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comment_1915228

AS. Questo sarebbe dovuto essere un mero aggiornamento di stato, senza la dignita di un post.

Penso che il rugginofago (che non so come si chiami in inglese), l'intellect devourer (che non so come si chiami in italiano) e altri mostri senza capo ne coda, siano solo degli artifici per consentire ai master in difficoltà di dare fastidio a taluni PG diventati troppo forti, o che per qualche motivo si vuole rendere fuori combattimento temporaneamente. Non esprimono alcun significato, sono solo trappole ambulanti per speicifici personaggi. Se il master decidesse arbitrariamente "da adesso non hai più la tua spada, si è rotta" oppure "adesso non puoi lanciare gli incantesimi di 6°".... "perché mi serve che sia così" sarebbe la stessa cosa, forse solo più onesto.

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  • Anche io condivido l'opinione di Billie. Mostri-puzzle o mostri che obbligano ad un cambio repentino di mezzi e tattiche sono più interessanti e divertenti. E spezzo una lancia anche per i mostri "s

  • Francamente la penso in modo opposto. Trovo molto interessanti i mostri che colpiscono qualcosa di diverso dai punti ferita, e gli incontri che hanno conseguenze di lungo termine, non ripristinabili c

  • Mi trovo d'accordo con @Bille Boo. Personalmente, i mostri che mi piacciono di meno sono quei mostri che amabilmente chiamo "barilotti di punti ferita": nessuna resistenza o vulnerabilità, nessuna cap

comment_1915243

In AD&D, quando gli umanoidi avevano la vista a infrarossi, mi ricordo che "il Territorio degli Orchi" (o altro mostro con infravisione a scelta) era fatto per:

non farti accendere fuochi la notte all'aperto, il che spesso ti costringeva ad accamparti dove voleva il DM per riposare;

non farti usare palla di fuoco durante la notte all'aperto.

Poi dalla 3.0, ma io ho iniziato direttamente con la 3.5, tutto questo è venuto meno.

comment_1915252

Francamente la penso in modo opposto.

Trovo molto interessanti i mostri che colpiscono qualcosa di diverso dai punti ferita, e gli incontri che hanno conseguenze di lungo termine, non ripristinabili con una mera notte di sonno. Naturalmente non avrebbe senso fare così tutti gli incontri, ma uno ogni tanto è un balsamo. Stimola anche i giocatori ad approcciarlo in modo diverso da solito, con più cautela e tattiche nuove.

Trovo anche molto carina l'idea che alcuni mostri siano una sorta di "risposta evolutiva" della natura (per quanto mostruosa e fantastica) alla presenza dei dungeon e degli avventurieri. Il rugginofago, ma anche il cubo gelatinoso e il classico mimic, rientrano in questa categoria.

L'intellect devourer non l'ho mai usato, su di lui non mi esprimo.

comment_1915255

Mi trovo d'accordo con @Bille Boo.

Personalmente, i mostri che mi piacciono di meno sono quei mostri che amabilmente chiamo "barilotti di punti ferita": nessuna resistenza o vulnerabilità, nessuna capacità speciale o danno speciale di qualche tipo, soltanto (spesso molti) punti ferita e (spesso molti) danni inflitti. Mi basterebbe anche solo una piccola particolarità, come la resistenza o la vulnerabilità ad un tipo di attacco o danno (motivata magari da una lore di qualsiasi tipo), per riscattare un minimo questo genere di mostri, ma a volte sono soltanto un barilotto di punti ferita posto tra i PG e il loro obiettivo.

comment_1915261

Anche io condivido l'opinione di Billie.
Mostri-puzzle o mostri che obbligano ad un cambio repentino di mezzi e tattiche sono più interessanti e divertenti.
E spezzo una lancia anche per i mostri "sacchi di PF", perché nel giusto contesto sono molto utili anche loro; tutto dipende da come viene pensato l'incontro.

Prendiamo tre ogre per un party di livello medio-basso.

  • Tre ogre in una stanza di 9x9m con tesoro: noioso, scontro necessario per superare la stanza e procedere nel dungeon. A guardia del loot, ma praticamente sono macchine che convertono PF persi dai giocatori in soldi e xp.

  • Tre ogre defilati, con un incontro di roleplay e un tesoro opzionale: giocatori astuti possono provare a superare l'incontro in più modi, il fatto che siano fuori mano/nascosti/in un luogo non necessario al completamento dell'avventura premia i giocatori che esplorano l'ambiente. Il fatto che proteggano un loot opzionale (cioè non il McGuffin) permette di ignorarli se il party non vuole affrontarli. Il tesoro viene sempre "pagato" con slot, PF e altre risorse, ma è una scelta.

  • Tre ogre che fanno qualcosa, o che impediscono qualcosa: a questo punto i sacchi di PF hanno davvero la loro utilità. Il party deve sbloccare il ponte levatoio in otto round, o gli alleati fuori dalle mura saranno falciati dai difensori. Per accedere al meccanismo del ponte bisogna affrontare degli ogre, che però sono robusti. Una semplice guerra d'attrito non ha senso perché il tempo è poco. Il party deve riorganizzarsi e cambiare tattica.
    Non è affatto necessario ridurre gli ogre a 0pf per vincere questo incontro, basta sbloccare il ponte (poi le truppe all'esterno renderanno triviale occuparsi degli ogre stessi).

P.s. l'Intellect Devourer è un ottimo espediente narrativo in una campagna con illithid. Non è tanto un mostro da usare contro i PG per ucciderli, ma uno strumento per giustificare certi elementi: il re non è più chi credete che sia, la spia è uno di voi, etc etc. Come i doppelganger, cambiare forma non serve per infliggere danno fisico ai personaggi, serve per creare scompiglio e smuovere la situazione.

Edited by Pippomaster92

  • Autore
comment_1915266
9 ore fa, Bille Boo ha detto:

ma anche il cubo gelatinoso

E' uno dei miei mostri preferiti in assoluto. Rappresenta una massa d'acqua mobile su terra, l'angoscia di essere inglobati, di "annegare", una delle paure ancestrali dell'uomo. Io credo il Cubo Gelatinoso abbia molto senso.

9 ore fa, Bille Boo ha detto:

e il classico mimic

Onestamente non l'ho mai usato o incontrato. Così su due piedi, credo possa avere senso in un'ambientazione gotica/horror (che non è il mio genere), tipo "la bambola assassina" o uno specchio o un quadro di Wildesca memoria... Ripeto: non l'ho mai usato ma a naso, per chi apprezza il genere, credo possa essere utilizzato in maniera significativa.

Inoltre: cubo gelatinoso e mimic sono pericolosi per tutto il gruppo. Rugginofaco e Intellect Devourer invece mi sembrano invece niente altro che il rifugio del master epimeteico al PP, quando del guerriero, quando del mago.

comment_1915275

Pensa però a come si possono utilizzare in modo interessante i due mostri per movimentare la sessione:

  • La cerimonia di incoronazione sta per essere mandata a monte, perché dei ribelli hanno sostituito la corona consacrata con un falso. Il nuovo re sarebbe svilito e vilipeso. I ribelli volevano poi disfarsi dell'originale dandolo in pasto ad una coppia di rugginofaghi, i "cucciolotti" del fabbro-falsario che lavora per loro. Il party sconfigge i ribelli, recupera la corona e corre verso il palazzo per operare la sostituzione... ma nello scontro le gabbie dei rugginofaghi si sono aperte e ora i mostri sono all'inseguimento dei personaggi.

  • Un'infestazione di questi mostri è finita in una tesoreria nanica. I personaggi sanno già quale sia il pericolo e quindi scendono ad affrontare i "mostri" senza equipaggiamento in metallo. Tra l'altro si tratta di animali abbastanza inoffensivi per delle persone... li uccideranno o li cacceranno via?

  • Un testimone importante deve essere scortato fino alla capitale per il grande processo all'Arcimago. Quest'ultimo sa che non può far assassinare il testimone (troppo sospetto) e non può usare la magia per ammaliarlo (troppo facile da scoprire). Ma un Intellect Devourer potrebbe agire indisturbato e nessuno potrebbe dire che si è trattato di una magia dell'arcimago.

  • Autore
comment_1915278
4 minuti fa, Pippomaster92 ha detto:

Pensa però a come si possono utilizzare in modo interessante i due mostri per movimentare la sessione

Non sto facendo una questione di divertimento bensì di significati che muove. Fatte le molto debite proporzioni, io quando gioco cerco di fare letteratura, non un gioco.

Edited by MadLuke

comment_1915283

A maggior ragione allora.
Non tutti i mostri sono draghi-bestie da uccidere, orchi-orde da cui proteggere il mondo o maghi-avversari da ostacolare.

A volte sconfiggere il mostro comporta l'uso dell'astuzia, o della saggezza, o del giusto comportamento dell'eroe.
Il rugginofago può essere una lezione di umiltà per il cavaliere, che impara di essere ben altro che un'armatura e una spada.
Un intellect devourer può rappresentare la follia, la senilità, il declino mentale che è in agguato.

Forse il problema è che "rugginofago" è un nome buffo, attribuito ad un maggiolino-gambero quadrupede. Se fosse una statua di metallo arrugginito, lenta e pesante...
Se l'intellect devourer fosse chiamato "aethan-sithe" e fosse una fata avvolta in un sudario che dona la senilità con un bacio...

...sarebbe diverso, no? Questo per essere in linea con la tua (bella) interpretazione del Cubo Gelatinoso.

  • Autore
comment_1915297
29 minuti fa, Pippomaster92 ha detto:

Forse il problema è che "rugginofago" è un nome buffo, attribuito ad un maggiolino-gambero quadrupede. Se fosse una statua di metallo arrugginito, lenta e pesante...

Ecco, appunto: se il rugginofago invece di essere uno scarafaggio fosse un golem di fango che contiene lo spirito di un antico druido che si oppose al mago che per armare il suo esercito aveva raso al suolo una foresta, e i PG ricostruiscono l'antefatto e affrontano questa nemesi della natura che distrugge i manufatti dell'uomo per ripristinare l'equilibrio della natura, allora sarebbe letteratura.
Ma siccome invece è solo uno scarafaggio senza nessuna motivazione se non "ho fame", allora è solo un gioco "uccidi l'insetto e salva l'elmetto, forza! chi vuole provare?", non m'interessa.

Edited by MadLuke

comment_1915313

Condivido quanto detto. La presenza di tali mostri é assai utile se si vuole variegare il tipo di scontro, obbligando i Giocatori ad affrontare il combattimento di modo differente, usando l'arguzia e l'ingegno, necessitando di conoscenza e di preparazione; ma sí la costruzione in sé delle creature, offerta dal Manuale, é spesso alquanto "insipida" ed approssimativa, mancando di uno spessore che spesso svilisce il mostro stesso.

Per questo ho sempre amato Mostri di Faerun, con quell'ultimo trafiletto che introduce una sorta di background del mostro, per quanto succinto.
Credo che alla fine, in questo sta anche la capacitá di un DM, nel sapere inserire il mostro corretto nel contesto e magari apportando quei cambi (ad esempio il rugginofago in Golem, descritto da Mad) affinché la sua presenza e ragion d'essere diventi meno scontata, piú accattivante e ragionata.

Giusto nelle due ultime sessioni di cartaceo, il party (Semiorco Druido, Elfa Chierica, Umano Erudito della Spada, Nano Guerriero) ha dovuto affrontare un Ladro d'Intelletto ed é stata una situazione di gioco, con tre combattimenti e due preparazioni nel mezzo, assai stimolante e coinvolgente.

Edited by Jeromonty

comment_1915314
3 ore fa, MadLuke ha detto:

io quando gioco cerco di fare letteratura, non un gioco.

Ah, va bene, non ero a conoscenza di questo contesto. Anche su questo la penso del tutto all'opposto, ma a questo punto direi che le divergenze si spiegano 🙂

  • Autore
comment_1915321
22 minuti fa, Bille Boo ha detto:

La gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio (F. De André)

I. Turgenev, "Padri e figli" (solo per tua informazione)

  • Autore
comment_1915371
1 ora fa, Alonewolf87 ha detto:

Santo cielo..! A questo punto vorrei sapere come veniva tradotto quel periodo prima del 2010, prima che Nori avesse la brillante idea di tradurre una frase che esprime una sincera ancorché eccessiva preoccupazione per gli altri, con una completamente diversa che esprime un pizzico di cinismo ma soprattutto ipocrisia. :-(

comment_1915404
9 ore fa, MadLuke ha detto:
9 ore fa, Pippomaster92 ha detto:

Pensa però a come si possono utilizzare in modo interessante i due mostri per movimentare la sessione

Non sto facendo una questione di divertimento bensì di significati che muove. Fatte le molto debite proporzioni, io quando gioco cerco di fare letteratura, non un gioco.

Scusa @MadLuke non sono sicuro di aver capito cosa intendi... potresti spiegarti meglio? mmm2-old

Edited by MattoMatteo

comment_1915431
1 ora fa, MadLuke ha detto:

Scusa ma con chi ce l'hai? :-)

Hai ragione, volevo chiedere a te (ora ho anche modificato il post)! 😅
Scusa, ma la sera tardi sono un pò fuso... pray-old

  • Autore
comment_1915432
2 ore fa, MattoMatteo ha detto:

Scusa @MadLuke non sono sicuro di aver capito cosa intendi... potresti spiegarti meglio?

Significa che quando masterizzo, a parte cercare d'intrattenere i miei giocatori con mirabolanti combattimenti e avvincenti enigmi, provo modestamente a offrire situazioni in cui loro possano cogliere degli spunti di riflessione per ripensare la propria vita, la propria more-uxori, prole, amicizia, il mondo.
E il Rugginofago mi è proprio inutile in questo senso (e m'importa fava che sia divertente da affrontare, il divertimento lo si trova in mille modi), una banshee che simboleggia il dolore straziante per la perdita di una persona cara, per esempio, ha ben altro spessore e possibilità invece.

comment_1915459

In realtà mostri come rugginofago e intellect devourer hanno il loro senso se si guarda l'ispirazione che Gygax e co. ebbero nel creare i mostri di D&D. Erano nerd che divoravano qualsiasi tipo di letteratura fantastica, non solo fantasy ma anche tantissima fantascienza. Questi strani mostri che non hanno radici con la mitologia e folclore si ispirano a romanzi e film di fantascienza degli anni 50-70. Allora si era molto meno puristi di adesso e i generi si mischiavano maggiormente.

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