Armandosi di coraggio, Jared si avvicina alla porta e sbatte un paio di volte il pugno sul legno tarlato, il rumore non sembra nemmeno quello di legno, e una nuvola di polvere e schegge si alza dalla porta. state ponderando l'idea che non ci sia nessuno, quando finalmente la porta si apre ed un piccolo individuo vi fa entrare nella stanza più caotica che abbiate mai visto. pile di cianfrusaglie s'innalzano alle pareti, contenitori di vetro pieni di liquidi colorati stanno in precario equilibrio sotto casse di cui non riuscite a definire il contenuto, un paio di grossi bauli pieni di pezzi metallici accartocciati sostengono malamente una pila di libri e pergamene stropicciate e bruciacchiate, sul fondo, a lato di una tavola appoggiata ad una botte e quella che pare la statua di un goblin, c'è un lembo di stoffa marcio che copre la porta per un'altra stanza. l'odore di chiuso e la puzza di muffa vi da quasi il voltastomaco.
il proprietario del negozio non è in condizioni migliori, veste abiti rovinanti che forse una volta erano marroni, ma adesso hanno tutte le possibili sfumature di fango, erbe e altro che non volete sapere. ma è quando il piccoletto si toglie il cappuccio che rimanete davvero straniti: un coboldo, con le scaglie d'un blu spento rigate da macchie e cicatrici
Salve signori, buongiorno o buonasera dipende da che ora è. Cosa cercate?