Essere un elfo alto in una piccola comunità rurale di quasi tutti umani era già un fatto straordinario, se poi sai fare anche un mestiere come il fabbro, la cosa ha davvero dell'eccezionale. Brunori, il fabbro, all'inizio era molto restio nel prenderti come suo "stagista". braccia troppo sottili, aria da damerino, salute cagionevole, i soliti stereotipi che si hanno nei confronti delle altre razze. Il paese è piccolo, e forse un paio di loro sono in grado di leggere e scrivere un libro. Tutti sanno fare di conto, quel tanto che basta per non farsi fregare durante gli acquisti anche se spesso il baratto è l'unico mezzo di scambio possibile. 
 
	La tua insistenza però prende il fabbro per sfinimento e dopo essersi assicurato che lui non è responsabile rispetto a qualsiasi cosa possa accaderti, decide di prenderti in officina. All'inizio il tuo unico compito era quello di tenere vivo il fuoco, di alimentarlo e mantenerlo sempre alla stessa temperatura. Diverse ustioni sulle mani sono la traccia dei primi errori commessi ma sei uno sveglio, e impari decisamente in fretta. Hai fatto di tutto per rubare il lavoro del tuo capo e quando non c'è ti diletti nella creazione di piccoli oggetti, imparando a usare il martello e l'incudine.  
	I primi risultati arrivano e per quanto il fabbro possa essere ottuso, non è stupido nel non sfruttare le tue abilità e così cominci a tutti gli effetti ad aiutarlo con i lavori più semplici prima, fino alla creazione da zero di qualcosa di importante. La comunità di cui vi servite usano per lo più attrezzi da lavoro, come vanghe, coltetti, aratri, zappe, uncini e così via, ma è già capitato che passassero alcuni viandanti per rifare il filo delle loro spade o asce per i boscaioli limitrofi. Brunori, per scelta personale legata a vecchie vicende vissute prima del tuo arrivo, si rifiuta di lavorare su vere e proprie armi, così ti proponi di farlo al suo posto. Ti è capitato anche di barattare le tue abilità con dei libri, di cui sei ghiotto. Studi di notte, visto che riposi poco e lavori di giorno, fin quando un piccolo gruppo arriva in città fermandosi per qualche giorno. Tra di loro, c'era un halfling, davvero molto piccolo ma che con le sue mani era in grado di fare grandi cose. Giochi di luce, suoni e altre "magie" semplici. La tua curiosità non aveva limiti e lo hai tartassato per così tanto tempo che alla fine decise di insegnarti qualche trucchetto.  
	Fu sorprendente scoprire con quanta facilità riuscivi nell'intento e come arrivavi alla soluzione in così poco tempo. 
 
	Ti piaceva questa vita, eri contento, e tranquillo. Il gruppo si era fermato in paese più del necessario e tu sfruttavi il tuo nuovo amico per accrescere il tuo potere. Ma un bel giorno, quando eri uscito con una grossa carriola per far rifornimento di legna per l'officina, scoprivi a malincuore che il nuovo gruppo non si era portato dietro solo grandi conoscenze e puro divertimento, ma anche un grande male, che portò l'intero villaggio allo sterminio totale. 
	La fucina distrutta, fili di fumo che si alzavano dalle case oramai ridotte in cenere, corpi di tutti i tuoi compaesani sparsi ai lati delle strade brutalmente mutilati. Rimani completamente sconvolto. Mai avevi visto un tale scempio prima d'ora. Brunori era riverso sul suo incudine, il fuoco spento e i suoi attrezzi sparsi per terra.  
	Il gruppo giunto fin li radunato nella piccola piazza centrale. Scopri avvicinandoti che l'halfling sembra ancora vivo, per poco visto la grande pozza di sangue intorno a lui.  
	Althir, prendilo tu, io non ne ho più bisogno, con te sarà sicuramente utilizzato nel modo corretto. lasciandoti un piccolo pacco avvolto da un telo ricamato, scopri poi dopo essere il suo libro degli incantesimi, dove fino a quel giorno avevi imparato a leggere i suoi appunti e i primi trucchetti.
 
	Continui a vagare senza sosta per il resto del giorno cercando sopravvissuti ma sembra che tu sia l'unico sopravvissuto.  
	Non sai cosa fare quindi decidi prima di tutto di creare una fossa comune per i tuoi vecchi compagni di villaggio. Passi davvero molto tempo a crearla, per poi dedicare alcune parole sincere a chi non c'è più.  
	Un paio di giorni dopo, mentre stai mangiando qualcosa di raffermo dalle tue poche provviste e cerchi di risistemare alla bell'e meglio l'officina, si presentano alla tua porta due umanoidi, un uomo vestito di abiti scuri con un bastone lungo quasi quanto la sua altezza, capelli corti e senza barba. Di fianco a lui, il tuo interlocutore, uno gnomo, con una coppola in testa vestito di una veste lunga fino ai piedi e anche lui con un bastone in mano, che termina però con una pietra incastonata dentro al legno. 
 
	Althir vero? sei tu? ti stavamo cercando... Sappiamo che non sei stato tu a commettere... tutto questo, ma siamo qui per darti qualche risposta alle tue domande e farti una proposta. Abbiamo un po' della tua attenzione? ti va se condividiamo insieme un pasto caldo, visto che dal tuo aspetto sembra che non mangi da giorni?
 
	Effettivamente è così e ora che te lo fanno notare, non mangi e non ti lavi da quando tutto è successo.  
	Lo gnomo si avvicina al braciere dell'officina che tu avevi liberato in parte, avvicina qualche ceppo di legno e con uno schiocco delle dita accende qualche fiammella che subito prende, riscaldando il piccolo salone. mangia con noi.  dalla sua sacca tira fuori diversi spiedi su cui infila pezzi di carne di un colorito rosato. li posiziona sopra il fuoco e dopo poco un profumo di carne abbrustolita viene su, facendo rumoreggiare il tuo stomaco.