Questa discussione non s'ha chiudere, nè ora nè mai.
Pensavo, riguardo la rarità, di dare un significato più preciso al punteggio da 1 a 10, che, almeno per quanto mi riguarda, viene campato un po' per aria. "Individuato il sito adatto alla crescita dell'erba, la rarità è il numero di tentativi medi (per unità di areale o unità di tempo, che so, mezza giornata) che è necessario intraprendere in più siti per riuscire effettivamente a trovarla". La duraocchi qua sotto ad esempio ha rarità 4. Significa che, individuati i corsi d'acqua papabili, sarà mediamente necessario visitarne 4 prima di riuscire a trovarne una popolazione.
Se vi piace..
Nome: Duraocchi (alga)
Fonte: Naturale
Ambiente: Polle e corsi d’acqua in grotte carsiche, al buio completo.
Rarità: 4
Descrizione: La duraocchi è un’alga simile al muschio: cresce in piccoli e bassi cuscinetti aderenti alla roccia, e si sviluppa solo se completamente immersa in acqua, di preferenza dove la corrente è abbastanza forte. Di colore bianco lattiginoso con sfumature verdine, vive solo dove la roccia è calcarea, in quanto si nutre del carbonato di calcio disciolto nell’acqua.
È possibile trovare qualche decina di cuscinetti (10x10cm) in ogni sito.
Trattamento: bisogna disporre dell’alga intera, apparato radicale compreso, che però è fortemente radicato nella pietra. E’ allora spesso necessario frantumare quest’ultima, estrarre il blocco dall’acqua e procedere ad un’estrazione più minuziosa in una sede più comoda, armati di scalpello e pazienza: le radici appaiono come fossilizzate, unite in un tutt’uno con la chiara roccia calcarea. Fatto ciò, la parte molle (l’alga), una volta asciugata, va pressata e strizzata fino ad ottenerne poche chiare gocce verdi da conservare attentamente. Le radici vanno polverizzate finemente. Queste, mescolata con le gocce, e poi allungate con ugual parte d'acqua producono un liquido che andrà utilizzato come collirio.
Effetti: All’applicazione del collirio segue un rapido indurimento degli occhi, le cui iridi si fanno grigio ferro. Oltre all'indurimento si sperimenta anche una notevole perdita di tatto e dolore sugli occhi, riducendo fino ad annullarli i fastidi derivati da corpi estranei, quali sabbia, sporcizia, ditate. Non è infatti inconsueto vedere soggetti poco intelligenti che si picchettano col dito sulle orbite indifese solo perché non fa male ed è divertente farlo. In conseguenza di una certa incuria derivata appunto dalla scarsissima sensibilità, capita spesso che chi sia sotto questo effetto abbia la sclera degli occhi completamente rossa di sangue (l'occhio è molto più resistente del normale, ma patisce comunque gli abusi).
La duraocchi garantisce anche una fenomenale resistenza ad ogni tipo di luce violenta ed accecante. Protegge tuttavia solo dagli effetti della luce sugli occhi, ma non da effetti di nausea o altro che talune creature malefiche potrebbero provare se esposte a luce solare. L’effetto dura una decina di ore.
Assunzioni troppo frequenti (oltre una settimana di fila) possono portare il soggetto a perdere permanentemente prima le capacità di visione notturna e poi la normale vista.
La duraocchi si presta ad un certo numero di usi, di cui alcuni vengono elencati di seguito:
Agli abitanti del sottosuolo consente di affrontare la luce diretta del sole senza conseguenze sull'apparato visivo.
Si possono affrontare più facilmente violente tempeste di sabbia, ghiaccio e neve (consentendo di condurre raid contro nemici invece accecati dalle condizioni ambientali)
Viene utilizzato spesso dai gladiatori nelle arene sabbiose.
Dosi: Da un singolo cuscinetto (10x10cm) si ottengono circa una decina di gocce pronte all'uso, una boccetta di collirio ne contiene circa 300. Ciò significa che di solito da un sito è possibile ottenere una singola boccetta.