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Plettro

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Plettro

  1. Chike Me la sono vista brutta, è evidente che non sono ancora abbastanza esperto per gettarmi nelle operazioni di Nemesi. Questi tre tizi sono forti! Quasi temevo che ci sarei rimasto secco, ma Lerna e la sua magia sono provvidenziali. "Sto bene! Sto bene!" Grido a Lerna per tranquillizzarla, ora che le mie ferite sono completamente rimarginate e i miei polmoni sono nuovamente pieni d'aria. Prendo la pistola e sparo all'aggressore a bruciapelo, ma l'assalto dell'uomo è dirompente e schiaffa via la mia pistola.
  2. Snorri Laikarakkin Sorrido alle insinuazioni di Moggo nei confronti di Andr, smetto quando questi riprende a parlare. Abbiamo prove a riguardo? Chiedo improvvisamente più serio. Alla fine, a parte Chazia, non siamo altro che lavoratori destinati a ben poco nel grande schema delle cose. Cosa abbiamo fatto per risultare dei "soldati inconsapevoli"? Escludendo il tentativo di omicidio della nostra Deljai, che resta inspiegabile, mi sembra che abbiamo vissuto solo qualche evento sfortunato. E lo spero, perché non ho assolutamente voglia di combattere in una guerra di successione...
  3. Snorri Non mi preoccuperei troppo, rispondo a Chazia addentando un pezzo di stufato, Io e Deljai siamo finiti a fare l'inventario delle scorte. Posso dirvi con sicurezza che se questo inverno durasse cinque anni, la Montagna avrebbe ancora i magazzini belli pieni. Stempero ogni forma di eccitazione che le parole di Chazia potrebbero provocare. Questo posto è destinato a durare, e non sarà un inverno a spazzarlo via.
  4. Chike I ben più minacciosi Pelias ed Oilenos attirano facilmente l'attenzione, ed io ne approfitto per svicolare alle spalle dei camerieri distratti dalla loro presenza. Mi avvicino al detonatore e, con delicatezza, lo disattivo per poi staccarlo dagli esplosivi. Mi alzo in piedi, sorridendo, mentre esibisco l'aggeggio magi-tecnologico ai terroristi e ai miei compagni, ormai inutile adesso che lo tengo nella mia mano libera. "La situazione si farà calda? Ti riferivi a questo?" Chiedo, lanciando il detonatore in mano a quello che parlava. "Avete ancora intenzione di combattere?" La mia pistola è ancora puntata contro uno di loro, quello armato di pistola, per la precisione. Se avessero fatto un movimento brusco, lui sarebbe stato il mio bersaglio.
  5. Chike La scena che ci si para davanti è preoccupante e dubito che si tratti tutto di un malinteso: Oilenos, quasi come se mi leggesse nel pensiero, prende in mano la situazione. Lo imito sfoderando la pistola e puntando quello più vicino a qualsiasi cosa possa sembrarmi un detonatore. "Ha ragione la mia amica," dico, "se vi allontanate dagli esplosivi, non si farà male nessuno."
  6. Olf "Sì!" Rispondo al templare, cominciando a navigare la zona alla ricerca di qualcosa di interessante. O quantomeno, utile.
  7. Chike Non posso dire di starmi godendo la festa: ma è perché mi sono scelto il travestimento più scomodo di tutti. Sono un cameriere. Per tutta la serata mi sono assicurato che i facoltosi ospiti del Duca (ed i miei compagni) fossero sempre riforniti di tartine e champagne, mentre distribuivo sorrisi ed inchini ogni volta che mi veniva chiesta una domanda od un ordine. Che lavoro ingrato, quello del servo! E' tutta la sera che mi muovo avanti indietro tra la sala e le cucine, e non mi è stata restituita neanche un briciolo della cortesia che ho offerto ai miei ospiti. Tuttavia ci sono dei vantaggi: ad esempio, ho modo di muovermi in giro passando relativamente inosservato e non desterei troppi sospetti se seguissi il gruppetto di camerieri che sembra aver attirato l'attenzione di tutti noi. Non dovrei avere problemi anche se le cose si mettessero male, visto che ho la mia pistola nascosta nei pantaloni e sotto la camicia... Poi Pelias ha ancora la spada, Oilenos pure e Lerna... Diamine, Lerna non ha il suo bastone! Me l'ha affidato quando l'ho ricevuta all'entrata: il mio sguardo agitato incontra il suo, e poi con un cenno della testa indico una porticina a lato della stanza. E' nel ripostiglio delle scope.
  8. Rolan L'arrivo dei costrutti di Ordine mi coglie di sorpresa. Rimango imbambolato come un cretino, mentre Ranesh e Akhenaken hanno già aperto le danze. Mi risveglia la pioggia di dardi metallici, che riesco prontamente a schivare: adesso è il mio turno. Carico la terza creatura, quella senza ancora uno sfidante, per poi colpirla violentemente con il mio spadone da Inquisitore nel tentativo di spezzare e piegare il metallo.
  9. Olf Il colpo di scena riguardante la vera identità del dottore mi ha stordito... Quindi siamo stati fregati finora: forse Wilhelm non ha avuto tutti i torti ad ammazzare il barone e a comportarsi in maniera così diretta nei confronti dei caotici. Il Caos è davvero insidioso. Sì, sorellina. Prontamente metto le mani addosso ad una delle guardie per immobilizzarla e legarla. Al momento non rispondo all'idea di Radagast, che in verità ho imparato a condividere. Voglio prima essere sicuro che questi due siano legati come salami.
  10. xInge Inge e la ragazzina riemergono dalle tenebre del vicolo. La fanciulletta Estaliana non avrà più di dieci anni, eppure sostiene il vostro sguardo con decisione. Notate anche che Inge non ha bisogno di strattonarla e sembra averla convinta a parlarvi. "Mi chiamo Mendina. La vostra amica mi ha detto che siete quelli che dovevano pagare Alberto e gli altri. Mi avevano promesso uno scellino per fargli da palo, ma visto che sono morti, dovrete darmelo voi. Anche perché ho già detto tutto quello che ho visto a lei." xLucio
  11. Jean Mantonero "Ho bisogno di pensare. Guardie, portate queste due negli alloggi della servitù ed assicurategli una stanza privata. Ho bisogno di tempo per esprimere un giudizio su di loro, e ci penserò una volta che..." Guardo i corpi che mi circondano, fingendo una miscela di dolore e commiserazione per il mio fallimento. "Che avremo portato i corpi al tempio, vanno lavati e preparati per i funerali. Immagino che questa sia la nostra unica priorità, adesso."
  12. Roland Mi chiedo se... Non sia più saggio bruciare tutti i tendaggi. Dico ad alta voce mentre tocco il tessuto di uno di questi, saggiandone le qualità Voglio dire, il fuoco libererebbe il passaggio e se c'è veramente una creatura, non avrebbe più un luogo in cui nascondersi. Però potremmo anche gettarci volutamente nella trappola: potrei andare io, mentre voi sfruttate le tende per guardarmi le spalle di nascosto. Alla fine, basta aprire uno squarcio con un pugnale per poter sbirciare...
  13. Rolan Sorrido alle parole della sfera e dei miei compagni "Fossi in voi non mi preoccuperei. Sono certo che sia sincera, in fondo vuole solo la libertà, e chi sono io per negargliela?" La rimetto nella bisaccia, ormai convinto di volerla liberare. "La sfera ci ha detto che qui dentro c'è un braciere dalla fiamma inestinguibile. Chiedo solo di fare una breve sosta una volta trovato."
  14. xInge La barca delle guardie fluviali si allontana, e quando non è più visibile, sia Hector che Konrad riemergono dalle casse in cui si erano nascosti. Siete ancora tutti vivi e nessuno è stato arrestato, per il momento. Vi guardate attorno per capire dove sia Inge, e la vedete in fondo al vicoletto nel quale era scappata la bambina: l'ha afferrata e la sta tenendo per il braccio con il coltello alla mano, nonostante i toni "dell'interrogatorio" sembrino molto tranquilli.
  15. Rolan La questione della sfera mi ha tenuto distratto per tutto il cammino, tentato dal suo potere ma ancora troppo dubbioso sul come liberarla e se vale la pena farlo. Estraggo rapidamente la sfera appena sento i suoi sussurri, "Fermi tutti! La sfera ha parlato! Dice che posso liberarla in questa stanza!" Annuncio ai miei compagni, distraendoli dalla loro esplorazione "Che cosa ci offri, e che cosa chiedi? Sii specifica."
  16. Snorri Laikarakkin Mi tengo in disparte per gran parte della festa, ingaggiando qualche conversazione senza però mai avere la pazienza né l'intento di concluderla fino in fondo: voglio solo dare l'impressione di essere parte attiva della festa senza essere davvero troppo partecipe. xDeljai
  17. Snorri Laaikarakkin Resto in silenzio alla vista della fine della cerimonia: avrò accettato di venire e di perdonare Chazia, ma questi matrimoni di sangue continuano a non trasmettermi niente di buono. Esibisco un bel sorriso di circostanza.
  18. Il sacerdote sorride all'osservazione del Dandini ma fa presto a rispondere, "Oh, sì, è vero... E' che questo quartiere mette in agitazione i miei ragazzi. soprattutto dopo gli eventi di ieri l'altro. Pensate che poco più in là c'è stato un bel trambusto!" indica un punto indistinto verso il canale da dove sono venuti. "Un uomo è stato ammazzato, e ci mancava poco che morisse anche il nano che l'accompagnava. Ho visto la scena del delitto in persona, e non si trattava certo del modus operandi di qualche tagliagole Estaliano. Una brutta fine che quell'avventuriero non si meritava. A prescindere da... Qualsiasi incarico l'abbia portato a farsi ammazzare in questo modo." Spiega posando lo sguardo a terra, come se al posto delle mattonelle ci fosse la lapide del poveretto. "Ora i ragazzi mi stanno solo riportando al tempio di Verena: direi che per oggi ho dato, la vista del sangue secco comincia a stufarmi" Si crea un breve momento di silenzio. "E' stato un piacere, Lucio Dandini. L'ora è tarda, e questo quartiere non è poi così sicuro, soprattutto di questi tempi... Le consiglio di andare a letto! Buonanotte!" Si dà una rapida occhiata attorno e poi sale sulla barca, facendo cenno ai suoi uomini di ripartire. Se hai un ultima domanda da fare, faresti meglio a farla adesso... xInge
  19. xInge "Oh, capisco! Un Tileano fatto e finito! Comunque... Ritornando alla domanda che mi ha fatto prima ... No, nessun problema! Perché me lo chiede?" Ti chiede amichevolmente, senza guardarsi troppo attorno: sembra che tu abbia la sua completa attenzione.
  20. xInge xKonrad "Però, che occhio!" Dice stringendosi istintivamente l'amuleto che porta, forse sperava che la notte oscurasse un minimo la sua vera identità. "E' un piacere anche per me, Lucio. Ti dispiace se chiaccheriamo un pò mentre mi sgranchisco le gambe? Non sopporto queste barche, e questi ragazzi non sono esattamente dei conversatori amabili...", dice stringendoti la mano per farsi aiutare a salire. Le guardie dietro di lui restano in silenzio a guardarvi entrambi. "Oh, questa ci voleva! E a pensare che sono Marienburghese di nascita! A questo punto dovrei averci fatto l'abitudine, non pensi? HAHA!" Ti chiede con una grassa risata. "E tu? Sei Marienburghese? Magari di Via Remas*? O di Miragliano Nord*? Ti chiedo umilmente perdono se ho sbagliato quartiere, non volevo offendere, ma visto che non hai accento mi rendi abbastanza difficile capirlo..." Dice alludendo a come i Tileani tendano ad essere così campalinisti, soprattutto nel caso dei Tileani Marienburghesi che si dividono proprio nei due quartieri che ha citato. Non intende fare un'osservazione razzista, e non pensa che tu sia uno che si offenderebbe per tali scempiaggini: ti sta semplicemente dando l'occasione di rispondergli con una battuta, per quanto sia genuinamente interessato a sapere da dove vieni.
  21. Snorri Laikarakkin Il mio rapporto con Chazia si è fatto problematico dall'ultima litigata, ed il carattere di entrambi si è messo di mezzo perché potessimo fare la pace. Mi sono fatto schivo nei confronti della nana, ed ho sempre evitato il discorso del matrimonio nella speranza che la mia assenza si sarebbe fatta trascurabile. Semplicentemente la sera prima del matrimonio sarei andato a studiare fino a tardi per poi addormentarmi sui libri della biblioteca, riuscendo così ad avere una scusa per non presenziare al matrimonio senza arrecare troppa offesa alla druida. In fondo, non eravamo diventati poco più che conoscenti, ed in un certo senso lo siamo sempre stati Purtroppo, se la mia pazienza poteva essere trascurabile per gli sposi, non lo era certo per Moggo. Il boscaiolo, nonostante fosse ancora molto grezzo, si era fatto un entusiasta frequentatore di ambienti mondani ed eventi sociali, e questo suo entusiasmo travolgente non poteva che travolgermi. O meglio, trascinarmi, in questo caso. I sensi ferini dell'Adnur devono avergli permesso di leggere le mie intenzioni, e quindi la mattina del matrimonio si presentò vestito di tutto punto di fronte al mio letto per invitarmi a indossare il ridicolo abito tradizionale che indossavano lui ed Andr. Io NON avevo intenzione di andare al matrimonio, tantomeno di mettere quella roba, e dopo un breve diverbio conseguì una lotta. Un gara di prese e morse dalla quale non potevo sfuggire. In palio c'era la mia autodeterminazione ed indipendenza: se avessi vinto, avrei evitato lo scomodo evento sociale e vissuto una giornata tranquilla e placida. Ma non ho vinto. Adesso mi ritrovo in mezzo ai presenti, accanto ad Andr e Moggo, vestito di tutto punto come loro, per quanto vorrei essere ovunque tranne che qui. Per placare un pò dell'ansia che questo evento mi provoca, decido che approccerò il resto della cerimonia più come un osservatore che come un invitato: sì, questa non è più una festa, ma solo un curioso evento antropologico di quella che è una cultura che ancora non ho capito e non riesco a capire. Un evento da osservare e studiare per distrarre la mia mente. Per distaccarmi da tutto questo. Osservo l'esemplare di maschio nanico aspettare la sposa, vestito come un guerriero nonostante il suo sia un clan di stregoni ed incantatori. Probabilmente, un rimando ad una antica cultura guerriera, forse addirittura razziatrice (a giudicare dalle prove di Moggo), che Kel Boldar si ostina a ricordare, persino in quello che dovrebbe essere un lieto e pacifico evento di unione tra due nani che si amano. Eppure, quando passa Chazia, non posso fare a meno di vederla come un'amica invece che come una anonima nana. Ogni sciocco meccanismo della mia mente per annegare cosa mi fa provare questa cerimonia, cede al passaggio della nana, soprattutto quando mi guarda, forse per cercare approvazione? Da me? Dall'unico nano che si è opposto a questa cerimonia? Non credo, conoscendola. Ma, comunque, decido di sorriderle e farle un cenno di approvazione e di augurio per quello che spero sia un lieto giorno per lei. Tutto sommato, continuo a ritenerla una amica ed una persona che vale la pena supportare e sopportare, con i suoi pregi e difetti.
  22. Jean Mantonero Afferro il cavaliere per il collo e gli apro la testa a forza di sbatterla sul pavimento. Un uccisione poco eroica e pulita agli occhi di Violette, ma visto che ho rischiato la morte penso di potermi permettere un pò di inebriante violenza estrema. Mi dispiace che tu abbia dovuto vedere questo, Violette. Ma adesso devi ritirarti nelle tue stanze e uscire quando... Quando... Non dovresti vedere questa scena e basta. Eunice, scorta la Lady via da tuo fratello: hai visto i mostri che ha evocato, non sappiamo se ci riserverà una sorpresa anche dopo la morte. Mi accascio alla parete, la ferita sanguinante che mi ha inflitto la baronessa mi ha quasi ammazzato prima e potrebbe farlo ancora. Scrivano, hai il permesso di allontanarti. Invece voi due restate qui con me, o vi considererò complici. Minaccio inutilmente le mie due compagne, sempre con l'intento di recitare una parte di fronte alla piccola innocente baronessina. E magari datemi qualcosa per le ferite...
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