Hanzo

Non ho mai recitato professionalmente in vita mia, ma questo non mi ha impedito di svolgere bene il mio compito di master.

Stando al MdG D&D 3.5, ci sono entrambe. Questo non mi trattiene dal dire che fare un corso di teatro per recitare/interpretare meglio in D&D sia un'esagerazione che non porta a nulla.

Credo, onestamente, che sia perfettamente inutile.

Ma non era "doppio 20 + conferma"?

Circolano parecchi video con (per es.) Peter Griffin e in sottofondo una canzonaccia col ritornello che fa "Barbra Streisand (urletti intonati)". Pare che questa canzone sia targata "Duck Sauce", che non so chi ca**o sia, ma che ha sicuramente plagiato almeno altri due artisti I Boney M, con Gotta Go Home, che a loro volta hanno plagiato "Hallo Bimmelbahn" dei Nighttrain. Secondo voi a cosa è dovuta questa faciloneria nel comporre le canzoni prendendo a manbassa da altro già esistente, la voglia di avere la pappa pronta a tutti i costi?

S'è imbarbarito ed è impazzito da tempo.

Questa non è un'argomentazione/prova sufficiente! (anzi a me sembra 'na hazzata)

Ti posso confermare che esiste questa visione di gioco, utilizzata nelle campagne, col motivo che poi non si riuscirebbe a rimpiazzare, nella storia, il/i pg morto/i. Io non la condivido, mi sembrerebbe di giocare col god-mode attivato.

Questo depone a favore della tesi "il master ha detto/fatto una cazzata". Ora portiamo le prossime testimonianze/prove...

La stessa libertà che il giocatore concede a te come master.

Il viking deriva principalmente dal black metal. Il power, che mi risulti, c'azzecca più o meno zero. Occasionalmente avvengono commistioni di altri generi vicini al viking, come il death e l'epic. Se ascolti i Bathory (es. l'album Nordland II) ti accorgerai che non c'è niente né di death né di power.

IL genasi mi pare che abbia resistenza al fuoco, ma non immunità.

Ti posso dire che ancora non l'ho scelto (di nuovo), perché non mi sono ancora deciso. E comunque sarebbe per disperazione, perché giocatori non ne trovo manco a pagar oro.

Viking-death per la precisione.

Io vi consiglio di iniziare dal primo...

Io il ghigno lo farei dicendogli "sei un pessimo master e un bambinello di 2 anni per quanto riguarda la maturità". Poi me ne andrei, raccogliendo le mie cose e lasciandolo di ***** coi suoi restanti giocatori. Se non l'hai capito, TELA finché ti rimane ancora la dignità.

E di D&D ne capisce meno di un tubo pieno di escrementi. Perché tu ancora non riesci a svincolarti dalla tirannia di "ci sono solo io come master", che il tuo amico (?) mette in atto. Mandalo a fanchiappa, ci guadagni in salute. Darti consigli su come cavartela con questo babbeo sortisce solo l'effetto di prolungarti l'agonia.

E' sempre il solito master deficiente a farlo?

Frusta in una mano e spada corta nell'altra.

Il problema alla base non è una questione di ruolo, ma di comprensione di cosa è il gioco. Nel gioco i personaggi dei giocatori sono i protagonisti, mentre i personaggi (non giocanti, appunto) del dm fungono da contorno e stanno sullo sfondo, il loro massimo è essere antagonisti o comprimari, ma mai allo stesso livello dei pers. giocanti. Alla fine, in un gruppo dove si era in 3 e mancava quindi un pg per essere "ottimali", avevo progettato dei pg giocanti "a scomparsa" proprio per evitare l'affezione, sia da una parte che dall'altra, e comunque avrebbero giocato un ruolo di supporto e mai di "conduzione" del gruppo.

Ce ne sono troppi, è difficile fare una lista... che tra l'altro sarebbe mutevole così come lo è l'umore.

Il dm è un giocatore a tutti gli effetti, cambiano solo le cose da gestire...

E in dollari...

E cerchiamo di non ritrovarci con venti video embeddati per pagina...

Ah non lo so, so solo che se è rimasta veramente incinta la dragona... sono (potenzialmente) cavoli acidissimi per il paladino...