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Dragons´ Lair

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Zellos

Circolo degli Antichi
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  1. Accedete in uno dei magazzini. All'interno c'è una catena di montaggio che continua a muoversi. Alcuni agglomerati di metallo si spostano sui rulli, venendo processati e sminuzzati. Sembra che stiano cercando di ottenere platino ed oro dai residui e dalla spazzatura: pezzi di computer, prevalentemente. L'intera struttura appare meccanizzata. Da un'altra porta, che da verso l'interno del grosso magazzino, esce un uomo: vestito di una salopette di jeans sporca di olio e morchia, una maglia a maniche lunghe. Grossi guanti da saldatore (che accompagnano anche la maschera), scarpe anti-infortunistica. Nella sinistra porta una saldatrice e nella destra la bombola. «Che volete? Non intrattengo...ospiti...di solito.» la voce meccanica dell'ingresso è la sua: il citofono non la ha molto cambiata, a dire il vero.
  2. Gorald Geren d’Carshai <<Ho controllato il perimetro per vedere se ci fossero altre di quelle creature feline che avevamo trovato prima, oppure altri di quegli xeno all’esterno.>> dico ad Omar << Appena ho sentito il rumore della vostra schermaglia mi sono precipitato. Non avevo pensato, e me ne scuso, dell’ingente altezza del mulino.>> dico facendo un leggero inchino. Il tono è forse per la prima volta meno “da prete” e più vivo. <<Il tecnoprete? Non credo mi abbia seguito, non ho sentito passi rumorosi come i miei dietro di me.>>
  3. Eibos <<Non è tanto per l’oro, ma per la...>> ed il guerriero con l’elmo fece puff <<...sfida.>> Rimango in silenzio, guardandomi intorno, per vedere se riesco ad udire alcun passo o qualcosa. Sembra essersi volatilizzato nel nulla, così. Mi guardo a destra ed a sinistra...inizio ad essere fortemente deluso. Questa giornata è sicuramente disgraziata dalla sfortuna. Inizio ad emettere un ringhio di frustrazione ed insoddisfazione, le labbra increspate in una smorfia che si fa sempre più irata ed insoddisfatta.
  4. Ajand Fundar <<Non so se la mia curiosità sia inopportuna: avete detto di aver mappe politiche inattendibili, perché? Non avete grande conoscenza dei popoli lontani da voi per via delle loro barbarie?>> domanda Mosis, inarcando un sopracciglio e lisciandosi il mento. <<Inoltre, a ben pensarci, potreste parlarmi del vostro popolo? Non vorrei in caso infrangere alcun tabù culturale con voi. Proveniamo da un’altra epoca, un altro mondo...non sappiamo neppure quanto un regno possa esser grande, oggi. Sulla terra una media-piccola città conteneva anche un milione di abitanti...>>
  5. Ajand Fundar <<Sono lieto che siamo riusciti a trovare individui che rimembrino come il viaggio della Visnù fosse un viaggio per creare una Umanità migliore, su alti principi.>> dice Mosis con un sorriso quasi paterno. <<Sarebbe possibile per voi inviarci le mappe dei luoghi da voi cartografato: potrebbero esserci di grande aiuto per comprendere meglio dove si trovino i barbari di cui parlate per essere all’erta contro tali nemici insidiosi. In futuro, qualora vogliate, sarei felice di reiterare un incontro simile a questo, od anche di persona.>> Per tutti nel Canale Privato
  6. Arthorius Theos Azuj Sera
  7. Quando usate il trucco della corda, scoprite qualcosa di incredibile: a differenza delle normalità, il luogo è... immenso. E tremendamente freddo. Siete in mezzo ad una bufera di neve ed intorno a voi si vedono soltanto, in lontananza, alberi. Vicino però al luogo da dove siete arrivati ( un foro ghiacciato nel suolo da cui si intravede la corda che scende verso il deserto) si intravede una casa che si regge su quelle che sono zampe da gallina. La casa al suo interno ha un visibilissimo fuoco acceso, in un bel camino. Quando siete arrivati, la casa vi “ha guardato” un istante e poi si è inginocchiata. Sembra che abbiate libero accesso. Il portico è sgombro, anche se alcuni gatti sono sdraiati comodamente sopra di esso, appisolati sembra. Dall’interno non sembra provenire alcun suono a parte quello di una pignatta che ribolle.
  8. Kale Arkam <<Bell’idea, cap! Così almeno si divertiranno un po’ a rimetterlo apposto!>> dico sghignazzando un poco sotto i baffi ( che non ho). Quando le casse dei tesori sono aperte, mi si illuminano gli occhi. <<Ah, che gioia! È sempre bello vedere tutto questo ben degl’Anziani!>>col sorriso sulle labbra a seimila denti, mi metto poi a guardarmi un attimo intorno. <<Uhm...vediamo un poco che hanno di pezzi di ricambio...>>
  9. @PietroD Nella battaglia
  10. Eibos Mi allontano dalla carrozza, avvicinandomi al ponte senza dare le spalle al mio prossimo avversario. Lo osservo attentamente, per cercare di comprenderlo al meglio. <<Questo è il mio ponte. Lo si supera solo in due modi: con l’oro o con l’acciaio. Vuoi sfidarmi, uomo?>> gli domando, mentre mi concentro un istante, mentre una luce nerastra esce dall’armatura e mi potenzio. Il corpo mi si ingrandisce leggermente e la mia postura si modifica leggermente, ingobbendosi. Il volto e l’elmo assumono una forma leggermente più lupina, allungandosi.
  11. Ajand Fundar C’è uno scambio di sguardi lungo almeno dieci secondi fra Mosis ed Ajand. <<Non sappiamo neanche noi il motivo del nostro risveglio tardivo. Siamo compiaciuti di sapere che quantomeno la Prima Sezione ed i suoi figli abbiano prosperato. Per noi è come vedere dei nipoti da lungo perduti...sopravvissuti con le loro forze. Siamo fieri di ciò che vediamo.>> dice Mosis con un sorriso al rappresentante dei “figli” della Prima. <<Non avete mappato...esplorato l’intero globo?>>
  12. C’è un lungo momento di pausa, Prima che il cancello inizi a muoversi con uno stridio metallico ed una luce che si accende, come per avvisare della possibilità di passaggio di un camion. Quando guardate all’interno, la porta di un magazzino si apre. All’interno della struttura ( diversi edifici/garage/magazzini) non sembra esserci nessuno. L’unica area aperta è quel magazine che, all’interno, sembra avere un sistema di stoccaggio di materiali ferrosi in funzione.
  13. @Ian Morgenvelt La situazione continua ad essere confusionaria: la nebbia si spande sempre di più, mentre la pioggia sembra aumentare di intensità. Non che al prodotto alchemico sembri interessare: continua a bruciare ed aumenta sempre più di intensità nonostante l’acqua. Juliano prova a correre contro il cavaliere...e come il suo confratello, rimbalza malamente in una forza invisibile. @Plettro Gli asmodeussiani rinnovano il loro attacco, ma vengono respinti di nuovo dai misteriosi campi di forza dei cavalieri. <<Otnauq ic etettem?!Li opmac non àrerud!!!>> grida il cavaliere che è stato caricato da Juliano, con voce gracchiante e probabilmente femminile. La piccola sacrificando sembra cadere dalla pira, per poi stare a mezz’aria, subito seguita dal fratello. Uno degli Asmodeussiani emette un grido, indicando i due ragazzi non più sulla pira, mentre l’altro appoggia a terra l’arma a due mani ed estrae il simbolo sacro. <<Non porterete via il sacrificio per Asmodeus, cani bugiardi!!!>> Jasmine riesce a muoversi nella folla fino a giungere, finalmente, alle pire. Sinistrari è a portata di un’altra camminata e, se ha fortuna, di un urlo. Il vescovo si mette a salmodiare a voce alta, agitando le mani nel lancio di un incantesimo, mentre in cielo per un istante si accende un simbolo di Asmodeus di fiamme sopra le due pire...ma la sua attenzione viene distolta dall’ambasciatore e l’incantesimo perde di intensità. Ma non se ne va. Sinistrari ha oggettivamente e visibilmente smesso di lanciare l’incantesimo, perso nel fiume di chiacchiere dell’ambasciatore, eppure il pentacolo in cielo non svanisce, brulicante di energie negative e fiamme nere e rosse.
  14. Arthorius Theos Azuj Rincasando
  15. Padre Roife Descrizione Rimango incuriosito dalla risposta di Nicolai. Più flessibile? Uhm... Quando arriva il Carnefice, per un istante lo osservo attentamente, poi gli sorrido. <<Onorevole Carnefice, benvenuto fra noi.>> faccio un leggero inchino alla sua presenza. <<Sono Padre Roife.>> Ascolto i commenti di tutti, prima di riflettere un istante. <<È possibile che uno di costoro ieri sera sia venuto alla mia cappella...e che sia già preda della bestialità.>> estraggo la piccola fiala che ho con me. <<Ho trovato questo oggi, in una delle celle della cappella, insieme a dei ciuffi di pelo ed un cuscino squartato per rubarne l’interno...per camuffarsi direi.>>
  16. La confusione che può nascere in una piazza sotto un diluvio non è niente quando aggiungi alla piazza l’attacco di due cavalieri delle fate. Aggiungete un gruppo di chierici di una divinità oltranzista e militare come il clero di Asmodeus, l’apparizione di una forte e tremenda nebbia mentre la pioggia continua a scrosciare ininterrottamente e la folla in preda al panico e più o meno si sarà al livello della confusione scoppiata, visto anche le urla di almeno due cariche pubbliche nel bel mezzo della confusione. Fra eptarchi nella folla, cavalieri armati di cattive intenzioni ( forse), urla e strepiti, nessuno riesce più a capirci nulla ed, specialmente per una persona, ( anche se accompagnata da una tigre) è persino difficile anche solo affrontare i metri necessari per raggiungere la pira sacrificale. Rimasti sugli spalti d’onore, Sinistrari e l’ambasciatore sembrano discutere animatamente, finché Sinistrari non gli da uno spintone, urlando qualcosa sulla fede che però si perde nel rumore. Jasmine inizia ad attraversare la piazza, ma è la più distante al momento, essendosene andata via poco prima ed adesso è in parte ostacolata dalla folla nel panico. Sembra però che dei ragazzini stiano aiutando ( iniziando almeno) a far uscire la gente dalla piazza. La sua voce si perde comunque nel diluvio. Gadriel e Valena si avvicinano a spron battuto ( nonostante siano a piedi) insieme all’eptarca Juliano, che sbraita verso i sacerdoti asmodeussiani, che sentono quanto basta: non sono fate ma golem di qualche genere. Essendo assai vicini, riescono a giungere nei dintorni delle pire ed entrambi notano che le corde dei ragazzi si stanno sciogliendo da sole ( o forse qualcuno sta sciogliendole, delle piccole silhouette sembrano intravedersi, forse) ma i sacerdoti, concentrati su cavalli e cavalieri, non sembrano notarle: uno attacca uno dei cavalieri, od almeno ci prova: fa per caricarlo, ma viene sbalzato all’indietro; un altro viene raggiunto dalla lancia da cavaliere e sbalzato all’indietro da una specie di scarica elettrica. Un po’ lontano da tutta la confusione è Koen, che sta parlando con uno dei ragazzi. Per tutti:
  17. Kale Arkam <<Bella pensata Snargle!>> mi ritrovo a dire, prima di rendermi conto che non può sentirmi. Gli faccio un cenno di assenso, un “ok” esagerato con la mano. <<Su gentaglia, fatevi radunare senza rompere troppo le scatole!>> grido agli altri, facendo cenno.
  18. Eibos Adesso sicuramente si sta meglio. Osservo un attimo se i cavalli sono o meno morti, perché in caso li libererei, anche se credo che la carrozza abbia avuto la meglio su di loro, nello schianto e nella confusione. Mi faccio apparire una spada a due mani nella mano, mentre del fumo nerastro ed una luce rossastra mi si sprigiona dalla mano. Sospiro. <<Uhmpf...>> sbuffo mentre arrivo a lato del carro, colpendo con lo spadone do qualche colpo al lato della carrozza. <<C’è qualcuno di vivo?>>
  19. Ajand Fundar Un lieve istante di silenzio. Anche qualcosa di più. Mosis sorride ad Al Ashub. <<No, no. La sezione III è giunta allo stesso momento delle altre, venti secoli fa. Ognuna allo stesso tempo, ognuna con differente compito.>> dice col sorriso, lasciando un seme di dubbio ad Al Ashub su quale sia il compito. <<Ricordate di quale siete discendenti, voi?>>
  20. @Redik, @Plettro, @Ghal Maraz, @Organo84, @Ian Morgenvelt, @Cronos89, @Pippomaster92 Uscite dalla “casa”, lasciando la melma da sola, che vi attenderà li. I due figuri che avete incontrato vi salutano: non intendono rischiare un combattimento e preferiscono dirigersi di nuovo al piano inferiore, nel laboratorio/biblioteca. Il demilich si è messo nuovamente a dormire su un tavolo, quindi se voleste potreste portarlo persino via... Quando uscite, siete abbastanza fortunato: il non morto su biga è distante, anche se sentite il rumore del cavallo che arriva al galoppo, oltre al rumore del suo veicolo, le ruote falcate di pesante metallo che sbattono sul pavimento in parte d’oro ed in parte di pietra. @tutti
  21. Io a questo punto signori, abbandonerei, visto che non c’è più vita. Ciao!!!
  22. Una delle telecamere fa un rumore di ingranaggi a scatto. <<Perché...siete qui? E sopratutto così... dichiarativi, se mi sono spiegato.>> dice la voce meccanica dal citofono. <<Che cosa volete? Avevo rapporti con solo uno di voi, ma non credo lo conosciate o stareste usando la parola d’ordine.>> Intorno, tutto tace e nulla di particolare si vede o percepisce.
  23. Arthorius Theos Azuj Nella notte
  24. Arthorius Theos Azuj Al chiaro di luna

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