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Mondo Oscuro

Mondo Oscuro - Il Faerun prima


simo.bob

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@SIIP

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Lo scontro va avanti, con Jebbeddo che colpisce lo stesso avversario, infliggendogli una profonda ferita all'addome. Ma lo scontro sembra non volgere al meglio per i due intrusi. Diverse figure ammantate spuntano dal corridoio. Tre hanno già le armi in pugno e si stanno per lanciare all'assalto, ma un quarto li ferma con un ordine perentorio. 

Jebbeddo riesce a riconoscere la figura: è quello che, col bastone, per poco non lo scopriva poco prima. Adesso, quell'uomo ammantato estrae una piccola sacca viola, tuffa la mano al suo interno e lancia una manciata di fine sabbia dorata nella stanza, recitando alcune oscure parole e muovendo il bastone in maniera ben precisa. Lo gnomo subito sente una grande pesantezza alla testa, tanto da lasciar cadere lo stocco a terra. Le palpebre si fanno pesanti e un sonno magico lo abbraccia. 

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Ti sei beccato un bel sonno. Buonanotte 

 

 

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Principali partecipanti

@simo.bob

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Morn sente la rabbia montargli progressivamente man mano che il vecchio Gargar racconta la sua storia.

Come si può essere così crudeli con persone così umili?!

Dopo aver tratto un profondo respiro per recuperare la calma, dice "Va bene, grazie per la tua storia. Lo aspetterò insieme a te e cercherò di trovare un modo per pagare una volta per tutte il vostro debito" e successivamente cercando di cambiare tono ed argomento per non agitare il vecchio "Ho solo una curiosità: cosa sarebbe il Diadema di Rame? Una locanda? Io sono nuovo qui in città e non conosco bene i posti"

 

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@nabdonosor

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"La più losca locanda di Baldur's Gate. Raccoglie tutto il peggio che esce spremendo i bassifondi. Puoi trovarla facilmente seguendo il rumore: difficile sia poco frequentata, a volte assumono gli strilloni, per qualche serata speciale." 

Proprio mentre il vecchio racconta del Diadema dei Rame, un uomo vestito in pelle e con due foderi in evidenza ai fianchi spalanca la porta con un calcio. "Ecco qui la mia stamberga preferita. Come sta il mio vecchio... E tu chi saresti?" 

L'uomo si ferma subito alla vista di Morn. Sicuramente non si aspettava nessuno se non il vecchio e la sua famiglia in quel tugurio. Fa poi una serie di fischi, richiamando qualcuno che, dai rumori e scricchiolii, iniziare a salire le scale. 

 

 

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@nabdonosor

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L'uomo appena arrivato osserva Morn qualche istante, poi il vecchio. Quindi si dà un'occhiata alle spalle, verso le scale. Si gira e con un sogghigno dice:"Sono contento tu abbia già sentito parlare di me, così evitiamo spiacevoli fraintendimenti. Gli affari miei non ti riguardano, perciò lasciaci soli. Devo scambiare un paio di parole con il vecchio Gargar."

Intanto, dalla porta, fanno capolino un piccolo uomo avvolto da un mantello rosso e quello che sembrerebbe un troll per dimensioni e condizioni igieniche, ma che invece è un semplice omone dotato tanto di muscoli quanto poco di cervello. 

"Anzi..." Continua Paruk "... Non solo io, anche i miei amici. Cosa ne dici, grand'uomo? Ne vale la pena?" e indica il vecchio Gargar, tremante di paura.

 

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@simo.bob

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"Paruk, non c'è necessità di venire alle mani" dice Morn osservando il trio serio e protendendo le mani in avanti come a cercare di calmare la situazione. "Ti propongo un affare. A quanto ammonta il debito di Gargar? Te lo ripago io una volta per tutte, ma poi tu lasci in pace questa famiglia per sempre"

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Se può servire, posso eventualmente fare una prova di diplomazia o per contrattare?

 

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@nabdonosor

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Paruk si gira verso i suoi compagni, un sorriso stampato in volto. Quindi si rivolge nuovamente a Morn:"Abbiamo un benevolo prestasoldi, dunque. E dimmi: quanto vale per te la vita di questo miserabile? Oppure vuoi rubarmi i clienti?" L'uomo fa un minaccioso passo avanti, subito seguito dal bruto. Il terzo rimane indietro, in attesa, ma mette la mano in una tasca, frugando in cerca di qualcosa. 

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Diplomazia poco utile, sono estremamente ostili e poco ragionevoli. 

 

 

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@PipinoIlBreve

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Il tempo passa e la stanchezza inizia a farsi sentire. Prince è seduto sul letto, medita e cerca di prepararsi a ciò che lo attende, ma il silenzio, il calore e il pasto caldo nello stomaco iniziano a mettere una certa sonnolenza al ragazzo. Quando la porta della camera si apre, Prince si accorge di aver chiuso gli occhi e di essersi sdraiato a letto. Ma la stanchezza è tale che socchiude appena gli occhi per vedere entrare Mirva, che gli sorride con uno strano ghigno malevolo:"E così il piccolo ha sonno. Povero ragazzo. Dormi tranquillo. Ci penso io a te... ahahahah..." 

Il buio scende su Prince, che cade in un profondo sonno senza sogni. 

 

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@nabdonosor

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Non appena Morn tira fuori l'arma il bestione, che fin'ora non aveva proferito parola, grugnisce e poi dice con voce gutturale ma quasi infantile:"Posso adesso? Eh Paruk? Tocca a me???" Paruk ridacchia, continuando a osservare il chierico. "No, ho altri piani per il nostro amico. Xil pensaci tu. Ma senza danneggiarlo, che vale di più così com'è." E subito l'umano alle sue spalle alza un braccio disegnando strani simboli nell'aria e ripetendo una qualche misteriosa formula, mentre con l'altra mano lancia in aria qualche petalo di rosa. 

Subito un pesante sonno cala su Morn che cerca con tutte le forze di opporsi ma che, lentamente, prima lascia cadere a terra l'arma e poi si accascia a terra, perdendo i sensi. 

 

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@SIIP

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Un rumore improvvisato, di pesanti chiavistelli che scorrono, sveglia Jebbeddo. Apre gli occhi ma la luce gli dà fastidio. Ha un gran cerchio alla testa, anche se per il resto gli sembra di essere sano. Piano piano riprende completamente coscienza e apre gli occhi. È su una branda sporca, il piano basso di un lettaccio a castello. Si trova all'interno di una piccola stanza senza finestre, con tre letti come quello su cui si trova. Una parete della cella è composta da una serie di fitte barre metalliche con una porta in legno rinforzato da bande di ferro. Una stessa stanza, ma vuota, si trova davanti a lui. Una prigione, probabilmente sotterranea. 

Il rumore di passi in avvicinamento lo allarma. Dopo poco arrivano tre persone, due in armatura e uno con un lungo vestito rosso. I due portano su una lettiga un uomo privo di sensi. L'altro tiene d'occhio Jebbeddo, ancora troppo intontito per reagire e con un gesto della mano fa scivolare di lato la porta magicamente. I due scaricano senza troppi complimenti l'uomo a terra ed escono. La porta viene richiusa allo stesso modo, quindi il trio si allontana. Dopo poco l'uomo a terra inizia a muoversi e gemere. 

@nabdonosor

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Morn si risveglia lentamente, come da un confuso sogno dopo una pesante sbornia. Ha un forte mal di testa, tanto che la debole luce presente nella stanza in cui si trova gli ferisce gli occhi. Si trova all'interno di una piccola stanza senza finestre, con tre letti a castello. Una parete della cella è composta da una serie di fitte barre metalliche con una porta in legno rinforzato da bande di ferro. Una stessa stanza, ma vuota, si trova davanti a lui. Una prigione, probabilmente sotterranea. Nella stanza con lui vede uno gnomo sul piano basso di un letto a castello che lo osserva. 

@SIIP @nabdonosor

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L'umano e lo gnomo si guardano, ora più svegli e lucidi. Contemporaneamente realizzano di non aver più nulla addosso del loro equipaggiamento. 

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Modificato da simo.bob
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@simo.bob

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Jebeddo lotta contro il senso di torpore che continua a pervaderlo e dopo qualche tentativo infruttuoso riesce a fare il punto della situazione...

"Dannazione,le mie pergamene con gli appunti!!" è il primo pensiero che lo tormenta.

Quando appaiono i tre figuri nel suo campo visivo,sebbene un po' intontito,lo gnomo ricorda cosa stava accadendo prima che venisse sopraffatto...e guarda stupito il suo compagno di prigionia...non è Elaija!! "Cosa è successo?quanto tempo sono rimasto incosciente?" 

Riavutosi dalla sorpresa, e non trovando risposte, appena sente gemere il suo compagno di prigionia prova a parlargli.

 

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@simo.bob @nabdonosor 

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"Ehilà,compagno di sventure,cosa ti porta in questa misera cella?..illuminami se puoi,io non riesco a raccapezzarmi"

 

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@simo.bob @SIIP

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Morn si risveglia di soprassalto, tutto intontito. Si guarda rapidamente intorno e non riconoscendo l'ambiente intorno a sé si alza di scatto "Ma che diavolo..."

Seppur intontito, realizza ben presto di ritrovarsi in una cella. La sua mente ripercorre rapidamente gli ultimi ricordi. I tre tizi nella casa del vecchio... Quel gesticolare, i petali di rosa... e poi il sonno...

"Ma certo! Mi avranno fatto qualche maledetta fattura! Che stupido farsi cogliere impreparato!"

Ad un certo punto, viene estratto dai suoi pensieri da una voce vicina che lo fa trasalire. Solo in quel momento si accorge dello gnomo rinchiuso nella cella insieme a lui. Impiega un momento a realizzare bene la situazione, complice anche il senso di stordimento che ancora lo pervade

"Io ricordo solo che stavo affrontando tre uomini per difendere un vecchio con due figli e che poi tutto è divenuto buio. Da quel momento non ricordo più nulla. E poi mi sono svegliato qui, ma non capisco. Dove ci troviamo? Deve centrare quel dannato Paruk? Tu conosci uno strozzino di nome Paruk?"

Parlando, Morn riacquista un po' di lucidità e ad un tratto, accorgendosi di non avere più i suoi averi, esclama di colpo senza attendere la risposta dello gnomo: "Dannazione! Le mie cose!"

 

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@simo.bob @nabdonosor

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"Le nostre cose immagino saranno custodite dai nostri carcerieri, è invero una triste situazione. 

Mi chiamo Jebeddo, di professione curioso e girovago, e ignoro chi sia questo Paruk. Sono stato vittima di un incantesimo mentre esploravo un edificio dei bassifondi..non conosco il nome dei miei assalitori. Ma se c'è qualche connessione tra i nostri infausti destini dovremmo trovare il modo di scoprirlo!"

 

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@SIIP @nabdonosor

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I due non fanno in tempo a chiarire la loro situazione che i chiavistelli scorrono lontano dalla loro stanza. Un insulto giunge alle orecchie dei due prigionieri: "Silenzio, bastardo pelle verde". 

@Nork

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Uno strattone risveglia Nork dal suo profondo stato di torpore. Ricorda di essere stato spostato su un carro. Qualcuno gli aveva dato da bere e poi era risprofondato nell'oblio. Ora, quasi senza sensi, viene trasportato a braccia da due persone in armatura. Davanti a lui vede un grosso mezzorco incatenato che procede scortato da altre quattro guardie. Lo stordimento però non gli consente neanche di muoversi, anche se pian piano sta riprendendo le forze.

@SIIP @nabdonosor @Nork

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Un gruppo ben nutrito di persona arriva davanti alle due celle. Per prime, due guardie trattengono un mezzorco incatenato mentre altre due lo tengono sotto tiro da vicino con le picche. Dietro altre due guardie trascinano un ragazzo stordito da qualche droga che a malapena riesce ad alzare la testa. Chiudono la processione due figuri da lunghi manti rossastri. Uno dei due si rivolge all'uomo e lo gnomo in una delle due celle."Voi due andate in fondo, faccia al muro. Non voglio ripeterlo." L'altro, con rapidi movimenti, apre magicamente la porta della cella di fronte e fa segno alle guardie di metterci il mezzorco. Questi, con un ruggito frustrato, strattona le catene tanto da far perdere l'equilibrio a uno dei carcerieri, che gli finisce addosso. Approfittandone, il mezzorco serra le mani attorno alla testa e fa forza. I due con le picche subito contrattaccano, ferendo alla scheda il prigioniero che però riesce, con un ultimo sforzo, a sfondare il cranio al povero mal capitato con un sonoro crack. Indebolito dalle ferite viene poi gettato nella cella. "Chiamate Arulf, che curi questo idiota. Ci serve vivo per lo spettacolo." dice uno dei due nelle retrovie mentre richiude la porta.

 

Modificato da simo.bob
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@simo.bob @SIIP @Nork

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"Il mio nome è Morn, sono un sacerdote della Grande Madre Chauntea, piacere di conoscerti. Tu hai qualche idea su come..." ma Morn non fa in tempo a finire la frase che un trambusto alle sue spalle lo interrompe a metà. Incuriosito, osserva la processione che si svolge davanti a lui. Alla richiesta dei due figuri ammantati di arretrare vicino al muro, Morn si muove lento, ubbidendo ma replicando: "Si può almeno sapere dove ci troviamo e come mai siamo qui?".

 

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@simo.bob @nabdonosor @Nork

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Lo gnomo esegue ciò che gli viene detto senza replicare, in fondo l'unica domanda utile l'ha posta il suo compagno di cella. Ma controlla comunque i figuri ammantati,nella speranza che gli ricordino quelli incontrati nell'edificio.

Quando le guardie vanno via si volta verso i nuovi compagni di cella.

"E così siamo in quattro ora. Io sono Jebeddo, mi hanno narcotizzato mentre esploravo un edificio nei bassifondi. Sapete di che spettacolo parlano? Non deve essere piacevole, visto che il reclutamento è questo .."

 

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@SIIP @nabdonosor @Nork

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Le guardie aprono la porta della cella dove già sono presenti l'uomo e lo gnomo e con poca gentilezza lasciano il ragazzo svenuto al suo interno. Quindi richiudono e vanno, mentre un uomo in armatura pesante arriva e cura il mezzorco nella cella di fronte. 

Il ragazzo riprende lentamente i sensi mentre Jebbeddo pone la domanda, mentre il pelleverde li guarda rabbioso. "Siamo sotto al Diadema di Rame, idioti. Vi hanno venduti come carne da macello per gli spettacoli di questi giorni. Spero davvero di scontrarmi con voi, sembrate leggerini."

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@simo.bob @SIIP @Nork

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"Ora che ci penso Paruk era legato a questo posto... Maledetto a lui..." esclama Morn riflettendo tra sé e sé sulle parole pronunciate dal mezzorco. Poi, come trasalendo, dice al mezzorco: "Quando parli di spettacoli e carne di macello, intendi combattimenti in un'arena?"

E poi, senza attendere le parole dell'umanoide nella cella di fronte, si rivolge a Jebbeddo: "Dobbiamo andarcene! Tu hai qualche idea? Magari questo ragazzo ci può dare una mano"

 

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@simo.bob @nabdonosor @Nork

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Jebeddo si mette subito a riflettere sulla domanda del suo compagno di sventure. "Credo, buon Morn, che per il momento sarebbe impossibile per noi fuggire. Siamo disarmati, per ora il nostro compagno di cella non è in sentimenti. Inoltre non sappiamo quanti sono i nostri carcerieri, né di preciso quanta strada ci separa dalla libertà. Credo che per ora il massimo che possiamo fare è informarci su cosa ci può attendere."

Si rivolge poi al mezzorco : "immagino che una creatura possente come te sia esperta di questi combattimenti, e che a differenza nostra sia qui di sua spontanea volontà, per dimostrare il suo valore. Cosa ci sai dire di questi spettacoli?"

 

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