è meno di venti metri, ma in tale zona l'unica speranza di fuga è correre più in fretta di quanto la nube riesca ad espandersi. Il gas è ugualmente letale se viene respirato o assorbito tramite la pelle.» «Era ovvio fin da quando ho iniziato a formare questa ipotesi che il “gatto” era immune al suo stesso veleno, ma ci è voluto molto tempo per collegare le femmine di catoblepas con le piccole mandrie di brucatori che si trovavano sempre nelle stesse zona. Solo seguendo le prime a distanza ho potuto realizzare che erano due forme della stessa specie!» «Il povero maschio non è immune alla nube tossica e normalmente si tiene bene a distanza dalla femmina. Tuttavia, nella stagione degli amori la femmina emana un profumo che stimola l'eccitazione dei maschi, fino a soverchiare il loro istinto di sopravvivenza. Il maschio aspetta finché una femmina solitaria non si sta nutrendo con la testa sotto l'acqua delle paludi. A quel punto scatta verso di essa, ne evita la lunga coda solitamente usata per la difesa, effettua la copulazione con estrema rapidità e scappa di nuovo via.» «Sei mesi dopo nasce un piccolo cucciolo simile ad un cervo. Dato che i piccoli sono esposti a blande dosi della tossina prima della nascita, ne sono immuni. Essi sono svezzati tutti assieme, ma alla fine del primo anno avviene qualcosa di veramente strano. I piccoli si dividono, differenziandosi nei due sessi – una minoranza diventano femmine e rimangono immuni alle tossine che stanno cominciando a secernere, diventano più grasse e grandi e iniziano a mangiare carne oltre alle piante; nel frattempo i maschi, che subiscono un radicale cambio nella loro chimica corporea, perdono l'immunità alla tossina e diventano erbivori dai rapidi movimenti.» «Per ora posso fare solo speculazioni riguardo a questa divisione della specie; potrebbe assicurare una migliore qualità dei cuccioli oppure permettere uno sfruttamento maggiore delle risorse di cibo esistenti rispetto ad una strada più convenzionale, oppure entrambe o nessuna di queste ragioni. Ma per ora mi fermo qui. Potete farmi pure le vostre domande.» Durante questo discorso tutti i maghi nel pubblico erano diventati sempre più agitati, finchè uno di essi si fece avanti dal pubblico con un grido disgustato. «Non puoi essere serio! Questa deve essere la tua strana idea da naturalista di una battuta!» «Non sono mai stato così serio, ve lo assicuro» rispose Bel-Ami. «Questo è terribile! Quando abbiamo saputo che per stasera c'era l'intenzione di fare una incredibile rivelazione, abbiamo deciso di tentare di rubare la scena. I miei apprendisti sono partiti per una spedizione, allo scopo uccidere un catoblepas e portarlo qui come prova della sua natura magica.» «La cosa è fattibile. Si possono uccidere.» «Lo so bene e anche tu – ma come ci potranno riuscire utilizzando semplicemente uno scudo lucidato?» Visualizza articolo completo
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Ecologia del Catoblepas
Il dibattito sulla natura del catoblepas non è stato certamente un argomento di accesa discussione tra il popolino, ma è da generazioni che esso incita (come se ce ne fosse mai stato bisogno) l'intensa rivalità tra le gilde dei maghi e dei naturalisti di To-Zen. Il problema è di demarcazione. I naturalisti non potevano negare che fossero creature magiche e i maghi non potevano non ammettere che a volte la natura è in grado di creare meraviglie degne di ogni mago; tuttavia entrambi gli schieramenti volevano reclamare questa bizzarra creatura come propria. E quando si tratta di bizzarria, il catoblepas si qualifica senza dubbio. Per i maghi una creatura con il corpo di un bufalo, testa e coda lunghissimi, la testa di un facocero e uno sguardo letale era chiaramente una bestia magica e rigettavano aspramente l'affermazione dei naturalisti, per cui una simile creatura – magica o meno – sarebbe finita per crollare sotto le proprie stesse contraddizioni. Le bestie erano state avvistate, dicevano i maghi, cosa che provava che esistevano, ma ogni osservatore abbastanza pazzo da incrociare lo sguardo di un catoblepas moriva sul colpo. E quale altra prova era necessaria per dimostrare le origini magiche di queste bestie? D'accordo, dicevano i naturalisti, affrettandosi però poi a sottolineare che i catoblepas erano stati osservati anche in gruppi. Quindi come facevano ad evitare di uccidersi a vicenda, o da soli persino, con il loro sguardo mortale? E come, nel nome di Mnoren, riuscivano a procreare? Una creatura magica, spiegavano con pazienza i maghi, non avrebbe necessità di procreare, giusto? D'accordo replicavano i naturalisti, ma allora come mai ce ne sono così tanti in circolazione? C'è forse un taumaturgo impazzito che li crea in continuazione come sorta di mestiere? E così procedeva il dibattito, con entrambi gli schieramenti in possesso di prove sufficienti per confermare la propria incrollabile convinzione di essere nel giusto, ma non abbastanza da convincere l'altra parte. Una sera furono promesse rivelazioni sconvolgenti quando il naturalista Bel-Ami, di recente tornato da una spedizione per studiare la creatura, decise di rivolgersi ad un vasto pubblico nell'aula magna della gilda degli alchimisti, luogo scelto in quanto territorio neutrale. Nell'antico salone dai soffitti a volta, con il soffitto scurito dalle esalazioni di svariati esperimenti e l'odore acre dello zolfo nell'aria, gli spettatori si divisero in tre gruppi distinti: Da un lato della sala, piccoli gruppetti di apprendisti in vesti nere circondavano celebri stregoni dalle vesti ornate; maghi dalle facce dure, molti in ricche armature di pelle e argento; ed una serie di maghi e chierici pronti a sfruttare commercialmente la cosa in un dignitoso silenzio. Dall'altro lato della sala c'erano i naturalisti, con vesti verdi e marroni, e affiancati dai loro animali da compagnia, tra cui falchi, mastini, uccelli e pseudo-draghi. Sugli spalti, infine, c'era una folla curiosa di cittadini, che si scambiavano predizioni sugli eventi della serata. Improvvisamente, come per un segnale, il silenzio scese sulla sala. Bel-Ami, un uomo robusto e dalla folta barba, vestito con una tunica verde dai curiosi ricami, entrò da un accesso laterale portando con sé una straordinaria creatura. Alta circa come un uomo si muoveva nervosamente sulle zampe posteriori. Possedeva una coda robusta e le sue piccole zampe anteriori si agitavano, mentre la sua testa delicata oscillava da una parte all'altra e gli occhi, il naso e le orecchie gli si allungavano in tutte le direzione. «Immagino vi starete tutti quanti chiedendo cosa stia facendo qui questa creatura» disse il famoso naturalista. «Ebbene, dopo pazienti e spesso pericolosi studi in alcune delle zone più selvagge di To-Zen posso svelarvi che, ben lungi dall'essere semplicemente un altro erbivoro come ritenevamo in passato, questo è un maschio di catoblepas!». L'affermazione provocò subito un gran trambusto nella sala. «Tranquilli, tranquilli, è perfettamente innocuo, ma racchiude il segreto del mistero. Avrete tutti letto la classica descrizione del “gatto”, come veniva chiamato nel Bestiario di Xygag. Anche se continua a sfuggirmi come quest'ultimo abbia capito che i suoi occhi erano “iniettati di sangue”, per una creatura “orribile oltre ogni descrizione” la descrive alquanto bene». «Per quanto riguarda le sue osservazioni Xygag ha avuto ragione, ma non ha realizzato che quelli che ebbe l'opportunità di studiare erano solo gli esemplari femminili della specie. Attraverso i miei studi ho potuto stabilire che la femmina è un grande onnivoro, che si nutre principalmente di mucillagine e piante acquatiche trovate nelle paludi in cui vive, ma che ottiene una parte importante della propria dieta dagli animali che uccide. E no, non li uccide con il suo sguardo letale, ma con il suo alito!» «La femmina del catoblepas secerne un gas, letale per chiunque eccetto che per loro stesse, il quale viene espulso dalle fauci in una nube invisibile. Il raggio effettivo del gas prima che si disperda è meno di venti metri, ma in tale zona l'unica speranza di fuga è correre più in fretta di quanto la nube riesca ad espandersi. Il gas è ugualmente letale se viene respirato o assorbito tramite la pelle.» «Era ovvio fin da quando ho iniziato a formare questa ipotesi che il “gatto” era immune al suo stesso veleno, ma ci è voluto molto tempo per collegare le femmine di catoblepas con le piccole mandrie di brucatori che si trovavano sempre nelle stesse zona. Solo seguendo le prime a distanza ho potuto realizzare che erano due forme della stessa specie!» «Il povero maschio non è immune alla nube tossica e normalmente si tiene bene a distanza dalla femmina. Tuttavia, nella stagione degli amori la femmina emana un profumo che stimola l'eccitazione dei maschi, fino a soverchiare il loro istinto di sopravvivenza. Il maschio aspetta finché una femmina solitaria non si sta nutrendo con la testa sotto l'acqua delle paludi. A quel punto scatta verso di essa, ne evita la lunga coda solitamente usata per la difesa, effettua la copulazione con estrema rapidità e scappa di nuovo via.» «Sei mesi dopo nasce un piccolo cucciolo simile ad un cervo. Dato che i piccoli sono esposti a blande dosi della tossina prima della nascita, ne sono immuni. Essi sono svezzati tutti assieme, ma alla fine del primo anno avviene qualcosa di veramente strano. I piccoli si dividono, differenziandosi nei due sessi – una minoranza diventano femmine e rimangono immuni alle tossine che stanno cominciando a secernere, diventano più grasse e grandi e iniziano a mangiare carne oltre alle piante; nel frattempo i maschi, che subiscono un radicale cambio nella loro chimica corporea, perdono l'immunità alla tossina e diventano erbivori dai rapidi movimenti.» «Per ora posso fare solo speculazioni riguardo a questa divisione della specie; potrebbe assicurare una migliore qualità dei cuccioli oppure permettere uno sfruttamento maggiore delle risorse di cibo esistenti rispetto ad una strada più convenzionale, oppure entrambe o nessuna di queste ragioni. Ma per ora mi fermo qui. Potete farmi pure le vostre domande.» Durante questo discorso tutti i maghi nel pubblico erano diventati sempre più agitati, finchè uno di essi si fece avanti dal pubblico con un grido disgustato. «Non puoi essere serio! Questa deve essere la tua strana idea da naturalista di una battuta!» «Non sono mai stato così serio, ve lo assicuro» rispose Bel-Ami. «Questo è terribile! Quando abbiamo saputo che per stasera c'era l'intenzione di fare una incredibile rivelazione, abbiamo deciso di tentare di rubare la scena. I miei apprendisti sono partiti per una spedizione, allo scopo uccidere un catoblepas e portarlo qui come prova della sua natura magica.» «La cosa è fattibile. Si possono uccidere.» «Lo so bene e anche tu – ma come ci potranno riuscire utilizzando semplicemente uno scudo lucidato?»
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Costo oggetti magici e suggerimenti (3)
Non ne esistono di ufficiali (a meno di sfruttare la solita gabola con Heroics se sono talenti bonus da guerriero), devi andare di spannometria. Io personalmente ti sconsiglierei di usarli di default.
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Dubbi del Neofita (16)
Solitamente si considera raddoppi in toto, ma tieni presente che un DM potrebbe decidere diversamente (sulla base dei numeri fissi indicati tra parentesi) dato che la combo Song of the Heart + Words of Creation + Focused Performance (+ Dragonfire Inspiration) è una di quelle più (ab)usate per un bardo buffer.
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Dubbi del Neofita (16)
Pensavo chiedessi in generale, nello specifico di Ispirare Grandezza ricorda Parole della Creazione non raddoppia i bonus ricevuti (come con Ispirare Coraggio) ma setta di default a 4 i DV extra ricevuti, a cui poi aggiungerai il +1 dato da Song of the Heart per un totale quindi di 5 DV extra.