Aegestus, patrono della luce e del coraggio in battaglia
Grazie Egyl, ma vivere nello stesso posto non significa che tu possa modificare la terra che ho scelto. Chiudo un'occhio perché il mio popolo ama particolarmente gli acquitrini, ma se proprio non resisti nell'imitare Mothral fallo nelle lande che non ho riempito. Dico con fermezza, può prenderla come una minaccia oppure come una richiesta, non mi importa. Poi guardo i miei Krokox, che sono già organizzati in un unico gruppo, grazie a me non dipendono più dall'acqua per cacciare anche se è un valore aggiunto, grazie a me non usano più i loro denti e i loro artigli: le mazze e le lance da loro create sono più che sufficienti anche se i loro denti rimangono mortali come in passato. Ma non sono ancora organizzati quindi guardo il mio prediletto Rakamag, raduna tutti i tuoi fratelli e costruisci una città degna di questa nome, la chiamerai Itza ed è lì che nasceranno i vostri figli. I Krokox erano tutti maschi e anche se ci fossero state femmine non si sarebbero potuti riprodurre: gli avevo privati di tutte le emozioni la tristezza, la felicità, il bisogno di riprodursi e la paura. Gli rimanevano soltanto la disciplina e il senso del dovere. Poi fece costruire una camera segreta sotto terra, laggiù ci sarebbe stata una pozza d'acqua benedetta da me in persona: da lì spuntavano periodicamente Krokox. Infine feci spuntare gli alberi intorno alla città.