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demiurgo

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di demiurgo

  1. Per stanotte, sì. Ma appena posso avrai il mio commento.
  2. demiurgo

    Mah!

    Sì, lo so, c'è grande attesa. Adesso capisco come si sentiva la Rowling mentre scriveva l'ultimo Harry Potter. Ho lavorato alla trama generale, ed è venuto fuori qualcosa; adesso so in che direzione scrivere e ho già abbozzato qualcosa, quindi entro l'anno posterò sicuramente un seguito.
  3. demiurgo

    Mah!

    Ho letto gli ultimi due racconti che hai postato e credo che siano dei bei racconti: sicuramente basati su delle buone idee, bei temi, originali. Entrambi (secondo me) sono rovinati dall'uso fastid... ehm, volevo dire: fantasioso che fai della punteggiatura. Si sa che su questo la pensiamo diversamente Non mi riferisco solo alla mole di puntini (o all'assenza di punti) ma anche all'abbondanza di esclamativi e interrogativi. Riguardo a Farewell my sweet: l'ho appena letto ma mi rendo conto che richiederebbe più di una lettura per essere "analizzato". Quindi dico solo la mia prima impressione, basata suimiei gusti (tralasciando di ripetermi riguardo alla punteggiatura, scommetto che ti sei stufato anche tu di sentirmi ). Lo stampo è quello di un caleidoscopio di immagini oniriche, il timbro che lascia potrei definirlo come una "folle malinconia da senso di colpa". Questo è un effetto molto interessante, impressionista e piuttosto macabro. C'è in effetti una vera e propria "danza macabra". Mi piace. Devo dire che l'avrei apprezzato di meno se non avessi prima letto altri tuoi scritti: così invece sono giunto qui preparato: sapevo già un po' cosa mi aspettava Quello che non mi è piaciuto è il tono. Infatti mi sembra un po' esagerato, come il declamare di un oratore che vuole essere troppo convincente, troppo roboante. Una semplificazione della forma, uno sfoltimento degli aggettivi, una revisione anche radicale nell'impostazione della voce narrante secondo me potrebbe giovare molto (o sarebbe comunque un esperimento interessante). Non commento sul testo, perché sarebbe un lavoro molto lungo e non credo di poterti dare consigli utili nello specifico. Ti segnalo solo un paio di imprecisioni: - "d" eufoniche: ed irromperanno, ad intermittenza. - Nessuno più guarda a me -> c'è una "a" di troppo. Frase preferita: "E’ senza brillante, ma è costato un occhio della testa." Ciao
  4. Letto e apprezzato. Bel racconto, bello il tema, mitico il personaggio del barbone, che diventa quasi un'icona della saggezza nell'immaginario urbano. Ha volte inventi delle frasi molto particolari, devvero ben riuscite come "la sua vita si era riempita di nulla" o "Illuminando con un piccolo puntino rosso la notte", ma anche atre. Complimenti. Da un punto di vista stilistico, ci sono tre cose che rivedrei: - d eufoniche (e vabè) - cercherei una maggior sintesi, specie nella prima parte; magari eviterei anche di ripetere due volte la citazione della canzone - usi spesso il gerundio tra i dialoghi: in molti casi è più scorrevole lasciare il passato remoto Ciao e ancora compliments!
  5. demiurgo

    I racconti del Ninja

    Ho letto il secondo racconto "Cambiamento". Mi permetto di darti una impressione sincera: nella prima parte mi stavo un po' annoiando, forse per il ritmo un lento, nella seconda parte l'ho rivalutato molto. C'è di sicuro una bella idea dietro, davvero complimenti. Riguardo allo stile noto "alti e bassi", e sicuramente una necessità di revisione. Commento un po' il testo solo come esempio: Il periodo (e anche altri) è molto lungo. Io spezzerei molto di più con dei punti, sarà anche una questione di gusti, ma credo che comunque la lettura possa risultare più semplice. Ci sono inoltre delle "d" eufoniche da eliminare. Mi piace l'ironia del tono e la "massa di brutti ricordi che tornavano a galla". Mi lascia un po' perplesso quando passi dall'imperfetto al presente ("... anche se mi domando se ..."), qui ci potrebbe anche stare, ma nel seguito del brano passi nettamente al presente, quindi direi che c'è qualcosa da sistemare. Alcune frasi sono un po' più complesse di quanto necessario, può essere una scelta. Comunque io (per esempio) scriverei "il raffreddore mi faceva lacrimare gli occhi" invece di "poi il raffreddore che non faceva altro che farmi lacrimare gli occhi" per rendere tutto più scorrevole. Lo scritto ha il tono di un flusso di coscienza dove il personaggio racconta ciò che gli succede. Tuttavia io eviterei alcune caratteristiche del parlato (ad esempio quel "mah" alla fine della frase citata) perché un po' stonano, secondo me. Nella prima parte ci sono informazioni un po' ridondanti, che prendono spazio ma non aggiungono molto alla storia. Per esempio: Ok descrivere l'abbigliamento, ci fa capire qualcosa del personaggio (per esempio che preferisce evitare che la gente lo guardi negli occhi) ma altre cose sono superflue (per esmepio "che volgarmente è chiamato modello Matrix ma che per me significa molto di più" o "senza pensare a cosa mi aspetterà al mio ritorno") e un po' ambigue perché non trovano una vera motivazione nel resto del brano. Sono cose secondarie che si potrebbero tagliare se vuoi rendere tutto più veloce e scorrevole. In altri passaggi, noto ci sono spesso ripetizioni, quindi un po' tutto il testo, specialmente la prima parte, sarebbe da snellire secondo i miei gusti. Per esempio nel brano che va da "Passeggiare mi piace" fino a "Intanto il treno si avvicina…" ci sono alcuni concetti e parole ripetuti molte volte: passeggiare, pensare/pensiero, vita, fare, silenzio, buio/oscurità/ombra, avvolgere, mente... In definitiva il mio consiglio (per quello che vale ) è di editare un po' tutto il racconto, specialmente la prima parte per snellirla e limitare le ripetizioni. Vale la pena dedicarci un po' di lavoro perché la storia che c'è dentro è intrigante, ha davvero una bella struttura e un buon finale. Spero di essere stato costruttivo. Ciao e grazie per aver postato.
  6. Penso che sicuramente l'impostazione deve essere la stessa. Se (come mi pare di capire, perché non frequentavo molto il forum) i problemi sono stati: 1) scarsa partecipazione di scrittori 2) scarsi lettori votanti bisognerà cercare di migliorare questi due aspetti. Nell'ottica di essere più propositivo possibile, posto un po' di idee, non necessariamente buone, un po' tutto quello che mi viene in mente. 1) Scarsa partecipazione degli scrittori Le cause possono essere: scarsa motivazione, scarso tempo a disposizione. Possibili modifiche al regolamento per migliorare questo aspetto: - offrire un premio (evitando qualunque aspetto commerciale o di pubblicazione cartacea). Secondo me potrebbe essere la pubblicazione sul sito DL, e l'inclusione dei vincitori in un e-book illustrato scaricabile dal sito (magari dando una certa visibilità) realizzato alla fine: queste sono cose che, penso, l'associazione può garantire e sono prospettive piuttosto allettanti per uno scrittore esordiente - offrire un premio "finale". Alla conclusione del "torneo" si vota il miglior racconto dell'edizione, oppure si sommano semplicemente i voti di ciascun partecipante. Questo riceve un premio (più che altro simbolico, cose tipo una avventura pubblicata da DL, libri, manuali, maglietta, buono acquisto, un'illustrazione ecc.). Su Scheletri.com gli utenti del forum si auto-sponsorizzano il concorso: chi vuole mette in palio un libro di un autore emergente italiano, e i vincitori del concorso vincono questi libri. Anche questa è una cosa carina, anche se forse troppo incasinata. - Dare più tempo. Si può fare in due modi: rendendo le scadenze bimestrali oppure rendendo noti i temi in anticipo. Potrebbero anche essere tutti dichiarati all'inizio, o almeno rendere noti i temi dei prossimi tre mesi. Così se uno ha poco tempo, può saltare un mese e scrivere in anticipo il prossimo o quello dopo ancora. Maggior tempo a disposizione significa anche ottenere una maggior qualità finale, secondo me. - Dare meno spazio Il limite di 20000 caratteri è fin troppo ampio. Specialmente se la scadenza è mensile 10000 caratteri sono più che sufficienti, secondo me potrebbero bastare 8000 (ma anche 6000). Anche ridurre lo spazio significa aumentare la qualità finale, secondo me. - Limitare il concorso alla sola narrativa: mi sembra strano far competere poesie e racconti insieme. 2) Scarsa partecipazione dei lettori - Dare maggior risalto all'evento, pubblicizzandolo all'interno del forum e fuori (come? non saprei: aprire una sezione apposita parallela a racconti e poesie?) - Richiedere il voto come condizione indispensabile per la partecipazione (almeno chi scrive è obbligato a leggere le cose degli altri) ma questo va contro il punto 1) - Dare meno spazio agli scritti (ancora) specialmente su internet, per leggere 20000 ci vuole proprio impegno. E' anche vero che per votare non serve leggere tutto-tutto, però molte persone si astengono dal voto se non hanno letto con calma. - Dare maggior tempo per la lettura e la votazione. Nel regolamento precedente, si postava entro fine mese e poi c'era una settimana per votare. Se tutti postano (come è probabile), negli ultimi giorni, il tempo per votare è poco. Secondo me il voto dovrebbe essere aperto per un mese intero dalla data di scadenza di un tema. - Ricorrere ad una giuria invece che ad una votazione popolare, il che è più brutto, menu universale e impegnativo da parte degli organizzatori, ma garantisce di non rimanere "a secco" di voti. - Rendere più semplice il voto: magari votando direttamente il post del racconto (fattibilità?) invece che utilizzare gli mp in duplice copia. Spero che in questa accozzaglia ci sia qualche idea utile. Ciao.
  7. Se si riapre il contest, partecipo volentieri anch'io. Sono disponibile anche per dare una mano ad organizzare, se serve.
  8. Ho letto il capitolo 1 "Mattino ad Imporian" del libro 1 (il primo .doc di questo thread). Mi fermo per un commento prima che "scada il tempo a mia disposizione" (che purtroppo è sempre poco, infatti scrivo di fretta scusa se posso apparire brusco) Per prima cosa sono doverosi i complimenti: emerge subito una grande coerenza e cura del dettaglio. Il mondo che descrivi è interessante e "vivo". Ci sono molte buone idee e si intuisce la potenzialità narrativa legata all'ambientazione. Queste sono tutte cose difficili da fare. Si vede anche che sei bravo a scrivere quello che hai in mente, riesci a far vedere al lettore quello che vedi tu. Come vedi non ho fatto sconti sui complimenti, e lo stesso vale per le critiche però sempre costruttive. La prima critica riguarda i contenuti. Questo capitolo 1 è molto descrittivo. Quasi tutto il testo è una descrizione dell'ambientazione, la città di Imporian, che armi hanno le guardie, come si vestono le persone, chi va e chi viene e perché; il tutto descritto da un punto di vista assoluto. Ora, sono tutte cose interessanti. Qui sul forum DL trovi molti lettori (me compreso) appassionati di abientazioni e che, se non sono attratti principalmente dell'ambientazione, sono come minimo avvezzi a leggere tomi di descrizioni socio-storiche-geografiche di interi mondi fantasy. Il "lettore medio" però troverebbe questo capitolo sicuramente lento e potenzialmente noiso, perché non succede quasi nulla. Quindi il mio consiglio è (per il primo capitolo) più azione e personaggi, meno informazioni sull'ambientazione. Descrivere solo le immagini principali, anche con tanto dettaglio per ottenere un buon "colpo d'occhio", e lasciare molte altre informazioni per momenti successivi della storia può azzerare il "rischio noia" nel primo capitolo. Se ti prefiggi di scrivere un testo lungo, gli altri dettagli troveranno sicuramente spazio di volta in volta. La seconda critica riguarda i dialoghi. Uno scambio del tipo: “Vedo che qualche volta riesci ad alzarti prima che il sole sia perpendicolare” “Mi alzo così tardi, di solito, per cercare di sentire i tuoi assurdi consigli il meno possibile!” Non è un dialogo realistico tra due persone, ma un modo del narratore per descriviere i personaggi. Purtroppo il lettore si accorge che suona "costruito". Il mio consiglio è di stare attento all'effettivo contenuto delle frasi scambiate, ed evitare di dare informazioni forzando la "voce" dei personaggi. (infodump) Per quanto riguarda lo stile, non ho critiche rilevanti da fare. Noto delle imprecisioni, ma tutte cose che vanno a posto da una semplice revisione. Ti dico solo di stare attento a quelle che io chiamo "doppiette" di aggettivi (o sostantivi, o verbi), che usi troppo spesso, e rallentano molto il ritmo. Per farti capire di cosa sto parlando te li evidenzio come esempio nel primo paragrafo. Sarebbe meglio scegliere l'aggettivo/sostantivo più preciso e in molti casi usarne uno solo dove ora ce ne sono due. Ciao e ancora complimenti.
  9. demiurgo

    Risveglio

    Bè, l'hai poi scritta la seconda versione? Non ti sarai mica dimenticato di noi? :-D
  10. Ok. In attesa di riuscire a trovare tempo e idee per continuare presunto medium (ci sto lavorando), posto un breve raccontino che ho scritto come esercizio. Solo una scena, ma spero vi piaccia. Comunicazione di servizio: prego qualche amministratore di cambiare il titolo del thread in "Presunto Medium e altri racconti" (o qualcosa del genere). Grazie! ------------------- Finché morte non ci separi «Passa il fucile.» L'essere, uno di loro, si stava avvicinando all’edificio. «Ma...» «Il fucile!» Nina fece scivolare l’arma sul pavimento. Dario la imbracciò, si alzò in piedi, prese la mira oltre ciò che restava della vetrina del negozio e trattenne il respiro. Non posso sbagliare. Tirò il grilletto. Click. Click-click. «È scarico» disse lei. «Merda!» Dario si gettò a terra, mentre cercava freneticamente nei jeans. Niente. «Potevi dirlo subito!» Vuote anche le tasche della giacca. Deve esserci. Cerca ancora. «Sei tu che non mi hai fatto parlare!» La limpida nota isterica in quelle parole lo fece voltare verso di lei. Sua moglie, quella ragazza solare, dai lineamenti dolci e lo sguardo espressivo, non c’era più. Al suo posto un ovale sfigurato da cicatrici profonde. Occhi spalancati dal terrore. Labbra gonfie, screpolate fino a sanguinare. Le cose non torneranno più come prima. L'essere raggiunse la vetrina. Farfugliava sillabe gutturali mentre strappava a mani nude lastre di vetro. Entrò. Dove sei, dannato proiettile. Il suo odore dava la nausea. Nina indietreggiò strillando. Eccoti. L'essere puntò dritto verso di lei. Non sarà mai più quella di una volta. Dario spinse il proiettile in canna. Ma non importa. L'essere protese le braccia rigide da morto e afferrò Nina con violenza. La amo più di prima. Dario si alzò. Prese la mira. Se sbagliava, colpiva lei. Non posso sbagliare. Tirò il grilletto.
  11. PS: sono sempre io. Ho cambiato avatar, ma ho mantenuto per ora la stessa personalità.

  12. Enry, se sei in acolto :-D ti dico che ho sempre qualche problema per elaborare il quadro generale, e sto anche studiando (sì, tipo articoli di "scrittura creativa in 5 min", "come scrivere un giallo e diventare famosi" e altri articoli illustri ;-) del genere che si trovano su internet). Per ora, di giallo c'è solo il mio cervello, che lo sto spremendo come un limone, anche se sono venuti fuori solo due semini e un neurone secco. No, dài, a parte gli scherzi, ci sto lavorando, anche grazie al tuo interessamento. Contnua a spronarmi e ce la farò :-) Ciao

  13. demiurgo

    Banner Demiurgo

  14. demiurgo

    theredone

    Dall'album Banner Demiurgo

  15. demiurgo

    theredone avatar

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  16. Grazie, saky, del commento e del consiglio per la lettura, ho preso nota. Se c'è un amministratore in ascolto: vorrei cambiare il titolo del thread. Ho pensato a "Presunto medium e altri racconti" perché vorrei pubblicare altre piccole cose che ho scritto. Grazie!
  17. demiurgo

    Scrivendo...

    Non ho poi aperto quel thread, causa poco tempo e tante cose già in ballo, ma almeno mi sono deciso a commentare. Il brano è bello, con qualche imprecisione ma sicuramente una buona scena, ben studiata. Mi ha fatto pensare a Cloverfield. Complimenti. Invece che commentare sul testo azzardo anche io una mia revisione, visto l'andazzo di questo thread Questa riscrittura si base sui miei gusti personali: frasi più brevi e via tutto il superfluo. Dove ho messo "[...]" è perché secondo me, nel momento in cui c'è il flash dell'accendino, andrebbe descritta visivamente (almeno in parte) la scena, come un fotogramma. Ehi, non dimenticare di postare il prequel
  18. Ciao Gorthar, ho letto anche il tuo terzo racconto. Bello. Jarrek Van Austhen è un gran bel personaggio. Mi ricorda molto un personaggio che portavo io anni fa, un sacerdote Legale Neutrale Molto Legale. Solo che il tuo mi sembra però molto più "dark". Personaggi di questo tipo sono dei gran rompiscatole. Non ti dico che brutta fine ha fatto il mio per mano di altri PG (sigh) Qualche opinione sul testo. La frase con due negazioni (precluso...senza) mi sembra un po intrecciata Non mi piace molto il verbo imbucare. "Buia": ripeti un aggettivo usato poco prima. "Silente": metterei "silenziosa" o altro (suona male per l'assonanza con "vivente"), oppure toglierei completamente l'inciso. Ecco, questi puntini di sospensione sono ok perchè indicano proprio una frase lasciata in sospeso. Negli altri passaggi dove li usi (inutile dirlo ) li eviterei. Qui potresti, invece che usare l'aggettivo "massiccio", dare prova della sua altezza; magari deve piegare la testa per passare nelle porticine della fucina di un nano. Judge Dredd docet. Ciao e complimenti
  19. demiurgo

    Parole in libertà

    Ciao, ho letto il primo racconto del topic, quello del cappellino da baseball. Mi è piaciuto, trovo interessante il tema e le argomentazioni che hai riportato. Mi sembra anche scritto bene, quindi complimenti. La critica che si può fare è appunto riguardo alla forma. E' una elucubrazione molto esplicita, come un "monologo del pensiero" di un ragazzo (potremmo chiamarlo "flusso di coscienza"?), ma a parte questo non succede nulla. E' interessante quindi, ma non può appassionare nè intrattenere come un racconto dove i personaggi si muovono, agiscono e dialogano. Sarebbe bello leggere lo stesso tema emergere in una vera e propria storia, anche se forse non era questo l'obiettivo che ti eri proposto. Ciao.
  20. Ho letto. Bello, non male. Mi piace il tono ironico, e anche la storia e i personaggi promettono bene. E' un po' lungo per cui non ho tempo di commentare sul testo. Nella scena con Gigliola e Fidelio i dialoghi mi sembrano un po' falsi, per il resto direi che è ben scritto, con il ritmo giusto. Complmenti, ciao
  21. Ecco, ho letto il racconto/BG col conte Zenith. Personaggio molto interessante, e bel background. Anche la storia "come racconto" mi è piaciuta. Ti dico alcune mie opinioni sullo stile, in alcuni passaggi. E' un buon inizio, perché suggestivo e inserito in una "location" interessante. Solo si fa un po' difficoltà a capire, con tanti personaggi nominati che non servono molto al resto della storia. In questa seconda parte c'è una bella scena dove inizia l'azione. Lo stile sa un po' di telecronaca , a parte questo mi sembra ok. Questo è al passato remoto, ok. Questa parte mi lascia un po' perplesso: perché raccontarla come un ricordo? Sarebbe stata più bella raccontata mentre accadeva. Qui il tempo è diventato al presente. Poi: mi piace lo stacco temporale che c'è da questa all'ultima scena, con una ottima apertura del conte Zenith che si inchina al pubblico. Questo dialogo porta alla luce varie cose importanti nel BG del personaggio, però suona falso per via dei continui "infodump". Il dialogo è forzato perchè gli interlocutori si dicono cose che già entrambi sanno, a beneficio del lettore. Sarebbe un po' da ripensare. E' un po' un peccato perché il dialogo è scritto bene, davvero. Sono le informazioni che si scambiano a essere innaturali. E infine (pensavi di esserti salvato? ) non posso non criticare i famosi puntini di sospensione: troppi. Vabè, non dico altro: si sa che io li toglierei praticamente tutti Ciao.
  22. demiurgo

    Scrivendo...

    Appoggio. Fa sempre bene un po' di palestra. Se mi viene in mente qualcosa apro il thread. @azzeso96: ho letto, poi commenterò.
  23. demiurgo

    L'eterna notte

    Ciao, ho letto il racconto. Chiaramente è ancora da rivedere molto nella forma, come è stato detto già in altri commenti. Contiene però delle buone idee, a cominciare dalla scena iniziale dell'incendio, di sicuro impatto. In questa opera di revisione, oltre alla punteggiatura e alle ripetizioni, ti consiglio di prestare attenzione all'uso degli aggettivi e a una scelta precisa dei verbi che utilizzi. Soprattutto nella prima parte, dove descrivi l'incendio, scena potenzialmente molto suggestiva. Nella seconda parte, i sentimenti dell'uomo e le motivazioni delle sue scelte sono esposti in modo troppo caotico ed incomprensibile. In generale io credo che si ha un risultato molto migliore se facciamo friure le informazioni attraverso delle scene esplicative, anziché semplicemente elencarle. Ad esempio, potresti mettere nella scena qualche elemento in più, magari potresti ambientarla nel momento in cui tutto il villaggio è riunito intorno alla casa bruciata e l'uomo parla con altre persone di quello che è successo, con dei testimoni o con dei suoi amici. In questo modo potresti far "fluire" le informazioni attraverso il dialogo, in modo meno forzato. E' solo un esempio. Se il racconto che hai in mente è più lungo, puoi tenere molte delle informazioni del background di quest'uomo per scene successive, senza avere fretta di dichiarare tutto subito. Ultimo consiglio: dai subito un nome ai personaggi , serve a definire la loro identità. Va bene anche la prima cosa che ti viene in mente (meglio di niente...) se poi i nomi non ti piacciono, potrai cambiarli in ogni momento. Ciao
  24. demiurgo

    Miei racconti

    Ecco, ho letto anche il secondo racconto per dreamwake. Bello. Devo compliementarmi sopratutto per la qualità visiva della scena, molto efficace. Hai saputo descrivere le cose rendendole delle "visioni", il che non era facile. Ti dico anche quello che mi sembra migliorabile. Prima di tutto c'è la questione dei due punti. Aaargh, sono davvero ovunque. vabé, l'ho già detto quindi inutile ripetersi. Questo è il solo difetto "serio" del racconto, secondo me. Le critiche che seguono sono solo inezie o dovute a miei gusti personali. Secondo: le "d" eufoniche sarebbero da togliere: per convenzione non si usano, e se le togli tutto "suona meglio". Ho letto alcuni altri commenti che dicono che l'inizio è poco comprensibile. Secondo me invece va bene. Certo, chi non sa cosa sia Deliria, Dreamwake, il Mondo Di Fuori rimana un po' spaesato, ma dato che questo racconto va insieme al materiale del gioco si presuppone che il lettore sappia di già di cosa stai parlando. In questa frase non mi piace "d'un tratto". Come "improvvisamente" è un modo troppo abusato (troppo facile, e piuttosto inefficace) di inserire elementi improvvisi nella narrazione. Non mi piace neanche "strano spettacolo nuovo". Toglierei uno dei due aggettivi. I primi due "sa" vanno bene. Il terzo "sa" sa di ripetizione. E' una bella frase, ma secondo me l'hai calcata un po' troppo. Io scriverei solo "Il battito del cuore aumenta vertiginosamente, al pari della paura". E' più incisiva e ne guadagna il ritmo. O forse sono io che sono fissato con un certo minimalismo. guardia/guarda dà un po' fastidio. Qui c'è "All'improvviso" (stessa critica di sopra). Poi c'è una cosa che non capisco: mi sembra che la fiamma si spenga ("tutto si oscura", "la fiamma... scompare in un nulla oscuro"), poi però l'aberrazione avvolge in spirali di fuoco la donna. Mh, credevo che il fuoco si fosse spento. Non so, forse sono io che dormendo troppo poco faccio il tifo per l'Insonne. E' una belle chiusura, ma non mi piace "affogante". Ma credo tu ci abbia già pensato nel momento in cui l'hai scritto . Ho criticato tante piccole cose, ma ti ripeto che il racconto mi è piaciuto, quindi complimenti.
  25. Ciao, ho letto il primo racconto. Mah, visto che il racconto mi è piaciuto, personalmente, ti perdono :-D Come storia per un background di un personaggio è sicuramente ottima. La cosa più bella, infatti è proprio il personaggio: davvero interessante e potenzialmente perfetto non solo per il gioco di roulo, ma anche per la narrativa. Segue qualche critica costruttiva, nell'ottica di migliorarlo come racconto "a sè stante" e non solo funzionale al bg di un personaggio. Il tutto secondo la mia modesta opinione, s'intende. La transazione che c'è da: a Mi sembra un po' repentina. Per una maggiore credibilità penso che i veri sentimenti di Drakan dovrebbero essere anticipati, o almeno suggeriti, prima nella storia. Una cosa è voler sorprendere il lettore con qualcosa di inaspettato, un altra è farlo immedesimare in "una finzione". Secondo me sei in mezzo alle due vie, converrebbe essere un pochinino più onesti E' un uso un po' scorretto del punto di vista, secondo me. (Non so se mi sono spiegato, devi solo correggere un po' il tiro) Il seguente brano: è ok per un bg, poiché dice una serie di informazioni utili a conoscere alcuni eventi chiave della vita e le motivazioni del personaggio. In un racconto "fine a sé stesso" però, tale malloppo di informazioni stona, perché sembra immotivato. E' un cosiddetto "infodump". Andrebbe ripensato: sarebbe meglio far giungere al lettore forse anche meno informazioni, ma consentendogli di "viverle" nell'immedesimazione del personaggio, attraverso l'osservazione del suo agire. In particolare la frase "desiderava solo essere amato..." quotata qui sopra spiega troppo esplicitamente le cose. Ultima critica: sul finale c'è una "compressione" degli eventi, accentuata forse dal discorso indiretto. Sarebbe meglio inserire gli insulti dei presenti nel dialogo, descrivere le loro facce come le vede lui (e forse quello sarebbe un buon momento per ricordare la sua infanzia), far sentire meglio, insomma, la rabbia dal suo punto di vista. Altrimenti il gesto di radere al suolo il posto sembra po' gratuito. Di nuovo complimenti per il bel personaggio e per la storia. Cercherò di trovare il tempo di leggere e commentare anche gli altri. Ciao
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