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Capitolo 1 - Londra 1923: Ballando nella Nebbia della Sera
Ludwig "Figura grama, chiedere a casa dell'ospite chi sia il padrone di casa... ma qualcuno doveva pur farla." disse sottovoce un tedesco all'altro, battendogli con affettata compassione una mano sulla spalla. Si diresse ai piedi del palco, e la' rimase in piedi, ad osservare gli uomini che si accompagnavano al professor Smith, per cogliere se fossero manovalanze o cattedratici suoi pari. Poi fece un giro sui tacchi, per osservare da li' l'intera sala, i volti, la disposizione, l'ambiente. Volti piu' o meno aristocratici fra i presenti. Qualche naso teutonico, forse, indizio di origini prussiane, cui attaccare bottone per carpire qualche informazione.
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Topic di servizio 6, il ritorno del disagio
@Plettro Scusami, ho letto ma non avevo capito: Ho scoperto da poco di poterla utilizzare in forma da orso, però te la cedo comunque , nel senso che effettivamente la tieni. Non ha senso che il PG la regali quando sa che la puo' usare, indipendentemente dall'errore 'del giocatore', che pensava diversamente. La tiene Winn'ler e Trull ne compra una nuova (Anche a lui non mancano i soldi... anche prima di diventare Ciambellano).
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Topic di servizio 6, il ritorno del disagio
Assolutamente Trull non accetterebbe. EDITED: Il massimo dello 'sconto' che avrebbe potuto accettare sarebbe la meta' del valore di mercato, come qualsiasi oggetto 'usato', quindi 8000 monete (il prezzo pieno essendo 16000).
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Topic di servizio 6, il ritorno del disagio
@Plettro : in GDR avevi proposto di passare una cintura a Trull, il quale ha rifiutato e controfferto di pagarne almeno parte del costo e proponendo un allenamento comune con Tom Po. Non mi sembra di aver letto una risposta a questa controfferta. Per il gdr possiamo soprassedere, essendo passati "altri mesi" e non rivangare troppo il passato ( ) , ma per aggiornare la scheda devo sapere l'esito dello scambio: tieni la cintura o la cedi (e a che prezzo)?
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Capitolo 3 - Coin's End
PietroD ha risposto a AndreaP a un discussione La Storia della Moneta in Racconti di Kalamar - Cronache ReanarianeGromnir "Il vento ci dara' fastidio di sicuro!" commento' Gromnir, pensando alla cima della torre traballante e al vento... e all'essere scoperti dalla Megera. Non le sarebbe servito colpire il portatore della Moneta per ucciderlo se poteva far crollare il pavimento su cui si trovava per farlo precipitare e sfracellare al suolo. "Non potremmo cercare un altro luogo altrettanto alto ma piu' stabile?". Quasi certo che il mago avrebbe insistito per salire lo stesso, Gromnir si rivolse a Damon. "Hai un modo per garantirci l'incolumita' in caso di caduta? Volo, levitazione, montagne di cuscini. Quel che vuoi. Oppure... potresti proporre al mago di divinare da dentro la tua stanza magica della corda?"
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Capitolo 3 - Night’s Dark Terror (parte 2)
Vassilji "Purche' si vada." aggiunse Vass "Qui in mezzo al nulla, senza nulla di cui essere predatori, potremmo essere solo prede."
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Blood Sword IV - Viaggio all'Inferno
Ollofin Prima di arrivare da lei, mi sono riempito le tasche e lo zaino di fiori. Non sono mai stato scaramantico, altrimenti avrei iniziato anche a cercare quadrifogli. In breve arriviamo dalla Regina, che pare non essersi nemmeno presa la briga di cercarci. "Gentile Regina dell'Isola, ci siamo resi conto che il gioco proposto e' parecchio noioso, proponiamo di sospendere la cosa e di cercare un'altra attivita' che ci permetta di competere piu' direttamente. Quando abbiamo cominciato questo gioco non abbiamo pensato a dichiarare delle regole specifiche. Credo che al mio amico, qui, sia venuta un'idea in proposito. La vuole ascoltare?" Spero che la favella di Erenfel si sciolga, e convinca lei come ha convinto me della bonta' della sua idea, anche se prevede che io rischi di essere trasformato in maiale. Pero', forse non e' una buona idea, ma prima mi era sembrato... Niente, ormai e' fatta, non mi tirero' indietro.
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Capitolo 2 - Dragons of Flame (Parte 1)
Flint Appena si rese conto che Goldmoon stava lasciando in altre mani i dischi della Dea, forse in un rigurgito di ottimismo e fiducia nel prossimo, Flint torno' indietro a 'fare compagnia' al lettore, ed a liberare da quell'incarico Riverwind. "Andate pure, ci penso io qui. Poi mi riferirete, tanto l'elfico non lo capisco."
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Capitolo 2 - Dragons of Flame (Parte 1)
Flint Il colloquio con il vecchio bardo non sembrava andare piu' in là di un 'vado-in-giro,vedo-cose,faccio-pensieri,ascolto-e-osservo', più degno di un druido mezzelfo che di un umano bardo reso apparentemente saggio dall'età. Perciò accolse quasi con sollievo la chiamata da parte degli elfi.
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Capitolo Ventidue - L'ultimo riposo
Trull 'Salvagente' Tanner Mese VII, il leone si è risvegliato @Nilyn @Nightmarechild Il mezzelfo aveva trascorso in gran tranquillità la sera della vigilia dell'annuncio. Aveva informato Derbel della propria opinione su chi fosse il candidato ideale per il ruolo che sarebbe stato annunciato, ma non aveva alcun sentore in merito a quanto sarebbe stato in effetti prescelto. Non aveva più avuto scambi, in proposito, con i reali di Firedrakes. L'annuncio di Marie Antoinette giunse come una sorpresa, che Trull comunque approvò ma non fece in tempo ad applaudire, per una volta benedicendo la propria lentezza di riflessi che gli evitò una gaffe. Derbel, con un tono che il fu nano aveva sentito usare solo da tutt'altro individuo, cambiò le carte sul tavolo. Il cuore di Trull si riempì d'orgoglio al pensiero che a scatenare un tale ruggito da parte del Principe fosse stata la decisione autonoma e contrapposta ai desideri della moglie di chiedere a lui di impegnarsi come ciambellano. Rifiutare era impossibile... non era suo desiderio rigettare una pelle da pecora sul leone appena ridestato. Si fece avanti, non prima che la Ivarstill riuscisse a lanciare un amo per avere un'ultima chance di realizzare il suo progetto. Trull tuttavia non avrebbe abboccato, e non perché ritenesse Seline non in grado di adempiere al ruolo... ma non aveva digerito che Thorlum, corresponsabile del genocidio di Huruk-Rast, fosse il terzo occhio e il terzo braccio della consorte, a dispetto della sorte di chi aveva a malapena la colpa di aver distillato una pozione d'amore clandestinamente. “Mio Principe, mi inginocchio davanti a voi com'è mio dovere di Cavaliere, ma vi assicuro che è con l'animo dell'amico che voglio accettare questo incarico. Lady Ivarstill, posso assicurarvi che volentieri farò di Seline la mia consigliera particolare, se vorrà accettare la mia proposta e accompagnarmi nelle mie decisioni e comunque con l'intenzione di appoggiarmi all'esperienza altrettanto particolare del nobile Liang, Nello stesso ruolo, se anche lui vorrà accettare.”
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Capitolo Ventidue - L'ultimo riposo
Trull Tanner @Alistrel, presentazioni @Oceiros e Clint, qualche mese dopo il IV.
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[Capitolo 1] Le zanne e la luna
Ceredic Il tiro precedente mi ha mostrato le correnti d'aria che vengono dal pozzo. Ho spostato il tiro a destra di un terzo di piuma, ed il dardo è entrato molto più in profondità. Il mannaro però regge ancora, e fa volare un altro dei combattenti in prima linea. Se non fosse per loro, io sarei già poltiglia, o in fuga. Le parole di Andrej mi aiutano a non disperare, mentre carico la terza freccia. Spero solo di non dover tirare anche la quarta, o qualcuno di questi compagni potrebbe essere già morto.
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Capitolo Ventidue - L'ultimo riposo
Trull 'in ritardo' Tanner @Vera, felici prospettive @coppie di sposi [+Clint] @Bjorn e Clint, questioni delicate
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[Capitolo 1] Le zanne e la luna
Ceredic Il colpo di Feezel mi apre la strada, lascio partire il dardo. Potente, preciso. Lo vedo impattare, e la reazione del nemico mi dice che ha accusato il colpo, ma vedo ancora l'impennaggio ben fuori dalle sue carni. Nonostante sia stato un tiro perfetto, e' riuscito ad aprirsi ben poca strada. Devo ripetere il colpo, attendendo che i miei compagni lo distraggano ancora. Questa volta non mi sposto, il buco mi fornisce sufficiente copertura e la distanza e' ottimale. Mi auguro che i miei compagni reggano ancora l'impatto con quelle zampacce lunghe.
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Capitolo Ventidue - L'ultimo riposo
Trull ‘Mezzelfo’ Tanner Il gesto, e soprattutto le parole, con cui il Principe aveva accettato il suo rinnovato giuramento di fedeltà fecero salire il numero di pulsazioni all’ex nano, che ne diede la colpa alla incontrollabile emotività del sangue umano che riempiva per metà le sue attuali vene. Citando il ruolo che era stato di Beregar e designando lui, almeno ipoteticamente, come degno successore, il Principe gli aveva reso un onore che, per Trull, nessuna reale onorificenza, che fosse un titolo o una medaglia, avrebbe mai potuto eguagliare… se non il reale conferimento dell’incarico stesso. Questo, tuttavia, il Cavaliere alla sua terza vita non osò nemmeno immaginarlo, poiché non era davvero adeguato ad essere un ciambellano, poiché gli intrighi di palazzo non si combattono come le battaglie in campo aperto. L’effetto che ebbe, in Trull, conoscere a qual punto fosse giunta la stima di Derbel per lui si manifestò nei giorni seguenti. Una serie di pensieri, di azioni, e di omissioni che forse egli non avrebbe osato compiere in passato, quando era preso esclusivamente dal suo ruolo di guerriero. I mese Il Cavaliere frequentava la corte come tutti i suoi compagni, avendone avuto a disposizione una stanza quale proprio alloggio, ed inoltre potendo così incontrare gran parte dei suoi compagni. Tuttavia, nei primi giorni, il motivo del suo gironzolare riguardava anche il tentativo di interloquire in privato con il Principe., finché avvenne per fortunosa coincidenza. @Derbel – colloquio privato L’ex nano tentò di essere sempre rispettoso della riservatezza e delle condizioni in cui versava la contessa Sophia, per tanto evitò sempre di importunarla. Tuttavia, in una occasione in cui, casualmente, si ritrovarono ad incontrarsi durante una passeggiata nei giardini di Palazzo, gli parve che la nobile donna abbisognasse di una pausa nella camminata e scelse di fermarsi con lei per farle compagnia, ragion per cui si trovò a parlarle direttamente. @Sophia e Chandra (se vuole) Fare vita di palazzo portava tutti a conoscere molto l’uno degli altri, eppure certe affinità si andavano creando ed affinando. C’era chi aveva scoperto l’amore, e chi invece una duratura amicizia fatta di mille componenti. A partire dalla casualità del loro primo incontro, si era cementata in una profonda stima reciproca. @Clint – colloqui casalinghi, del più e del meno, e di strategie e battaglie Come Cavaliere e come guerriero, e non dovendosi occupare di figli, il pensiero di Trull tornava comunque spesso a quell’ultima battaglia in cui l’amico Clint era diventato il sergente Clint, e si era rivelato prezioso nonostante vi fossero soggetti più accreditati al ruolo che tuttavia avevano tergiversato fino al punto di non assumersi le proprie responsabilità di condottiero o di ufficiale. Proprio con Clint, quindi, presero a rivoluzionare un po’ di strategie, pianificandole a tavolino. Trull si procurò le mappe e i resoconti di alcuni grandi scontri del passato per rinverdire le proprie conoscenze ed essere di ulteriore utilità alle truppe, ma non si limitò a questo. Confrontandosi continuamente con il Draconis, di persona o tramite pietre parlanti, decise anche di rinnovare quasi completamente il proprio equipaggiamento da battaglia, che era rimasto ancora, fino a quel momento, quello che possedeva al suo arrivo a Firedrakes, quando l’affranto Derbel aveva offerto a tutti la mano di Sophia in cambio della di lei liberazione dalle grinfie del Terrore Cremisi. In più, come allora aveva insistito perché gli fossero concessi magicamente l’ingrandimento o il volo per colpire il drago volante, così oggi aveva deciso di procurarsi pozioni che gli consentissero entrambe le alternative senza dover contare sugli incantatori, le cui energie andavano più utilmente impiegate che non per aiutare lui solo. Fra le variazioni strategiche, non potevano mancare quelle relative al combattimento in mischia. Trull voleva perfezionare le proprie conoscenze in modo da avere sempre a mente le tecniche che già conosceva, per lo meno le principali. Un addestramento fisico e mentale che Trull ritenne di poter ottenere frequentando la scuola fondata da Tom Po, come era capitato tempo prima. Tuttavia, fu spiazzato nell’essere preceduto proprio dal felinide, che gli aveva mandato un invito a comparire. @Alla SACRA SCUOLA DI NANDO (Tom Po, Zhuge) L’altro tipo di ‘mischia’ che Trull sentiva l’urgenza di migliorare era quella che si svolge normalmente tra le lenzuola di un letto, ma che a lui era capitato di fare per la prima volta sulle rive di Lagocristallo, circondato da tre ninfe conturbanti appese una per volta al ramo di un albero tramite la propria catena chiodata, opportunamente foderata perché non pungesse. Non fu difficile trovare la levatrice Vera, assistente ai parti di Palazzo. @Vera Mese 2 Quando Trull incontrò Winn’ler, tutto si aspettava tranne quello che l’altro guerriero gli chiese. L’offerta poi della cintura gli sembrò addirittura esorbitante, per qualcosa che avrebbe, comunque, fatto volentieri e gratuitamente. Lo condusse alla Sacra Scuola di Nando, dove era certo di ritrovare Tom Po per il consueto allenamento. @Alla SACRA SCUOLA DI NANDO (Tom Po, Winn’ler) @ALL: Varie ed eventuali. Trull si aggregò al gruppo che Liang andava formando per tornare sui ghiacci. Sarebbe stata una buona occasione per testare le nuove tecniche. Ma prima c’era da festeggiare un matrimonio. E poi subito un altro.
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Capitolo 3 - Coin's End
PietroD ha risposto a AndreaP a un discussione La Storia della Moneta in Racconti di Kalamar - Cronache ReanarianeGromnir Le parole del mago lasciarono parecchio interdetto il guerriero. "Come sarebbe? Le due Monete non possono danneggiarsi? Quando mi e' stato chiesto di unirmi a questa impresa di forgiare una seconda Moneta, ricordo mi sia stato detto esattamente il contrario, cioe' che solo una Moneta poteva contrastare il potere di un'altra tanto da farle annichilire entrambe." Guardo' i propri compagni, in particolare coloro che sapeva essere dell'impresa fin dal principio. Possibile che loro avessero male interpretato, e quindi mal riferito, quel che sapevano sulla questione?
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Capitolo 1 - Londra 1923: Ballando nella Nebbia della Sera
Ludwig Von Weber Il tedesco disdegno' il the, a colazione, che considerava usanza da mezzo pomeriggio, chiedendo piuttosto uova strapazzate e pane tostato da imburrare, il tutto accompagnato da succo di mela, secondo la secolare tradizione che vuole in quello del mattino il pasto che serve a dare energia per l'intera giornata. "In effetti, sara' il caso di informarsi sulla disponibilita' di un mezzo e sui tempi di percorrenza." medio' fra l'americano frettoloso e l'altro tedesco attendista. Approfitto' del passaggio di un cameriere per documentarsi in proposito. Avrebbe calcolato poi una buona mezzora di margine, per avere agio di essere in prima fila in caso di puntualita' o impedire eventuali ritardi durante il trasferimento al Museo a causa di eventi imprevisti, e scelto in quel modo l'orario migliore per la partenza. Un approccio matematico a certi problemi era sempre la sua via preferita.
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Capitolo 2 - Dragons of Flame (Parte 1)
Flint Il nano stentava a credere alle sue orecchie. Questi bardi... certi bardi, per lo meno... sempre a cercare di stare al centro dell'attenzione e poi cosi' reticenti ad esporsi. "Hai ragione, Sturm. L'importante e' essersi ritrovati. Che importa se nel frattempo sono tornati i draghi e gli Dei? Che importa se un drago custodiva e teneva nascosto a chiunque altro le prove che gli Dei esistevano e potevano tornare? Siamo tutti vivi, ma questo e' sempre stato per definizione uno stato temporaneo. Quello che sara' immortale saranno le nostre gesta, che saranno ricordate con gloria o con infamia. Continuiamo cosi', finche' ci e' concesso, a vivere. Se posso scegliere, pero', lo faro' infilandomi in imprese che valgano il bene di queste terre, non mi mettero' a bighellonare senza nemmeno ricordare come." Flint si era innervosito per l'apparente indolenza dell'anziano Fizban, per quanto l'eta' potesse essere una attenuante non riusciva a tollerarlo senza reagire. "Non siamo venuti qua per restare, prima o poi ripartiremo. Stiamo cercando il condottiero che riunira' tutti i popoli per lottare contro i draghi e per gli Dei. Se ti va di bighellonare ancora, potresti impegnarti a seguirci. Sono certo che prima o poi vivresti qualcosa di almeno memorabile!"
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Capitolo Ventuno - Alla luce di una luna color sangue
Trull 'Cavaliere' Tanner Passando accanto a Beregar, bloccato su una sedia a rotelle, il guerriero che era stato un nano ma si era mostrato al ciambellano in ben tre corpi diversi si fermò, attese che il nano alzasse gli occhi verso di lui, poi strinse un pugno sul proprio petto e rimase così alcuni istanti, in segno di silenzioso omaggio. Avrebbe voluto dirgli molto, ma non era il momento. Disse solo “L'ascia di Forgrim... egli stesso sarebbe fiero che sia nelle vostre mani.”. Ritenne che il nano avrebbe capito e non aggiunse altro, né attese risposta. Si diresse verso i tre nobili, e si inchinò a turno a tutti e tre, alla maniera dei cortigiani e non alla maniera dei nani, spezzando quindi la schiena al livello delle anche e non il collo a livello della cervicale. Ascoltò i suoi compagni, i suoi amici, avere parole eufemisticamente 'aspre' nei confronti della Consorte. Ascoltò e attese che arrivasse il suo turno di parlare. Come Cavaliere di Firedrakes, aveva vincoli che non poteva superare. Ma, a suo parere, non era il solo ad averli. Perciò esordì ripetendo le parole del suo giuramento. “Giuro di essere fedele alla Corona di Firedrakes e alla famiglia Von Gebsatell. In pace e in guerra. In salute e in malattia. Rispettando i valori di giustizia e onestà. Obbedendo al Mio Signore finchè egli non mi congederà o fino alla morte, in difesa del mio regno!” Nessuno aveva mai fatto così tante volte questo stesso giuramento, probabilmente. Tranne una persona... colui che quelle parole gli aveva insegnato, poiché le ripeteva ad ogni investitura. Guardò quell'uomo negli occhi, ma con le parole si rivolse ai tre nobili. “Principe, consorte, contessa. questo è il mio giuramento. Il giorno in cui l'ho pronunciato per la prima volta, ho sentito nella voce, e ho visto negli occhi di chi mi stava di fronte che quello era il suo stesso giuramento. Che io sia nano, elfo o mezzelfo, ho sempre sperato di rendermi degno di colui che era il mio Principe, il Primo dei Cavalieri, perché egli avrebbe agito secondo i princìpi che chiedeva, ed ispirava. Non avevo dubbi su questo, perché dove un uomo da solo avrebbe potuto vacillare, egli aveva avuto la saggezza di accompagnarsi a Beregar, e la fortuna di essere consanguineo di Lady Sophia.” Lo sguardo non si spostò dal volto del Principe nemmeno quando citò gli altri due. “Oggi che avete accanto una consorte che vi ama e vi... completa, e lasciate partire un valido ciambellano, io rinnovo il mio giuramento, per la terza volta. Vorrei che mi aiutaste a ripeterlo. Così com'è sempre stato.” Allora chinò la testa, si inginocchiò, e si mise nella stessa posa che gli era stata chiesta il giorno della sua investitura. Per fare rapporto sugli avvenimenti di guerra ci sarebbe stato modo e tempo, e sarebbe stato suo dovere essere esaustivo ed esaltare il ruolo da eroi tenuto da ciascuno dei suoi compagni, incluso chi era stato con loro solo per una parte dell'impresa.
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Capitolo Ventuno - Alla luce di una luna color sangue
Trull 'Portabandiera' Tanner A battaglia finita, al nanico guerriero con la catena che per l'occasione impugnava un arco, calzava una maschera da lupo e indossava il corpo di un mezzelfo, tornò in mente il primo capitano sotto il cui comando avesse messo servito. Alle reclute, diceva accorato 'Ogni singolo nano conta, restate vivi fino alla fine, restate vivi pur ultimi, e avremo vinto!', ai veterani, invece, aveva parlato già la sera prima della battaglia, con parole diverse, ma simili. 'È da voi che mi aspetto la vittoria. Non avete ordini da dare, dovrete solo combattere. Ma su ognuno di voi ci saranno venti occhi di recluta, ed il vostro valore ispirerà il loro coraggio. Restate vivi, mostrate loro come, faranno altrettanto. E vinceremo.' Solo alla Guardia Scelta, la tiritera era ben altra. 'Uccidete, o morite. Nessuno lo noterà. Perché voi non siete soldati, voi siete asce, scudi e lance, nelle mani del generale. Lui è la testa e l'armata il corpo, senza la testa il corpo è perduto, la sconfitta è certa. Le vostre vite non contano. Preservate il generale.' Capiva la verità di quelle parole, ora che gli era toccata la sorte di essere il generale sopravvissuto molto più di quanto gli fosse chiaro un tempo. Era stato inutile nello scontro diretto, la sua freccia era dispersa e la sua catena addirittura abbandonata nel fango sabbioso. Ma aveva colpito con centinaia di asce, con migliaia di spade. Sentì gli occhi dei soldati puntarsi su di lui. Chiedevano. Imploravano. Ansimavano. Scagliò anche l'arco nel fango e urlò. “VI...TTO...RIAAA!” L'urlo dei combattenti eruppe in sordina, diffondendosi come un eco in certe caverne sotto Uruk-Rast. “VI...TTO...RIAAA!” ripetè. E corse ad abbracciare Clint, e Bjorn, e Tom Po, e Chandra, ed Oceiros, e Liang, e Winn'ler, e Golban, e Sharifa. A stringere la mano a Thorlum, Seline e Celeste A complimentarsi e ringraziare gli ufficiali umano, felinide, gnoll, orco, rettiloide ed ogni altro avesse avuto un ruolo in quella vittoria. Era fatta, era finita.
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Topic di servizio 6, il ritorno del disagio
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Capitolo 2 - Dragons of Flame (Parte 1)
Flint Ignorato dal bardo, Flint decise di non incattivirsi. Per lo meno Sturm era riuscito a farsi ascoltare e forse poteva trovare la chiave per farsi dire da Fizban qualcosa di utile. Ad esempio, come aveva fatto a restare vivo ed illeso nonostante la 'comitiva' a cui si era unito. A meno che, non fosse un infiltrato al servizio dei draconici che adesso faceva il doppio gioco fingendosi un ingenuo viaggiatore prigioniero per caso. Decise di tenerlo d'occhio. Molto attentamente.
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Capitolo 1 - Londra 1923: Ballando nella Nebbia della Sera
Ludwig Al tedesco parve di capire l'antifona. Avrebbe gradito della buona musica, specialmente quella piuttosto moderna, innovativa e potente di Wagner, una Gesamtkunstwerk delle sue ultime, ma era sempre stato convinto che parte del piacere dell'ascolto sta nel goderne insieme ad un altro orecchio eletto affinche', dopo, se ne potesse conversare amabilmente. Declinando l'idea l'amico dottore, e con gli altri apparentemente piu' proiettati a godere del Museo l'indomani che delle opportunita' del presente, abbozzo' un sorriso di saluto. "A domani, Terence." Si rivolse poi agli altri. "Messer Carter, spero che accettera' la mia compagnia per cena. Prometto che non la coinvolgero' in nessun dopocena impegnativo." Per quella sera, avrebbe lasciato carte e Mahjong in fondo alla valigia.
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Capitolo 3 - Night’s Dark Terror (parte 2)
Vassilji L'impresa di riportare Babushka alla civilta', in un luogo popolato, significava lasciar perdere i piccoli villaggi e puntare direttamente verso qualche citta' che non avesse a temere dagli attacchi di questi goblin. L'uomo cerco' di far mente locale sul luogo in cui presumibilmente si trovava un simile posto e sulla direzione da prendere per arrivarci. Seguire i propri passi a ritroso sarebbe stata infatti un'inutile perdita di tempo poiche' li avrebbe ricondotti a villaggi devastati e praticamente abbandonati.
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