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Krakazoom

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Krakazoom

  1. Krakazoom

    I Fantastici 4

    Effettivamente gli ultimissimi film con Schwarzenegger non erano un granché. Però Giorni Contati è da antologia dell'umorismo involontario, ammesso che fosse involontario. Scena cult: l'unico testimone di un caso d'omicidio, piantonato in ospedale, viene trovato crocefisso al soffitto con quattro bisturi. Il poliziotto che avrebbe dovuto proteggerlo si giustifica: "Lì dentro non è entrato nessuno! Si sarà suicidato!"
  2. Ho letto che in America Spongebob è stracult, non solo tra i bambini ma anche tra gli adulti, un po' come i Simpson. Chissà che anche qui... Quel che è certo è che la serie TV fa ridere.
  3. Krakazoom

    I Fantastici 4

    Sì, gli piacerebbe I film di Schwarzenegger, anche i peggiori (ma non dimentichiamoci che Schwarzy ha preso parte anche a delle pietre miliari del genere, come i primi due Terminator e Predator), erano girati perlomeno con un minimo di originalità e conditi con un po' di consapevole ironia (si veda il volutamente spassoso Commando). The Punisher, al contrario, è solo un film sciatto, scritto da cani, con un protagonista che somiglia a Christopher Lambert e non a caso è altrettanto moscetto e inespressivo. Ho letto che, per motivi di budget, è stato girato senza ripetere mai nessuna scena più di due volte: direi che si vede.
  4. Krakazoom

    I Fantastici 4

    Ecco, appunto: è un film davanti al quale si può solo piangere o ridere. I fan della serie a fumetti piangono, tutti gli altri ridono.
  5. Personalmente non mi ha entusiasmato. Ok, sul piano grafico è una libidine, e d'altronde è Miyazaki. Però mi è sembrato che la storia procedesse un po' a casaccio, e che molti dettagli ed episodi fossero lì solo per riempire dei vuoti. Non escludo, è ovvio, che sia stato io a non capire. Anzi, sento che è proprio così. Resta però il fatto che in più occasioni, durante la visione, il livello del mio coinvolgimento è andato scemando. Howl's Moving Castle m'è parso un film in grado di suscitare più fredda ammirazione che sincero interesse. La Città Incantata mi era piaciuto molto di più.
  6. Krakazoom

    I Fantastici 4

    Guardati The Punisher: Hulk, all'improvviso, ti sembrerà un capolavoro.
  7. Krakazoom

    I Fantastici 4

    Io sono un lettore accanito del fumetto da alcuni anni. Domani sera vado a vedere il film. Vi farò sapere se è fedele alla serie originale, anche se in fondo penso che non sia poi tanto importante; ciò che conta è che il film sia un buon film, e basta.
  8. Krakazoom

    X-Men

    Le ultimissime storie non mi piacciono, ma le penultime (per intenderci, quelle scritte da quel genio che è Grant Morrison) a mio modesto avviso sono state le migliori nella storia degli X-Men. Molto meglio anche di quelle del, sempre a mio avviso, sopravvalutato Chris Claremont.
  9. L'ho visto ieri sera, o per meglio dire ieri notte. Non sapevo nemmeno che esistesse, lo spettacolo dell'una. Non è un film particolarmente profondo o toccante, ma sul piano visivo e coreografico è una pacchia. Ve lo consiglio, anche se non è neanche lontanamente paragonabile a Big Fish; ma questo, forse, era scontato.
  10. Altri sequel all'altezza sono Superman 2 e tutti quelli di Mad Max. E mi dicono, anche se io non ho visto nessuno dei due, che Prima del Tramonto sia meglio di Prima dell'Alba. "Mito, come stai?" "Eh, non tanto bene..."
  11. Un sequel che, secondo molti, è superiore all'originale è La Famiglia Addams 2.
  12. A me il primo Resident Evil era, tutto sommato, piaciuto abbastanza; ma il secondo, per quanto mi riguarda, contende a The Punisher la palma di peggior film visto in sala nel 2004. Ho sentito dire che in certi paesi è stato proposto come alternativa alla pena di morte.
  13. Il Mito dice che tutti i sequel sono brutti, salvo rarissime eccezioni. Viene sfatato nel momento in cui salta fuori che le eccezioni non sono poi così rarissime, e mi sembra proprio che in questa sede... Certo, come Blade e Ti Presento i Miei... Se è un problema di quantità, basta continuare l'elenco. Aggiungo il settimo Nightmare, quello nel quale è tornato a dirigere Wes Craven. E la lista si allunga... Secondo me molti sequel sono brutti o mediocri solo perché molti film, in generale, sono brutti o mediocri. Cioé, sono sicuro che se andassimo a controllare la percentuale dei sequel malriusciti rispetto al totale scopriremmo che è identica a quella dei film malriusciti in assoluto. Ma non c'è niente che non va nel concetto di sequel in sé. Un sequel ha esattamente le stesse probabilità di essere un buon film rispetto a qualsiasi altro film.
  14. Lo sapevate che Indiana Jones e il Tempio Maledetto non è un sequel, ma un prequel dei Predatori dell'Arca Perduta? Si svolge qualche annetto prima. Non che cambi granché. Il secondo e il terzo, non a caso girati insieme, sono praticamente un unico film. E che film! Comunque, ragazzi, abbiamo già trovato parecchi esempi di sequel che sono buoni film. Il luogo comune comincia a vacillare. Io aggiungo Mi Presenti i Tuoi?
  15. Eh, però deciditi: prima ti lamenti che i sequel sono scopiazzature degli originali, poi trovi un sequel che è completamente diverso dall'originale e dici che non è un sequel... Intendiamoci, io non penso che i due seguiti di Matrix siano particolarmente riusciti; del resto non penso nemmeno che siano brutti come dicono i loro numerosi detrattori. Quello che intendo è che, al di là dell'esito, si percepisce che da parte dei realizzatori c'è stato uno sforzo volto a fare qualcosa di nuovo e di buono. Che poi questo sforzo sia o non sia andato a buon fine, ripeto, è un altro discorso. Però, secondo me, non si può dire che Reloaded e Revolutions siano stati raffazzonati alla meno peggio con l'intenzione di fregare il pubblico. Beh, questa è la molla che sta dietro alla realizzazione di tutti i sequel, mica solo quelli di Matrix... Questo è vero: Batman Begins è stato chiaramente scritto e girato per ricollegarsi al fumetto, ignorando i film precedenti. A proposito: Arma Letale 2 è un altro buon sequel. E la lista si allunga.
  16. E invece è proprio un sequel: è il terzo e ultimo capitolo della serie, dopo La Casa e La Casa 2. Secondo me, di Reloaded e Revolutions di può dire tutto, tranne che non abbiano tentato di percorrere strade nuove. Dai, dove lo trovi un altro film d'azione che dedica abbondanti quarti d'ora a blablabla filosofici? Si può dire che non siano film riusciti, si può dire che siano noiosi, ma certo non si può dire che siano banali, o che manchino di coraggio. A margine: non ho mai capito cosa si intende con "operazione commerciale." Si definisce così un film che è stato girato per incassare? Ma allora tutti i film, tolta qualche operina d'essai, sono operazioni commerciali. Eppure a me continuano a venire in mente buoni sequel: altro esempio, l'ottimo Batman Begins. Sulla Pallottola Spuntata e Hot Shots non dovrei esprimermi perché non amo il genere, anzi, credo di poter affermare che lo detesto; non ho potuto, quindi, trovare più o meno deludenti i seguiti, perché già non avevo apprezzato gli originali. Quanto a Shrek... No, lasciamo perdere, non voglio essere crocefisso
  17. Dimenticanza imperdonabile: il secondo Alien, bellissimo. (Anche il terzo e il quarto, secondo me, avevano il loro perché)
  18. Prendo spunto da questa affermazione di Shar, trovata qui, per lanciare una discussione sul tema dei sequel, sperando che non ce ne sia già una. Secondo un diffuso luogo comune, i sequel sarebbero sempre, o quasi, pessimi film. Io credo che questo fosse vero fino agli anni '80, quando spesso girare un sequel significava rifare l'originale cambiando giusto qualche dettaglio; poi per forza il risultato era scialbo. In tempi più recenti, tuttavia, sono convinto che si siano visti parecchi sequel all'altezza dei prototipi, se non addirittura superiori. Ad esempio: già all'inizio degli anni '90 abbiamo avuto il secondo Batman burtoniano, che io trovo migliore del primo, e Terminator 2. A me, opinione personalissima, era piaciuto parecchio anche Ghostbusters 2. E L'Armata delle Tenebre? A modo suo non è degno della Casa? Con un arbitrario balzo avanti di dieci - quindici anni, ricordo quel capolavoro assoluto del cinema di animazione che è Toy Story 2, talmente bello che i realizzatori non ebbero il coraggio di farlo uscire solo in videocassetta, come era stato pianificato. E poi Blade 2, l'unico capitolo degno di visione nella trilogia del cacciatorie di vampiri. E naturalmente lo straordinario Spiderman 2. Se poi vogliamo andare a disturbare i classici, come Il Padrino Parte Seconda e L'Impero Colpisce Ancora... Vi viene in mente qualche altro esempio di sequel valido? Io sono sicuro che ce ne siano altri, ma ci devo pensare.
  19. Krakazoom

    RatMan

    ... ...esilarante... Di gag sulla città di Mosca che è volata via non ce ne sono?
  20. Sicuramente sì: se è arrivata anche a essere ristampata in edizione economica... A Milano non c'è libreria dove non campeggino i libri della Troisi. D'altronde, su BOL, solo il suo primo romanzo ha qualcosa come centoquaranta commenti; all'incirca lo stesso numero della superstar del momento, Melissa P. E se in Italia non si pubblicasse fantasy perché non siamo capaci di fare del fantasy come si deve? Sul blog di Giulio Mozzi, un editor, ricordo di aver letto un articolo molto interessante nel quale l'autore descriveva i manoscritti inediti che gli capitava di visionare per lavoro. Beh, diceva che in tanti anni gli era capitato di leggere un solo romanzo fantasy degno di pubblicazione.
  21. Questo è vero, ma non è un elemento discriminante. Se lo fosse, in Italia si pubblicherebbero tre libri all'anno, e mi pare proprio che non sia così. Un romanzo, per essere di successo, non deve necessariamente sfondare in tutto il mondo: già delle buone vendite a livello nazionale ne giustificano la pubblicazione. E il fantasy, ripeto, vende come pochi altri generi, perfino se è fantasy da due soldi come quello della Troisi. Per questo mi stupisce che le case editrici italiane non investano di più su questo tipo di narrativa. Rimango dell'opinione che il problema non sia né economico né logistico, ma legato alla mentalità. E cosa impedisce alle case editrici italiane di spingere un'opera simile anche nel nostro paese? La paura di rischiare, scommetto; un tipico male italiano. Non riusciamo a farci entrare in testa che chi non risica non rosica. Odio diventare ripetitivo, ma mi ci vedo costretto: allora come ti spieghi il caso della Troisi? Perché, senza arrivare a quote da bestseller, mi sembra che la sua trilogia abbia avuto un certo successo. Eppure lei è una totale esordiente, peraltro neanche tanto dotata, e scrive di un genere poco bazzicati dai letterati nostrani. E quindi? Che i libri costino troppo, come del resto qualsiasi altra cosa, è vero. Ma il tuo discorso può valere per le nuove opere di qualche autore affermato e vivente, certo non per Tolkien: un appassionato del genere, tra Tolkien e Pinco Pallino, sceglierà sicuramente Pinco Pallino, perché Tolkien l'ha già letto e riletto!
  22. Krakazoom

    Incredibile!

    In America dovrebbe uscire nel 2006.
  23. Sai che anch'io, quando per l'esame di Letteratura Italiana 2 mi hanno costretto a leggere tutta la Divina Commedia (e meno male che l'hanno fatto, è stata una delle più grandi soddisfazioni della mia vita), ho formulato questo stesso pensiero? Si parla sempre (giustamente, per carità) del valore etico e poetico della Commedia, ma non si dice mai (anche qui, secondo me, c'entra un'abbondante dose di snobismo dei nostri letterati) che le tre cantiche sono anche un meraviglioso racconto fantasy. Dante, tra le altre cose, è il Tolkien italiano: come l'autore inglese, ha creato un mondo immaginario perfettamente governato da una logica interna. Che poi Dante non lo reputasse immaginario, ma credesse veramente nella sua esistenza, è irrilevante. In fondo qualsiasi bravo scrittore ha il dovere di essere intimamente convinto che le sue creazioni siano più reali della realtà, no?
  24. Che sarebbe, secondo me, un humus perfetto per far germogliare un filone fantasy originale. Ma forse è proprio questo il problema: i nostri scrittori, al contrario di quelli anglosassoni, sono diretti discendenti degli autori greci e latini. In un certo senso noi abbiamo già avuto una nostra fase fantasy, quella della mitologia classica, e l'abbiamo superata. Per questo, oggi, i nostri romanzieri non sentono il bisogno di ripercorrere quel sentiero. E' una questione evolutiva. Comunque, secondo me, uno scrittore come Valerio Massimo Manfredi è a un passo, massimo due, dal fantasy all'italiana. E non a caso ha un grandissimo successo. Esistono degli scrittori italiani, pochi, che scrivono di fantascienza; ma non sono abbastanza da parlare di filone fantascientifico italiano, si tratta di casi sporadici. Io ho una mia teoria: è una questione di toponimi geografici. Far atterrare gli UFO a New York è una cosa; farli atterrare a Caronno Pertusella, ehmm, è un altro discorso.
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