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		Alla riscoperta dei Forgotten Realms: FR6 Dreams of the Red Wizards
		
		Diretto discendente, per stile e usi, ma dedicato ad Assassini e Monaci invece che ai Maghi, The Scarlet Brotherhood del 1999 dedicato alla Fratellanza Scarlatta di Greyhawk.
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		Annunciata la 4ª Edizione Riveduta di GURPS
		
		Se non fosse per GURPS Myth: The Fallen Lords e GURPS Discworld non avrei mai comprato nulla della linea editoriale… ma comunque pensare che da 20 anni non venga toccato il set di regole sottostante mi sembra incredibile.
- Alla riscoperta dei Forgotten Realms: FR4 The Magister
- Alla riscoperta dei Forgotten Realms: FR3 Empires of the Sands
- Alla riscoperta dei Forgotten Realms: FR3 Empires of the Sands
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		Hexcrawl vs Pointcrawl
		
		Concordo.
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	Dracomilan ha iniziato a seguire Quanta roba di Dungeons & Dragons esiste davvero?
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		Quanta roba di Dungeons & Dragons esiste davvero?
		
		Su EnWorld è apparso un bellissimo articolo, il primo di una serie dedicata al collezionismo di D&D. Ho aspettato qualche giorno a parlarne, poi mi sono detto: a @firwood @Lord Danarc e altri interesserà sicuramente... quindi perchè aspettare? Il collezionismo dei giochi di ruolo è ormai una componente essenziale da considerare sia quando i giochi si producono (basta vedere il proliferare di copertine variant ed edizioni spaciali) sia quando si accumulano (lo vendo? o lo tengo anche se non lo uso?). Questo soprattutto perchè la Gen X ha ormai l'età per comprare tutto ciò con cui giocava a 16 anni ma non si poteva permettere. Nel corso di oltre cinquant’anni, Dungeons & Dragons ha dato vita a un universo sterminato di prodotti. Dai manuali di gioco ai romanzi, passando per fumetti, videogiochi, miniature e accessori di ogni genere, il marchio ha conquistato scaffali e collezionisti in tutto il mondo. A questo si aggiungono le avventure organizzate per il gioco di ruolo, le traduzioni in decine di lingue, il merchandising ufficiale e l’inesauribile produzione dei fan pubblicata sul portale Dungeon Masters Guild. L’insieme è talmente vasto da rendere impossibile una catalogazione completa. Tuttavia, restringendo il campo, si possono fare delle stime più concrete: ad esempio contando i prodotti di gioco pubblicati da TSR e Wizards of the Coast, analizzando il numero complessivo di pagine dei manuali o calcolando quanto costerebbe oggi essere un vero collezionista di D&D. Questa indagine nasce proprio con l’obiettivo di rispondere a una domanda che tutti gli appassionati si pongono almeno una volta: quanta roba di Dungeons & Dragons esiste davvero? L'articolo completo è qua https://www.enworld.org/threads/how-much-d-d-stuff-is-there-anyway.715374/ e ovviamente emerge che l'era di AD&D 2e è stata la più prolifica di sempre...
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		Alla riscoperta dei Forgotten Realms: dal Grey Box al Campaign Setting del 1993
		
		Potremmo fare un thread dedicato ai romanzi dei FR degni di essere letti... precisando che spesso le traduzioni italiane non aiutano, e che chi può dovrebbe leggerli in inglese, io consiglio la trilogia dell'elfo scuro di Salvatore (quella ambientata a Menzoberanzan) e quella di legacy of the drow (ambientata a Mithral Hall) i romanzi di Elaine Cunningham Elfshadow ed Elfsong il romanzo di Scott Ciencin The Night Parade il romanzo di Kate Novak e Jeff Grubb Azure Bonds
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		Alla riscoperta dei Forgotten Realms: dal Grey Box al Campaign Setting del 1993
		
		non intendevo questo Intendevo che il successo dei romanzi nei tre anni prima dell'uscita di AD&D 2e gli fece capire che c'era un mercato e un interesse per le storie, così coinvolsero Greenwood e Jeff Grubb perchè definissero il setting e le storyline dei Forgotten Realms post-nuove regole, rispettando i requisiti di business (come placare il satanic panic). Al contrario, nel passaggio alla 4E agli autori (del setting e dei romanzi) venne presentata una storyline già definita alla quale adattare i loro romanzi e le loro storie.
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		Alla riscoperta dei Forgotten Realms: dal Grey Box al Campaign Setting del 1993
		
		Cambierei l'ordine dei fattori. Per avere un successo commerciale la TSR (che non era una onlus e aveva appena iniziato a vedere il ritorno economico dei romanzi collegati al gioco) sapeva di dover fondere le regole alla narrazione, così chiese agli autori una via per farlo. Le venne bene nei Forgotten Realms, non però in Dark Sun o Greyhawk. Dragonlance infine ignorò quasi del tutto il salto delle regole da AD&D a AD&D 2e dal punto di vista narrativo (e per fortuna, perchè quando lo fece per passare da AD&D 2e a Saga fece peggio che la WotC col passaggio ai Reami 4E). Morale... una narrazione coerente interessa eccome ai giocatori di ruolo.
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		Alla riscoperta dei Forgotten Realms: dal Grey Box al Campaign Setting del 1993
		
		Questa è stata una cosa bellissima. È stata una cosa bellissima solo perché è venuta bene. Hanno provato a farlo anche col passaggio dalla 3.5 alla 4.0 ed è venuto malissimo, e pure per il passaggio dalla 4.5 alle 5.0 non è venuta proprio alla grande. Diciamo che la prima volta hanno 'intrappolato il fulmine', cosa che notoriamente non succede mai due volte.
- Alla riscoperta dei Forgotten Realms classici
- Alla riscoperta dei Forgotten Realms classici
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		Alla riscoperta dei Forgotten Realms classici
		
		Ho molte di quelle espansioni ma le ultime acquisite in ordine di tempo non le ho mai lette (ahimè) e le ho prese solo perchè ora posso - a vent'anni no 😁 I Reami sono la località di villeggiatura dove andavi da bambino… non sono nè il meglio nè il peggio che ci sia, ma ci hai fatto un botto di avventure e ci hai conosciuto un sacco di amici… vale la pena tornarci di tanto in tanto
- Wizards of the Coast pubblica un nuovo GdR da tavolo: Exodus
 
			
		
		 
     
     
     
     
				 
					
						 
					
						