A livello puramente personale SCONSIGLIO vivamente la lettura dei romanzi come parte integrante dell'ambientazione. In primo luogo perché il 90% di questi libri è di qualità medio-bassa se non bassissima (compreso il tanto osannato Salvatore che, dopo la prima trilogia sugli elfi scuri, ha sfornato una serie di lavori davvero banali, con le solite trame trite e ritrite e personaggi che muoiono, resuscitano, poi rimuoiono per riapparire nei romanzi successivi (un nome su tutti Jarlaxle). Io li ho letti in gioventù perché adoro i Reami (quelli fino alla 3E), e vorrei aver dedicato il tempo perso per la lettura per fare altro. In secondo luogo, i romanzi aggiungono solo ed esclusivamente personaggi iperpotenti che non aggiungono nulla al gioco in sé, ma eventuali elementi di contorno per chi fa del meta-gioco una parte fondamentale delle proprie sessioni. Al solito questi commenti derivano dall'esperienza personale, per cui non ho certo la pretesa che siano verità assolute. Avendo avuto la fortuna di cresce con i supplementi regionali di AD&D 2E, con prodotti eccezionali come i boxed set The North giusto per fare un nome, ti assicuro che non serve altro materiale per giocare alla grandissima oltre ai manuali specifici per il gdr.