Tutti i contenuti pubblicati da Zandramas
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Il Mago (2)
Il teurgo mistico se non mi confondo con il nome, dovrebbe esser quello che intendevi. Non riicordo ora se sia sul manuale del master o il complete arcane, ma mi sembra la prima che ho detto. Hai mai visto il mago dell'ordine della polla? Io ne ho giocato uno e mi piaceva molto l'idea di essere più versatile di un mago normale per il fatto di poter richiamare incantesimi anche a me sconosciuti. Ti assicuro poi che in più di qualche occasione si è rivelato essere veramente tattico. Magari non è uno sparadanni per eccellenza ma può risolvere svariate situazioni sia in combattimento che al di fuori di esso.
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"Tutto ma quello no": cosa non interpretereste mai?
Cavoli! Siete dei geni!!! I miei compliments ^^ Da canto mio una cosa che ho provato ad interpretare ma non mi è piaciuta, è stato il monaco. Forse perchè l'avevo impostato male (era uno dei miei primi pg), e non è bello giocare un personaggio riservato e taciturno ^^. Son conscio che ne potrebbero esistere di altri tipi, ma tendenzialmente preferisco interpretare altro. Come master invece mi sono divertito moltissimo a interpretare un venditore beduino... ...avete presente Stan di Monkey Island!??! :D Un giocatore mi aveva chiesto di fargli trovare un venditore così in ogni città :D
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Naruto: per ragazzi o per bambini?
In giappone i cartoni animati, hanno una innumerovole varietà di target di fasce d'età. Molto spesso quando giungono in italia, i dialoghi vengono censurati e le scene troppo forti censurate. Naruto ne è un ottimo esempio. Io ho visto la versione originale giapponese, sottotitolata in italiano e vi assicuro che solo provando a guardare la versione italiana del cartone... ...mi sentivo male per tutti i tagli fatti e i dialoghi cambiati. Per essere attinente al topic, naruto è un cartone per ragazzi... ...in italia è stato fatto diventare un cartone quasi per bambinetti.
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Siamo tutti un po' PP?
Egno, tu in precedenza citavi l'esempio di un PG che vuole cambiare vita... Bè diciamo pure che ci sono mille situazioni diverse in cui questo può succedere, se il personaggio è ben curato nell'aspetto psicologico si potrebbero trovare numerosi spunti. Ma la vera domanda è... ...se il mio PG volesse veramente cambiare vita, siamo sicuri che continuerebbe a girare con il gruppo? Quello che voglio dire è che se io gioco ad esempio un ladro che ad un certo punto ha raggiunto una discreta sicurezza economica e decide che piuttosto di dedicarsi all'avventura, preferisce diventare un mercante o magari un mercante-spia (e vi assicuro che è il mio stereotipo di ladro preferito), molto probabilmente si allontanerebbe dal party per condurre una sua propria vita. Questo chiaramente è solo un esempio, ma lo dico perchè è innegabile che alla fine della giostra, ci debba essere un compromesso tra interpretazione e funzionalità all'interno dell'avventura. Sarebbe problematico se come master mi ritrovassi dopo metà campagna tutti i personaggi che iniziano a prendere la loro propria strada. Ciò non toglie che per ogni personaggio che si allontana, guarda caso ce ne sempre uno che si avvicina, e non trovo nulla di disdicievole ad operare scelte di quest'ultimo tipo, soprattutto se ben motivate in termini di storia del personaggio. Quello che però volevo sottolineare in questo 3ed, è di "Non perdere la fiamma originaria", quella fiamma di quando tutti noi avevamo appena iniziato a giocare di ruolo. (forse però questa senzazione è dovuta alla mia esperienza di gioco) Sinceramente a me non piace l'ordine di idee nella creazione di un personaggio messa in termini di questo tipo: *Voglio fare un "tank" *Deve incassare botte e menare come un fabbro -> Ne segue Razza Nano classe guerriero. *Voglio fare più danno anche a discapito della CA -> ne segue Arma a 2 mani piuttosto che ad una mano ecc ecc... I manuali sono pieni di classi di prestigio, ma nella mia personale esperienza, non sono poi molte (se confrontate al loro numero complessivo) quelle effettivamente usate dai giocatori per il semplice motivo che "non sono tanto forti"! Visto che siamo in una grande comunità con gente dalla più o meno grande esperienza, non trovo nulla di male in un bonario insegnamento come quello dato da questo 3ed alle nuove leve. Non trovo nulla di sbagliato nel tentare di divulgare il concetto che nella creazione del personaggio non bisogni sempre valutare la forza effettiva in combattimento bensì anche il piacere che si potrebbe trovare nel giocare una classe/cdp di diverso tipo magari meno forte ma comunque fortemente caratterizzata. Certo questa non va presa come regola perchè comunque ogni gruppo ha il suo stile di gioco, ma mi accontento che si sia fatto capire che esiste anche questa possibilità per nulla disdicevole. Infine, volevo aggiungere un ultima cosa... Si era detto che se i player fanno personaggi PP (nella mia definizione del termine), anche il master può fare npg pp e la cosa si risolve in combattimenti comunque "ad armi pari". Riguardo a questo il mio PERSONALE punto di vista come master, è che quando progetto un'avventura, gli scontri sono l'ultima delle cosa di cui mi preoccupo di pensare. Fantastico parecchio sulla trama, su quello che si muove dietro, sui possibili eventi e situazioni che si andrebbero a creare. Alcuni PNG di un certo spessore vengono comunque progettati, ma con il tempo che mi è messo a disposizione non posso sicuramente permettermi di progettare png pp della durata di uno scontro. I giocatori hanno il loro pg da gestire e se lo studiano fino nei minimi dettagli spendendoci parecchio tempo. Molto spesso il master questo tempo da dedicare ad un unico png, non ce l'ha! Preferisco potenziare i png al momento ed a occhio piuttosto che perdere troppo tempo nella loro creazioni a discapito dell'avventura. Ma qui sto divagando...
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Frasi mitiche dei vostri PG!
Questa frase, che in realtà appartiene al mio ladro preferito personaggio di un libro, è stata spesso usata da uno dei miei innumerevoli ladri ^^. "La vita è un gioco. I soldi sono un buon modo per tenere i punti!"
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Siamo tutti un po' PP?
Al momento non sono interessato a cambiare sistema di gioco. Credimi se ti dico che D&D non è l'unico sistema a cui ho giocato. Ogni sistema alle sue pecche e i suoi vantaggi, da Vampiri a Cthulu; da D&D a LOTR. Considera poi, che attualmente mi sto preparando a masterizzare una (ma che dico una, diciamo 2! Visto che effetivamente masterizzerò a 2 diversi gruppi) campagna di Dragonlance ambientata nella Guerra delle Lance. Ecco! DragonLance a mio avviso è un esempio di ambientazione dai toni più blandi, differentemente da FR. Ditemi voi ad esempio in FR chi giocherebbe la CdP di un ladro a cui non aumentano i furtivi ma in compenso tra i vantaggi annoverati possiede l'abilità "storie da Kender", che funziona come una specie di conoscienze bardiche. Inoltre per quanto riguarda i manuali, forse non tutti voi ricordano che all'interno di alcuni "add-on", quale ad esempio l'Exalted Deeds, in cui viene espressamente detto che l'uso dello stesso porterà la campagna ad essere più "powwata", e rimanda la decisione al master se utilizzarlo o meno. P.S. Hiade Airik, ti quoto appppppieno! ;P Edit: -> http://www.giantitp.com/comics/oots0126.html
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Siamo tutti un po' PP?
Innanzitutto io nella prima pagina di questo 3ed ho dto la mia definizione di PP a cui faccio riferimento (e cui spero facessero riferimento tutti i post seguenti). A mio parere non è un comportamento sbagliato. La parola "denuncia" non la intendo come "denuncia ai CC", ma piuttosto come "fatto notare che...". Il problema nasce quando i giocatori non possono fare veramente il PG che vogliono, ma devono necessariamente ottimizzarsi per stare al passo con il party. A mio parere, giocherei volentieri avventure con personaggi ottimizzati... ...ma giocherei forse ancor più volentieri, avventure con personaggi più blandi. Per risaltare i punti forza dei propri PG, ne vanno enfatizzati anche i difetti... ...al fine di avere un personaggio realmente "completo".
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Sondaggio: siamo tutti un po' PP.
Avevo richiesto l'età, per vedere se effettivamente la discordanza delle opinioni era rappresentata da un cambio generazionale.
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Siamo tutti un po' PP?
Non so però chi vi ha messo in testa questa cosa di ruolare = non sapere le regole PP = sapere tutte le regole. Io personalmente credo di avere una buona conoscienza delle regole, nonostante preferisca inserirmi nella cerchia dei "giocatori di ruolo" piuttosto che nella cerchia di "se applico le regole correttamente, tutto è preciso". La mia era una semplice denuncia (e l'ho fatto anche io, cosa vi credete?!?!), alla tendenza generale di costrure personaggi ottimizzati, piuttosto che personaggi meno forti ma magari più caratteristici... ...e al problema, dell'impossibilità di costruire personaggi del secondo tipo, quando la prevalenza del gruppo imposta personaggi del primo tipo.
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Il Guerriero (2)
Perchè no? Dovrai comunque parlarne col tuo master, ma aggiungere peculiarità al tuo personaggio sarà sicuramente un punto a favore più che a discapito. Chiaramente dipende molto dal tipo di peculiarità. Per quanto riguarda quelle a fini interpretativi, non penso ci siamo problemi di sorta. Se invece mi chiedessi a "me" master, il permesso di fare un umano con gli occhi rossi che gli garantiscono scurovisione, la risposta sarebbe: NO! Diversa è poi la questione se questa peculiarità (occhi rossi con scurovisione [ma è solo 1 esempio^^]) è ben giustificata da un buon BG, bè allora si potrebbero giungere a compromessi del tipo... ...va bene, ma perdi il talento bonus dell'umano. Questa è chiaramente la mia valutazione soggettiva, e la cosa dipenderà molto dal master con cui giochi.
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Siamo tutti un po' PP?
Dunque dunque dunque, scusatemi se mi permetto di rispondere ancora ma penso che tu abbia distorto quanto detto in precedenza, e quindi le conclusioni appaiano distorte di coseguenza. Innanzitutto volgio chiarire che cosa io intendo per interpretare... ...interpretare è tutto! Interpretare non è solo il parlare in prima persona, interpretare non è solo l'ordinare all'oste da bere o interrogare il fuorileggie locale per i propri fini. Interpretare significa gestire il proprio personaggio sia per quanto riguarda il modo di esprimersi, sia per quanto riguarda le scelte fatte. Interpretare significa anche stare zitti, se il giocatore ha una certa idea ma è conscio che il suo personaggio per BG, conoscienze ecc non potrebbe averla! Non si può interpretare solo quando ci fa comodo, solo quando la situazione è costruita ad HOC per interpretare. Bisogna interpretare sempre! Da questo mio ultimo concetto del mio modo di pensare, non vedo nulla di strano se nella situazione precedentemente descritta, il mio PG ha scelto di non uccidere i banditi. I motivi per cui l'ha fatto sono molteplici... ...in fondo gli stavano simpatici, visto che anche lui un tempo aveva fatto qualche lavoretto similare ...li ha valutati come pezzenti e sapeva che non rappresentavano per lui un'effettiva minaccia ...voleva evitare la confusione dovuta al ritrovamento di due cadaveri in più in città ...i ladri hanno tanti amici, se questi poi avrebbero voluto vendicarsi?!?!?! Forse tu hai semplicemente frainteso la situazione, cmq RIBADISCO che lo scopo dell'interpretazione non è la remunerazione in punti esperienza. Lo scopo dell'interpretazione è la soddisfazione personale nel farla, nonchè la soddisfazione di giocare in un gruppo ben caratterizato. Posso inoltre aggiungere che appartengo a due diversi gruppi di gioco: *Il primo (con cui gioco a d&d), rispecchia i canoni di costruzione dei personaggi al fine di renderli estremamente competitivi. *Il secondo (Lupo solitario ma comunque d20 system), da invece molta importanza ai PG anche dal punto di vista dello spessore psicologico, di quello che il PG farebbe o meno, piuttosto di quello che farebbe o meno un esperto giocatore di ruolo al fine di cavarsela con i minori rischi. In entrambi i gruppi si fa interpretazione. Ciò non toglie che però tragga maggior divertimento dal gruppo del secondo tipo, piuttosto che dal primo.
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Attacchi mirati in D&D
Piuttosto svantaggioso direi, visto che quello appena descritto non è un "colpo mirato" ma un "colpo mortale"! Se consideri poi che è più probabile che un mortale venga subito da un giocatore piuttosto che da un mostro... La mia opinione è che scoraggerei l'uso smodato del colpo mirato in situazioni normali. Più interessante è invece quando i colpi mirati (che a mio avviso non implicano l'amputare arti dato che più che un colpo mirato dovrebbe essere un tentativo di spezzare) vengono usati in situazioni anomale... ...un esempio potrebbe essere un colpo mirato all'avambraccio del cattivone, per fargli cadere di mano un oggetto come può essere una particolare gemma o oggetto particolare che magari i PG stanno cercando di recuperare. In tal modo non è detto che debbano uccidere il boss per assolvere la missione. Ma questo era solo un esempio! Quello che però che voglio dire è che a mio parere piuttosto che decidere a tavolino, bonus e malus del colpo mirato sarebbe meglio deciderli a seconda della specifica situazione! Sempre a mio avviso, come master favorirei le situazioni anomale come quella descritta sopra, piuttosto che il loro uso indiscriminato per il mozzare arti a destra e a manca! D&D è un gioco estremamente complesso senza dover aggiungere ulteriori regole. I combattimenti anche semplici durano già troppo tempo per oberarli di ulteriori regole che ne appesentirebbero il sistema.
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Creatura forte blu
Mi ricordo i tempi in cui si millantava la capacità del Morphling di parare 1 angelo di serra uccidendolo e senza morire ^^ Cmq vi siete dimenticati un'abilità della sudetta creatura... -> U: Non può essere bersaglio di magie od effetti!!! Un'altra carta blu, (con una splashata di nero) è il psychoatog ^^ (1UB)
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Siamo tutti un po' PP?
Ecco! Questo era proprio quello che intendevo io! Non necessariamente si deve ruolare un personaggio che nella sua crescita si è specializzato in un compito. Può essere estremamente divertente ruolare personaggi più "tranquilli", le cui classi e abilità siano decise in base alle aspirazioni, al bg e quant'altro.
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Sondaggio: siamo tutti un po' PP.
Allora avresti dovuto votare non accetto! Difatti avevo specificato: "Puntualizzo, prima di dar origine a eventuali contestazioni, che il connubio tra le due categorie ci può essere; In tal caso la scelta andrà fatta in base al lato più marcato del proprio stile di gioco."
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Di che allineamento il chierico?
Ho una domanda da porre a coloro i quali hanno votato CM o semplicemente a quelli che giocherebbere un personaggio con tale allineamento. Come riuscite a gestire un PG del genere? Tralasciando il fatto che un chierico non buono non può conertire gli incantesimi in cura... ...ma dal punto di vista strettamente interpretativo, a mio avviso un personaggio CM sia esso inserito in una campagna malvagia o in una campagna buona, è un tantino "poco interpretabile" (sia chierico o quant'altro). Un CM, a differenza di un LM, non è legato alle leggi e quindi la sua unione al gruppo potrebbe terminare alquanto imprevedibilmente precludendo (non a priori certamente, ma almeno in linea di massima) al giocatore la possibilità di rimanere legato al gruppo più o meno indissolubilmente. A mio avviso, la scelta di un tale allineamento (che detto per inciso, come master la vieto in campagne normali), è difficilmente interpretabile. Diverso il discorso è se tale figura è studiata come personaggio temporaneo la cui coesistenza col gruppo termina alla fine di una data avventura, o al raggiungimento di un predeterminato scopo.
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Di che allineamento il chierico?
Bè infatti il 3ed chiede l'allineamento preferito, e nn il migliore. Sinceramente non ho mai giocato un chierico, così come non ho mai avuto occasione di giocare altre classi. Questo è dovuto anche al fatto che mi alterno tra giocatore e master e quindi non ho avuto la possibilità di giocare miriadi di personaggi diversi (se non come master si intende ^^). Comunque io ho votato CB, allineamento non legato tanto al chierico in se, ma all'allineamento che preferisco giocare ed interpretare con un PG del genere. Ciò non toglie però che l'allineamente è in stretta relazione alla tipologia di chierico, ed al su BG e motivazioni personali. Edit a posteriori : Allora diciamo proprio la stessa cosa ^^
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Musica, ironia, demenzialità...
Voto Elio e le Storie Tese, perchè oltre ad esser uno dei miei gruppi storici che da giovane ho ascoltato e ri-ri-ri-ascoltato, è innegabile il fatto della loro grande tecnicità e genialità nei testi. In verità però, li preferivo ai loro albori quando le loro musicalità tendevano più al Rockeggiante. Genere a me più consono.
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Sondaggio: siamo tutti un po' PP.
In base alla discussione citata nel topic, e alle molte altre discussioni similari che sono state fatte nel forum, posto questo sondaggio per completare una mia idea generale. Generalizzando all'estremo la varità di diversi giocatori di D&D in due sole categorie, volevo sapere l'appartenenza a queste e l'età del giocatore stesso. Puntualizzo, prima di dar origine a eventuali contestazioni, che il connubio tra le due categorie ci può essere; In tal caso la scelta andrà fatta in base al lato più marcato del proprio stile di gioco. Semplificando quindi le categorie sono: -> Accetto volentieri limitazioni, anche pesanti, alla creazione dei personaggi: se questo fosse fato a scopo di dar origine ad gioco più interpretativo e ruolistico. -> Non Accetto le limitazioni, se le classi regole, talenti ci sono: allora vanno usate, indipendentemente dal tipo di gioco che se ne verrebbe a creare poi. Edit: Ops, ho sbagliato nell' editazione dei campi. Mi sono dimenticato di aggiungere il "Non" Accetto, nella metà inferiore del sondaggio. Se qualcuno può provvedere a modificarlo ^^
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Siamo tutti un po' PP?
Per tua informazione personale, sappi che il manuale citato, l'ho letto ed aquistato da più o meno 1 mese. La giocata fatta risale ad almento 8 mesi fa, e di tale tabella non ne ero a conoscienza... ...anche se a livello logico la ritengo corretta, tantopiù che rispecchia il mio modo di vedere le cose! Non si può interpretare solo quando ci fa comodo! Bisogna interpretare sempre!
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Siamo tutti un po' PP?
Secondo me non potresti sbagliarti più clamorosamente di così, figurati all'inizio leggendo il tuo post credevo fosse ironico, poi sono impallidita al pensiero che ci credi veramente! Ti pongo quindi un osservazione, e per farlo mi baso su una cosa a te tanto cara. Un manuale! Il manuale è l'ambientazione base di DragonLance, Capitolo 6 Tabella 6.4 "Premi di interpretazione di ruolo" (mi sembra quasi di citare la bibbia ) Risultato dell'interpretazione---Ricompensa Ottenuta Parzialmente Favorevole--------------------25PE per livello del personaggio Sfavorevole------------------------------------50PE per livello del personaggio Estremamente sfavorevole-----------------100PE per livello del personaggio "Un minotauro che minaccia una guardia cittadina intimandole di lasciare in pace i suoi compagni è un esempio di interpretazione parzialmente favorevole. Un kender che 'prende in prestito' gli strumenti di incisione di un intagliatore di gemme del luogo mentre il gruppo sta cercando di trattare con lui è un'interpretazione sfavorevole. Un centauro che dichiara il suo disgusto e il suo odio per utti i draconici mentre il gruppo si trova nel quartiere malfamato della città draconica è un esempio di interpretazione estremamente sfavorevole."
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Siamo tutti un po' PP?
Bè questo dipende dal Master ma ti dò pienamente ragione, anche perchè se qualcuno deve effettuare una prova raggirare (non i combattimento), prima dovrà dirmi che frottola intende raccontare, poi in base a quella ci sarà il tiro di dado a cui si applica il modificatore in relazione alla credibilità della frottola. Ma ad ogni modo, si può trovare interpretazione anche in combattimento. Ricordo quando un mio ladro (LupoSolitario: bucaniere di Shadaki) doveva andare a vendere un anello che "scottava". Si è addentrato nella parte più losca della città ed ha fatto una prova Raccogliere informazioni, per vedere se trovava qualche ricettatore (tiro... ...3 di dado). Dopo averlo trovato, ha fatto una prova Percepire intenzioni, per vedere se mentiva (tiro... ...2 di dado). Che bello! diceva la verità! Ed è così che mi sono trovato rinchiuso in una stanza assieme a due banditi che volevano farmi la pelle. Qui è nato quindi lo scontro, ma nonostante avessi potuto seccare tutti a colpi di scimitarra, per PURA interpretazione ho scelto di risparmiarli, visto che il mio PG li considerava dei Pezzenti) nonostante l'affronto fatto e me ne sono andato (con qualche trick), mentre mi ferivano cercavano di uccidermi. Questo è un esempio di come si possa interpretare anche in combattimento.
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Siamo tutti un po' PP?
Hai ragione! Dovevo chiarire meglio cosa intendo IO per PP ed ora provvedo. Innanzitutto la mia definizione di PP è più ampia e non è necessariamente denigratoria e malevola. Io intendo per PP, quei giocatori che se giocano un personaggio (es. Guerriero), lo costruiscono pianificandolo nei più minimi dettagli in modo da essere il più competitivi possibile e sfruttare al meglio le proprie capacità. Solitamente tali giocatori pensano in grande fin dai più bassi livelli ed hanno già chiaro quello che il loro PG diventerà in un futuro più o meno prossimo (sono conscio che ciò è dovuto a prerequisiti, talenti ad albero e quant'altro). Questo è quanto. E penso sarete concordi con me nell'affermare che non c'è nulla di denigrativo in quanto appena affermato. Bè, questo non è del tutto vero. Le sfide degli incontri che solitamente si parano dinnanzi al gruppo sono pensate in base alle capacità del gruppo. Sarà quindi il livello medio del gruppo (non intendo solo il livello del PG ma in senso generale "La Potenza") a determinare la difficoltà di tali prove. Il problema è che quasi per certo (e lo dico per esperienza personale), in un gruppo dove tutti i personaggi sono "tirati", un personaggio più "tranquillo" sicuramente rischierà maggiormente di morire o si sentirà in sminuito quando in combattimento non riesce a fare grandi cose. Differente è invece la questione se tutti i personaggi sono più "tranquilli". Sono conscio che un personaggio ben costruito possa essere anche ben interpretato, ma interpretare non significa solo il carattere a mio avviso. Interpretare per me significa immedesimarsi in un PG con una determinata storia, con delle determinate abilità e la crescita dell'una è strettamente corelata alla crescita delle altre. E' un po' come per il disegno, il corpo non si adatta ai vestiti, bensì sono i vestiti ad adattarsi al corpo. Il problema quindi si pone quando un giocatore vorrebbe interpretare un PG che non è eccessivamente forte ma cmq utile e caratteristico, ma ciò viene praticamente impedito dal livello di potenza degli altri giocatori. La mia esperienza? Bè sono giocatore di D&d, Lupo Solitario, ho giocato a Vampiri Masquerade e Darkages e di quest'ultimo ho fatto anche live. Ho avuto un'infarinatura di Cthulhu 4ed, GURPS e forse ancora qualcosa che non ricordo. Ecco! E' questa la mentalità a mio avviso sbagliata! (senza offesa e senza pretesa di avere la ragione assoluta.) D&D è un gioco dalle molte potenzialità e rispetto le passate edizione permette veramente di fare qualsiasi cosa. D&D è un mezzo, il gioco invece lo facciamo noi! Quindi siamo noi a decidere cosa sia D&D. Concludo aggiungendo solo una piccola riflessione. D&D ha attraversato già parecchie generazione, e nel corso di queste è mutato nelle regole, nel gioco e quant'altro. Ma ora dove stiamo andando? Spero proprio di non andare verso la copia cartacea di un GDR per Computer o un MORPG. Ricordate la fiamma iniziale e non perdetela!
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Siamo tutti un po' PP?
In questo forum, molto spesso si aprono topic sull'importanza dell'interpretazione e di dare al personaggio un certo spessore psicologico, piuttosto che all'incentrare il PG sul combattimento. A tali topic, la stra-grande maggioranza degli utenti risponde dicendo di amare l'interpretazione e che in una buona campagna il giusto connubio tra combattimenti ed interpretazione rappresentano grosso-modo quello che può definirsi un "buon gioco". Ma siamo sicuri che le vostre risposte siano state sincere? Se così fosse, allora non mi spiego gli innumerevoli topic dove si chiede... ...che classe mi "CONVERREBBE" fare?... ...il mio "OBBIETTIVO" è fare danni massicci... ...la mia build è abbastanza "FORTE"?... ...la cosa poi sconcertante, è che le risposte a tali topic sono copiose, ricche di consigli sui talenti più sgravati, e combinate di classi più devastanti. La classica scusa a cui potrebbe fare appello il fautore di tali topic (da PowerPlayer) è: "Voglio che il mio personaggio sia anche competitivo in combattimento"... ...bè, scusate tanto ma mi pare che più l'esser competitivo "anche" in combattimento, tali build vengano costruite sui semplici numeri della scheda e la costruzione del profilo caratteriale del personaggio sia messo molto in secondo piano al solo scopo di dare una stirata giustificazione dei talenti-classi e abilità prese. Riferendomi alla discrepanza delle risposte, non credete che ci sia qualcosa che non vada? Non è che forse, più di quanti di noi vorrebbero ammetterlo, si avvicinano molto allo stereotipo di PP?
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Domanda sulle ambientazioni
Io sto per masterizzare una campagna in dragonlance, e per l'equilibrio del gioco oltre che per la coerenza, eviterei di mischiarla all'ambientazione del FR. DL infatti è un'ambientazione estremamente caratterizata e stereotipata. FR invece, è un mondo enorme dove veramente puoi trovarci qualsiasi cosa. Sinceramente preferisco la prima alla seconda, perchè a mio parere FR è troppo confusionaria. Ma questo ovviamente è un giudizio personale.