Zellos

Kale Arkam Alla riscossa rumorosa

Ealadha Dar Marcades «Non mi sentirei affatto in pace con me stesso se sapessi la mia città in un tale pericolo. Inoltre, non mi sentirei in pace con me stesso nemmeno a sapervi in pericolo, per quanto siete avventurieri sicuramente più esperti in simili questioni rispetto a me.» dico con un leggero sorrisetto.

Osymannoch l'Inatteso «Forse piuttosto che Guardiani sarebbe stato adatto Vendicatori, visto che è assai probabile che se non ci sbrighiamo, ci sarà più da vendicare che da proteggere...» disse atono il lich in risposta ai vaneggiamenti dei demoni. Creature troppo caotiche per i suoi gusti, trovò abbastanza incomprensibile la loro presenza. Probabilmente desiderano godersi il caos dalla prima fila... si ritrovò a pensare qualche istante, prima di voltarsi a vedere il Demilich e la sua portatrice. Lo incuriosivano, ma non lo diede a vedere. Non riusciva a capire quanto avrebbe potuto mancargli la fisicità, per divenire ancora più potente. Ma gli serviva davvero altro potere? Eppure sono giunto qui in compagnia di costoro per indagare sulla possibilità di divenire più potente in compagnia di altre persone, piuttosto che con lo studio e l'eremitaggio. L'arrivo della strana elfa con la seguito le curiose creature (il delfino dorato doveva essere chiaramente malvagio come la sua specie) aumentò ancora di più la sua curiosità ed interesse. Così come coloro giunti dal Reame Imponderabile: già il nome lo lasciava con un immane interesse. Fece un leggero cenno di saluto innanzi ai ragni planari ed alla regina di Ardentia. In compenso, sollevò le orbite vitree al cielo quando vide il patto silvano. Cosa ci facessero lì per lui era un mistero. «Almeno qui non sono giunti a svegliare calamità naturali...» si ritrovò a dire con tono assai basso e lievemente infastidito all'apparizione dei druidi e delle bestie. «Osymannoch l'Inatteso. Null'altro che un interessato a polverosi tomi e conoscenze antiche. Se proibite anche meglio: ne aumentano di certo l'interesse.»

Ajand Fundar «Oh, incontratelo, incontratelo. Almeno potremmo prendere le misure per il prossimo colloquio. Mi piange il cuore che nessuno di voi abbia un impianto per poter vedere battito cardiaco o registratori del flusso vocale in diretta.» dice Mosis con un leggero sospiro, guardando un attimo di nuovo l'immagine. «Per quale motivo hanno accumulato quegli oggetti di fronte a voi? Volete domandarglielo oppure no?»

Thorn Penwyrn Una fuga precipitosa, non c’è che dire... mi ritrovo a pensare, guardandomi intorno mentre iniziano una fuga a gambe levate con la fluidità di gatti o ratti. Più ratti...ma si sa chi è cibo per gatti... mi ritrovo a pensare, mentre cerco con la coda dell’occhio ( e dell’orecchio) il mio buon difensore d’acciaio. Se ne fermasse uno, non sarebbe sarebbe stato un viaggio totalmente inutile.

Gorald Geren d’Carshai <<Sono assai curioso di sapere se abbiamo trovato una attività secondaria o qualcosa di importante. È assai probabile che in realtà la EH abbia attività sul resto del pianeta ed in caso la situazione sarà assai più complicata.>> mi ritrovo a pensare, guardandomi un poco intorno.

Ealadha Dar Marcades <<Starei alla taverna...>> inizio a spiegare quale taverna sia e dove <<...sperando non ci sia confusione od isterie notturne o mattutine.>> sono un po’ preoccupato, ma cerco di dissimularlo con un sorriso. <<Nessun problema per trovarsi domani mattina al sorgere del sole.>>

Osymannoch l’Inatteso La risposta del buon cavaliere si rivela essere...un misto fra stupida, triste e nell’antico baatoriano, cringe. Stava per rispondergli, ma evitò, non aveva abbastanza fiato in corpo per mettergli sale in zucca. @all’anfiteatro

Arthorius Theos Azuj A Teatro @covo

Thorn Penwyrm <<Il fabbro plasma le sue armi con diversi passaggi, temprandoli nel fuoco. Pensate di essere più potenti del fuoco di Gond? O di non essere indegni, pronti ad essere scagliato via come scorie, se alzaste la mano contro di noi?>> li osservo tutti, uno ad uno. <<Mi sembra una prova assai sciocca da fare.>>

Osymannoch l’Inatteso Fece un leggero inchino nei confronti del piccoso cavaliere. Non aveva granché interesse nei confronti di simili questioni, a dire il vero. Ascoltò attentamente le parole sia dei cavalieri dai destrieri ciechi, sia degli elfi ( dal sesso ignoto). <<Verrei anche io all’anfiteatro, presenza o meno del felino. Qualcuno è impaurito da tali creature?>>

Ealadha Dar Marcades <<In caso, se c’è bisogno di aiuto, io posso rimanere qui...sempre che non abbiate bisogno voi: non ho ben capito questa grande minaccia di licantropi in città, ma possiedo armi magiche so combatterci... e posso prestarvene una. Però non è una balestra, ma una spada.>> dico facendomi leggermente pensieroso mentre lo dico. Anche se in realtà è più la curiosità di combattere contro una simile creatura, che altro.

Gorald Geren d’Carshai <<Uff...dovremmo trovare un posto dove dormire. E come sempre stare attenti a come trasportare con noi il nostro denaro. Credo che i ladri qui siano assai comuni...>> mi trovo quasi a sibilare, prima di guardarmi intorno un po’ inquisitorio.

Kale Arkam @con gli altri

Ajand Fundar Mi viene un poco da ridere, pensando al fatto che in famiglia le teste calde e le decisioni istintive sono nel sangue. Se Mosis fosse stato nella sua usuale postazione, starebbe già urlando e spaccando tutto. Ma è davanti a tutti e gli tocca ingoiare rospi e anche grossi. <<Per qualcosa di simile, saremmo lieti di incontrarci con qualcosa di più di una delegazione di primo contatto. Questo senza considerare che la Sezione III non ha deciso di accettare...non ancora. Quindi, faremo volentieri un altro viaggio con un altro mezzo, in caso...>> dice quasi atono Mosis.

@cenetta a tre

Thorn Penwyrm Cerco di rimanere serio, anche se la sequela di attributi alle feste di Gond si meriterebbe una bella risata. Mentalmente intanto richiamo il mio “gatto” protettore. <<Più che smembrare avrei detto schiacciare, spappolare o ustionare. Ma il senso alla fine è il medesimo: le condanne del clero passano per il fuoco della forgia o fra martello ed incudine. E buttare acqua sulle ustioni è qualcosa di terribile, quello sfrigolio...>>

Osymannoch l’Inatteso Giunsero nel vuoto, in un luogo però non accogliente come il lontano ed ormai morto piano invaso dall’energia negativa. Peccato...si ritrovò a pensare, prima di emettere un finto sospiro. L’arrivo della cieca e sporca cavalleria gli diede da pensare, così come anche i loro particolari modi. Si lisciò il mento un istante, prima di rispondere. <<Non preoccupatevi, Pugni di Ferro. Veniamo in pace, alla ricerca dei Filosofi di Arithmea, dopo aver superato l’Ordalia della Sfera. Dobbiamo parlare con loro ed è assai probabile che dopo aver risolto questa questione della massima importanza ce ne andremo per la nostra strada...per quanto la vostra città mi appaia magnifica e mi incuriosisca molto. La mia intera esistenza è dedicata alla ricerca della conoscenza e visitare questi luoghi è una immensa fonte di conoscenze.>> rimase in silenzio un istante, prima di sentire il carico di simpatia dei loro sguardi. <<Se la mia vista vi risulta sgradevole, posso coprirla con un incanto. Non sono solito insultare coloro che mi ospitano.>>

Osymannoch l’Inatteso <<Credo che ci incontreremo la...>> mormorò guardando prima Sophie e poi Celeste, che al momento era la loro carrozza planare: si aspettava che avrebbe voluto condurli personalmente visto la grande fiducia che sentiva per i drow. Non che lui ne avesse tanta di più, anzi. <<Direi che è il caso di partire immediatamente. Ci pensi tu, Celeste?>>

Ach’eron de Plano Alle parole dello skitari, si voltò verso la sorella, come se dovesse fargli una domanda...che rimase inespressa. Per un istante. <<Aspettiamo il vostro...accompagnatore?>>

L’arcidruido emette un verso di disprezzo misto a degli schiocchi, prima di trasformarsi in una enorme mantide ed andarsene, portandosi dietro il grosso sacco. Gli altri membri sopravvissuti bevono alcune pozioni ed iniziano a trasformarsi in lupo, prima di andarsene. Rimasti soltanto voi, vi preparate a partire di buona lena quando iniziate a sentire rumori nella foresta e canti orribili alzarsi dal buio. Partite con la chiatta e tutti vedete, quando ormai siete distanti, degli uomini in armatura giungere a ciò che rimane del vostro campobase e fermarsi sul limitare dell’acqua. Rimangono fermi e silenziosi li, ad osservarvi andar via. @tutti

Ealadha Dar Marcades <<Non mi sento sicuramente come un conservatore nel cuore, anzi...si può dire che io sia l’opposto, avendo scelto il viaggio e l’avventura...>> faccio una risata, grattandomi un poco la nuca <<...ma non posso non notare che i gran cambiamenti per adesso mi sembrano soltanto...una vendetta bella e buona. Tutti i nobili ed i mercanti in carcere, senza distinguere i buoni dai cattivi non mi sembra un buon inizio per la nuova città che i coltelli vogliono. Finiremo sul libro nero di ogni città del continente.>>

Osymannoch l’Inatteso <<Evidentemente deve essere ciò che è successo ai vrock...questo...>> disse osservando la sfera, attentamente. <<Ciò che può essere fatto, non è sempre ciò che deve essere fatto. Ucciderci non porterebbe a niente per i tuoi creatori. Siamo qui per parlare con loro.>> Strinse leggermente la verga. Avrebbe provato ad allontanarsi prima di utilizzare la magia. Non si sa mai... @master

Ealadha Dar Marcades <<Sarò forse io estremista, ma temo che sia i vecchi che i nuovi signori della città amino sentire solo la loro voce o di quelli come loro, piuttosto che cercare una...armonia di vedute che integri anche il diverso. Solo oggi ho visto che due taverne sono diventate alloggi per i poveri senza che nessuno debba pagare o restituire alcunché ai tavernieri proprietari.>> dico facendo spallucce. <<È giustissimo far qualcosa per coloro che non sono in grado di procacciarsi il pane, ma non ai danni di altri.>>

Kale Arkam @nel veicolo