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demiurgo

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di demiurgo

  1. Bè, hai ragione, mi hai dato delle buoni consigli. Appena (se...) avrò modo di revisionare la cosa terrò presenti (=attingerò a piene mani da ) queste idee.
  2. demiurgo

    Mah!

    Bè, nel caso di uno scritto un po' difficile da interpretare il lettore potrà solo intuire, ma difficilmente potrà essere certo di quello che l'autore intende. Come minimo il dubbio gli rimane. (Dicci almeno che c'entra la pubblicità alla fine... ) No, il ritmo alla prosa lo dai di sicuro. Il fatto è che usare i puntini di sospensione per dare ritmo alla prosa è molto semplice. Una specie di scorciatoia, quando si potrebbero usare altri modi più efficaci, anche se purtroppo più difficili. (C'era una volta tra i miei link salvati un articolo che faceva un bell'esempio sui famigerati puntini. Se lo ritrovo, poi lo posto) Per me era evidente Ho infatti pensato che fosse il racconto di un un sogno. Il fatto che almeno questo l'ho capito è motivo di soddifazione anche per me!
  3. demiurgo

    Mah!

    Ciao, ammetto di essere tra quelli che hanno letto ma (finora) non hanno commentato. Sei ottimista! Nel senso che la percentuale di gente che si affaccia e legge solo poche righe è anche maggiore, secondo me. Inoltre se osservi il rapporto tra visitatori e commenti anche all'interno di questo forum, vedrai che ci sono spesso racconti o poesie con centinaia di visitatori ma commentati solo da un paio di persone. Con le dovute eccezioni. Comunque io l'ho letto tutto, probabilmente era notte fonda e devo dire di aver fatto un po' fatica. Ho trovato fastidiosa la quantità di puntini di sospensione: sarà questione di gusti, ma a me sembrano davvero troppi, scusami. Comunque il racconto mi ha intrigato, almeno all'inizio, perché mi interessava lo stampo "onirico" della narrazione. Poi mi sono astenuto dal commentare perché (confesso) non credo di aver colto il senso del racconto: sono rimasto un po' spiazzato. Probabilmente era proprio questo il tuo intento (o forse sono io un po' lento a capire ). Per quanto riguarda la tua polemica: secondo me hai ragione, ma non dovresti stupirti o indignarti. Molto spesso le persone scrivono ma non si preoccupano di leggere e commentare quello che hanno scritto gli altri. Mi riferisco non a questo forum, dove anzi la quantità di commenti di solito è sicuramente superiore alla media, quanto al web in generale.
  4. Ciao! Be' non devi certo sentirti in debito per un commento! Comunque sono contento che tu abbia letto e ti ringrazio dei complimenti. E sono contento anche delle critiche Ripensandoci, probabilmente hai ragione. In effetti, anche a me quando lo rileggo sembra un po' esagerato. Sarebbe da revisionare. Giustissimo. Eh, nei miei primi appunti avevo messo nomi inglesi, ma mi sono reso conto subito che non funzionava, sembrava una Serie TV... Mettendo nomi italiani magicamente si evita l'"effetto telenovela"
  5. demiurgo

    I miei racconti

    Prego! Ma piuttosto grazie dovrei dirlo io per il tempo impiegato da te nello scrivere. Adesso però basta coi grazie-prego, è un tunnel, potremmo non venirne più fuori Il fatto è che sui forum e in giro per il web sembra più facile trovare gente che scrive che non gente disposta a leggere e (magari!) commentare. L'hai notato anche tu, no? Parlo in generale, non mi riferisco al forum DL dove la quantità di commenti comunqe è (secondo me) superiore alla media.
  6. Uno dei libri chemi è piaciuto di più ultimamente è "I Figli degli Uomini" di P.D. James. Davvero notevole. Tratta temi molto seri e maturi, con un interessante intreccio in un prossimo futuro in cui l'intera popolazione è divenuta sterile e aspetta l'estinzione. Molto bello anche l'ominimo film da cui il lbro è tratto (nonostante non sia fedelissimo al libro), e girato e interpretato al meglio. Qualcuno sa consigliarmi qualche altro romanzo della stessa autrice?
  7. demiurgo

    I miei racconti

    Ho letto anche la storia dela befana (bhephània, in lingua originale). Bella! Molto bella! Però è anche triste (idea: si presterebbe anche ad essere più "dark") E' scritta bene, in puro stile fiaba. Ben fatto. Se hai intenzione di rivederla, io ti consiglio di sintetizzare giusto un pochino la parte centrale, e di cambiare qualche termine (solo due ): - ...chi fosse il mandante... io direi "chi avesse ordinato" o "chi avesse architettato". Il termine "mandante" fa pensare troppo alla cronaca contemporanea e spezza un po' l'atmosfera. - ...forma particolare di coraggio concessaci nei momenti... concessaci è un po' brutto (non so perché, forse per il suono), consiglio "che è concessa" o più semplicemente "concessa" (oppure un sinonimo, ma ora come ora non me ne viene in mente nessuno ) Bravo. Se hai scritto altre cose, postale
  8. demiurgo

    Il Vecchio Cavaliere

    Bello, niente male. Mentre leggevo immaginavo le vignette Qualche critica costruttiva, da profano: - ho il sospetto che Siara possa risultare un po' stereotipata, ma è solo una impressione da queste prime poche righe (di certo il personaggio si svilupperà in seguito). - una scena che mi lascia un po' di dubbi è quella dove Garrick si allontana offeso. Sembra una reazione un po' eccessiva (per un personaggio così dignitoso) alle poche parole scambiate nel dialogo precedente. Forse dovresti rinforzare il dialogo rendendolo più pungente, o riproporzionare la reazione del vecchio guerriero. Comunque mi sembra un ottimo lavoro, un bell'inizio. Solo una curiosità: come è fatto l'uomo-capra?
  9. Bello questo topic. Finalmente posso chiedere aiuto per un dubbio linguistico . Correggetemi se sbaglio. Il plurale di chirurgo è chirurghi. Il plurale di archeologo è archeologi (almeno credo). Ma il plurale di sarcofago? Sarcofagi? Sarcofaghi? C'è una regola?
  10. Nelle prime righe pensavo fosse un racconto sul punto G (scherzo) Sono le 2:40, quindi chiedo scusa se sarò lapidario nel commentare Qualche frase è un po' lunga e andrebbe semplificata imho, e lasci forse un po' troppo implicita "l'ambientazione" (magari è una cosa voluta). Hai sicuramente inventato dei personaggi interessanti. Riesci a costruire uno stile personale, e secondo me scrivi bene. Attento però: la personalità troppo marcata della voce narrante, e il punto di vista assoluto rischiano di risultare invasivi di tanto in tanto. Ovvero: si vede che alcune considerazioni del narratore servono a rimarcare che "Il tizio avvolto nell'ombra è superiore e malefico"; forse le puoi un po' limare o omettere, dato che il modo in cui G. agisce parla da sé. Spero di aver criticato in modo cotruttivo. 'Notte.
  11. demiurgo

    I miei racconti

    Be' intanto io ho letto "Sangue" e mi è piaciuto. La descrizione del combattimento è efficace e molto chiara. Molto indivinata anche la "litania di nomi" sul finale. Un buon lavoro.
  12. Grazie! In effetti ho deciso di utilizzare il punto o la virgola dove sarebbe stato corretto mettere i due punti. Una sorta di approccio minimalistico alla punteggiatura per provare a rendere il ritmo più spezzato.
  13. Posto qui un racconto che ho iniziato ad abbozzare per divertimento e anche un po' per esercizio. Lo stile segue dei cliché di alcuni polizieschi e noir. __________________________________ Presunto medium 1 Di Marzo guardò l'orologio. O s'era fermato di nuovo, o erano appena le tre di notte. "Dove?" "Nella sala da bagno" gli rispose Coppieri indicando la porta. Di Marzo entrò stando ben attento a dove metteva i piedi. Se un agente di polizia ti avesse buttato giù dal letto a quell'ora, per 'prelevarti e condurti sulla scena', come minimo ti sentiresti uno schifo. Ma Di Marzo ormai era abituato. E non stava dormendo quando l'agente aveva suonato il campanello. C'era voluto un secolo per arrivare, con Coppieri al volante. Era davvero giusto chiamarla 'sala da bagno', dato che era grande più o meno come il salotto del suo appartamento. Piastrelle verde acqua. Sanitari moderni. Lavabo grande e sottile, a forma di goccia, appoggiato su una lastra di pietra scura, con dietro un enorme specchio in una cornice vistosamente antica. Alcuni scalini conducevano alla vasca circolare al centro della stanza. Minuscoli faretti nel soffitto eliminavano in modo sistematico tutte le ombre dagli angoli. A parte il cadavere a terra, era davvero una stupenda Sala Da Bagno. Di Marzo annotò mentalmente di farsene costruire una uguale dopo aver vinto alla lotteria. Magari senza quello specchio, troppo anacronistico nell'ambiente moderno. La vasca era il pezzo forte, un sogno che di sicuro costava quanto due o tre utilitarie. La pozza di sangue nero sviliva drammaticamente la luminosità pastello degli interni. Si avvicinò al corpo più che poteva senza mettere i piedi nel sangue. Un peccato davvero. Era una donna piuttosto bella e molto curata – vestaglia-kimono di seta nera e bordi oro, smalto nero, trucco minimalista ma deciso. Di Marzo ne osservò il volto per memorizzare i lineamenti. Quaranta o poco più, portati bene. Vederla così malamente scomposta sugli scalini al centro del pavimento non ti lascerebbe indifferente, anche se fossi uno abituato dal mestiere. Questo spiegava almeno in parte perché Coppieri era così teso. Che il suo capo gli avesse ordinato di portare un presunto medium a notte fonda sulla scena faceva il resto. "Cosa ne pensi?" disse Coppieri dall'uscio. "Mah, lo specchio decrepito rovina l'ambiente." Coppieri fece seguire una pausa seccata. "Vedi... vedi qualcosa?" "Hmpf." Ora Di Marzo avrebbe dovuto rispondere alle solite domande. Decise di usare le solite risposte, per non affaticarsi troppo. "Non è così che funziona." E uno. "Non dovresti tipo... toccarla..." "No, non fa differenza." E due. "Oh, sono le quattro di notte. Sono venuto a prenderti dall'altra parte della città, qualcosa devi fare, *****." Lo scetticismo di Coppieri era palese. La sua reazione nella media. La brutta notizia era che il suo orologio s'era fermato di nuovo. "Devo dormirci sopra." Di Marzo si alzò e uscì dalla Sala Da Bagno, spegnendo la luce. "Dormire. Sognare. Forse." E tre. La sua preferita. A quanto pareva Coppieri aveva terminato con le domande stupide. Questo voleva dire che era lievemente più intelligente del Poliziotto Medio, o che era lievemente meno curioso. Di Marzo ci rimase un po' male. Ti prepari una serie di risposte standard, tutte vere, e puoi sfruttarne solo la metà. Poliziotto Medio: "Che significa 'forse'?" Di Marzo: "Lo trovi sul vocabolario". Poliziotto Medio: "Ma devi dormire qui? ora? subito?" Di Marzo: "Non mi sono portato il cuscino". Poliziotto Medio: "Non hai sonno?" Di Marzo: "Quasi mai". Fine del repertorio. Oltre questo punto era tutta improvvisazione. Coppieri riaccese la luce e lo seguì verso l'uscita, mentre Di Marzo portava la lancetta corta sulle quattro. __________________________________ Questo brano è rilasciato sotto questa licenza creative commons e se volete partecipare alla scrittura potete farlo qui sul forum o su novlet.
  14. demiurgo

    La prigione

    Complimenti, è un bel racconto. Soprattutto per lo stile visionario e piacevolmente complesso. Frase preferita: Quell'"ancora" è fantastico. Unica critica: ti consiglio una rilettura per eliminare alcune ripetizioni. Mi è venuto il dubbio che si riferisca a un evento precedente, quando il prigioniero è entrato nel giardino, ma più probabilmente è una svista.
  15. demiurgo

    Sei triste?

    Davvero originale. E' anche ben scritto, complimenti. PS: ti propongo un finale alternativo. Carlo, 13 anni, uscì dal manicomio di S. Giacomo dopo 7 mesi di cura. Non ha più parlato da solo né menzionato Marco in nessuna occasione.
  16. demiurgo

    I miei racconti

    L'idea del racconto non è affatto male, anche se la forma è molto da migliorare. Hai ricevuto già buoni consigli da chi ti ha risposto prima di me. Al di là di questo, dovresti probabilmente approfondire un po' di più i fatti e soprattutto i personaggi: succedono molte cose in poche parole. Ad esempio, se ho ben capito (ho letto molto velocemente), c'è un solo uomo che è sopravvissuto allo sterminio magico del villaggio, e ha giurato di vendicarsi. Questo è interessante, forse dovresti spendere qualche parola in più su ciò che quest'uomo prova, o anche descrivere come è fatto. Aggiungere dettagli insomma, che completino il quadro. Altrimenti rimane tutto come una sequenza di avvenimenti e affreschi un po' astratti. Ti consiglio di riscrivere da capo lavorando radicalmente sulla forma. L'atmosfera che costruisci è abbastanza valida, e le immagini evocate da alcune descrizioni non sono inefficaci, quindi non scoraggiarti.
  17. demiurgo

    Miei racconti

    Esatto. Novlet è un sito gratuito di scrittura collaborativa. Gli utenti iscritti possono scrivere dei "pezzi" di racconto (detti passage) che altri utenti possono continuare portando avanti la storia. Ognuno può creare quante storie nuove vuole o continuare quelle di altri. C'è la possibilita di scrivere commenti e votare i passage preferiti. Assomiglia a un wiki, ma più semplice da usare. Peccato sia poco frequentato. Beato te, io oggi sono tornato in ufficio
  18. demiurgo

    Miei racconti

    Sono solo delle sfumature. Alcune ripetizioni/allitterazioni, ad esempio: gli sembra di rimembrare libro, in cui tiene un dito come segnalibro più facili facendolo Alcuni termini fuori registro rispetto al contesto in cui sono inseriti: si erge rimembrare lambisce Sono bei termini e possono avere un certo effetto in generale. Però in questo caso particolare, quando usi questi ultimi tre termini che ti segnalo, la descrizione procede riportando cio che il protagonista, che è un "ragazzo comune" in cui il lettore si immedesima, ricorda o sta vedendo in quel momento. Sarebbe naturale che la narrazione, seppur in terza persona, prendesse la "voce" del personaggio di cui condividiamo il punto di vista. Questi termini sono però fuori dall'uso comune e quindi risultano in po' "stonati" per un "ragazzo comune", secondo me. Ciao
  19. demiurgo

    Miei racconti

    Premeto che preferisco di gran lunga il terrore all'orrore. Il racconto secondo me è ben scritto, se era un esercizio sul tempo presente direi che è riuscito al 100%. Alcune critiche che derivano solo da personali preferenze. - Il racconto disgusta, ma non terrorizza. - Trovo un po' fastidiosa la voce narrante, per via delle frasi interrogative e soprattutto perché di quando in quando si rivolge a un ipotetico pubblico [Vedete?][Giudicate voi]. Forse l'effetto ricercato era l'aumento della teatralità surreale della scena, ma a me comunque non piace. - Il finale... troppi puntini di sospensione... non sono necessari... io li userei un po' di meno... - "Si alza dalla sedia dove è seduto" si potrebbe più semplicemente dire "Si alza dalla sedia". A meno che tu non stia citando alcuni scrittori della prima metà del 1900 che, essendo pagati in base al numero di parole, diluivano le frasi in modo simile Comunque se mi pagassero a parole io scriverei "Si alza dalla sedia sulla quale si era seduto in precedenza" PS: Se ti interessa un esercizio di scittura collaborativa che utilizza la narrazione al presente in modo estremo, c'è questo racconto a cui sto partecipando su novlet.
  20. demiurgo

    Miei racconti

    Anche a me il racconto è piaciuto, bravo. In particolare, ottimo il cambio di ritmo quando finisce "l'intro" (che per me è ok) e inizia il dialogo. E' molto buono anche l'uso del punto di vista. Per parlare sempre del "ritmo" del racconto, trovo migliorabile la parte finale. Lì dovrebbe sembrare per un po' tutto concluso per il meglio, per poi giungere alla sgradita sorpresa; invece questi passaggi non sono resi al meglio, secondo me. E' come se il finale fosse un po' troppo affrettato. Vorrei anche parlare dell'introduzione del tuo racconto. Secondo me ve bene così com'è, anzi, direi che probabilmente un momento riflessivo è indispensabile alla narrazione che altrimenti resterebbe privata della sua atmosfera, e mancherebbe di immedesimare il lettore. La cosa su cui si può discutere, generalizzando, è se sia giusto inserire questi momenti proprio all'inizio. Molti ritengono sia il caso il caso di farli precedere da qualche anticipazione o da eventi con più "azione" per evitare il rischio di tediare il lettore. Anche io ti consiglio infine una maggiore attenzione nella scelta di alcuni termini. Complimenti.
  21. demiurgo

    Harry potter

    Be' per gurps c'è in effetti un adattamento http://sabledrake.com/2002/0205_harry_potter1.shtml E' un sourcebook abbastanza completo, anche se un po' datato, comparso su Sabledrake Magazine nel 2002 (quindi credo sia aggiornato, per quanto riguarda bestiari e incantesimi al quarto libro - quello del calice di fuoco). Se avete intenzione di adattare HP per alri sistemi, vi consiglio comunque di prendere spunto da qui. C'è un sacco di roba utile.
  22. Mindplayers di Pat Cadigan mi manca, ma è già nella lista dei desideri visto che Sintetizzatori Umani (Synners, 1991) e Folli (Fools, 1992) li ho trovati davvero intriganti, magistrali, direi. In particolare consiglio Fools a tutti quelli che vogliono sondare fino all'estremo il tema della perdita di identità personale. Ci sono anche Tea from an Empty Cup (1998) Dervish is Digital (2001) che credo non siano mai stati editi/tradotti in italiano. Qualcuno li ha letti?
  23. Sono mesi e mesi che non scrivevo sul forum, ma ogni tanto torno a sbirciare Questo inizio di racconto promette bene davvero. Se vuoi una critica costruttiva (da un profano), fossi in te rivedrei un attimo l'uso degli aggettivi. Ci sono molti superlativi, oltre ad aggettivi ed avverbi "ad effetto" che che tendono a creare stupore (bellissimo, stupendo, sempre, mai...). Potresti evitarne alcuni e lasciare che siano le descrizioni e gli avvenimenti a parlare. Il risultato, credo, sarebbe più naturale. Se hai scritto il seguito postalo, mi piacerebbe leggerlo.
  24. Mi unisco anch'io ai complimenti per il vincitore del concorso, Matteo Barnabé, di cui non vedo l'ora di leggere l'avventura. Per quanto riguarda la mia avventura "L'Esercito della Piaga", se qualcuno volesse leggerla, l'ho postata poco fa sul mio blog: http://paolo.demiurgo.it/archives/41 PS: in effetti sarebbe carino conoscere la classifica delle avventure, così, per pura curiosità. Infatti tanto male non può essere andata, al massimo sono comunque tra i primi cinque :-)
  25. Ok, bravissimi. Ma, per chi (come me) non ha voglia nè tempo per intraprendere le artistiche vie della forza, c'è un metodo alternativo... la grezza scritta scorrevole. E' minimale, ma data l'assenza di immagini, bisogna accettare la sfida di esprimere se stessi con una breve frase significativa. Io ci ho provato, ecco qua: Se volete farne altri, da qui: http://wigflip.com/minifesto/ Thanks to ImageShack for hosting this image
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