Dove eravamo rimasti...
Eccomi, ragazzi! Non ce la faccio più a rimandare, riprendiamo, sperando ci siate ancora! In qualche modo uscirò dall'empasse dell'avventura in corso: statemi dietro e seguitemi in quello che scriverò. Voglio terminarla o, perlomeno, arrivare alla parte strutturata dell'avventura, che sarà più facile da gestire. E poi c'è finalmente la terza avventura ufficiale, bella pronta da giocare.
Riassunto delle puntate precedenti (è passato un mese e mezzo in real per cui serve sia a voi che a me per ricordare, man mano che scrivo):
Tutto è iniziato nella lontana città occidentale di Fareme il 14di Winterfull (novembre) dell'anno 3517. Ingaggiati da un giovane mago di nome Corian, un gruppo di mercenari composto dal guerriero Kain (ex-soldato della Weymarch), dal druido Malfurion Grantempesta (guardiano della Valle) e dal giovane monaco Hak, al seguito del chierico di Mitra Jhod Kavkhen partirono alla volta del villaggio di Fairhill nelle colline della Valle Cuorediroccia. Il misterioso mago era alla ricerca dell'antica torre del potente magro negromante Eralion, debitore col maestro Feriblan di alcuni potenti artefatti magici presi in prestito prima di sparire definitivamente dall'ambiente accademico. L'amuleto posseduto da Corian era la chiave per entrare nel mistico luogo.
Durante il tragitto il gruppo incontro diversi pericoli, in relazione alle aree pur sempre selvaggie della bellissima vallata: dall'assalto notturno dei Leucrotta alla banda di schiavisti dell'Anello di Ferro dalle cui grinfie riuscirono a salvare il guerriero nano Grundar Grand'Ascia; all'ingresso di Fairhill furono attaccati da una piccola banda di mezz'orchi guidati dal negromante Vortigern, discepolo del mago Eralion e desideroso di entrare a tutti i costi in possesso dell'amuleto. Il gruppo reagiva coraggiosamente riuscendo a sgominare gli avversari e a mettere in fuga il negromante col suo malefico imp.
Giunti nel villaggio, dopo una iniziale reazione ostile dovuta alla presenza del druido Malfurion, dai più giudicato "mutaforma" in base alle oscure voci che girano sull'Ordine del Circolo della Luna, il gruppo riusciva ad avere udienza prima col sindaco e poi con Shandrill, sacerdotessa di Freya (divinità dei raccolti e della caccia), che li mettevano a conoscenza dell'aumentata attività orchesca nella vallata. Nulla di utile, invece, sapevano dire a Corian in merito alla misteriosa torre di un fantomatico mago pazzo dispersa nel bosco a nord-est del villaggio.
Durante la notte del secondo giorno il gruppo veniva bruscamente svegliato dal frastuono della campana del villaggio: il tempio di Freya sulla collina era in fiamme, assaltato da mezzorchi a cavallo di feroci worg che avevano approfittato del diversivo per trafugare il Crogiolo di Freya (un calice mistico usato da Shandrill per propiziare i raccolti della Vallata). Senza perdere tempo, Hak e il nuovo arrivato Lannet Piè Veloce (un halfling avventuriero di stanza alla locanda "La Cockatrice Ubriaca") si lanciavano a capofitto all'inseguimento dei worg seguiti da Elija, una guardia elfica che stava seguendo il gruppo fin dallo scontro con gli schiavisti dell'anello di ferro.
Il resto del gruppo, invece, decideva di rimanere nel villaggio.
Durante la notte, però, Corian e Kain venivano assaliti da Talon, l'imp di Vortigern, che riusciva strappare l'amuleto dal collo di Corian e a volare via perdendosi nell'oscurità della notte.
Il resto del gruppo, quindi, partiva sua volta in direzione del bosco di Fairhill dove Corian pensava si fosse recato Vortigern con l'amuleto. Insieme con gli avventurieri c'erano anche la tenente Lauriel e 4 guardie di Fairhill.
Giunti sul posto, si trovavano in presenza di una roccaforte mezza diroccata sorvegliata da una guarnigione di orchi. Incontratisi lungo le mura con Hak e Lannet, pianificavano l'assalto sfruttando il fatto che fosse l'alba e che metà o più degli orchi fossero ubriachi.
Seguiva un assalto epico alla roccaforte orchesca in cui una parte del gruppo si asserragliava nella cappella sconsacrata mentre Lannet ed Eljia dalla torretta colpivano i nemici a colpi di arco e di ballista e Hak con le guardie attaccava dalla torre di sud-ovest incontrando però una valida resistenza da parte di ogre e mezz'orchi.
Nella cappella della roccaforte, il gruppo scopriva che a guidare gli orchi c'era un mezz'orco prete di Orcus (Tavik) che, dopo aver usato il Crogiolo di Freya per chissà quale osceno rituale, lo aveva abbandonato sull'altare grondante di sangue immondo e si era allontanato dicendo alle sue guardie di aver finalmente localizzato il Monolito Nero e che grazie ad esso avrebbe potuto liberare Gremag e marciare su Bard's Gate. Il chierico parlava anche diuna misteriosa Fonte che avrebbe generato armate di non-morti con le quali poter conquistare tutta la Valle Cuorediroccia.
La battaglia terminava a favore del coraggioso gruppo di mercenari dopo aver sterminato tutti gli orchi, ammazzato 3 giganteschi ragni e messo in fuga il chierico Tavik. A margine si segnala che il gruppo e` riuscito a liberare alcuni ranger elfici catturati dai mezzorchi e compagni di Eljia, meritandosi cosi` il rispetto degli elfi e, chissa` un giorno, dei Reami Forestali!
Giungevano, quindi, al cospetto della botola che portava presumibilmente al sotterraneo della roccaforte. La botola la trovavano aperta e su di essa era incastrato l'amuleto trafugato da Vortigern che si scopriva così essere un sigillo di apertura.
Scendendo nelle oscurità sotterranee, il gruppo incontrava zombie in armatura a guardia del laboratorio del negromante Eralion e qui Corian veniva a conoscenza dei suoi scirtti e casualmente si imbatteva nella procedura alchemica di un homunculus, che immediatamente aveva l'imprinting del giovane mago e a lui si legava indissolubilmente.
Scesi nel sancta sanctorum di Eralion, vi trovavano il suo sarcofago con ai piedi una fiala di veleno rotta e posato su di esso il corpo mummificato di Eralion che stringeva un bastone arcano, e Vortigern in un angolo ansimante di terrore e uscito di senno.
Di lì a poco lo spettro di Eralion si materializzava farfugliando parole senza senso e il gruppo si preparava a combattere. Una intuizione di Corian faceva sì che, recuperato il bastone del mago negromante, ne sfruttava i suoi poteri per soggiogarlo temporaneamente riuscendo fortuitamente a scambiare con lui quattro parole scarse ma sufficienti a capire che il lich-ombra cercava la via per la cappella e forse per la redenzione. Guidato il lich nella cappella sconsacrata della fortezza, questi chiedeva pietà a Thyr (dio adorato da Eralion quando era in vita) e un fortissimo lampo luminoso esplodeva immediatamente consumando il non-morto (più tardi Kain vi avrebbe raccontato di essere stato l'unico ad aver visto un martello luminoso che calava dall'alto per schiacciare il lich-ombra ma non è mai stato certo di quello che ha visto).
Tornati nel sancta sanctorum, si scoperchiava il sarcofago rivelando tesori inaspettati ma venivano scoperti anche le 6 lapidi verticali che circondavano il sarcofago stesso facendone fuoriuscire i cadaveri mummificati di 6 vittime sacrificate affinchè si compisse il rituale osceno di passaggio al reame dei lich da parte di Eralion. Corian, dagli appunti del folle mago, apprendeva in realtà che lo stesso era stato invogliato da Tavik ad effettuare la procedura ma che all'ultimo momento era stato tradito in quanto la fiala ingerita si era rivelata un mero veleno che l'aveva ucciso destinandolo alla non-morte fine a se stessa: l'ennesimo servitore dell'Oscuro Signore Orcus. Anche qui a margine si segnala che, durante la veglia notturna prima di scendere nuovamente nella cripta di Eralion per saccheggiarne i tesori, Vortigern trovava il modo di far perdere le sue tracce.
Gli eroi tornavano vittoriosi a Fairhill restituendo il Crogiolo a Shandrill ed entrando a pieni titoli nei favori di tutti.
Nei giorni successivi Shandrill, a colloquio con Malfurion, rivelava di aver avuto svariate visioni in cui vedeva la Fontana degli Antichi (la "Fonte"...) nella Valle dei Templi a nord di Bard's Gate, rigurgitare nella Vallate orde su orde di scheletri non-morti. Ed una sensazione urgente era associata alle visioni: che il Crogiolo fosse stato usato da Tavik per effettuare un rituale ancora più pericoloso ma il cui scopo non le era noto.
Effettuate ulteriori ricerche, il gruppo scopriva che nei Sotterranei ("Dungeon"...) della Valle dei Templi (sacri ai paladinati di Thyr, Muir e Mitra) è nascosto da quale parte il leggendario Monolito Nero, un'antica struttura sigillata in epoche remote dagli dei e che consentiva all'Abisso di approdare nell'attuale Piano Materiale. Il chierico mezzorco Tavik, per conto di Orcus e grazie ai poteri del Crogiolo di Freya, è riuscito evidentemente a scoprirne l'ubicazione...
Capendo che la faccenda stava prendendo una piega ben più grande delle capacità del gruppo, gli stessi decideva di recarsi a Bard's Gate per avvisare la Weymarch della minaccia incombente e, a tale scopo, ricevevano dal sindaco Arlen una lettera di presentazione da consegnare al capitano Imril delle Guardie della Lira della grande metropoli orientale.
Si partiva quindi in direzione di Bard's Gate ma sulla strada altri pericoli attendevano il valoro so gruppo: un nido di manticore, snidato dopo grandi sforzi e perigli, e dal quale traevano in salvo il paladino Trengus Avensmith e Luanor, chierico di Narrah.
Riprendendo il cammino, Hak decideva di effettuare una deviazione per ritrovare Arialle, la figlia dispersa del fabbro di Fairhill, e per questo veniva accompagnato dal paladino Trengus e dal chierico Jhod. Il resto del gruppo, invece, proseguiva verso l'obiettivo principale con Luanor come nuovo compagno di viaggio.
Lungo il percorso si decideva di fermarsi presso la vicina città nanica di Boscodipietra (patria natìa di Grundar) per rifornimenti ma qui scoprivano che buona parte della popolazione era stata evacuata rifugiandosi nelle vallate montuose antistanti la città sotterranea. Preda dei trollghiaccio e di chissà quali altri pericoli, il gruppo apprendeva da Jerin, capitano delle guardie della città, che giorni prima erano stati assaliti da una gigantesca creatura alata sputa-fuoco seguita da un'intero esercito di coboldi. Come abbiano fatto a sfondare le difese del grande portale è un mistero ma tutti gli indizi portano a sospettare che un traditore della loro razza abbia semplicemente aperto il Grande Portale per consentire all'esercito invasore il facile accesso.
Spinti da un insistente Grundar e dalla promessa di ricchezze, il gruppo entrava nella fortezza nanica sotterranea da un ingresso secondario per scoprire che, dai livelli inferiori, c'erano ancora nani fuggiaschi che guadagnavano la superficie e pattuglie di coboldi in giro per tutti i livelli due delle quali erano riuscite a sbaragliare con estrema facilità col rischio, però, di farsi scoprire...
Hak, nel frattempo, riusciva a ritrovare e salvare Arialle dalle grinfie di un gigantesco Ettin e la lasciava alle cure del paladino e del chierico per tornare dai suoi amici. Ignaro della loro posizione ma sapendo che si sarebbero fermati per rifornimenti a Boscodipietra, giungeva in corrispondenza dell'accesso principale della città nanica che trovava, però, sorvegliato da diversi coboldi e da uno stregone della loro stessa razza. Con rapidità e furtività, riusciva ad abbatterli e ad entrare nella gigantesca città...
Oggi, in-game, è il 16 di Yule (dicembre), mattina presto, per tutti. Sono passati 10 giorni dall'assalto alla roccaforte di Eralion, 3 settimane dalla partenza da Fareme (prima avventura): in tutto (solo) un mese di viaggi e avventure per i Corian's Expendables!
P.S.: Ma quanta roba abbiamo giocato???
P.P.S.: attendo il vostro ok per scrivere la prossima scena.