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Dragons´ Lair

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Latarius

Circolo degli Antichi
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  1. Mi limito a guardarli scuotendo il capo. «Quasi quasi aspetto la SWAT...» commento spingendo il russo sul sedile posteriore per poi sedermi seccata sul sedile anteriore.
  2. Resti dalla tua parte del basso muretto di cemento, senza provare ad avvicinarti. questo sembra tranquillizzarlo, fin quando non accenni a lei. «Sei? Che cosa c'entra lei...?» ti osserva allarmato e confuso, poi sembra collegare qualcosa perché spalanca leggermente la bocca e gli occhi. «T-TU! Tu sei LUI vero?! Quello malato! N-NON L'AVRAI!». Malato, un puro eufemismo per pazzo. O almeno è questo quello che i suoi dicono di te.
  3. Una sorellina!
  4. Giuro che se ne usciamo vivi il nano ne prende tante, ma tante, che quando Morv finisce lui crederà di essere un elfo!
  5. Quando l'uomo scoppia a ridere mi chino a raccogliere da terra la pistola di uno dei tizi che abbiamo steso. Sparo più volte al serbatoio dell'auto e poi sparo in terra, per innescare il contenuto del serbatoio appena fuoriuscitone. Poi getto l'arma in terra, non mi preoccupo di lasciare impronte visti i guanti che indosso. Torno a pungolare l'uomo e quando inizia a ridere gli conficco con violenza la canna della pistola nel fianco. «Meglio per te se inizi a dirci qualcosa di concreto e di utile o potrei decidere che non vali più un c@zzo...» gli dico con la voce ridotta ad un sibilo velenoso. ... «Proprio l'albero di natale dovevi scegliere...?» commento evitando di fare un facepalm solamente perché con la mano destra reggo la pistola. ... «E senza cervello? proprio come te...» poi mi volto verso Elliot «Finita questa storia è un problema se lo tolgo di mezzo? Visto quanta gente sto togliendo di mezzo gratuitamente per te, stavo pensando che potrei aggiungere anche lui e fare un favore all'umanità...»
  6. Si mantiene lo stomaco, dove lo ha colpito Jethari e le tempie, dove si è fatto un graffio a causa dalla caduta dal mezzo. Gattoni ti osserva, confuso, poi finalmente mette a fuoco ed arretra di scatto fino a trovarsi contro il muretto di cemento. «Tu...? Cos- Lei?! No...» si alza in piedi mettendo le mani avanti come a tenerti a distanza. «No, no, no... NO!» gira freneticamente intorno al muretto «Lasciami andare! Che vuoi da me?!» poi i suoi occhi si riempiono di orrore «Ans... perché...?»
  7. Jonathan Hekmatyar Indico le luci verdi lampeggianti a Nick «È morse. Abbiamo un angelo custode da qualche parte. Dice: Solo questo piano. Telecamere e allarmi staccati. Attenti. Evitate grande montacarichi. Evitate scontri con guardie. SovOil. Corpi speciali. Malvezzi e Arsen sono qui» Poi provo lentamente ad avviarmi nel corridoio. Se nessuno ha notato il cadavere del tizio è probabile che la sala sia sgombra ma mi muovo comunque con cautela cercando di non farmi sentire o vedere. @Master
  8. Rifletti sul tuo modo di agire. Non ci trovi nulla di errato. Non stai commettendo errori. La via verso la perdizione. Una volta entrati nel circolo è quasi impossibile accorgersene ed ancora di più uscirne. Mentre sei perso nelle tue elucubrazioni Jethari salta sulla sua Hoverbike e la accende. Il motore si mette silenziosamente in moto ed il mezzo si solleva, fermandosi stazionario ad un mezzo metro da terra. Poi lei gioca con le manopole e proietta la moto in avanti verso il Dromo. Sali in cima ad una torre e la scorgi lasciare il mezzo ai piedi di uno dei ponti sospesi che collegano il Dromo al Pianoro. Poi scompare al suo interno. Attendi. Trenta minuti. Sessanta minuti. Novanta minuti. Poi ti sembra di iniziare a notare una certa animazione al Dromo. Ed all'improvviso la vedi. Jethari spunta fuori sullo stesso stretto ponte da cui è entrata. Corre come una dannata, spingendo davanti a se Lutz e minacciandolo con il suo lanciaspine. A metà del ponte vengono raggiunti da una folla di LostH che li insegue. Uno in particolare le arriva talmente vicino da sfiorarla. Senza voltarsi Jethari punta l'arma dietro di se e preme il grilletto, sparando una spina d'acciaio brunito, lunga venti centimetri, nel cranio del ragazzo. Spara una seconda spina nel piede di un altro inseguitore, inchiodandolo sul posto ed ostruendo così il passaggio per gli altri. Vedendo l'arma scarica Lutz le da addosso iniziando una brevissima colluttazione che termina con Jethari che lo colpisce violentemente. Perde l'arma nell'Abisso ma non se ne cura, sfruttando il tempo guadagnato spinge un Lutz boccheggiante sul mezzo e schizza via. Verso di te. Arrivata ai piedi della torretta di segnalazione scarica malamente a terra il ragazzo, ancora confuso. Ti mostra il dito medio. «A mai più, stroz0!» ti urla ripartendo immediatamente e saettando lontana da te.
  9. Morvoren nin Taerin alt a Camora Il fatto che nessuno sembra avere qualcosa da dire in contrario mi fa sbottare. «Cosa?! Sul serio solo a me pare l'idea di merda del secolo?! Putt4na Elistraee! Certo, come no! Facciamoci addormentare tutti quanti da dei tizi che non conosciamo, con delle erbe che non conosciamo e facciamoci teletrasportare addormentati in un territorio che non conosciamo! Oh, giusto! Ma qualcosa la sappiamo! Che è la fottuta Noxas! Sul serio, un ottimo posto dove rimanere a schiacciare un pisolino nel bel mezzo del nulla...»
  10. Jonathan Hekmatyar Sbuco dall'altra parte dello specchio e mi ritrovo il russo davanti. Gli lancio un sorriso al limite dell'omosessualità «Hei! Hei! Hei!» esclamo dandogli una forte pacca sulla spalla «Ancora vivi a quanto pare! Per poco 'sta volta! E nessuno mi ha infilato una mano su per il culo mentre dormivo! Direi che non mi posso proprio lamentare...» commento guardandomi intorno. «La ciliegina sulla torta sarebbe riabbracciare la mia MARy...» dico mentre esploro le altre tre celle con lo sguardo cercando Guadalupe. Schiocco la lingua preoccupato quando la non vedo. Noto la ragazzina «Non so se sia viva o morta ma, per sicurezza la lascerei lì. È un po' inquietante. Cioè... c@zzo! Persino io sembro aver avuto un'infanzia di gran lunga migliore della sua!» poi mi blocco «Merda. Perché all'improvviso mi sento un cane all'idea di lasciarla?!» commento dandomi una manata sulla tempia con il palmo aperto della mano destra. Parlo sempre e comunque a voce bassa per evitare che qualcuno ci possa sentire. Mi focalizzo sulla luce verde lampeggiante. Le nostre due celle aperte ed il net-runner bruciato mi urlano che qualcuno ci ha aiutato a distanza. E mi viene l'idea che potrebbe essere un messaggio in codice Morse. @Master
  11. Appena i polsi mi danno tregua e riesco a scrivere decentemente scopriremo il risultato del rapimento di Jethari. Lo tratterò come una sfida. Una serie di 3/4 prove collegate. - Trovare Lutz - Convincere/Costringere Lutz a seguirla - Estrarre Lutz
  12. « Il debito? Si certo, come no...» ti guarda arretrando di un passo quando fai per sfiorarle il viso con la mano. Appeso ad una delle tante cinture che indossa c'è un lanciaspine a canne mozze, tocca istintivamente il calcio dell'arma senza però estrarla. «Cosa?! Buona causa? Rassicurazioni? Ma che c@zzo me ne fotte! Mi serve tenermeli buoni quei fottuti invasati!» Poi alle tue successive parole strabuzza gli occhi con un espressione che è un miscuglio di orrore ed incredulità. Riderebbe se non ci fosse in gioco la sua vita. «Ma che c@zzo, amico! Tu stai fuori! Merda!» commenta voltandosi e dandoti le spalle. Resta in silenzio per un po' di tempo, poi sferra un calcio al muretto di cemento «al diavolo! C@zzo!». Torna a voltarsi verso di te «Ok. Ma dopo questa non voglio più vederti!»
  13. Siete soli. Non si scorge anima viva nel pianoro a parte voi. «COSA?! Stai scherzando, vero?!» esclama incredula «Dimmi che stai scherzando!» ti guarda cercando di scrutare quel tuo viso di dura porcellana. «E poi chi c@zzo è Lutz?!»
  14. Valmet Virtanen «VA-VA-Valmet!» le rispondo inizialmente correggendo il nome, non che la cosa mi tocchi ormai ci sono abituata «In effetti son soli dieci minuti...» commento prendendomi il mento tra indice e pollice «Non si ripeterà più...» «Lasagne? Quelle a strati dici? Mai assaggiate...» esclamo facendo spallucce per poi dare una pacca allo stipite della porta con la stessa mano con cui mi ci ero appoggiata «Beh, a dopo allora!» le dico infilandomi nello spogliatoio. - Master Dopo un paio di minuti ne esco. Al contrario di prima ora sono vestita completamente di nero. T-shirt, giacca, pantalone e scarpe. Il tutto contribuisce a darmi un'aria molto aggressiva e ho persino aggiustato la frangia in modo che la benda si noti più del solito.
  15. Lasci la tua poco velata minaccia sospesa nell'aria e te ne vai, senza attendere una risposta. Lasci la torre e ti libri in volto dalla cima del Dromo. Vai verso Sud, in direzione di una delle tante torri di segnalazione che spuntano ad intervalli regolari sul pianoro. Verso una torre in particolare. Jethari ti ha detto che l'avresti trovata lì. In poco meno di un paio di minuti sei sul posto. Scorgi prima la sua Hoverbike e poi lei, appoggiata ad un muretto. È una vista curiosa la sua, così tappezzata di ninnoli, oggetti ed abiti del passato. Tutta roba che avrà ripescato chissà come. Ti osserva mentre atterri e quando poggi i piedi in terra si scosta dal muretto. «Era ora Gal'! Iniziavo ad ammuffire qui fuori...» esclama come se foste vecchi amici.
  16. Valmet Virtanen - Descrizione Mi avvio verso lo spogliatoio dei buttafuori a passi lunghi. Con l'atteggiamento leggermente meno smargiasso del solito e più... soddisfatto ed allegro. Forse lievemente brilla. Noto la ragazza «Yo!» esclamo alzando una mano. Faccio per superarla ma mi blocco accostandomi allo stipite della porta dello spogliatoio guardando la ragazza «Sembri su di giri Mina, ti è successo qualcosa di bello?» parlando con lei con una confidenza che di certo non mi ha mai dato. - Tutti
  17. SIGNORI L'AVEVO DETTO! L'avevo detto che prima di pagina 30 non ci saremmo arrivati! HERE WE GO! Scherzi a parte... trenta pagine di introduzione è da record!
  18. «Oh... divertente...» commenta, con il tono di chi non ti crede ma che non ha alcun interesse nell'approfondire la faccenda. «Comunque no, e no. Il Dromo è grande e non saprei dove andare a cercarlo. Inoltre non faccio parte della comunità, sono qui da un po' ma non sembrano molto intenzionati ad accogliermi amorevolmente...» commenta facendo spallucce. Si scola la latta e si volta verso il letto «Carina la tua amichetta comunque... peccato che... beh, ci siamo capiti...»
  19. «Ma non puoi neanche pretendere che si chinino a baciare i tuoi piedi. Non con i vostri... trascorsi...» poi sghignazza come se trovasse molto divertente la parola scelta. Alza un sopracciglio alla tua domanda «Potrei. Perché ti interessa? Cosa c'è? Ti è sfuggito in passato ed ora sei qui per finire il lavoro?»

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