kender

Se ben ricordo è fisso, ma il valore dipende dal tipo di check (ad es. quello per assumere forma licantropica a piacimento, anche quando non ci sarebbero le condizioni mi pare sia 25 e possono farlo solo i "licantropi nati") proverò a controllare sul MM e ti posto i valori...

Anche noi usiamo in modo un po' misto le misure anglosassoni, sopratutto perché in maggior parte dotati di manuali in inglese... miste perché Gideon usa i manuali in italiano ed alle volte sono necessarie conversioni "al volo" (salvo poi clamorosi errori.. ) per capirsi.. ad ogni modo non ci vedo poi nulla di così aberrante nei Fahrenheit [F=C*9/5+32].. possono essere anche comodi per definire quelle che per noi sono frazioni di grado... ad ogni modo io piuttosto sarei per l'uso della temperatura assoluta (i kelvin)... ma vai tu a dire "oggi si sta benissimo, ci sono 293 gradi (kelvin)"

Ecco, è su questo punto che in quanto "master imparziale" non sono d'accordo: IMO i personaggio non sono il centro attorno a cui ruota il mondo; il mondo è un ente a sè stante in cui si trovano a vivere i personaggi.. continuerà +o- a vivere anche quando i personaggi non ci saranno più o saranno impegnati altrove...

Ho letto la soluzione: cambia strada nel ragionamento o non ci arriverai mai più (e presta molta attenzione all'ultimo "suggerimento" di aia, quello dopo i nuovi esempi)

Mi ritrovo appieno in questa risposta, con l'aggiunta che alle volte è necessario "barucchiare" quando la sorte è troppo a senso unico: se una sessione l'80% dei risultati del dado nei tiri per colpire è sopra il 15.. allora forzo un po' la statistica a restare entro dei limiti di credibilità...

Però dovresti anche aggiungere la doppia opzione: (sono master) / (sono giocatore) Ad ogni modo noi (ed io sono master o giocatore a seconda delle campagna) abbiamo sempre fatto che la tengono i giocatori...

Mah... non credo che D&D Miniatures sia stato pensato per battaglie su larga scala (anche se non conoscendolo non ci potrei giurare...) Ad ogni modo come già dissi eoni fa, quando Obi sollevò la "questione" per la prima volta, noi usiamo un regolamento per scontri tra eserciti fantasy a sè stante e che non ha nulla a che vedere con D&D e ci siamo sempre trovati molto bene, anche se generalmente bisogna dedicare almeno un'intera sessione solo a quello... PS che fatica "pulire" tutto il vostro OT

Guerriero "preparo la seguente azione": non appena il chierico riesce ad infliggere un ferire al drago scaglio una freccia al suddetto drago (confidando di non cannare il TxC). oppure Mago, "preparo la seguente azione": non appena il chierico riesce ad infliggere un ferire al drago lancio dardo incantato contro il suddetto drago (confidando di passare la SR del drago) etc...

e dunque?? sto ancora pazientemente attendendo..

Mi auguro che alla fine siano morti tutti e che il master sia stato linciato per non aver fatto capire l'urgenza della missione..

Beh, c'è sempre la temibilissima "azione preparata"... grazie a cui ferire (in versione 3.0) poteva terminare un incontro con un grande wyrm al primo round..

Domandone: è significativo l'ordine dei numeri?

Mai stati sfiorati dal dubbio che non ci fosse nulla di preciso che avreste dovuto fare? ma che potevate girare a zonzo ed esplorare il mondo?

Più che paragonarlo alla bibbia, direi che è un libro di storie mitologiche... con tutta la "pesantezza" che ciò può comportare.. c'è da dire che a me è piaciuto moltissimo, tanto che me lo sono letto in inglese (ed è stata una discreta fatica, molto più del signore degli anelli...)

Mah... l'unica idra che io ricordi in un dungeon l'ho vista come giocatore... la vostra come la loro era all'interno di un palazzo in rovina con alcune pareti crollate, al pian terreno, nel salone principale...

Giusto una precisazione: non dovevate cercare la chiave, eravate voi che vi siete intestarditi a cercare la chiave perché avete trovato un qualcosa che non ricordo di chiuso e non scassinabile con le vostre capacità... mai sorto il dubbio: "qua è troppo pericoloso per il momento, andiamocene finché non saremo abbastanza equipaggiati ed abili da sopravvivere a lungo"?? ad ogni modo eravate parallelamente co-cavie

.... e io che pazientemente attendendo me n'ero quasi dimenticato (quasi)

Quello dell'iniziativa ogni round è un dettaglio.. giusto per dare un po' di dinamismo all'azione; comunque io preferisco tirare le vagonate di dadi, se non altro perché in casi di molti avversari tiro assieme quelli su uno stesso personaggio...

Si, purtroppo, tutto fila... se alla fortuna del DM si somma la jella dei giocatori possono accadere questi infausti eventi... ancor più se i personaggi/giocatori sottovalutano l'incontro, da DM ho "assistito" a 4 TPK di cui 3 imputabili alla pura sfortuna (nell'ultima il paladino e l'altro guerriero che in 6 round colpiscono ciascuno 1 o 2 volte su 12 avversari con AC abbordabili); e da giocatore un gruppo di 10o decimato da un'unico ST contro un bodak, di cui morti il mago ed il chierico... per la cronaca il bodak non ha visto l'alba del secondo round... come si suol dire shit happens

Certo, ognuno agisce indipendentemente, ma già il fatto che agiscano contemporaneamente snellisce di molto le cose (a parte il fatto che io tengo a descrivere con un minimo di dettaglio solo le scene importanti e/o critici e fumble)...

Per semplicità e snellezza abbiamo adottato il principio che negli "scontri di massa" le unità simili abbiano la stessa iniziativa, cioè nel tuo caso i 7 cavalieri agirebbero tutti assieme, etc.. so che può non essere realistico ma è molto pratico e funzionale...

Il dado (o il caso, a seconda dei punti di vista) decide e non possiamo che prendere atto di tale decisione, nel bene o nel male (dei personaggi ). L'unico caso in cui ammetto (come master) la possibilità di modificare i miei tiri è quando sto andando fuori statistica (causa tiri alti) e di conseguenza massacrando ogni PG che passa...

Non posso che essere perfettamente d'accordo.

Per i più curiosi, ecco una paginetta abbastanza esaustiva sul ciclo della Fondazione... buona lettura

No, un libriccino leggero leggero e facile facile: Ulisse di James Joyce E' un po' complesso da spiegare in 2 parole (e non ho il tempo per una recensione completa...) in caso, se non l'avrà fatta qualcun'altro domani o i prossimi giorni...