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Dragons´ Lair

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comment_1927612
5 minuti fa, Melqart ha scritto:

La scimitarra è un arma da guerra ma tra quelle inziali ci sono solo le semplici. Devi sostituirla per il momento. Per il resto mi sembra tutto ok. Se ti va di spiegare come ti sei avvicinato a Doresian forse potrebbe darmi qualche spunto per arricchire l'ambientazione.

Si mi inventerò qualcosa .

capisco per l'arma , ma nella spiegazione del chierico da manuale c'è scritto "Ogni divinità ha un'arma preferita (vedi " Divinità", pagina 106) e ogni chierico impugna orgogliosamente tale arma"

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  • Ecco il bg Ghorza nacque sotto un cielo arrossato dal passaggio di una cometa, un presagio che gli anziani della tribù sussurravano avrebbe portato "un fuoco che avrebbe divorato le radici stesse de

  • Descrizione: 1,65 m per 90 kg (altezza e peso medi per una mezzorca), corporatura massiccia ma atletica. Carnagione verde oliva, con parecchi tatuaggi rossi e neri sul corpo. Occhi gialli; capelli ros

  • Sarebbero come gli abiti da monaco, giusto? Ottimo, così non siamo del tutto impreparati... già mi stavo preoccupando del vitto! 😅 In tal caso mi và benissimo se tira il master. Prendere un difetto pe

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comment_1927614
19 minuti fa, Dardan ha scritto:

capisco per l'arma , ma nella spiegazione del chierico da manuale c'è scritto "Ogni divinità ha un'arma preferita (vedi " Divinità", pagina 106) e ogni chierico impugna orgogliosamente tale arma"

La descrizione della classe non ha nulla a che fare con l'equipaggiamento iniziale e di fatto il chierico non è nemmeno costretto ad usare solo l'arma della divinità. Detto questo ho deciso di mettervi a disposizione solo le armi semplici perché il PG è solo un ragazzino che ha appena finito il suo addestramento e raggiunto la maturità.

Vi ho dato giusto l'indispensabile per iniziare il gioco e tutto il resto va guadagnato. Pensa a @MattoMatteo che inizia come arciere senza arco. 😅

comment_1927615
2 minuti fa, Melqart ha scritto:

La descrizione della classe non ha nulla a che fare con l'equipaggiamento iniziale e di fatto il chierico non è nemmeno costretto ad usare solo l'arma della divinità. Detto questo ho deciso di mettervi a disposizione solo le armi semplici perché il PG è solo un ragazzino che ha appena finito il suo addestramento e raggiunto la maturità.

Ok , grazie .

  • Autore
comment_1927629
27 minuti fa, Darakan ha scritto:

https://www.myth-weavers.com/sheets/?id=3033735

Dopo cena concludo tanto il grosso dovrebbe essere fatto

Non è stato facile trovarlo il mineral warrior. Non lo conoscevo, molto forte per un +1. Ne prendo nota per il futuro.

Quello che ho visto mi sembra vada tutto bene. Aspetto che finisci però intanto ti chiedo se ti va di raccontare come hai acquisito il template e da dove nasce il tuo legame con i draghi. Come per @Dardan non è indispensabile ma apprezzato.

Dal momento che mancano solo gli oggetti iniziali e le lingue intanto possiamo anche iniziare.

Il post iniziale è quello che avete già letto. La scena è vostra. Potete scegliere di seguire uno dei due orchi o prendere una strada completamente diversa. In ogni caso è preferibile se tenete il gruppo unito almeno in questa fase iniziale ma non sentitevi obbligati. Non vedo l'ora di vedere i vostri primi passi in questa avventura.

Buon divertimento a tutti!

  • Autore
comment_1927641
10 minuti fa, Darakan ha scritto:

Dovrei aver sistemato tutto, ho inserito anche l'immagine nel post con la scheda

Manca l'allineamento. Il resto credo sia tutto ok. Ottimo il BG.

comment_1927731
1 ora fa, Darakan ha scritto:

In accordo con il Master ho cambiato il primo livello con il barbaro che avrei comunque preso al 2 per compenze e altro

@Melqart nella descrizione di Zurgug in "Personaggi", è scritto ancora "Dragon Shaman" invece di "Barbaro".

comment_1927732

Ecco il bg

Ghorza nacque sotto un cielo arrossato dal passaggio di una cometa, un presagio che gli anziani della tribù sussurravano avrebbe portato "un fuoco che avrebbe divorato le radici stesse della terra". Crebbe come qualsiasi altro orco grigio: una massiccia pelle grigio-verde , un ringhio basso e gutturale che avrebbe potuto far tremare le pietre della valle. Sua madre, Magra, era una guerriera feroce che le insegnò l'arte della mannaia, mentre suo padre, Throk, un veterano delle incursioni , cercò di instillare in lei l'orgoglio di un vero orco.
Ma dal momento in cui Ghorza imparò a gattonare, mostrò un fascino che nessuno degli anziani della tribù riusciva a comprendere. Mentre gli altri bambini erano deliziati dall'odore del sangue fresco dopo una caccia, Ghorza indugiava vicino ai resti: le carcasse di animali uccisi , gli scheletri di nemici caduti lasciati a marcire al vento. Premeva la guancia fredda contro una cassa toracica in decomposizione e inalava il profumo dolce e aspro della decomposizione, con gli occhi illuminati da una silenziosa riverenza. Gli altri orchi la chiamavano "l'Amante della morte", un soprannome che le rimase impresso come un marchio.

La Caverna degli Antenati si trova in cima a una rupe, seminascosta da un velo di muschio e dalle grida echeggianti degli uccelli necrofagi. Per la tribu è un luogo sacro, un luogo dove si celebrano riti sciamanici e dove le ossa dei più grandi guerrieri della tribù sono accatastate in cumuli riverenti. La tribù proibisce qualsiasi contatto incontrollato con i morti, ritenendolo una debolezza che trasformerebbe un guerriero in un miserabile.

Eppure Ghorza non poté resistere. La prima notte in cui sgattaiolò oltre il posto di guardia, con il vento che ululava come una bestia morente, entrò nella caverna. All'interno, l'aria era densa del sapore metallico della ruggine e dell'odore acre di antica putrefazione. Le pareti erano fiancheggiate da fosse comuni, file e file di resti scheletrici. Il pavimento era scivoloso per un sottile strato di sangue annerito, i resti di antichi riti sacrificali.

Cadde in ginocchio e rotolò tra le ossa, lasciandosi cullare dalla terra fredda e umida. La sensazione era diversa dall'impeto di qualsiasi battaglia; era un conforto primordiale, un senso di appartenenza a qualcosa di molto più antico della sua tribù. Mentre giaceva lì, una strana freddezza le percorse la schiena, un sussurro che sembrava provenire dalle pietre stesse. Era come se i morti stessi si fossero allungati, toccandole il cuore con una mano gelida che prometteva l'eternità.

Da quella notte in poi, Ghorza visitò la grotta in segreto, rimanendovi ogni volta più a lungo, scavando ogni volta più a fondo nei tumuli funerari. Il divieto imposto dalla tribù si trasformò in un rito personale; imparò a leggere i disegni delle tombe, a percepire i residui persistenti della morte e a inebriarsi del profumo della decomposizione come se fosse idromele dolce.

La presenza abituale di Ghorza, una creatura vivente che si crogiolava nel cuore stesso della putrefazione, alla fine attirò l'attenzione. Non era un sacrificio, né un'intrusa spinta dalla malizia, ma una devota guidata dall'istinto.

Una notte senza luna, mentre giaceva accoccolata contro la spina dorsale parzialmente esposta di un capotribù morto da tempo, udì il rumore di un raschiamento.

Erano ghoul: non le bestie insensate e fameliche che a volte si incontrano in superficie, ma spazzini più anziani e intelligenti, spinti da uno scopo che andava oltre la semplice fame. Erano pallidi, dalla pelle grigia, e si muovevano con una grazia inquietante e snervante.

I ghoul, guidati da un esemplare anziano e raggrinzito di nome Vashik, erano incuriositi. Non attaccarono Ghorza. Invece, la guardarono rotolarsi nella polvere, e Vashik parlò, la sua voce era un sussurro secco e rauco che sembrava provenire dalla polvere stessa. "Piccola carne che ama la polvere. Perché ti allontani dal sole?"

Ghorza, burbera e terrorizzata, poté solo rispondere sinceramente, una cruda confessione strappatale dall'anima: "L'esterno è troppo rumoroso. Il fetore della tibù è orribile. Questo... questo odora di riposo."

Vashik capì. Vide il potenziale necromantico nella sua anima, la corruzione intrinseca che la rendeva un anatema per il mondo vivente degli orchi. Nel corso di settimane di incontri segreti, i ghoul rivelarono la verità del suo strano desiderio.

I ghoul insegnarono a Ghorza del loro patrono, Doresain, il Re dei Ghoul e il Signore del Banchetto.

Descrissero Doresain non come un dio della morte, ma come il supremo scultore della carne. La vita era goffa e caotica; la vera bellezza risiedeva nel processo finale: la lenta, perfetta disintegrazione, la ridistribuzione dei nutrienti, il freddo, l'eterna fame che spinge il mondo sottoterra. I principi fondamentali instillati in Ghorza erano semplici e malvagi:

La Grande Fame: Ogni carne deve servire il banchetto eterno. La fame è l'unica vera devozione.

La Pallida Gioia: La tomba è la culla. Abbraccia il freddo, la decadenza e la liberazione dal calore caotico della vita.

La Profanazione è Devozione: I viventi accumulano la vita; i fedeli devono smantellarla. L'atto più sacro è restituire la carne pregiata alla polvere, o meglio ancora, consumarla come atto di comunione.

Ghorza divorò questi insegnamenti. La sensazione di freddo che aveva sempre cercato ora aveva un nome e uno scopo. La sua ruvidezza si trasformò da aggressività difensiva in zelante fanatismo. Non era un'emarginata; era una prescelta, una Discepola delle Fauci.

Modificato da Dardan

  • Autore
comment_1927736

@Dardan BG molto bello ed elaborato. Mi appunto anche dei ghoul che girano da queste parti. Magari potresti incontrarli di nuovo.

@Darakan hai dimenticato di correggere il TS a volontà dopo il cambio. Il punto abilità messo a decifrare scritture è simbolico della spesa per saper leggere?

comment_1927742

Descrizione:

1,65 m per 90 kg (altezza e peso medi per una mezzorca), corporatura massiccia ma atletica.
Carnagione verde oliva, con parecchi tatuaggi rossi e neri sul corpo.
Occhi gialli; capelli rossi, rasati ai lati, lunghi sopra e dietro (una specie di mohawk, ma appiattito all'indietro, non dritto).
Indosso abiti tribali, in pelliccia d'orso (stivali al ginocchio; pantaloni al ginocchio, con cintura di cuoio d'alce e fibbia di bronzo; gilet senza braccia; bracciali che coprono tutto l'avambraccio; mantello con cappuccio), sotto cui indosso perizoma e fascia reggipetto in stoffa.

Carattere:

Timida e schiva, preferisco la compagnia degli animali a quella degli altri membri della tribù, perchè gli animali non mi giudicano; uno dei pochi con cui mi trovo a mio agio è Frug, perchè è gentile e mi ascolta.
Non amo la vista del sangue, quindi in combattimento preferisco attaccare a distanza piuttosto che in mischia.

BG:

Molto legata a mia madre (umana) perchè, a differenza di mio padre e mio fratello maggiore, non mi prendeva in giro per il mio carattere e la balbuzie, anzi mi trattava bene. Fin da piccola adoro vagare per i boschi e osservare gli animali, finchè non ne imparo tutti i segreti.
Quando ho 10 anni mia madre muore di malattia, e mio padre si trova rapidamente una nuova compagna (orca); poco dopo i miei genitori cercano di darmi in sposa a qualcuno, per non avermi più tra i piedi, perchè la mia matriglia mi odia; ma, dietro consiglio di Frug, il Saggio della tribù mi permette di non sposarmi, se continuo ad aiutare la tribù in altro modo; metto quindi a frutto le mie conoscenze dei boschi, diventando un'ottima cacciatrice.
Poco prima della campagna contro le Mani Insanguinate, la mia matrigna ha partorito un maschio, per la gioia di mio padre.

@Melqart posso suggerire di aggiungere le descrizioni/immagini e i bg (magari sotto spoiler per far occupare loro meno spazio) alle schede?

  • Autore
comment_1927743
5 minuti fa, MattoMatteo ha scritto:

@Melqart posso suggerire di aggiungere le descrizioni/immagini e i bg (magari sotto spoiler per far occupare loro meno spazio) alle schede?

Ottima idea, nel fine settimana aggiungo tutto.

comment_1927749

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Questa sarebbe la mia idea, avanzare nella zona di foresta fino a quando non cala la notte, accamparci e tirare dritto dove ho fatto la linea rossa , con i dovuti tempi di percorrenza .

Andrei li perché c'è abbastanza spazio di scoperta e perche li c'è una zona con acqua che è fondamentale sia se vogliamo rimanere da soli sia per fondare una nuova piccola tribù

comment_1927754

Come detto nel topic di gioco io sono per andarmene dalla zona raggiungendo e superando il circolo di pietre , eviteremmo così di imbatterci in membro di altre tribù siamo pochi perché finisca bene un eventuale incontro .

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