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Krakazoom

Circolo degli Antichi
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  1. Krakazoom

    Incredibile!

    Beh, aveva un budget ridicolo: infatti, per risparmiare, si svolgeva soprattutto sulla Terra, e solo in minima parte su Eternia. Però aveva tre cose buone: 1) i costumi disegnati da Moebius; 2) Frank Langella che, secondo me, era uno Skeletor efficacissimo; 3) Courtney Cox, giovanissima e ancora lontana dai fasti di Friends!
  2. Krakazoom

    Incredibile!

    Hai mai pensato a venderli? In Italia il mercato dei collezionisti di action figure non è florido come in America, ma qualche soldo dovresti ricavarlo comunque. Prova a portare la tua vecchia collezione a qualche fiera, tipo la Comiconvention che si terrà questo weekend al Quark Hotel di Milano (a proposito, ci sarò anch'io): qualche standista disposto a fare affari lo trovi di sicuro. A proposito: non so se siano cifre esagerate, ma ho letto che nel periodo di massima popolarità, cioé a metà degli anni '80, intorno ai giocattoli di He Man e i Dominatori dell'Universo ruotava un giro d'affari di, gulp!, quattrocento milioni di dollari! Possibile?
  3. Krakazoom

    Incredibile!

    Ne ho visto solo qualche sequenza, ma a me non sembra malaccio. Graficamente è notevole. Un po' mi dispiace che abbiano cambiato la pettinatura di He Man: certo, così è più fico, ma il mitico taglio da paggetto medioevale era un must!
  4. Krakazoom

    Incredibile!

    Era un'ambientazione un po' alla Flash Gordon, (volutamente?) dozzinale: la presenza di tecnologie fantascientifiche conviveva con l'esistenza della magia e non impediva ai protagonisti di affrontarsi all'arma bianca. Ricordo che, lungi dal contestare tutte quelle incongruenze, ne godevo immensamente; anzi, erano il bello di quel cartone. Certo, l'animazione lasciava spesso a desiderare: molte sequenze venivano riutilizzate identiche in parecchi episodi. Però, questa è la cosa importante, in media le sceneggiature erano molto belle: alcune le scriveva Straczynski, quello che poi avrebbe creato serie di culto (in America) come Babylon 5 e Jeremiah. Ho letto da qualche parte che He Man è nato come un compromesso tra Conan il Barbaro e Luke Skywalker.
  5. Davvero? A me sembra che tra i giovani, soprattutto i giovanissimi, sia il genere più popolare in assoluto. D'altronde i dati di vendita dei vari Harry Potter parlano chiaro. Io credo, piuttosto, che i nostri romanzieri guardino con sufficienza al fantasy per una questione di snobismo. Ma d'altronde guardano con sufficienza a tutti i generi, a parte il giallo, che viene considerato più nobile degli altri; esiste forse un filone di narrativa horror italiana? O uno fantascientifico? Ma il bello della letteratura, rispetto agli altri media, è proprio che costa meno. Cioé, per quanto possa essere costoso stampare e distribuire un romanzo, lo è sicuramente meno che produrre e distribuire un film. Per questo mi stupisce che le case editrici italiane non provino nemmeno a sfruttare il successo del genere. Eppure i pochi esperimenti a tema sono andati a buon fine; vedi, appunto, la trilogia della Troisi, che a quanto mi risulta ha venduto abbastanza, pur non essendo neppure un granché.
  6. Krakazoom

    Incredibile!

    Non ci posso credere: la serie a cartoni animati che ha segnato maggiormente la mia infanzia sta per diventare un film! Cioé, era già diventata un film negli anni '80, ma il risultato, come dire, non era dei più entusiasmanti... Stavolta, invece, il regista è una garanzia di qualità: John Woo, quello di Face/Off, Mission: Impossible 2 e Paycheck! Tutti i dettagli noti, quindi quasi niente, li trovate qui. E speriamo che stavolta, grazie ai prodigi della grafica digitale, ci sia anche lui...
  7. Il genere fantasy, come quasi tutti i generi, non è particolarmente amato dai nostri romanzieri e, a proposito, sarebbe interessante dibattere del perché. Ma l'argomento del quale volevo discutere, chiedo scusa se fosse già stato affrontato, è un altro: avete letto e conoscete le Cronache del Mondo Emerso, di Licia Troisi? Per chi non lo sapesse, si tratta di una trilogia fantasy scritta da una ragazza romana, che se non erro ha avuto un certo successo. Cosa ne pensate? Io ho letto il primo dei tre romanzi e, lo dico sinceramente, mi è sembrato pessimo, ma non escludo che dipenda dalla mia scarsa competenza in materia; non ho mai letto neanche Il Signore degli Anelli, che è come dire che mi manca l'ABC!
  8. Mi capita spesso di rileggere brevi passaggi che mi hanno colpito. Raramente rileggo libri interi e, strano a dirsi, quasi mai si tratta di quelli che mi sono piaciuti di più.
  9. Krakazoom

    Tunnel & Troll (T&T)

    La lista delle armi era impressionante, senza paragoni nella storia dei giochi di ruolo, e non è un caso che molti ricordino Tunnels & Trolls solo per quella. Quanto alla lista delle razze, anch'essa chilometrica, in realtà si limitava a suggerire i vari moltiplicatori delle caratteristiche per ogni razza; ad esempio, ricordo che i folletti avevano l'Abilità raddoppiata, i troll la Forza triplicata e così via. Però non c'era alcuna descrizione specifica di ogni razza, delle sue capacità speciali e della sua cultura. Questo a me piaceva, perché lasciava libertà totale al Master e ai giocatori, ma non credo che fosse una cosa voluta. Semplicemente, penso si trattasse di una mancanza del manuale. Ma anche legare l'uso della magia al punteggio di Forza... Cos'è che ti piaceva, il sistema di regole o quello di combattimento? Perché io ricordo che il sistema di combattimento era sì, semplice (ogni fazione lanciava un certo numero di dadi, sommava i suoi extra e chi faceva il totale più alto infliggeva la differenza agli avversari), ma non privo di pecche, proprio per questa sua semplicità. Ad esempio, non c'era nessuna suspance: chi vinceva il primo assalto, nove volte su dieci vinceva anche il combattimento. Nonostante ciò, se le forze in campo erano almeno lontanamente equilibrate, bisognava combattere per decine di turni prima che il combattimento finisse. Quando poi si arrivava a un certo livello e si cominciava a combattere contro mostri che tiravano dieci o più dadi, apriti cielo! Ogni scontro si protraeva per ore. Neanche qui è arrivata: ne ho intravisto una copia secoli fa, ma mi pare che fosse in lingua originale, e comunque è sparita subito.
  10. Krakazoom

    The Island

    Io mi sono divertito. Non andate a vederlo pensando di trovarvi davanti a chissà quale apologo sul potere della scienza e sui rischi dell'eugenetica; al di là di qualche nanosecondo nel quale si ha l'impressione che certi argomenti stiano per essere approfonditi, non è né più né meno che un film d'azione. Però, appunto, divertente. Quanto alle puntualizzazioni su cosa sia plausibile e cosa no, è un esercizio che mi sembra assurdo in riferimento al cinema in generale e a questo tipo di cinema in particolare. Lo lascio senza rimorsi agli spettatori - ragionieri, categoria alla quale, per fortuna, non appartengo.
  11. Per quanto riguarda telefilm, sitcom e fiction televisive siamo indietro anni luce non solo rispetto agli USA, che tutto sommato sarebbe comprensibile, ma anche a paesi europei quali la Gran Bretagna, la Germania e perfino la Spagna. Solo i francesi, forse, sono messi peggio di noi. I motivi sono numerosi: non ultimo il fatto che viviamo in uno dei paesi più timidamente conformisti del mondo civile. Da noi è impensabile mettere in scena qualsiasi argomento che odora anche solo alla lontana di tabù. Esempio: la storia di Gabrielle Solis, che in Desperate Housewives tradisce il marito con un ragazzino minorenne, in una serie italiana non sarebbe mai e poi mai passata. Credetemi, lavoro nel ramo.
  12. Appunto: un film dovrebbe essere qualcosa di diverso da un libro. Nel caso specifico, invece, personalmente ho avuto l'impressione che il film avesse dei ritmi troppo letterari; come se Jackson, intimorito dalla statura dell'opera sulla quale stava lavorando, si fosse preoccupato più di rimanere fedele fin nelle virgole al romanzo che di realizzare un prodotto godibile. Il risultato, di sicuro, ha fatto la gioia degli adoratori di Tolkien, che se la saranno spassata un mondo a riconoscere ogni singolo filo d'erba della Terra di Mezzo. Ma sul fatto che sia un capolavoro, beh, su questo c'è molto di cui discutere. Ciò detto, è mia opinione che la qualità della saga cresca di pari passo coi vari capitoli. Il primo, come ho scritto qui, mi è sembrato noiosissimo; il secondo, interessante; il terzo, appassionante e divertente.
  13. Un gran film, secondo me. Quando gli effetti speciali sono al servizio di una trama veramente adulta. (A rischio di farmi trafiggere dagli strali delle orde tolkieniane che popolano questo Forum, dirò che l'ho trovato molto più sentito, divertente e, in una parola, bello della trilogia di Frodo & Co., a mio giudizio un po' imbalsamata e rigidina. Ehi, non c'è un size più piccolo di questo? Sono coraggioso, ma anche il mio coraggio ha dei limiti)
  14. Com'è che dite voi giovani? Quoto? Una serie spettacolare che mischia commedia, dramma e mistero, in un modo al quale la casalinga italiana, televisivamente maleducata da anni di marescialli Rocca, non è avvezza. Per questo mi stupisco che la gente la guardi, benché la serie in sé strameriti. In Italia, ammesso che ci sia qualcuno in grado di scrivere una cosa del genere, non ci farebbero mai e poi mai portare sul piccolo schermo una serie così.
  15. Dimenticavo, parte seconda: The Punisher, che è il peggiore di tutti.
  16. Quindi tutti i film nei quali c'è una comunità Amish (che poi in questo caso non è neanche una comunità Amish, è un villaggio ottocentesco) sarebbero copiati da Witness? Come dire che tutti i film nei quali compare uno squalo sono copiati da Lo Squalo... Comincio a sospettare che non stiamo parlando dello stesso The Village. Ah, beh, allora è chiaro perché non ti è piaciuto: non l'hai capito. Perché?
  17. Quando li ho visti al cinema avevano esaltato da morire anche me, soprattutto Reloaded. Dopo averli rivisti una seconda volta in DVD li ho notevolmente ridimensionati; però continuo a non capire l'accanimento di molti nei loro confronti. Non saranno opere epocali ma restano comunque sopra la media del blockbuster americano, almeno nelle intenzioni.
  18. Ecco: questo, come e più di The Village, è un altro film bellissimo e incompreso. Un solo spunto di riflessione: i signs del titolo non sono, come si sarebbe portati a credere, i famosi cerchi nel grano...
  19. Quali? Ma soprattutto: esistono film che non sono fatti con pezzi di altri film? Tu pensa che per me è il contrario: l'idea di fondo, con tutte le implicazioni politiche e metaforiche del caso, è fortissima, mentre al limite è la realizzazione a non essere proprio all'altezza. Ecco, è per questo, secondo me, che a molti The Village non è piaciuto. Ci si aspettava un film horror, mentre The Village non solo non lo è, ma neanche vuole esserlo.
  20. Pensa che io, al contrario, lo inserirei tra i migliori visti nell'ultimo anno...
  21. In genere, nei film normali, c'è una prima parte dalla durata variabile tra i quindici e i trenta minuti nella quale vengono presentati i personaggi, l'ambientazione e le premesse; è la cosiddetta fase di setup. Questo, però, vale per i film che non vanno oltre le canoniche due ore di lunghezza. Ma la trilogia di Jackson è stata intesa fin dall'inizio come un unico film di nove ore e passa; ne consegue che La Compagnia dell'Anello è in realtà una fase di setup che dura tre ore! E può risultare sfiancante, per uno spettatore impreparato come me. Tuttavia capisco che i tolkienofili accaniti, che sono molti, si siano divertiti a riconoscere luoghi e personaggi, e a cogliere le numerose strizzatine d'occhio che, ahimé, erano fuori dalla portata di chi non ha letto Tolkien. Sicuro? Intendiamoci, io venero Villaggio a livello quasi religioso; ho visto tutti i suoi film (anche se sono sicuro che verrà ricordato, e giustamente, solo per la serie di Fantozzi) e ho perfino letto tutti i suoi libri, inclusa l'autobiografia. Però non credo che Christian De Sica sia un cattivo attore. Anzi, sono sicuro che avrebbe potuto fare cose degnissime, se solo gli fossero capitate le occasioni giuste; ma in Italia, purtroppo, siamo specializzati nello sprecare i talenti. Facendo un salto indietro di una generazione, vedansi i casi di Lino Banfi (che secondo me avrebbe avuto i numeri per fare qualcosa di buono, e invece ha interpretato solo brutti film) e Renzo Montagnani (un grande attore, che tolta la serie di Amici Miei è stato costretto a fare soltanto cagate). Anche Boldi si poteva sfruttare meglio, benché io lo giudichi comunque inferiore a De Sica. A proposito di De Sica: lui stesso ha provato a girare film con un minimo di spessore, tipo la commedia in costume Tre. C'è riuscito? Non si sa, nessuno è andato a vederli, 'sti film. E allora è inutile che ci lamentiamo dei vari Natali Sul Nilo: è quello che ci meritiamo. Per tutti, direi; tanto che ormai vengono attribuiti ai Vanzina soprattutto film girati da altri. E dire che i primissimi film vanziniani non erano neanche così brutti; il primo Vacanze di Natale, ad esempio, è di gran lunga più passabile dei suoi diecimila seguiti. Secondo me Big Fish è riuscito così bene proprio perché parte da presupposti perfettamente burtoniani; non è un film che racconta una storia, ma un insieme di brevi storielline che acquistano un senso unitario solo alla luce del finale. Il finale, il finale! Io mi sono messo a piangere, davanti a quel finale. Ero al cinema con una ragazza e non volevo fare la figura del frignone davanti a lei, ma non c'era verso di fermare il fiume in piena che mi sgorgava dai dotti lacrimali. Così ho raccontato alla mia accompagnatrice che ero stato operato agli occhi poco tempo prima e soffrivo ancora di irritanti lacrimazioni. (Che fossi stato operato agli occhi poco tempo prima era vero, ma che le lacrime dipendessero da quello era falsissimo; piangevo, appunto, perché Big Fish è commovente da morire. D'altronde, resti tra noi, io piango spesso al cinema; l'ultima volta mi è successo domenica scorsa, di fronte a Cinderella Man che, a proposito, vi consiglio) Poi, quando sono uscito dalla sala, sono scappato in bagno e mi sono sfogato, frignando come un bambino per un quarto d'ora. Per onestà devo aggiungere che alcuni lo considerano un cult.
  22. Dimenticavo: sono tra i pochi, non pochissimi, ai quali Sin City è sembrato una stupidaggine. Ok, l'effetto grafico del bianco e nero spruzzato di colore fa la sua figura per circa cinque minuti di proiezione; e poi? Il nulla. Caso più unico che raro di film che è riuscito a guastarmi con effetto retroattivo anche la lettura del fumetto. Dopo aver visto il film ho ripreso in mano gli albi e neanche quelli mi sembravano più granché.
  23. I film tratti da fumetti Marvel sono quasi tutti brutti. Eccezioni alla regola: i due Spiderman (soprattutto il secondo, che nel suo genere è un capolavoro), Blade 2 (uno dei più bei film d'azione degli ultimi anni) e Elektra (niente di speciale, ma almeno ha delle coreografie originali). Per il resto, Daredevil è al massimo un film mediocre; Hulk è pessimo; sugli altri due Blade stendiamo un velo pietoso; a me, poi, non sono piaciuti neanche i film sugli X-Men, squallidi e paratelevisivi. Non ho ancora visto Fantastic Four, e in genere non esprimo giudizi preventivi, ma stavolta ho un presentimento davvero brutto. Di norma i film tratti da fumetti della DC Comics sono un po' meglio, anche perché se ne girano di meno. Ok, i due Batman di Joel Schumacher sono di una bruttezza straordinaria, ma quelli di Tim Burton, benché io non li trovi eccezionali come si dice, li bilanciano a sufficienza. E a me Batman Begins è piaciuto da morire. Neanche Constantine è malaccio, peccato che sia in perenne bilico tra l'horror e lo pseudohorror per teenager alla Buffy. Se gli sceneggiatori avessero scelto con più decisione una delle due strade, sarebbe stato un gran film. E i fumetti di Alan Moore? From Hell - La Vera Storia di Jack lo Squartatore mi è piaciuto, soprattutto grazie a Ian Holm, che mette veramente i brividi; ma La Leggenda degli Uomini Straordinari è proprio bruttarello. Sono in produzione film tratti da Watchmen, universalmente considerato il più bel fumetto di tutti i tempi, e V For Vendetta, che sarà girato dai fratelli Wachowski, quelli di Matrix. Saranno cagate? O film epocali? O "solo" buoni film? Vedremo... Lo sapevate che anche Era Mio Padre (film algido e noiosetto, in my opinion) è tratto da una serie a fumetti?
  24. A quanto ne so io, si tratta di una leggenda metropolitana che lo stesso Lucas ha smentito a più riprese. Pare invece che la saga di Guerre Stellari debba continuare nella forma di una serie TV, ambientata tra l'Episodio III e l'Episodio IV.
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