Pyros88

Sétanta Cú Chulainn (umano guerriero)

Alton Tosscobble (halfling rogue) "Continuo a sostenere la mia idea. Una rissa implicherebbe dovercela prendere con qualche innocente e se invece si trattasse di servi dell'oscurità potremmo rischiare il collo seduta stante senza tante cerimonie. Meglio non coinvolgere nessun'altro in questa faccenda." commento diretto.

Sétanta (umano guerriero) "Giusto... non ci avevo pensato. Parlo della Governatrice, Lady Nandar." rispondo rimanendo lì con gli altri.

Ci ho provato diverse volte ma non capisco cosa non vada, non me lo carica.

Sétanta Cú Chulainn (umano guerriero) "Intanto dovremmo assicurarci se la nobildonna a cui avremmo dovuto offrire il nostro aiuto sia morta, viva o dispersa. Non credete?" propongo io osservando il villaggio. "Aspettate, forse dal campanile riesco a riconoscere la sua abitazione a colpo d'occhio." aggiungo poi risalendo le scale ed affacciandomi dal piano dove prima stavano il nano ed i goblin.

Alton "Lucky" Tosscobble (halfling rogue) "Bene, in cammino. Quella gente aspetta solo noi per essere salvata." dico incominciando ad avanzare si buona lena per non rallentare il resto del gruppo con le mie gambette.

io al momento sono più che soddisfatto così com'è. Nulla da dire. Secondo me Kosef possiamo anche sostituirlo con un giocatore che accetti di ruolarlo. Altrimenti aspetteremo la fine di questa avventura e l'addio a Dawnstar per salutarlo ed aggregare un nuovo avventuriero, che ne dite?

io si, il master? https://www.dragonslair.it/index.html/community/presentazione-delle-gilde-per-il-play-by-forum-r679/

https://www.dragonslair.it/index.html/community/presentazione-delle-gilde-per-il-play-by-forum-r679/

https://www.dragonslair.it/index.html/community/presentazione-delle-gilde-per-il-play-by-forum-r679/

non riesco a vedere la mappa come vi dicevo. Non so perchè. allora frostbite di nuovo sullo zombie.

attacco normalmente con lo stocco, ignora semplicemente i 4 danni da fuoco sulla seconda creatura.

Valinor (magus) Guardingo inizio a salire la scalinata, sperando di essere seguito da Kevhorn, ogni tanto lancio qualche occhiata torre affinché dalle sue feritoie non giunga qualche dardo o freccia.

e ci ha indicato la direzione la guida, conosciamo già come arrivarci od abbiamo con noi una mappa?

master, non mi è chiara una cosa. Siamo ancora nella foresta o ci ha lasciarti fuori da essa?

Orestas (umano meridiano mercenario) "Non ti dico forse sempre che ho naso per l'avventura ed intuito per gli affari? Sento che presto avremo un bell'incarico di cui occuparci." dico bonariamente e a bassa voce, attento a non essere ascoltato da nessuno a parte Alaric, una volta che ho deposto la ragazza sul letto predisposto per lei ed avendo lasciando campo libero la guaritore. Quando poi mi presenta il nobile che avevo incrociato con le sue due giovani guardie uscendo dalla locanda faccio un conciso gesto di saluto con il capo ed in tono formale dico "Orestas, piacere."

Rolf Sigurson (barbaro ranger) al torrente

Felix Carabàs (felinide intrepido) "Bene, direi che per oggi abbiamo fatto abbastanza. Ci meritiamo tutti un sano riposo. Faremo rapporto a Naalhmen domani." dico agli altro una volta usciti dall'abitazione di Lorimas.

Rolf Sigurson (barbaro ranger) Assieme fratelli battitori ci occupiamo di pattugliare dei dintorni della carovana mentre procede lenta ma determinata in questa giornata, fortunatamente soleggiata. Io mi pongo nelle retrovie per controllare che nulla posa prenderci di sorpresa alle spalle o ci pedini. Quando poi dalla carovana sento alzarsi un canto denethoriano non posso fare a meno di sbuffare ed alzare gli occhi al cielo e scommetto che anche i due fratelli staranno facendo lo stesso. Va bene che siamo una grossa e lenta carovana che già da sola si fa notare ed il cui incedere non è certo silenzioso, però mettersi a cantare vuol dire proprio cercare attenzioni non necessarie. Il Davokar sarà pure rinomato per essere un luogo pericoloso ed impietoso con chi non è preparato ad aggirarvicisi ma pure queste alte montagne non scherzano, fra di esse si nascondono fiere e probabilmente anche bande di banditi. Non c'è peggior uomo di chi ha perso tutto ed è costretto a prendere con la forza ciò di cui ha bisogno pur di sopravvivere. Al tramonto accade un fatto molto spiacevole, al mago del gruppo viene rubata la Pietra del Sole mentre si faceva un bagno al torrente. La dinamica non è tipica di una banda di banditi, o è stato un individuo solitario e scaltro che ha voluto derubare l'uomo in relativa sicurezza senza sapere nemmeno cosa si sarebbe ritrovato per le mani oppure è stato qualcuno della carovana che sapeva bene cosa cercare, il che dipingerebbe un quadro ben più preoccupante se non possiamo nemmeno fidarci dei membri della nostra carovana. Argasto ci chiede di indagare, non c'è nemmeno bisogno, la carovana ha bisogno di quell'artefatto per continuare la missione, lo so bene, e se la missione non continua posso dire addio al mio lavoro ed alla mia paga. Non c'è tempo da perdere, lascio le domande a loro, ogni minuto che passa è un minuto di vantaggio se il ladro si è dato alla fuga. Devo subito mettermi sulle sue tracce se si è allontanato dall'accampamento. Giunto nel luogo indicato inizio a perlustrare il terreno separando le impronte del mago che arrivavano dall'accampamento e tornavano indietro da quelle che ipotizzo giungere da una direzione differente magari sfruttando le asperità del terreno per muoversi nascosto il più possibile.

Alton Tosscobble (halfling rogue) "Prontissimi."

Gilthead Kiirnodel (elfo della luna - mago - arpisti) Temendo che lo zombi si avventi sul povero Zyn per nutrirsene mi lancio contro di lui, arma in pugno, evocando delle magiche fiamme dalla tonalità verdastra e mandando un rapido fendente contro di esso.

Willebrod Brewster (umano studioso) "Com'è andata con Renate?" chiedo all'halfling.

Rolf Sigurson (barbaro guerriero) L'ultimo colpo della guardia era notevole ma per fortuna la mia grezza armatura fatta di indumenti imbottiti e pellicce di animali ha svolto alla perfezione il proprio ruolo attutendo quasi tutta la forza del colpo e lasciandomi solo un livido che ancora adesso, l'indomani, mi ricorda che la strada per diventare un barbaro degno di una canzone è ancora lunga. Ci avviamo in una giornata tersa lungo il sentiero che porta fra i picchi dei Titani e che ci condurrà nell'Ambria, la terra che questo popolo ha sottratto a tribù di barbari nostri alleate. Per fortuna il Clan Odaiova abita nel Davokar esterno sulla strada per Forte Cardo ed è riuscito ad intessere fruttuose relazioni diplomatiche e commerciali con Ambria permettendogli così di preservare il proprio territorio ed indipendenza. Nonostante ciò non posso provare molta simpatia per questi denethoriani sebbene umanamente capisca quello che hanno passato e le motivazioni che li hanno spinti a scappare oltre i Titani e a prendere con la forza le pianure di fronte al Davokar. A noi barbari non ci resta che accettare la situazione di fatto e fare tutto il possibile per preservare la nostra identità ed i nostri domini rimanenti, il che significa anche commerciare con gli ambriani e mischiarci fra loro per capire meglio i loro usi e costumi. Non ci faremo trovare impreparati un'altra volta, il Davokar è la nostra terra, e non la cederemo.

ah ecco, svelato l'arcano.

Felix Carabàs (felinide intrepido) "i fatti sono questi, che ci crediate o meno. Che ragione avremmo per inventarci tutto questo? Noi vogliamo solo scoprire chi sia colui che ha voluto uccidere Lesmet, al resto ci siamo giunti per caso durante le nostre indagini. Volete una prova? Bene, dite a Killimbert di spulciare attentamente i registri contabili tenuti nei suoi magazzini al molo, scoprirà le merci mancanti e le falsificazioni così come le abbiamo scoperte noi." dico adesso un po' offeso dall'incredulità di Lorimas ed alzandomi dalla poltrona. "Quando avrete capito che stiamo dicendo il vero, spero abbiate la lungimiranza di cercare nuovamente un incontro, sapete dove trovarci. Buona serata signore." dico educatamente seppur con la voce un po' tesa e voltandomi insieme agli altri per uscire dalla casa del vecchio, dopo un leggero inchino di commiato.