16 Dicembre16 Dic comment_1936206 I Forgotten Realms continuano ad espandersi anche al di fuori delle pubblicazioni della WotC, con questo nuovo progetto di Ed Greenwood. A soli otto giorni di distanza dall'uscita di Forgotten Realms: Adventures in Faerun (Wizards of the Coast), Ed Greenwood ha annunciato sul proprio Patreon una nuova serie di guide dedicate ai Reami dimenticati. Il progetto editoriale, dal titolo RealmsBound, vede la collaborazione di Greenwod con Mythmakers, un piccolo team di game designer e artisti che in precedenza ha già pubblicato diverse avventure ambientate nelle isole Moonshae. Il progetto di RealmsBound sembra davvero ambizioso, dal momento che si propone di approfondire ogni anno una diversa regione dei Forgotten Realms. Il primo approfondimento, in uscita a inizio 2026, verterà sulle Dalelands.Guide to the Dalelands, primo di quattro manuali della prima serie, vedrà la luce all’inizio del 2026 e si occuperà di approfondire la geografia, la politica e l’economia della regione. Oltre a ciò il manuale offrirà anche tre avventure Tier 1 (per personaggi di livello 1-4), nuovi tesori da scoprire, nuovi mostri da affrontare, suggerimenti e spunti per i giocatori per calare al meglio i propri personaggi nelle Dalelands e molto altro.A questa prima guida, che si propone dunque come un’introduzione generale alla regione, ne seguiranno altre tre: Inn Sites of the Dalelands, un supplemento dedicato alle taverne e ai PNG, con mini-giochi e festività locali; Delves of the Dalelands, approfondimento sulle creature che popolano le Dalelands, sulle loro tane e altri luoghi nascosti e/o pericolosi dove avventurarsi; Adventures in the Dalelands, antologia di avventure per personaggi fino al livello 12.Non si sa molto altro per ora, tuttavia come detto sembra un progetto tanto ambizioso quanto interessante. In un momento in cui Wizards of the Coast decide di tornare a occuparsi con più ampio respiro dei Reami, il progetto di Greenwood e Mythmakers si spera possa offrire ulteriori spunti e contenuti per i giocatori. La decisione di cominciare questa nuova serie di manuali d’ambientazione proprio dalle Dalelands è sicuramente prudente: evita infatti di proporre qualcosa di eccessivamente esotico e mantiene una certa continuità stilistica con la Costa della spada. Il paesaggio delle Dalelands, fatto di fertili valli coltivate e rigogliosi boschi, si configura inoltre come un ottimo scenario introduttivo. Nonostante ciò la regione presenta comunque la sua fetta di luoghi magici e leggendari da (ri)scoprire: Shadowdale, le rovine di Myth Drannor, la foresta di Cormanthor ecc.Le Dalelands sembrano insomma un ottimo punto d’inizio per tornare a esplorare i Reami dimenticati. Non ci resta che sperare che la creatività di Greenwood e la passione del team di Mythmakers riescano a dare personalità a questa regione del Faerun, estremamente legata ai temi del fantasy classico. In generale il progetto dei RealmsBound ha la potenzialità di offrire finalmente ai giocatori una panoramica completa e approfondita sui Forgotten Realms aggiornata alla quinta edizione. Visualizza articolo completo Segnala
16 Dicembre16 Dic comment_1936360 Dato che se ne occupa Greenwood, il primo manuale lo acquisterò. Tuttavia se il buon Ed deve attenersi alle linee guida imposte dalla WoTC, ho paura che sia un'altra serie di pubblicazioni mediocri. Spero di sbagliarmi. Segnala
16 Dicembre16 Dic comment_1936394 4 ore fa, firwood ha scritto:Dato che se ne occupa Greenwood, il primo manuale lo acquisterò. Tuttavia se il buon Ed deve attenersi alle linee guida imposte dalla WoTC, ho paura che sia un'altra serie di pubblicazioni mediocri. Spero di sbagliarmi.attendiamo tuoi commenti... Segnala
17 Dicembre17 Dic comment_1936417 @firwood @Aranar , l'articolo non menziona il fatto che li pubblicherà sotto la Dungeon Master's Guild. Quindi avrà totale libertà dalla WOTC come ce l'hanno tutti gli altri autori che pubblicano su quel sito. Gli autori che scrivono sulla DM Guild possono usare le proprietà intellettuali della WOTC a proprio piacimento, senza interferenze; gli unici obblighi che hanno sono quelli di poter pubblicare e vendere solo sulla Guild (sia fisico che cartaceo), di pubblicare solo per le regole della 5e (2014 o 2024) e di non poter pubblicare materiale per ambientazioni homebrew (per quello ci sono le regole di D&D in Creative Commons).https://help.dmsguild.com/hc/it/articles/12776909822615-Linee-guida-per-i-contenuti-di-Dungeons-Dragons#h_01HXW2P3NGM4NYF8SN4B8RMSPQ Segnala
17 Dicembre17 Dic comment_1936419 48 minuti fa, Grimorio ha scritto:l'articolo non menziona il fatto che li pubblicherà sotto la Dungeon Master's GuildVero, ma non dice nemmeno il contrario. In ogni caso, le pubblicazioni DEVONO soggiacere alle licenze che la WoTC concede. Se si tratterà di volumi esclusivamente fisici (cosa che dubito) o che si tratti di prodotti digitali, devi comunque rispettare i dettami dei detentori dei diritti d'autore. E trattandosi di manuali per ambientazione ufficiale, con nomi ufficiali, dubito che gli autori avranno totale libertà creativa.Staremo a vedere. In questo progetto ci sono sia aspetti positivi (Greenwood) che negativi (WoTC). Segnala
17 Dicembre17 Dic comment_1936433 1 ora fa, firwood ha scritto:Vero, ma non dice nemmeno il contrario. In ogni caso, le pubblicazioni DEVONO soggiacere alle licenze che la WoTC concede.Se si tratterà di volumi esclusivamente fisici (cosa che dubito) o che si tratti di prodotti digitali, devi comunque rispettare i dettami dei detentori dei diritti d'autore. E trattandosi di manuali per ambientazione ufficiale, con nomi ufficiali, dubito che gli autori avranno totale libertà creativa.Staremo a vedere. In questo progetto ci sono sia aspetti positivi (Greenwood) che negativi (WoTC).Le altre fonti lo spiegano meglio, verrà pubblicato tramite la Guild. Quindi si, avranno totale libertà creativa e no, la Wotc con questo progetto non ha nulla a che fare. Chi scrive sulla Guild ha la totale libertà di usare ambientazioni e personaggi della Wotc e farne quello che vuole, gli unici limiti che devono rispettare sono quelli che ho scritto nel mio commento precedente. Modificato 17 Dicembre17 Dic da Grimorio Segnala
17 Dicembre17 Dic Autore comment_1936439 Sul post di Patreon linkato Greenwood scrive cosí: "The debut volume, Guide to the Dalelands, expands upon the foundations laid in Adventures in Faerûn and Heroes of Faerûn, exploring each Dale in extraordinary detail". Questo di per sé non vuol dire tanto, motivo per cui non l'ho inserito esplicitamente nell'articolo. Quanto quel "extraordinary detail" si discosti dalla linea di WOTC non si può sapere. Il fatto che menzioni i manuali ufficiali potrebbe esser dovuto solo a una questione di continuità narrativa, di contenuti: si tratta del medesimo mondo fantastico.Le linee guida di WOTC non possono ovviamente determinare lo stile, il tono e la qualità della pubblicazione, tuttavia il fatto che il progetto di Greenwood si "espanda a partire dai fondamenti posti da" i manuali di WOTC, può far sorgere il dubbio. Segnala
17 Dicembre17 Dic comment_1936447 1 ora fa, Grimorio ha scritto:Quindi si, avranno totale libertà creativaScusa Grimorio, ma la libertà creativa è limitata dalle licenze imposte dalla DM guild, ossia:"Seguire le linee guida: rispettare rigorosamente le regole relative a contenuti, formattazione, loghi e grafica (ad esempio, utilizzare contenuti WotC specifici, includere loghi, non inserire temi espliciti).Utilizzare contenuti appropriati: utilizzare materiale WotC/DMsGuild concesso in licenza (come Forgotten Realms) e rispettare i marchi registrati; non copiare il lavoro di altri creatori.Rispettare gli standard di stampa (se applicabile): per la stampa su richiesta, rispettare il numero minimo di pagine (ad esempio, 18 pagine per la copertina morbida) e ottenere l'approvazione del layout da un designer.Fornire il testo legale: includere il testo legale richiesto e i loghi di Wizards of the Coast."Questo non vale in caso di licenza privata tra autore e WoTC (e non so se questo sia il caso, perché dal sito citato da Greenwood non si capisce). )Quindi, in ogni caso, si devono "rispettare rigorosamente" le linee guida di mamma WoTC, e questo non è per nulla rassicurante vista la pochezza degli ultimi prodotti. Non ci sono solo i limiti che hai citato, ma anche precisi paletti "creativi" cui gli autori devono attenersi sul contenuto per rispettare la visione della WoTC. Segnala
17 Dicembre17 Dic comment_1936455 44 minuti fa, firwood ha scritto:Scusa Grimorio, ma la libertà creativa è limitata dalle licenze imposte dalla DM guild, ossia:"Seguire le linee guida: rispettare rigorosamente le regole relative a contenuti, formattazione, loghi e grafica (ad esempio, utilizzare contenuti WotC specifici, includere loghi, non inserire temi espliciti).Utilizzare contenuti appropriati: utilizzare materiale WotC/DMsGuild concesso in licenza (come Forgotten Realms) e rispettare i marchi registrati; non copiare il lavoro di altri creatori.Rispettare gli standard di stampa (se applicabile): per la stampa su richiesta, rispettare il numero minimo di pagine (ad esempio, 18 pagine per la copertina morbida) e ottenere l'approvazione del layout da un designer.Fornire il testo legale: includere il testo legale richiesto e i loghi di Wizards of the Coast."Questo non vale in caso di licenza privata tra autore e WoTC (e non so se questo sia il caso, perché dal sito citato da Greenwood non si capisce). )Quindi, in ogni caso, si devono "rispettare rigorosamente" le linee guida di mamma WoTC, e questo non è per nulla rassicurante vista la pochezza degli ultimi prodotti.Non ci sono solo i limiti che hai citato, ma anche precisi paletti "creativi" cui gli autori devono attenersi sul contenuto per rispettare la visione della WoTC.Perdonami, ma come fanno questi accorgimenti grafici a impattare la libertà creativa di Greenwood? Poi certamente Greenwood integrerà quanto scritto nei nuovi manuali della Wotc dato che vuole creare un compendio alle Valli come descritte nella nuova versione dei FR. Ma la Wotc non ha alcuna voce in capitolo sui contenuti che Greenwood aggiungerà nei suoi manuali, tranne ovviamente i temi espliciti che comunque non hanno mai fatto parte dello stile narrativo di Greenwood. Segnala
17 Dicembre17 Dic comment_1936456 5 minuti fa, Grimorio ha scritto:Perdonami, ma come fanno questi accorgimenti grafici a impattareNo no, non a livello grafico, ma di contenuti. Si devono rispettare le linee guida ANCHE sui contenuti, quindi non avrà liberta totale. Segnala
17 Dicembre17 Dic comment_1936457 2 minuti fa, firwood ha scritto:No no, non a livello grafico, ma di contenuti. Si devono rispettare le linee guida ANCHE sui contenuti, quindi non avrà liberta totale.Le linee guida sui contenuti prevedono solamente il non usare ambientazioni homebrew ma solo quelle ufficiali della Wotc (Greenwood scriverà sulla Guild proprio per poter utilizzare i Forgotten Realms), di non inserire contenuti espliciti (Greenwood non l'hai fatto), di non copiare altri autori (Greenwood non l'hai mai fatto, semmai è il contrario) e di dover usare le regole di 5a. Dunque dove sarebbero questi limiti creativi che minano la sua libertà? Modificato 17 Dicembre17 Dic da Grimorio Segnala
17 Dicembre17 Dic comment_1936465 1 ora fa, Grimorio ha scritto:Dunque dove sarebbero questi limiti creativi che minano la sua libertà?Staremo a vedere. Segnala
Giovedì alle 15:565 giorni comment_1936605 Il fatto che se ne occupi Greenwood è una garanzia di accuratezza e indipendenza. Come romanziere ha i suoi limiti ( narrazione caotica e prolissa e poco spazio ai combattimenti), come Editor e disigner di Ambientazioni, insieme a Grubb, Boyd Mona, è un top player. Come si potranno acquistare? vi sarà un supporto cartaceo per noi vecchi master? Segnala
Giovedì alle 16:415 giorni comment_1936611 In teoria io posso pubblicare un'avventura ambientata a Myth Drannor e purché rispetti le linee guide succitate posso farci quello che voglio. Dire che è invasa da illithid, o che si è aperto un portale per Limbo e vi è sprofondata, che nel corso dell'avventura si scopre che fu creata dagli gnomi. Il punto è che tanto il materiale pubblicato sulla DMGuild non è comunque canon, quindi la Wizard ha zero interesse a metterci becco una volta che percepisce la sua parte. Quindi mentre Descent into Avernus è canonica e le sue premesse sono parte della lore degli FR, tutto quello che scriverà Greenwood non lo sarà necessariamente. Penso che deciderà la Wizard a posteriori (posto che lo faccia, secondo me non si prendono la briga). Segnala
Venerdì alle 08:285 giorni comment_1936669 Bisognerebbe leggere bene il nuovo SRD 5.2.1 ucito da poco e vedere cosa si può o non si può fare in d&d 2024. Per quel che ne so io però libri basati su ambientazioni ufficiali possono essere pubblicate esclusivamente su DMs Guild e lasciano ampio spazio alla libertà creativa essendo permesse, ma a tutti gli effetti non ufficiali. Segnala
Venerdì alle 23:084 giorni comment_1936757 Il 18/12/2025 alle 17:41, Pippomaster92 ha scritto:Quindi mentre Descent into Avernus è canonica e le sue premesse sono parte della lore degli FR, tutto quello che scriverà Greenwood non lo sarà necessariamente. Penso che deciderà la Wizard a posteriori (posto che lo faccia, secondo me non si prendono la briga).Esattamente come il manuale sul Thay che Greenwood ha già pubblicato Segnala
Sabato alle 08:154 giorni comment_1936771 Paradossalmente Greenwood ha più libertà nella DMGuild di quando lavorava invece per TSR e WOTC. Segnala
Sabato alle 08:164 giorni comment_1936772 Proprio adesso, Grimorio ha scritto:Paradossalmente Greenwood ha più libertà nella DMGuild di quando lavorava invece per TSR e WOTC.Beh dipende. Ha la stessa libertà che abbiamo io e te. O qualsiasi altro DM al suo tavolo. Però ha i mezzi e le capacità (e l'autorità) per impacchettare tutto per bene e pubblicarlo XD Segnala
Sabato alle 11:163 giorni comment_1936789 2 ore fa, Pippomaster92 ha scritto:Beh dipende. Ha la stessa libertà che abbiamo io e te. O qualsiasi altro DM al suo tavolo. Però ha i mezzi e le capacità (e l'autorità) per impacchettare tutto per bene e pubblicarlo XDSi intendevo proprio questo. Ma quando lavorava per i detentori dei diritti di D&D gli imponevano qualcosa quasi a ogni cambio di edizione. Come il Time of Troubles al passaggio alla seconda e il Secondo Sundering al passaggio alla 4a. Segnala
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