Sul tuo punto generale, la risposta è ben inteso "no non è meglio".
Certo, va bene che il gruppo lo faccia notare. Altro discorso è metterci una pezza.
Per andare sul punto veramente critico, imho, il fatto è che se dai ai giocatori (non il DM) il potere di fermare la seduta e cambiare le cose in corsa per "voto di maggioranza / democrazia", ottieni 2 cose:
- il gruppo perde l'illusione di essere partecipi/protagonisti "soltanto" della storia e dell'avventura. Ne diventano anche i creatori. E se io, come giocatore, ho il diritto di dire "guarda, per me l'ogre doveva morire, quindi dico che muore" (e gli altri giocatori approvano e quindi forzano il risultato secondo il metodo da te amato), è semplicemente scadente. Perdo molto del mio divertimento, e sento anche la sensazione di stare esautorando il master dal suo ruolo super partes. I giocatori non sono mai super partes. Alcuni giocatori possono avere un esperienza tale da esserlo, ma sono rari, e per poterlo essere, devono avere fatto il master prima.
- mischi i ruoli tra DM e PG. In un modo che può cambiare a secondo delle voglie di ognuno. A questo punto, se basta una maggioranza per decidere del bello e cattivo tempo ogni volta, che senso ha avere un master ? (il punto è volutamente esagerato)
Quindi "errori" in seduta vanno affrontati fuori seduta (se non si riesce a risolverli con l'appoggio del master rapidamente). La storia non può essere toccata (altrimenti da eroe di libro/film/gioco diventi semplicemente lo scrittore/scenarista).
Una dimostrazione di quanto io abbia ragione sul super-partes e l'esperienza non sta soltanto in vari articoli di manuali, ma anche nell'esperienza di gioco che uno può avere.
Semplicemente, più un giocatore è esperto (nel senso "anni di gioco" alle spalle, con diversi master) meno è polemico o pronto a cambiare o fermare le cose in corsa, come vorresti fare tu. Perché semplicemente si rende conto che D&D possa essere giocato con 1000 regole diverse sullo stesso episodio, e che non è solo una quella giusta. Finché il giocatore si diverte, viene spinto ad ignorare le regole. Almeno di essere un rule-lawyers.
Ora, non parlavamo veramente di regole, ma di errori grossolani di masterizzazione e dei giocatori.
Ma il punto rimane, comunque.
La responsabilizzazione dei giocatori è un compito del master, se lo vuole il master e se lo vogliono i giocatori. Se un giocatore vuole fare anche del lavoro del master (sviluppo PNG, città, o altro) di solito un master potrebbe dire di si anche se di solito non ha problemi a farlo lui, perché appunto è una crescita ed un aiuto alla seduta (ma si terrà per se punti cruciali).
Se un master vuole responsabilizzare i suoi giocatori, ha strumenti per farlo (ma se i giocatori non vogliono, non riesce ... almeno di riuscire veramente a fare crescere i tuoi giocatori sotto questo aspetto).
Quindi no, non si responsabilizzerebbero i giocatori, ma il contrario: stai insegnando in questa maniera ai giocatori a non rispettare la figura del master.
Un PG che ha fatto il master sarebbe il primo a dirti "no, non si fa".
Un PG che non l'ha mai fatto è più spinto a trovarlo però "naturale". Però manca di un esperienza essenziale: quella del master.